Progetto di un circuito a microcontrollore per la gestione del ricetrasmettitore impiegato nel satellite Atmocube Laureando: Stefano Punis Relatore: Prof.

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Progetto di un circuito a microcontrollore per la gestione del ricetrasmettitore impiegato nel satellite Atmocube Laureando: Stefano Punis Relatore: Prof. Mario Fragiacomo

Funzioni del circuito di controllo Controllo dell’oscillatore locale del ricetrasmettitore (PLL); acquisizione del segnale RSSI (potenza del segnale ricevuto); acquisizione della temperatura dei blocchi di alimentazione; acquisizione del valore della tensione di alimentazione; gestione del segnale LNA (controllo automatico del guadagno del ricevitore); accensione sequenziale dei blocchi di trasmissione tramite Interrupt;

Funzioni del circuito di controllo comando per la modalità MUTE; comando di commutazione del sistema di antenna RX \ TX.

Hardware aggiuntivo Memoria EEPROM 8 Kbit; comunicazione seriale RS232; gestione del reset del microcontrollore tramite un circuito integrato dedicato.

Schema a blocchi del ricetrasmettitore

Controllo dell’oscillatore locale Il ricetrasmettitore impiega un circuito a PLL per generare le determinate frequenze utilizzate nei vari canali di comunicazione. Il circuito integrato ADF4116 della Analog Device, che svolge la funzione di sintetizzatore, prevede la sua gestione per mezzo di un protocollo di comunicazione SPI. Risulta infatti indispensabile la configurazione di alcuni registri interni per la corretta inizializzazione dell’integrato stesso e per ottenere la desiderata frequenza in uscita. Le linee interessate al controllo dell’oscillatore locale sono una di dati (SDO), una di clock (SCK), una di abilitazione al trasferimento dati (LE), una di abilitazione dell’integrato (CE) e infine una di verifica dell’avvenuto aggancio su un’opportuna frequenza da parte del circuito PLL (MUXOUT, LOCK DETECT).

Controllo dell’oscillatore locale Struttura interna dell’integrato sintetizzatore di frequenza

Controllo dell’oscillatore locale Protocollo di comunicazione SPI a 21 bit Dalla figura si nota il protocollo di comunicazione per la scrittura dello Shift Register. I due bit meno significativi contengono l’indirizzo del registro destinatario dei dati precaricati. Il trasferimento in questo registro avviene portando alto il segnale LE per un istante.

Controllo dell’oscillatore locale Struttura interna della MSSP impiegata per la comunicazione SPI Lo scambio dati tra il bus del microcontrollore e l’esterno avviene per mezzo del registro buffer SSPBUF. Lo shift dei singoli bit viene gestito invece dal registro SSPREG. La sorgente del clock viene fornita dall’oscillatore a quarzo divisa opportunamente per un fattore imposto da alcuni divisori.

Controllo dell’oscillatore locale Sequenza completa SPI di configurazione dell’integrato sintetizzatore

Acquisizione segnale RSSI Il segnale RSSI fornisce l’informazione riguardo alla potenza del segnale radio ricevuto. Tale segnale risulta utile per poter gestire successivamente il segnale LNA del controllo automatico del guadagno del ricevitore. Per poter elaborare l’informazione sull’intensità del segnale radio ricevuto si provvede ad effettuare un’acquisizione tramite il convertitore analogico – digitale presente nel microcontrollore.

Acquisizione segnale RSSI Linee analogiche del microcontrollore I segnali analogici fanno capo direttamente alle linee del microcontrollore. Per evitare di danneggiare il convertitore si è provveduto a limitare ogni linea per mezzo di un diodo zener.

Acquisizione segnale RSSI Struttura interna del convertitore analogico - digitale Le linee analogiche fanno capo ad un unico convertitore ADC. Lo smistamento dei vari segnali analogici viene effettuato tramite un multiplexer. Questa operazione viene fatta in automatico dal microcontrollore ed è del tutto trasparente al programmatore. E’ possibile inoltre prelevare dall’esterno le tensioni di riferimento.

Acquisizione TEMPERATURA e TENSIONE BATTERIE L’acquisizione di questi due parametri avviene nello stesso modo del segnale RSSI. Altrettante linee sono disponibili per poter processare questi due segnali. La selezione del canale su cui effettuare la conversione avviene per mezzo del registro di configurazione dedicato.

Gestione del segnale LNA Il circuito prevede il controllo automatico del guadagno per il segnale radio ricevuto. Noto l’intensità di tale segnale tramite l’ RSSI si provvede a gestire un sistema retroazionato tramite un altro segnale analogico. Non essendo presente un convertitore DAC, la scheda è stata dotata di uno esterno controllabile tramite standard IIC in modo da impiegare poche linee.

Gestione del segnale LNA Struttura interna del convertitore DAC L’interfaccia logica provvede a gestire i dati provenienti dal bus IIC per poi inviarli al registro di conversione. Quest’ultimo a sua volta imposta adeguatamente il vero e proprio convertitore. Un buffer separatore infine provvede a pilotare l’uscita.

