ITALO CALVINO LA METALINGUA IN LETTERATURA tra Jakobson e Borges di Emanuele Penocchio
(Italo Calvino, lettera a Germana Pescio Bottino, 9 giugno 1973) Io sono ancora di quelli che credono, con Croce, che di un autore contano solo le opere (quando contano, naturalmente). Perciò dati biografici non ne do, o li do falsi, o comunque cerco sempre di cambiarli da una volta all'altra. Mi chieda pure quel che vuol sapere, e glielo dirò. Ma non Le dirò mai la verità, di questo può star sicura Basti sapere il periodo di attività per una contestualizzazione, nasce nel 1923 e muore nel 1985. Primo romanzo 1947. Lo stesso Calvino, nel brano che ho riportato all’inizio, ha ammesso che di un autore sono importanti le opere. Passiamo quindi subito ad analizzarle. Per comprendere il pensiero di Calvino ho deciso di partire dal fondo, dall’ultima sua produzione, ovvero le “Lezioni Americane”, un ciclo di conferenze che Calvino avrebbe dovuto tenere all’università americana di Harvard. Dico avrebbe poiché, nel 1985, mentre le stava preparando, venne colpito da un ictus celebrale che gli fu fatale. Le conferenze previste sarebbero dovute essere 6, ognuna orientata su un diverso aspetto della letteratura che Calvino avrebbe voluto fosse salvato e mantenuto anche nel terzo millennio. (Italo Calvino, lettera a Germana Pescio Bottino, 9 giugno 1973)
LEZIONI AMERICANE Siamo nel 1985: quindici anni appena ci separano dall’inizio d’un nuovo millennio. Per ora non mi pare che l’approssimarsi di questa data risvegli alcuna emozione particolare. Comunque non sono qui per parlare di futurologia, ma di letteratura. Il millennio che sta per chiudersi ha visto nascere ed espandersi le lingue moderne dell’Occidente e le letterature che di queste lingue hanno esplorato le possibilità espressive e cognitive e immaginative. È stato anche il millennio del libro, in quanto ha visto l’oggetto libro prendere la forma che ci è familiare. Forse il segno che il millennio sta per chiudersi è la frequenza con cui ci si interroga sulla sorte della letteratura e del libro nell’era tecnologica cosiddetta postindustriale. Non mi sento d’avventurarmi in questo tipo di previsioni. La mia fiducia nel futuro della letteratura consiste nel sapere che ci sono cose che solo la letteratura può dare coi suoi mezzi specifici. (Lezioni Americane) Già, poiché la letteratura, e la scrittura in generale è comunicazione. Una forma indispensabile di comunicazione. “Verba volant scripta manent” dicevano i latini. La scrittura è il mezzo attraverso cui Calvino guarda il mondo, e comunica a sé stesso e agli altri ciò che vede.
LETTERATURA – LINGUAGGIO - COMUNICAZIONE Importante: la letteratura è una forma di comunicazione più ampia di quella tradizionale. Il linguaggio, inteso anche come modo di parlare (narrazione, dialogo, poesia), che rappresenta il codice, non è solo la convenzione con la quale si associano significati e significanti, ma qui esso comprende anche il modo in cui viene utilizzata la lingua. Parlare di letteratura e di stili diviene dunque un’operazione metalinguistica. Il tema della metaletteratura e della metalingua, è, come vedremo, fondamentale in Calvino. AUTORE LETTORE
METALETTERATURA E METALINGUA SEI PROPOSTE PER IL PROSSIMO MILLENNIO 1- Leggerezza 2- Rapidità 3- Esattezza 4- Visibilità 5- Molteplicità (6- Coerenza) Infatti, sempre nelle lezioni Americane, Calvino parla appunto di letteratura e linguaggio, e lo fa spiegando e motivando la sua scelta di voler a tutti i costi salvare questi 6 aspetti della letteratura, che secondo lui sono gli ingredienti fondamentali per una buona ed efficace scrittura.
