Imprenditorialità e managerialità

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Management in Change Edizione Obiettivi del programma 1. Saper interpretare il ruolo di manager in modo adeguato ai nuovi contesti 2. Migliorare.
Advertisements

Principali configurazioni organizzative
SUBFORNITURA TOSCANA ON LINE Workshop - Firenze, 26 giugno 2002 Subfornitura: situazione e problemi aperti a cura di Riccardo Perugi.
REVEAL Corso RU&GV Modulo 1 Livello – Base
Reclutamento e selezione del personale di vendita
Governance e responsabilità sociale
Economia e Governo delle Piccole Imprese
VALUTAZIONE POR FSE Bologna, 31 gennaio 2008 Programma Operativo Regionale FSE Ob Comitato di Sorveglianza.
Le macrostrutture organizzative
MARKETING E CRESCITA IN MEDIE IMPRESE Valentino Gandolfi PREMESSA SPECIFICITA DEL MARKETING IN MEDIE IMPRESE DI SUCCESSO DISTINZIONI DEL MARKETING DELLE.
La gestione del personale
Economia delle aziende pubbliche
Corporate Governance.
L’organizzazione corso di Gestione e controllo imprese di servizi - prof Bronzetti Giovanni Corso di E.A. - prof Bronzetti Giovanni.
Tratti distintivi elevato grado di specializzazione (INPUT) gli ordini impartiti ad un collaboratore provengono dal suo diretto superiore (unità di comando)
Le forme organizzative
La progettazione organizzativa
FORMA ORGANIZZATIVA ELEMENTARE
LA FORMA PROFESSIONALE
LA FORMA ORGANIZZATIVA DECENTRATA
1 LOrganizzazione a Rete Anno Accademico
L’organizzazione dei processi di innovazione
Le strategie di collaborazione
Governare la modernità Passare dalla produzione delle conoscenze alla condivisione dei saperi per un loro utilizzo Favorire disseminazione delle competenze.
Teoria allargata della contingenza (Mintzberg) – 1 Le parti dell’organizzazione: 1. Nucleo operativo – addetti al sistema produttivo; 2. Vertice strategico.
LA GESTIONE DEI TEAM VIRTUALI
GESTIONE DEI SISTEMI INFORMATIVI IN AZIENDA
Attività specializzate
Area: la gestione dei progetti complessi
La cultura è linsieme di valori chiave, opinioni e conoscenze condivise dai membri di unorganizzazione. Le culture organizzative assolvono due funzioni:
Strategia e pianificazione
L'alternanza scuola - lavoro.
FONDAMENTI DI INFORMATICA III A2A2-1 CARATTERISTICHE E MODELLIZZAZIONE DEL LAVORO DUFFICIO Argomento 2 Approfondimento 2 CARATTERISTICHE E MODELLIZZAZIONE.
Corso di: Politiche per la formazione e le risorse umane Prof.ssa Assunta Viteritti Presentazione di: Camilla Reali Erika Lukà Fabio Cardinali Francesca.
Il ruolo delle Risorse Umane
1 Unità locali EQUAL RESTORE sintesi della ricerca.
DOCENTE Edoardo Sabbadin
Cap. 16 La Crescita dellimpresa Docente Prof. Edoardo Sabbadin.
Corso di Economia e Gestione delle imprese Prof. Edoardo Sabbadin
STRATEGIA E FINANZA: QUALI SFIDE PER LE IMPRESE ITALIANE ENRICO COTTA RAMUSINO.
Il controllo di gestione: obiettivi, attori e strumenti
Pianificazione e controllo di gestione
Economia e Organizzazione Aziendale - CdL Comunicazione Digitale (11)
Aspetti strategico – organizzativi - gestionali delle imprese che aderiscono ad una rete Dott. Vincenzo Presutto Dottore Commercialista e Revisore Legale.
Il sistema aziendale.
L’AZIENDA Appunti a cura di.
Fasi di progetto di SI Impostazione strategica e di disegno concettuale Implementazione Utilizzo e monitoraggio.
S. Sciarelli - Economia e Gestione dell’Impresa - Cedam 
1 Scuola di dottorato Scienze veterinarie per la salute animale e la sicurezza alimentare 1° anno 1° anno Tecniche per la partecipazione e gestione del.
La macro-struttura organizzativa
1 ORGAMIZZAZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE UMANE. 2 PRESENTAZIONE DEL CORSO L’Organizzazione aziendale La gestione delle persone.
La progettazione organizzativa
LA DIMENSIONE IMMATERIALE DEL CONTROLLO
La strategia organizzativa
Organizzazione Aziendale
Corso di Economia Aziendale
Organizzazione Aziendale
Le parole dell’impresa
1 Master Universitario Ingegneria della conoscenza "Knowledge Management" Parte II Mauro Lombardi Dipartimento di Scienze Economiche Giugno 2002.
Il management del marketing Capitolo 29. Si definisce il marketing quale l’insieme delle attività aziendali deputate allo scambio di di beni e servizi.
Persone, motivazioni e competenze
Topic 18 1 Programmazione e Controllo LA PROGETTAZIONE DEL SISTEMA DI PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO.
L’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Lezione N° 7 I Modelli Organizzativi
Il business plan come strumento strategico nel settore agricolo Paola Mazzurana Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche Università degli Studi.
IV PARTE Lo sviluppo delle imprese  I confini d’impresa  La dimensione aziendale più conveniente  Opzioni strategiche di corporate  Modalità di realizzazione.
Corso di Gestione e controllo imprese di servizi - prof Bronzetti Giovanni 1 Lezione N° 8 I Sistemi Operativi e di Comunicazione.
LEZIONE PRELIMINARE 1 F.A.Q.. Perché economia e gestione delle imprese?
MISURARE I RISULTATI DELL’”AZIENDA” la misurazione è uno dei principali strumenti di direzione la misurazione serve per... – interpretare l’andamento dell’impresa.
1 PIANIFICAZIONE STRATEGICA e QUALITÀ Duplice visione della Qualità Elemento perfettamente integrato con le strategie e gli obiettivi aziendali Strumento.
Transcript della presentazione:

Imprenditorialità e managerialità Capitolo 11

Imprenditorialità e managerialità come forme di governo ossia come modelli di gestione GESTIONE IMPRENDITORIALE: decisioni assunte dall’imprenditore/proprietario in base a conoscenze di tipo empirico; le decisioni si basano su poche informazioni/esperienza assenza di pianificazione struttura organizzativa “semplice” dove i ruoli girano attorno alle persone LIMITI: rigidità a forti cambiamenti anche se dipende dal tipo di imprenditore (statico o dinamico) VANTAGGI: flessibilità operativa e organizzativa ma bassa flessibilità strategica

GESTIONE MANAGERIALE decisioni basate su criteri razionali ed accesso ad ampie informazioni deleghe di potere decisionale pianificazione strategica struttura organizzativa più complessa e formalizzata LIMITI: La pianificazione strategica non ha dato i risultati attesi Eccessiva formalizzazione/burocratizzazione Poco valore alle risorse umane che ruotano attorno ai ruoli (dipende dal tipo di imprenditore)

Imprenditorialità e managerialità non sono modelli gestionali alternativi ma devono essere visti come due componenti della gestione d’impresa L’imprenditorialità manageriale nelle piccole imprese Managerialità imprenditoriale nelle grandi imprese

L’imprenditorialità manageriale Consiste nel mantenere i benefici della gestione imprenditoriale (creatività, flessibilità, adattabilità) riducendo i limiti della stessa ossia inserendo elementi di maggiore professionalità: nella formulazione della strategia (non unicamente per vision) nell’organizzazione (deleghe e nuovi ruoli) nei sistemi di controllo Il livello e le capacità di adattamento a strumenti manageriali più strutturati differiscono tra: imprese statiche: tese alla conservazione imprese dinamiche tese allo sviluppo ed all’innovazione

Managerialità imprenditoriale Consiste nell’introdurre nell’attività di governo manageriale elementi di creatività, innovatività e flessibilità tipici delle gestioni imprenditoriali. Le principali modalità sono: Esternalizzazione di attività non core per focalizzarsi su attività core Creazione di divisioni, aziende, business unit dotate di autonomia gestionale e proprie finalità di competititività Lo sviluppo di imprenditorialità interna (internal venturing), ossia avvio di iniziative basate su idee di dipendenti e gestite dagli stessi

Internal venturing E’ l’attività di imprenditorialità svolta dai dipendenti ossia l’avvio di nuove attività basate su iniziative e idee dei dipendenti stessi. Tali iniziative possono riguardare l’innovazione di prodotto, i processi produttivi, le tecnologie dell’informazione e in generale quanto possa accrescere la competitività aziendale

L’internal venturing si concretizza in nuove business units e richiede: La volontà del vertice aziendale (commitment) Un adatto contesto organizzativo, che consenta la condivisione di valori e orientamenti, la disponibilità a valutare le idee proposte Idonei sistemi di gestione delle nuove attività che prevedano: - criteri di selezione delle iniziative/idee coerenti con la mission aziendale - ricompense legate ai risultati - efficaci strumenti di controllo - strutture adeguate: nuove divisioni autonome ma efficacemente coordinate oppure unità organizzative integrate dotate di sufficienti margini di autonomia