Gestione del segnale LNA Struttura interna della MSSP impiegata per la comunicazione IIC Per generare il protocollo IIC si impiega lo stesso modulo MSSP utilizzato per il protocollo SPI configurato opportunamente. E’ presente sempre il registro buffer SSPBUF e lo shift register SSPSR. Sono presenti inoltre in questo caso i blocchi per creare i segnali di start, stop, acknowledge. Il clock viene gestito opportunamente mediante il blocco di BRG.

Gestione del segnale LNA Protocollo di comunicazione IIC Si riporta la sequenza di configurazione del DAC. Come da protocollo IIC, il primo byte indica l’indirizzo del dispositivo, mentre i restanti byte, in questo caso particolare contengono i bit di conversione. Dopo questa scrittura è possibile prelevare immediatamente all’uscita del DAC la tensione corrispondente.

Accensione sequenziale dei blocchi della catena di trasmissione Il comando per passare in modalità di trasmissione viene fornito dall’unità centrale di controllo, la quale manda un segnale all’ingresso di INTERRUPT del microcontrollore. Quest’ultimo alimenta i vari blocchi della catena di trasmissione in modalità sequenziale in modo da evitare che uno stadio venga pilotato prima che la sua porta di uscita sia chiusa sulla sua impedenza di carico. Tale modalità di accensione evita disadattamenti di impedenza e quindi riflessioni indesiderate.

Accensione sequenziale dei blocchi della catena di trasmissione Architettura hardware Il controllo delle linee di alimentazione dei vari stadi è ottenuto tramite quattro blocchi costituiti da alcuni transistor di media – bassa potenza. Entrambi i transistor funzionano come interruttori elettronici e quindi lavorano o in zona di interdizione o in zona di saturazione. Sul dispositivo esterno fa capo un transistor PNP, mentre sulla linea del microcontrollore fa capo un transistor NPN.

Linee di MUTE e RX \ TX Il microcontrollore dispone di alcune linee libere per eventuali espansioni e modifiche future. Alcune di queste linee possono essere utilizzate per controllare circuiti aggiuntivi quali il dispositivo del MUTE e la commutazione del sistema d’antenna tra stadio di trasmissione e stadio di ricezione.

Memoria EEPROM 24C08 Si è dotata la scheda di una memoria EEPROM per mantenere dei byte di dati in modo permanente anche in assenza di alimentazione. Può risultar utile infatti salvare i registri di configurazione del circuito PLL o i registri delle conversioni analogiche – digitali. La memoria utilizzata è del tipo seriale gestibile con standard IIC e pertanto si aggancia sulle stesse linee del convertitore DAC.

Memoria EEPROM 24C08 Modalità di scrittura La modalità di scrittura scelta prevede l’invio di un singolo byte per ciclo. Quello che il protocollo prevede è l’invio di un primo byte che identifica il dispositivo, un secondo byte che identifica l’indirizzo su cui si vuole scrivere il dato ed infine un byte di dato.

Memoria EEPROM 24C08 Modalità di lettura La modalità di lettura prevede il prelevamento di un byte di dati alla volta per ciclo di lettura. I primi due byte simulano una scrittura per caricare il contatore d’indirizzo della memoria, mentre i secondi due byte prelevano il dato all’indirizzo precedentemente puntato.

Comunicazione seriale RS232 Una comunicazione di questo tipo è stata implementata per poter controllare le funzioni svolte dal microcontrollore tramite un’interfaccia quale può essere appunto quella di un qualsiasi PC dotato di porta seriale RS232. E’ possibile infatti, per esempio, controllare il sintetizzatore di frequenza inserendo direttamente da PC i valori dei registri per agganciarsi su un ben determinato canale di trasmissione o ricezione.

Comunicazione seriale RS232 Modulo USART di trasmissione I moduli di TX e RX sono separati, ma sono legati dalla stessa modalità di comunicazione e dallo stesso clock. Il TXREG è il registro che fa da buffer tra il bus del microcontrollore e lo shift register TSR che a sua volta invia i singoli bit sulla linea. Il clock è fornito dal blocco BRG.

Comunicazione seriale RS232 Modulo USART di ricezione I dati ricevuti sulla linea vengono inviati nello shift register RSR il quale a sua volta, completato il trasferimento, li copia nel buffer RCREG. Il clock è fornito anche in questo stadio da un blocco di BRG.

Comunicazione seriale RS232 Traslatore di livelli MAXIM 232 Non essendo compatibili i segnali della porta seriale del PC con i segnali TTL del microcontrollore, è stato necessario introdurre un opportuno traslatore di livelli.

Sistema di reset Il reset del microcontrollore è affidato ad un integrato specifico il quale provvede a gestirlo nei primi istanti di funzionamento della scheda. Tramite un pulsante esterno è possibile inoltre in qualsiasi momento un reset manuale da parte dell’utente. Si riporta un diagramma di funzionamento del sistema di reset. La linea SENSE è quella da cui si misura la soglia raggiunta dalla tensione di alimentazione.

Prototipo