METALETTERATURA E METALINGUA LEGGEREZZA la mia operazione è stata il più delle volte una sottrazione di peso; ho cercato di togliere peso ora alle figure umane, ora ai corpi celesti, ora alle città; soprattutto ho cercato di togliere peso alla struttura del racconto e al linguaggio. (Lezioni Americane) Discorso atomi, neutrini, DNA…, paragone michelangelo, pensiero nella mente, restare leggero come pensiero sulla carta, quasi come il libro esercitasse un’attrazione gravitazionale sul pensiero, quindi tanto più forte quanto più massiccio è ciò che c’è scritto. Bisogna allora togliere massa al concetto. Ma attenzione, togliere massa non vuol dire in questo caso togliere la sostanza, il contenuto essenziale e perfetto (scultura non cambia), è la forma che va alleggerita. Ma alleggerire la forma non vuol dire impoverirla, anzi, proprio perché la forma è l’elemento che può dare leggerezza, essa diventa fondamentale quanto il contenuto, chi scrive deve lavorarci. Influenze fisica moderna esplicite nelle lezioni americane, che Calvino usa per avvalorare le sue tesi letterarie. Scrivere=(mondo che si guarda e rappresenta, Palomar) mondo rappresentato. Mondo basato su energia, no massa=scrittura il più possibile leggera (cavaliere inesistente). Astrazione=l’idea direbbe Platone=modello, altro concetto da ricordare una immagine figurale di leggerezza che assuma un valore emblematico un alleggerimento del linguaggio per cui i significati vengono convogliati su un tessuto verbale come senza peso, fino ad assumere la stessa rarefatta consistenza. la narrazione d’un ragionamento o d’un processo psicologico in cui agiscono elementi sottili e impercettibili, o qualunque descrizione che comporti un alto grado d’astrazione.
METALETTERATURA E METALINGUA RAPIDITÀ “La rapidità e la concisione dello stile piace perché presenta all’anima una folla d’idee simultanee, così rapidamente succedentisi, che paiono simultanee, e fanno ondeggiar l’anima in una tale abbondanza di pensieri, o d’immagini e sensazioni spirituali, ch’ella o non è capace di abbracciarle tutte, e pienamente ciascuna, o non ha tempo di restare in ozio, e priva di sensazioni” (3 Novembre 1821). (Lezioni Americane-Zibaldone) Sono convinto che scrivere prosa non dovrebbe essere diverso dallo scrivere poesia; in entrambi i casi è ricerca d’un’espressione necessaria, unica, densa, concisa, memorabile. (Lezioni Americane) Concetti anche lontani avvicinati rapidamente, quasi nell’ottica simbolista e futurista, ma restando nel dominio della razionalità e della logica pura. Mondo moderno=pioggia di informazioni. Spazio e tempo sono relativi alla velocità, più rapido è il ragionamento, più il tempo si dilata, più lo spazio percorso può tendere all’infinito. Concetto vicino ma allo stesso tempo opposto al simbolismo, corto circuito forte con avvicinamento di concetti distanti, ma è la razionalità rapida al massimo grado di lucidità ed efficienza che lo permette. Il mio lavoro di scrittore è stato teso fin dagli inizi a inseguire il fulmineo percorso dei circuiti mentali che catturano e collegano punti lontani dello spazio e del tempo. (Lezioni Americane)
METALETTERATURA E METALINGUA ESATTEZZA 1) un disegno dell’opera ben definito e ben calcolato; 2) l’evocazione d’immagini visuali nitide, incisive, memorabili, icastiche; 3) un linguaggio il più preciso possibile come lessico e come resa delle sfumature del pensiero e dell’immaginazione. (Lezioni Americane) VISIBILITÀ il potere di mettere a fuoco visioni a occhi chiusi, di far scaturire colori e forme dall’allineamento di caratteri alfabetici neri su una pagina bianca, di pensare per immagini. (Lezioni Americane) Introduzione al concetto di Palomar, linguaggio come mezzo attraverso cui cercare di comprendere la realtà, capire che la realtà, per essere spiegata ha bisogno di un modello, un’astrazione, in primo luogo il linguaggio. Capire poi che un solo modello non basta, per arrivare a parlare dell’unica realtà che possiamo manipolare, il linguaggio stesso con il quale tentiamo invano di cercare un modello. Molteplicità - principio di indeterminazione, dilatamento spazio – tempo. Scrivere = intrappolare il mondo, materialismo, linea a penna sostanza del mondo. MOLTEPLICITÀ - COESIONE il romanzo contemporaneo come enciclopedia, come metodo di conoscenza, e soprattutto come rete di connessione tra i fatti, tra le persone, tra le cose del mondo. (Lezioni Americane)
METALETTERATURA E METALINGUA 1) qualità: dire solo ciò che si pensa sia vero (e non dire come vero ciò che si pensa non-vero); 2) quantità: non informare più o meno di quanto strettamente richiesto dalla situazione comunicativa; 3) pertinenza: rispettare rigorosamente l’argomento della comunicazione; 4) modo: non produrre enunciati ambigui o non conformi alle conoscenze comuni degli interlocutori. Buona letteratura = Buona comunicazione; leggerezza=quantità, esattezza=pertinenza, modo MASSIME DI GRICE
LA RICERCA DEL MODELLO FASE NEOREALISTA Il sentiero dei nidi di ragno Nella vita del signor Palomar c'è stata un'epoca in cui la sua regola era questa: primo, costruire nella sua mente un modello, il più perfetto, logico, geometrico possibile; secondo, verificare se il modello s'adatta ai casi pratici osservabili nell'esperienza; terzo, apportare le correzioni necessarie perché modello e realtà coincidano.(Palomar, I silenzi di Palomar) Quando ho iniziato la mia attività, il dovere di rappresentare il nostro tempo era l’imperativo categorico d’ogni giovane scrittore.(Lezioni Americane) FASE NEOREALISTA Il sentiero dei nidi di ragno Ultimo viene il corvo Cenni biografici, educazione illuministica - guerra. Semplificazione delle forme narrative (leggerezza). Ma il voler rappresentare la realtà con il linguaggio è di per sé un’astrazione. Rappresentazione realistica della realtà Vicende che dovrebbero raccontarsi da sole.
