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Sistemi Complessi di reti sequenziali Pipeline

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Presentazione sul tema: "Sistemi Complessi di reti sequenziali Pipeline"— Transcript della presentazione:

1 Sistemi Complessi di reti sequenziali Pipeline
Corso ASE - Prof. Antonino Mazzeo Ing. Valentina Casola 2009/2010

2 Tempificazione dei sistemi sequenziali complessi
X U Y CK

3 Il segnale di clock Il clock è un segnale indipendente caratterizzato da un periodo di clock (o ciclo di clock) TCK. Frequenza del clock: fCK= 1/TCK; Nel periodo TCK il segnale assume Il valore logico 1 per un tempo TH e il valore logico 0 per un tempo TL Il rapporto TH / TCK è detto duty-cycle Il passaggio dal valore 0 al valore 1 è detto fronte di salita Il passaggio dal valore 1 al valore 0 è detto fronte di discesa

4 Tempi caratteristici di un flip-flop
Per essere riconosciuto correttamente, l’ingresso deve rimanere stabile all’interno di una finestra di tempo nell’intorno di un fronte del clock Tempo di Set-Up (Ts) Intervallo minimo che precede l’evento di clock durante il quale l’ingresso deve essere mantenuto stabile; Tempo di Hold (TH) Intervallo minimo che segue l’evento di clock durante il quale l’ingresso deve essere mantenuto stabile Tempo di propagazione (Tq)

5 Tempificazione di un sistema sequenziale: vincoli
T deve soddisfare la condizione: T ≥ tq + τc,max +tsetup tq è il tempo di commutazione τc,max è il tempo di calcolo della rete tsetup è il tempo di set-up del registro Vincolo sui FF: tq + τc,min >th

6 Note: clock skew T + Δ ≥ tq + τc,max +tsetup tq + τc,min >th + Δ Δ
Y W CK CK’ Δ T + Δ ≥ tq + τc,max +tsetup tq + τc,min >th + Δ

7 Interconnessione fra reti sequenziali
Rete1 Rete3 Rete2 Rete4

8 Ciascuna rete sequenziale può essere
Una rete di Mealy Una rete di Moore Ciascuna rete può essere di tipo impulsivo o asincrona Se le reti sono di tipo differente la descrizione del funzionamento del sistema dipende dal tipo di ogni singola rete e dalla loro interconnessione Se le reti sono omogenee e di tipo LLC è possibile descrivere il loro comportamento in modo sistematico con metodi di specifica e verifica ben consolidati nel mondo industriale (i sistemi digitali complessi sono di questo tipo).

9 Determinazione del tempo di ciclo
In una rete level input, level output, clocked (LLC) occorre determinare il periodo del clock, ovvero il tempo di ciclo (intervallo minimo tra due impulsi di abilitazione della rete) Il tempo di ciclo dipende dalla tipologia delle macchine adottate (Mealy, Moore) e dalla topologia della loro interconnessione; Analizziamo: Catene a ciclo aperto, Catene a ciclo chiuso

10 Catene aperte e catene chiuse di reti sequenziali
Una catena aperta è costituita da una cascata di reti sequenziali in cui l’uscita dell’una è applicata all’ingresso della successiva, fatta eccezione della prima e dell’ultima Rete Combin. Rete Combin. Rete Combin.

11 Reti di Mealy e di Moore e dipendenza dalle informazioni (input e stato)
Rete di Mealy Rete di Moore I S U S’ CK I S U S’ CK

12 Definizioni e determinazione del ciclo di clock
Per classificare le reti si introduce il concetto di percorso, fatto da diverse tratte connesse in cascata: Percorso libero è fatto di tratte libere, ovvero costituite da sole reti combinatorie (es. funzione uscita e funzione stato prossimo); Percorso condizionato, se è presente almeno una tratta condizionata, ovvero che contiene almeno un registro.

13 Catena aperta di macchine di Mealy
S U S’ CK

14 Determinazione del ciclo di clock per catena aperta Mealy
Esiste più di un percorso libero che connette l’ingresso con l’uscita: ω1(i1,s1), ω2(i2,s2),…….. ωn(in,sn) ω1(i1,s1), ω2(i2,s2),…….. δn(in,sn) T ≥ (n-1) tω,max + max (tω,max , tδ,max ) ≈ n tω,max

15 Catena aperta di macchine di Mealy-Moore
S U S’ CK

16 Determinazione del ciclo di clock per catena aperta Mealy- Moore
Esiste più di un percorso libero che connette l’ingresso con l’uscita; le tipologie di tratte libere: Ingresso, tratte Mealy, tratta Moore Tratta Moore, tratte Mealy, tratta Moore Tratta Moore, tratte Mealy, uscita Il T sarà calcolato considerando il tempo di propagazione massimo tra tutti i percorsi liberi

17 Catena aperta di macchine di Moore
S U S’ CK

18 Determinazione del ciclo di clock per catena aperta Moore
Caso particolare del precedente, i percorsi liberi sono: Ingresso esterno, tratta δ Tratta ω, tratta δ Tratta ω, uscita Il tempo di propagazione massimo è dato al più dalla somma di due reti combinatorie MA: l’ingresso applicato all’ingresso condiziona l’uscita solo dopo n cicli di clock, dunque è sempre necessario attendere nT

