LAVORO DI GRUPPO POESIA E GUERRA

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Transcript della presentazione:

LAVORO DI GRUPPO POESIA E GUERRA Mio fratello aviatore (Jakub Luniewski) L’uomo del mio tempo (Cosmin Anegroaie) Molto mi piace la lieta stagione (Adrian Niemczyk) <COMMENTO IN COMUNE>

MIO FRATELLO AVIATORE Avevo un fratello aviatore. Un giorno la cartolina. Fece i bagagli, e via, lungo la rotta del sud. Mio fratello è un conquistatore. Il popolo nostro ha bisogno di spazio. E prendersi terre su terre, da noi, è un vecchio sogno. E lo spazio che s’è conquistato È sui monti del Guadarrama. È di lunghezza un metro e ottanta, uno e cinquanta di profondità. ANALISI COMMENTO   INDIETRO

ANALISI  INDIETRO Parole chiave: aviatore, conquistatore, spazio. Campi semantici: - Spazio: aviatore, sud, spazio,terre su terre, spazio, monti, guadarrama, è di lunghezza un metro e ottanta, uno e cinquanta di profondità. - Guerra: aviatore, conquistatore, prendersi terre su terre, spazio che s'è conquistato. Viaggio: cartolina, bagagli, rotta del sud, spazio. ANALISI COMPLESSIVA: Prima strofa: campo semantico dello spazio (il fratello aviatore, i bagagli, la rotta verso il sud). Il fratello aviatore fa i bagagli per il sud. Seconda strofa: miscela tra i campi semantici dello spazio (le terre, il popolo), della guerra (il bisogno della terra, la conquista delle terre) e quello del sogno (l'eroismo del popolo, il sogno della conquista delle terre). Il fratello è un conquistatore e il popolo ha bisogno di terre e l'antico sogno del popolo è di prendersi terre su terre. Terza strofa: campo semantico dello spazio (alla fine lo spazio conquistato dal fratello è la sua bara sotto i monti del Guadarrama). Il fratello muore e l'unica terra conquistata è quella per la sua bara sotto terra.  INDIETRO

La poesia mette in evidenza l'assurdità, l'inutilità e l'ingiustizia della guerra, che ricade sempre sui più deboli. Sconfessa tutti i miti di cui la politica circonda la guerra ( la conquista,il bisogno di spazio...)   Il protagonista della poesia, l’aviatore, è un ragazzo qualsiasi che è stato convinto dallo stato di essere indispensabile per la nazione. Quindi convinto, il ragazzo parte alla conquista di territori, però l'unico terreno che riuscirà a conquistare sarà la sua tomba.  INDIETRO

UOMO DEL MIO TEMPO Sei ancora quello della pietra e della fionda, uomo del mio tempo. Eri nella carlinga, con le ali maligne, le meridiane di morte, t'ho visto dentro il carro di fuoco, alle forche, alle ruote di tortura. T'ho visto: eri tu, con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio, senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora, come sempre, come uccisero i padri, come uccisero gli animali che ti videro per la prima volta. E questo sangue odora come nel giorno quando il fratello disse all'altro fratello "Andiamo ai campi ". E quell'eco fredda, tenace, è giunta fino a te, dentro la tua giornata. Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue salite dalla terra, dimenticate i padri: le loro tombe affondano nella cenere, gli uccelli neri, il vento, coprono il loro nome. ANALISI  COMMENTO   INDIETRO

ANALISI 1.Il poeta all'inizio della lirica afferma che l'uomo contemporaneo è ancora nell'età della pietra proprio perchè le sue azioni sono ancora caratterizzate dalla violenza, come se fosse un “selvaggio”. 2.Gli strumenti di bordo sono definiti meridiane di morte perchè con essi si possono sganciare le bombe e gli ordigni di sterminio che accorciano la vita delle persone. 3.Alla scienza viene attribuito il ruolo di sterminatrice e dispensatrice di morte. Il suo ruolo è quello di rendere più precaria la vita dell'uomo.”T'ho visto:eri tu, con la tua scienza esatta persuasa dello sterminio” 4.l'uomo uccide come gli altri animali, con la stessa brutalità. 5.Nel verso 12 si fa riferimento a Caino . Quello che lega la figura biblica di Caino all'uomo contemporaneo è che entrambi uccidono il proprio fratello: Caino uccide Abele, l'uomo contemporaneo uccide gli altri uomini. 6.Questa metafora si riferisce ai campi di battaglia, nei quali migliaia di persone sono state uccise e il loro sangue è salito fino al cielo e ha avvolto tutta la natura. 7.Il poeta invita i giovani che fanno parte delle nuove generazioni a dimenticare le atrocità commesse dai loro antenati le cui tombe sono ricoperte dalle ceneri che essi stessi hanno provocato. Occorre essere uomini migliori per costruite un futuro di pace ed amore. 8.Il progresso tecnologico ed il potere mette in evidenza l'immutabilità del genere umano. L'uomo continuerà a combattere e uccidere sfruttando a questo scopo lo sviluppo tecnologico fino a  INDIETRO

