RESTAURO ARCHITETTONICO carte del restauro e normative

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RESTAURO ARCHITETTONICO carte del restauro e normative

IL RAPPORTO TRA UOMO E OPERA D’ARTE Rinascimento: reinterpretazione dei modelli antichi (grammatica classica) non si applica il concetto di conservazione del monumento “attualizzazione” degli edifici del passato Si sacrificano gli edifici preesistenti → prime bolle papali a tutela dei monumenti 1462 – Pio II 1515 – Leone X nomina Raffaello commissario delle antichità romane 1538 - Paolo III invitava alla conservazione dei monumenti di Roma XVII – numerosi editti promulgati dallo Stato Pontificio

IL RAPPORTO TRA UOMO E OPERA D’ARTE ‘700: opera d’arte come documento per ritrovare le proprie radici necessità di conservazione del monumento nasce la scienza del restauro 1750 – 1820 numerosi editti per il divieto di esportazione dei reperti archeologici 1750 Editto Valenti contro il commercio dei falsi 1802 Editto Doria Pamphili dopo il saccheggio napoleonico 1820 Editto Pacca - vengono istituite: Commissione Belle Arti e Commissioni provinciali del patrimonio

IL RAPPORTO TRA UOMO E OPERA D’ARTE ‘800: Viollet le Duc in Francia rifacimento integrale in stile Ruskin in Inghilterra conservare l’opera ‘così com’è’ Boito in Italia posizione intermedia: riconoscere sia il valore storico che artistico “restaurare” significa “…ripristinare un edificio in uno stato di completezza che può non essere mai esistito in un dato momento…Restauro vuol dire contaminazione del presente con le spoglie del passato” “ …quando si debbono aggiungere parti nuove, anche se mai esistite, occorre mettersi al posto dell’architetto primitivo e supporre cosa farebbe lui… ” Viollet le Duc “Poiché il restauro è distruzione di ogni elemento di testimonianza storica autentica è necessario proteggere per non restaurare.” J. Ruskin

IL RAPPORTO TRA UOMO E OPERA D’ARTE 1883 → la prima Carta del Restauro di C. Boito in 8 punti: differenza di stile tra vecchi e nuovo (riconoscibilità dell’intervento) differenza dei materiali di fabbrica soppressione di sagome e ornati mostra dei pezzi rimossi aperta accanto al monumento incisione di ciascun pezzo rinnovato con la data del restauro epigrafe descrittiva incisa sul monumento descrizione e fotografie dei diversi periodi del lavoro notorietà 12 giugno 1902 → legge n. 185 per “La conservazione dei monumenti e degli oggetti d’antichità e d’arte”

Approvazione ministeriale Decreto del Ministero della Pubblica Istruzione del 12 luglio 1882 e Circolare del 21 luglio 1882. STUDIO DEI RESTAURI Esame storico e artistico 2. COMPILAZIONE DEI PROGETTI Relazione, disegni (1:100, 1:10), stima dei lavori e condizioni di esecuzione (riguardi storici e artistici) 3. ORDINAMENTO DEL SERVIZIO PER L’ESECUZIONE DEI LAVORI Approvazione: Commissioni Conservatrici dei monumenti, Genio Civile (riguardi tecnici e amministrativi). Approvazione ministeriale Camillo Boito e Giuseppe Fiorelli

Unificazione del Regno d’Italia →si tentano di armonizzare le normative vigenti: legge n.185 del 12 giugno 1902 ( catalogazione, tassa sulla vendita di opere d’arte) legge n. 386 del 27 giugno 1907 ( indicazione delle competenze di Uffici e ispettori) legge n. 707 del 28 agosto 1907 ( norme di catalogazione delle opere d’arte) legge n. 364 del 20 giugno 1909 “Sulle cose d’interesse artistico e storico” legge n. 688 del 23 giugno 1912 (estensione a ville, parchi e giardini di interesse storico o artistico) Carta di Atene (1931) Carta del restauro italiana (1931) Legge 1 giugno 1939, n.1089, Sulla tutela delle cose d’interesse artistico e storico Legge 29 giugno 1939, n.1497,Sulla protezione delle bellezze naturali e panoramiche

Carta di Venezia (1964) Carta del Restauro (1972) Carta europea del patrimonio architettonico (1975) (Carta di Amsterdam) Decreto legislativo 29 ottobre 1999 n. 490 “Testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali …” Decreto legislativo 22 gennaio 2004 n. 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio …”

