Circuiti sequenziali Capitolo 5.

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Circuiti sequenziali Capitolo 5

Introduzione Nei circuiti combinatori Nei circuiti sequenziali L’uscita dipende solo dagli ingressi La variabile temporale non appare esplicitamente Nei circuiti sequenziali L’uscita dipende dalla storia passata Deve esistere una “memoria” della storia passata

Flip Flop Circuito bistabile Con gli ingressi a 0 sono possibili 2 stati di equilibrio x=0 e y=1 oppure x=1 e y=0 L’uscita x=0 e y=0 oppure x=1 e y=1 non sono stabili Un impulso su s (set) pone y=1 e x=0 Un impulso su c (clear) pone y=0 e x=1 Un impulso sia su ‘c’ che su ‘s’ NON e’ previsto porterebbe le uscite x=0 ed y=0 dalla quale l’evoluzione e’ incerta Notare i tempi “fisici” di commutazione ed il conseguente limite alla durata dell’impulso di commutazione

Flip Flop Set-Reset (tipo RS) vincolo:

Circuiti sincronizzati In quasi tutti i circuiti sequenziali le commutazioni avvengono solo in precisi istanti di campionamento Presenza di un segnale di sincronizzazione (Clock) La loro realizzazione risulta semplificata Il loro funzionamento risulta piu’ affidabile Ovvero: Un circuito sequenziale sincronizzato da un impulso di clock puo‘ cambiare stato solo in corrispondenza a tale impulso e cambiera' stato non piu’ di una volta per ciascun impulso di clock. Esempio: Vincolo : S ed R non devono commutare quando T = 1

Altri tipi di Flip Flop Flip Flop JK E’ piu’ comune del RS perche’ prevede anche la possibilita’ che entrambi gli ingressi siano alti (in tal caso di ha la commutazione di stato)

Altri tipi di Flip Flop Flip Flop T (Trigger) Ad ogni impulso di clock cambia di stato … o meglio se come di solito possiede due ingressi (T e clk) Ad ogni impulso di clock, se T=1 l’uscita commuta di stato Puo’ essere ottenuto partendo da un Flip Flop JK con entrambi gli ingressi posti in parallelo (ingresso T)

Altri tipi di Flip Flop Flip Flop D (Delay) Ad ogni impulso di clock l’uscita prende il valore presente sull’ingresso D Puo’ essere realizzato a partire da un FF di tipo JK portando sui piedini J e K due segnali che siano uno il negato dell’altro

Paragone circuiti combinatori e sequenziali Dato un problema, questo puo’ spesso essere risolto tanto in forma sequenziale che combinatoria Esempi Gioco della “tria” Controllo di parita’ in una parola ad N bit Addizione di numeri a N bit La presenza di una “memoria” consente di usare lo stresso operatore piu’ volte sequenzialmente In linea di principio Un circuito combinatorio sara’ piu’ complesso ma veloce Un circuito sequenziale sara’ meno complesso ma piu’ lento Esistono soluzioni intermedie (pipelines)

Contatori Usano una serie di FF per memorizzare una parola di n bits Si possono memorizzare 2N differenti parole Ad ogni impulso di clock si passa da una parola alla seguente Comuni sono i contatori in codice binario Es: contatore modulo 16 Nota: si possono pensare diverse soluzioni. In genere e’ sconsigliabile usare porte logiche sulla linea del clock

Registri a scorrimento Sono una catena di FF ove la parola entra serialmente Utili per la conversione seriale / parallelo

Modello generale per circuiti sequenziali Una memoria mantiene informazione dello stato Lo stato e’ rappresentato dalle 2r possibili combinazioni delle variabili y L’uscita dipende dagli ingressi e dallo stato Le variabili di eccitazione y’ sono legate a y in base al tipo di memoria ad. esempio potrebbero essere r=p ed Lo stato futuro dipende dagli ingressi e dallo stato attuale

Funzionamento sincrono La memoria sia sincronizzata su un clock Lo stato e gli ingressi possono variare solo in istanti equi-intervallati Non vi sia piu’ di una commutazione per ogni impulso di clock Le uscite e le varabili di eccitazione sono a “livelli” Durante il clock le variabili di eccitazione siano stabili Gli istanti di clock siano tn (n=1,2,3 ….) Ad ogni clock yn → yn+1=f(y’n) (lo stato si modifica) Le variabili di uscita e di eccitazione si modificano e si stabilizzano prima dell’arrivo del nuovo clock

Funzionamento sincrono Esempio Noto l’ingresso e lo stato con le equazioni di cui sopra si trova l’uscita e lo stato futuro

Flip Flop Master Slave Vincoli nei FF finora visti: Durata minima dell’impulso in ingresso Es: se l’impulso torna a zero prima di t3 Distanza tra gli impulsi sufficiente affinche’ il circuito si stabilizzi (freq. massima di lavoro) In un circuito sincrono Bisogna eliminare la possibilita’ di avere piu’ commutazioni all’interno dello stesso impulso di clock Si possono pensare delle soluzioni particolari FF Master-Salve

Flip Flop Master Slave Esempio istante n=3 Istante n=5 X: onda quadra a ½ freq. di clock Z: freq ½ di X istante n=3 l’abbassamento su d non si propaga (fuori dalla finestra di clock) Istante n=5 mentre il clock e’ attivo l’uscita commuta si ripresenta all’ingresso si modifica d ulteriore impulso su S l’uscita commuta nuovamente La durata del clock e’ eccessiva

Flip Flop Master Slave Quando il clock e’ alto si pre-carica il primo FF con S e R Quando il clock e’ basso questi valori arrivano al secondo FF I FF piu’ usati sono pero’ quelli sincronizzati sul fronte (salita o discesa) del clok piuttosto che sullo stato Puo’ pero’ essere presente il fenomeno di commutazioni indesiderate quando ci si trovi nel caso di clock disallineati (clock-skew) particolarmente presenti in sistemi ad alta frequenza

Funzionamento Asincrono Non vi sia un clock Le memorie sono in pratica dei “ritardi” Vincoli: Non commuti piu’ di un ingresso per volta Le commutazioni avvengano solo quando i ritardi sono “inattivi”

Funzionamento Asincrono Esempio siano inizialmente: *: stati stabili