LBL.S..

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A cura della Dott.ssa Rosalia Cipollina
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Transcript della presentazione:

lBL.S.

Gergo aggressivo giovanile Le cause dei comportamenti degli adolescenti, soprattutto nel linguaggio aggressivo nei confronti dei propri coetanei sono molteplici: il degrado dell’ ambiente sociale, le problematiche personali e familiari, ma in particolare l’ assoluta mancanza di consapevolezza del carattere offensivo e violento del proprio linguaggio verbale e del corpo.

Linguaggio aggressivo dei giovani a scuola È sempre più diffuso tra i giovani un linguaggio aggressivo e offensivo nei confronti dei propri coetanei, anche a scuola, dove di frequente i ragazzi sono emarginati per la loro diversità.

“Accirt”(Ucciditi): una parola da noi ragazzi usata senza senso, con la finalità o di mandare via l’interlocutore o di metterlo a tacere, può ferire molto. “Ricchiò” (Frocio): una parola usata superficialmente contro ragazzi che hanno caratteristiche o movenze genericamente ritenute femminili.

OMOFOBIA il carattere omofobo della nostra società può manifestarsi in modi diversi, dalla battuta scherzosa sui gay, alle offese verbali, fino alle minacce e alle aggressioni fisiche contro questi. Moltissimi tra noi adolescenti confessano di sentirsi a disagio in presenza di gay o lesbiche o addirittura di non riuscire a non prendersi gioco di questi. Altri ancora dicono di essere disgustati, arrabbiati o indignati nel vedere due omosessuali che si amano.

Linguaggio aggressivo Nello sport e nella musica

Cori razzisti negli stadi. Durante le partite del Napoli vengono spesso esposti striscioni razzisti contro la città partenopea e i suoi abitanti; striscioni il cui significato va ben oltre l’ambito sportivo, offendendo la dignità di un intero popolo.

Non sono rari i casi in cui la violenza verbale degli striscioni sfocia in violenza fisica: dentro e fuori gli stadi frequenti sono risse violente tra tifoserie diverse che finiscono spesso in tragedia.

‘’I ricchioni che si fanno in strada e vorresti ammazzarli, froci.’’ Carosello- Milano Male- Emis Killa Mi dispiace, ma non posso vedere la differenza

‘’Quanto fa schifo… discriminare la comunità gay è davvero triste, soprattutto se lo si fa in musica e poi la si vende ai ragazzini che imparano dalle sue parole...’’ ‘’Che poveraccio, lui e chi l'ascolta, è l'incarnazione della stupidità umana!’’ Queste canzoni trasmesse per radio vengono ascoltate da molti ragazzi che poi assumono atteggiamenti violenti e omofobi! ‘’E’ appena diventato un mio nuovo idolo.... Grande Emis!!!!’’ ‘’Se non vi piace questa canzone non capite niente di rap’’

Il linguaggio aggressivo Per strada

Sei tu che sei “diversa” Uh,guarda chi si vede… un escremento che cammina! Ciao I G O V A N I N S T R A D E tu chi sei, una busta di latte?! Sei tu che sei “diversa”

La diversità La diversità per molte persone è qualcosa di negativo, mentre è un valore, é ricchezza. Considerare una persona inferiore per il suo diverso colore della pelle è stolto e discriminatorio perché siamo TUTTI DIVERSI.

Oltre le apparenze…

Nessuno può farti sentire infelice se tu non glielo consenti… ... anche due persone “diverse” possono essere in sintonia tra loro e superare i loro problemi aiutandosi a vicenda.

Il linguaggio aggressivo nei social network

Cyberbullismo Nadia Amanda Todd In una dimensione quotidiana sempre più virtuale, anche i reati si spostano sul web. Si può essere bulli anche su Facebook, via e-mail, con un sms. Il campo preferito del cyberbullo è l’ambiente social, dove crea gruppi per disprezzare la vittima, posta foto con insulti e rende pubblici dati privati. Una delle conseguenze del cyber bullismo è l’isolamento della vittima.

Nadia La conseguenza più tragica del cyberbullismo è il suicidio, come è accaduto alla quattordicenne di Cittadella (PD), che, insultata ed esortata a darsi la morte su Ask, si è gettata nel vuoto da un alto palazzo. Uccidere e uccidersi sono parole che ricorrevano spesso nelle sue conversazioni sui social. La sua non era una posa, ma un dolore vero, che l’aveva spinta all’autolesionismo: si stupiva di se stessa quando sorrideva, come se il sorriso la rapisse da una costante situazione di tristezza. Eppure utilizzava un'icona a fare da sfondo ai suoi pensieri di morte: l'immagine in bianco e nero di una donna che tiene un cartello con la scritta “help”, aiuto. L'ultima richiesta d'aiuto, in fondo, l'aveva lasciata nella lettera alla mamma, dove aveva scritto: “Vado a buttarmi al Palace”. .

Amanda Todd Amanda Todd ha caricato su YouTube un video in cui racconta le esperienze subite da vittima di bullismo. Spiega che a 12 anni, usando una videochat per conoscere persone nuove, è stata contattata da un estraneo che l'avrebbe convinta a fotografarsi col seno nudo. Il cyberbullo ha pubblicato la foto. Un gruppo di ragazzi, dopo aver visto le foto, ha attaccato Amanda fuori scuola, gridandole insulti e picchiandola, finché lei non è rimasta a terra. Dopo quest'evento Amanda ha tentato il suicidio, bevendo candeggina, ma è stata salvata. Tuttavia non è riuscita a dimenticare; infatti ha cominciato ad autolesionarsi. Il 10 ottobre 2012 si è suicidata impiccandosi.   .

Quest’ immagine è la copertina di un video nel quale si vedevano tre adolescenti che si insultano pesantemente tra di loro, ma dopo un momento di silenzio iniziano a ridere di ciò che hanno detto senza dargli importanza … Secondo noi la loro reazione dovrebbe essere un esempio per tutti noi giovani che non ci dobbiamo far condizionare da ciò che dicono o pensano gli altri.