19 Catena chiusa di macchine di Mealy
CK Queste macchine possono non funzionare correttamente, l’uscita dipende da se stessa e Il sistema può non stabilizzarsi: un= ωn(in,sn) = ωn(ωn-1(in-1,sn-1),sn) = ωn(ωn-1( ……. ω1(u1,s1)),sn)

20 Catena chiusa Mealy-Moore
CK

21 Determinazione del ciclo di clock per catena chiusa Moore
Come nel caso di catena chiusa ma senza ingressi ed uscite esterne: Una tratta δ Una tratta ωmoore Zero, una o più tratte ωmealy Il tempo di propagazione massimo è dimensionato dal massimo tra i tempi dei vari percorsi possibili

22 Realizzare una catena chiusa avendo solo macchine di Mealy: aggiunta registro
CK M Percorsi: ω2,δ1 ω2, ω1 δ2

23 Catena aperta di reti combinatorie
F G H D A Y CK Tmin = tq + ts + tpF + tpG + tpH ≈ 3 tp,comb

24 Pipeline: Introduzione
Il miglioramento delle prestazioni di un generico circuito digitale è legato principalmente alla riduzione della profondità combinatoria Tale riduzione si può ottenere: Ottimizzando le parti puramente combinatorie del circuito Frazionando opportunamente le parti combinatorie per mezzo di registri Un generico data-path è costituito da una sequenza di operazioni eseguite in cascata: questa struttura si presta molto bene al frazionamento Una architettura in cui sono presenti registri con lo scopo di frazionare la computazione viene detta pipeline Nelle architetture dei calcolatori l’introduzione di pipeline aumenta il numero di istruzioni eseguite nell’unità di tempo

25 Pipeline di reti combinatorie
G F H M A XF YF XG Ck

26 Tempificazione di una Pipeline
Tmin ≈ max( tpF , tpG , tpH ) Il fattore guadagnato è pari al numero di stadi della pipe

27 Architetture pipeline parallele
3 reti con tempi di calcolo di 50 ns e una rete con tempo di calcolo di 100 ns Frequenza di pipe non può essere migliore di 100 MHz (T=1/f=100 ns) e le tre reti più veloci sono sfruttate al 50% Soluzione parallela che duplica rete a 100 ns, con reti funzionanti in controfase, multiplate nel tempo

28 Architettura pipeline con reti parallelo
φ/2 C1 C2 Cn M T-FF φ φ/2 !φ/2

29 Calcolo del tempo di ciclo
T per la rete lenta è vincolato da 2T ≥ tf + 2τcmax + τmux+ tsetup da cui T ≥ τcmax + ½(tf + 2τmux+ tsetup) T per la rete veloce è vincolato da T ≥ tf + τcmax + tsetup Va scelto il massimo fra i due: T ≥ τcmax + max(½(tf + τmux+ tsetup), (tf + tsetup))

30 Applicazioni delle pipeline alle CPU
L’esecuzione di una istruzione assembler consiste nello svolgimento di alcune operazioni in sequenza E’ possibile scomporre una istruzione in un numero variabile di operazioni: Una scelta comune consiste nella decomposizione in 5 operazioni Le architetture moderne arrivano fino a 20 operazioni Le varie operazioni, dette fasi o stadi, possono essere eseguite: Nello stesso ciclo di clock In cicli di clock successivi Nel secondo caso si parla di una architettura pipeline

31 Esempio: Fasi di esecuzione del Processore DLX
La decomposizione in 5 fasi consiste in Fetch: Lettura dell’istruzione (una o più parole) dalla memoria di programma. L’istruzione viene memorizzata nel registro IR Decode: Scomposizione dell’istruzione in campi (codice operativo, registro, costante, ecc), a seconda del formato e delle modalità di indirazzamento Execute: Esecuzione delle operazioni aritmetico-logiche oppure calcolo dell’indirizzo di destinazione di un salto Memory access: Accesso in lettura o scrittura alla memoria o ad una periferica Write back: Salvataggio del risultato prodotto dall’istruzione nel registro destinazione

32 Modello di riferimento del DLX
Istruzione i IF ID EX MEM WB istruzione i+1 istruzione i+2 IF ID EX MEM WB istruzione i+1 istruzione i+2

33 Pipeline: Speed up e latenza
Teoricamente, se gli stage della pipe sono perfettamente bilanciati e non si verificano condizioni di stallo, il tempo per ogni singola istruzione è: Ti = tempo per istruzione senza pipe Nstage della pipe Il tempo per avere la prima istruzione è detto tempo di latenza ( si ha ogni qual volta si verifica uno stallo) In realtà bisogna considerare il tempo di setup dei latch tra i vari stadi della pipe ed il bus skew

34 Fasi di esecuzione Si noti che:
Non tutte le fasi devono essere sempre presenti. Alcune istruzioni possono necessitare solo di alcune delle fasi descritte Non tutte le fasi devono essere sempre distinte. Alcune istruzioni possono raggruppare due o più fasi in una sola La fase di fetch è sempre presente Fasi diverse possono avere durate diverse

35 Esempio: Sistemi Superscalari con più Pipeline
Addizione e Moltiplicazione: Addizione:

36 Conclusioni Throghput: quantità di dati elaborati nell’unità di tempo
Thoughput = Noperations / T Latenza: ritardo tra l’ingresso e l’uscita (tempo necessario da attendere per l’esecuzione della prima istruzione) Latenza = Ty - Tx = T L’introduzione di pipelining è vantaggioso in quanto: Throughputpipe >>Throughput no pipe Latenzapipe ≈ Latenzano pipe


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