Critica alla realtà contemporanea LA RICERCA DEL MODELLO Verso l'induzione invece aveva una certa diffidenza, forse perché le sue esperienze gli parevano approssimative e parziali. (Palomar, I silenzi di Palomar) Per costruire un "modello", Palomar lo sapeva, occorre partire da qualcosa, cioè bisogna avere dei principi da cui far discendere per deduzione il proprio ragionamento. (Palomar, I silenzi di Palomar) L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. (Le città invisibili) Astrazione maggiore. Modello=mondo non reale, ma realistico, in cui si fanno agire personaggi verosimili in situazioni che non sempre lo sono, ma che simboleggiano i problemi del mondo. Riflessione su cosa è giusto e cosa no, analisi di cosa vale la pena difendere ASTRAZIONE La formica argentina, La speculazione edilizia, La nuvola di smog, La giornata d’uno scrutatore Critica alla realtà contemporanea
IRONIA E FANTASIA IMMAGINAZIONE DA SVEGLIO Il visconte dimezzato egli ci insegna come l'intelligenza viva anche, e soprattutto, di fantasia, d'ironia, d'accuratezza formale, come nessuna di queste doti sia fine a se stessa ma come esse possano entrare a far parte d'una concezione del mondo, possano servire a meglio valutare virtù e vizi umani. (Tre correnti del romanzo d’oggi ) IMMAGINAZIONE DA SVEGLIO Il visconte dimezzato Il barone rampante Il cavaliere inesistente Fiabe italiane Umorismo Ironia critica verso il suo tempo I nostri antenati All'origine di ogni storia che ho scritto c'è un'immagine che mi gira per la testa, nata chissà come e che mi porto dietro magari per anni. A poco a poco mi viene da sviluppare questa immagine in una storia con un principio e una fine, e nello stesso tempo [...] mi convinco che essa racchiude qualche significato. (I nostri antenati) PARENTESI Legame con Ariosto. Aumento dell’astrazione, ora anche i personaggi sono irrealistici. Non è una fuga, ma un’altra via di interpretazione, esterna al grigiore del suo tempo (quasi Machiavellano) pag. 670 TUTTA. Fiabe italiane come pre-labirinto. Immagine da cui partire= anticipo cosmocomiche
LA RICERCA DEL MODELLO SFIDA AL LABIRINTO, APPROCCIO SCIENTIFICO La regola del signor Palomar a poco a poco era andata cambiando: adesso gli ci voleva una gran varietà di modelli, magari trasformabili l'uno nell'altro secondo un procedimento combinatorio, per trovare quello che calzasse meglio su una realtà che a sua volta era sempre fatta di tante realtà diverse, nel tempo e nello spazio. (Palomar, I silenzi di Palomar) Nasce con Borges una letteratura elevata al quadrato e nello stesso tempo una letteratura come estrazione della radice quadrata di se stessa: una «letteratura potenziale». (Lezioni americane) SFIDA AL LABIRINTO, APPROCCIO SCIENTIFICO Labirinto metafora della complessità del mondo contemporaneo Le cosmocomiche Ti con zero (Qfwfq) Labirinto, valore epistemologico della letteratura (trovare via d’uscita, mappa labirinto). Letteratura che non si deve arrendere al labirinto (complessità del mondo), ma cercare di darne la mappa, come fa la scienza, anche accettando approssimazioni. Principio di indeterminazione. Immagini e parole scadute in un logoramento per il falso uso, ricerca nella scienza di nuovi punti di vista (parole della scienza al posto delle normali parole scadute). Infiniti universi, esistenza dell’uomo casuale, per un niente. Scienza come base (modello) per un’indagine sulla realtà ad un livello ancora maggiore di astrazione, fuori persino dallo spazio e dal tempo Delirio dell’antropomorfismo Unione di mondi distanti, corto circuito