Il poeta esprime le sue considerazioni nei conforonti del progresso, l'uomo contemporaneo è brutale come nell'età delle caverne. L'umanità ha solo perfezionato i suoi strumenti per distruggere rendendoli sempre più efficaci. Le civiltà del passato erano senza amore e senza Cristo. L'uomo continua ad uccidere versando sempre dell'altro sangue fraterno. Quasimodo invita le nuove generazioni a dimenticare le azioni degli antenati per costruire un futuro migliore ai figli che nasceranno.  INDIETRO

MOLTO MI PIACE LA LIETA STAGIONE Ed altresì mi piace quando vedo che il signore è il primo all'assalto, a cavallo, armato, senza tema, che ai suoi infonde ardire così, con gagliardo valore; e poi ch'è ingaggiata la mischia ciascuno dev' essere pronto volonteroso a seguirlo, ché niuno è avuto in pregio se non ha molti colpi preso e dato. Mazze ferrate e brandi, elmi di vario colore, scudi forare e fracassare vedremo al primo scontrarsi e più vassalli insieme colpire, onde erreranno sbandati i cavalli dei morti e dei feriti. E quando sarà entrato nella mischia ogni uomo d'alto sangue non pensi che a mozzare teste e braccia: Meglio morto che vivo e sconfitto! Molto mi piace la lieta stagione che fa spuntar foglie e fiori, e mi piace quand'odo la festa degli uccelli che fan risuonare il loro canto pel bosco, e mi piace quando vedo su pei prati tende e padiglioni rizzati, ed ho grande allegrezza quando per la campagna vedo a schiera cavalieri e cavalli armati. E mi piace quando gli scorridori mettono in fuga le genti con ogni lor roba, e mi piace quando vedo dietro a loro gran numero d'armati avanzar tutti insieme, e mi compiaccio nel mio cuore quando vedo assediar forti castelli e i baluardi rovinati in breccia, e vedo l'esercito sul vallo che tutto intorno è cinto di fossati con fitte palizzate di robuste palanche. Io vi dico che non mi dà tanto gusto mangiare, bere o dormire, come quand'odo gridare "all'assalto" da ambo le parti, e annitrire cavalli sciolti per l'ombra, e odo gridare: " aiuta, aiuta! Baroni, date a pegno castelli, borgate e città, piuttosto che cessare di guerreggiarvi l'un l'altro. ANALISI COMMENTO   INDIETRO

ANALISI Tema strofe: Prima strofa: Piacere sensoriale Seconda strofa: Piacere dell'assedio Terza strofa: Valore in guerra Quarta strofa: Piacere della distruzione Quinta strofa: Bellezza della guerra C'è una progressione nella rappresentazione riguardante il tema della guerra. La poesia inizia rappresentando la guerra come una festa, un gioco. Prosegue descrivendo il piacere ricavato dagli assedi, continua poi con la rappresentazione entusiasta delle armi e dell'adrenalina quando si è nella mischia. Infine promuove e mette in cima a tutti i piaceri la guerra e il combattimento. INDIETRO

Questa poesia esprime l'ideologia del cavaliere medievale, che vede la guerra non come una cosa terribile che provoca solo distruzione e povertà, ma come un modo per divertirsi, liberare l'aggressività in battaglia, un modo per sfogarsi e realizzare se stessi.  INDIETRO

COMMENTO IN COMUNE Nel corso del tempo la rappresentazione della guerra ha cambiato aspetto, nel medioevo la guerra era vista come un’esperienza nobile caratterizzata dall’eroismo e dalla convinzione di battersi per alti ideali. Nel novecento, invece, dopo l’attraversamento delle due guerre mondiali, la guerra diventa un orrore, una tragedia assurda che non trova alcuna giustificazione. Inoltre, nella seconda guerra mondiale le armi di distruzione come la bomba atomica, lo sterminio nei campi di concentramento rendono la guerra un massacro inutile, in nome di individui che aspirano solo al potere personale.   INDIETRO

The end of the War