LA RICERCA DEL MODELLO ROMANZO COMBINATORIO, METALETTERATURA A questo punto a Palomar non restava che cancellare dalla sua mente i modelli e i modelli di modelli. Compiuto anche questo passo, ecco si trova faccia a faccia con la realtà mal padroneggiabile e non omogeneizzabile, a formulare i suoi «sì», i suoi «no », i suoi « ma ». Per far questo, è meglio che la mente resti sgombra,ammobiliata solo dalla memoria di frammenti d'esperienza e di principi sottintesi e non dimostrabili. (Palomar, I silenzi di Palomar) ROMANZO COMBINATORIO, METALETTERATURA Il Castello dei destini incrociati Le città invisibili Se una notte d’inverno un viaggiatore Molteplicità, coerenza Storia nella storia, metalingua Senso della scrittura, opera-lettore Comunicazione Ritorna il concetto di meta letteratura. Storia nella storia, nel libro si crea un altro libro, storie sconnesse (molteplicità), ma racchiuse in un’unica cornice (coerenza?). Anche nelle altre trovare riferimenti a lezioni americane. Significato delle parole, Borges infinite combinazioni (410) noi diamo senso alle parole, non la realtà, le parole non sono la realtà. Discorso comunicazione, troppe informazioni veloci, poca concentrazione, automobili in autostrada. Il foglio racchiude il mondo, e il mondo entra nel foglio, rotta la separazione tra segno grafico e realtà, si invadono a vicenda e la complessità del fuori entra nel romanzo, che ora non è più il dentro, in quanto sono le stesse parole che creano la realtà narrata per la mente del lettore. Chi è ciascuno di noi se non una combinatoria d’esperienze, d’informazioni, di letture, d’immaginazioni? Ogni vita è un’enciclopedia, una biblioteca, un inventario d’oggetti, un campionario di stili, dove tutto può essere continuamente rimescolato e riordinato in tutti i modi possibili.(Lezioni americane)
MA PERCHÉ QUESTO? IL RAPPORTO CON PASOLINI, Ho da ridire che tu crei dei capri espiatori, che sono: “parte della borghesia”, “Roma”, “i neofascisti”. (http://archiviostorico.corriere.it/2005/maggio/03/Pasolini_Calvino_fascisti_co_8_050503060.shtml ) IL RAPPORTO CON PASOLINI, UN MODELLO TROPPO SEMPLIFICATO Un’interpretazione della società troppo ristretta che porta a pregiudizi Non si può ridurre la realtà in un modello semplicistico che non tenga conto della complessità della natura umana Ricordarsi le fonti e la scheda
BIBLIOGRAFIA ANSELMI Gian Mario, FENOCCHIO Gabriella, RAIMONDI Ezio (coordinamento), 2004, “Tempi e immagini della letteratura”, Edizioni scolastiche Bruno Mondadori, Varese, pag. 644-691; CUDINI Pietro, BRUSCHI Max, DARDANO Maurizio, 2001, “Storia della letteratura italiana - Il Novecento”, Garzanti Grandi Opere, Torino, pag. 208-215; BELPOLITI Marco, 2006, “L’occhio di Calvino”, Giulio Einaudi editore, Torino, pag. 65-108; CALVINO Italo, 1994 (prima edizione 1983 presso Einaudi editore), “Palomar”, Arnoldo Mondadori Editore, Verona, pag. 107-111; Calvino Italo, 1988, “Lezioni Americane. Sei proposte per il prossimo millennio”, Garzanti, Milano. PIERLUIGI Battista, 03/05/2005, “Pasolini, Calvino e i fascisti”, www.corriere.it, http://archiviostorico.corriere.it/2005/maggio/03/Pasolini_Calvino_fascisti_co_8_050503060.shtml; MILANI Manlio, 06/05/2010, “La strage di piazza Loggia - 37 anni dopo”, Manerbio.