Carta di Atene (1931) collaborazione tra gli Stati tutori per la conservazione dei monumenti; Evitare restituzioni integrali → istituzione di manutenzioni regolari; Se il restauro è necessario → rispetto dell’opera d’arte storica e artistica senza prescrivere lo stile di alcuna epoca (e destinazioni d’uso compatibili!); Rovine → conservazione scrupolosa senza ricostruzioni, è consentita l’anastilosi e i materiali nuovi devono essere riconoscibili; Necessità di studi e ricerche sulle patologie e i materiali del restauro; L’utilizzo giudizioso dei materiali moderni è consentito, in particolare l’uso del cemento armato, ma gli elementi di rinforzo devono essere dissimulati; Rispetto del carattere e della fisionomia delle città e delle prospettive pittoresche; Si auspica la collaborazione internazionale, la creazione di Archivi, la diffusione dell’informazione; in Italia precise Norme e istruzioni Gustavo Giovannoni

Carta del restauro italiana (1931) promossa da Gustavo Giovannoni, riprende le raccomandazioni della Carta d’Atene, costituisce il riferimento per le leggi del 1939: Legge 1 giugno 1939 n. 1089,Tutela delle cose d’interesse artistico e storico distingue tre gradi di interesse dell’opera (semplice, importante, sommo); controllo di ogni lavoro che alteri gli edifici monumentali Legge 29 giugno 1939 n. 1497, Protezione delle bellezze naturali salvaguardia del paesaggio

SCOPO -Conservare l’opera d’arte e la testimonianza storica. Carta di Venezia (1964) Monumento storico una testimonianza delle tradizioni dei popoli e patrimonio comune; DEFINIZIONI - la nozione monumento si applica sia all’opera d’arte che all’ambiente urbano e al paesaggio; - la conservazione è una disciplina che si avvale di tutte le scienze e le tecniche. SCOPO -Conservare l’opera d’arte e la testimonianza storica. CONSERVAZIONE -La conservazione comporta la manutenzione, la tutela dell’ambiente circostante ed è favorita dall’uso. RESTAURO -deve avere carattere eccezionale e deve fermarsi dove ha inizio l’ipotesi, -deve essere preceduto da studi, -possono essere utilizzati materiali moderni, -deve essere rispettato ogni contributo delle varie epoche (no unità stilistica), -gli elementi aggiunti si devono integrare, ma devono essere riconoscibili. AMBIENTI MONUMENTALI -Deve essere salvata la loro integrità e il risanamento. SCAVI -Devono essere eseguiti secondo norme scientifiche; è escluso a priori ogni ricostruzione. DOCUMENTAZIONE E PUBBLICAZIONE -i lavori devono essere documentati.

CARTA DEL RESTAURO (1972) del Ministero della Pubblica Istruzione (mai tradotta in legge) -Definisce i concetti di salvaguardia e restauro; Istituisce la programmazione degli interventi e la presentazione dei progetti corredati di relazione tecnica, modalità di intervento e autorizzazioni; Allegati con metodi specifici di restauro: Istruzioni per i restauri architettonici; Istruzioni per i restauri pittorici e scultorei; Istruzioni per la tutela dei centri storici; Istruzioni per la salvaguardia e il restauro delle antichità. CARTA EUROPEA del PATRIMONIO architettonico (1975) promossa dal Consiglio d’Europa (CARTA DI AMSTERDAM) -Riafferma la volontà di promuovere una politica europea di tutela del patrimonio storico. -Raccomanda ai governi una politica di conservazione del patrimonio. -Proclama che il patrimonio storico è formato dai monumenti, dalle città e dall’ambiente, costituisce un capitale spirituale e economico del nostro continente, è in pericolo e deve essere salvaguardato con una CONSERVAZIONE INTEGRATA (restauro e funzioni appropriate)

D.L. 29 ottobre 1999 n. 490 Testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali corpus unitario D.L. 22 gennaio 2004 n. 42, Codice dei beni culturali e del paesaggio … Art. 29. La conservazione del patrimonio culturale è assicurata mediante una coerente, coordinata e programmata attività di studio, prevenzione, manutenzione e restauro. … Per restauro si intende l’intervento diretto sul bene attraverso un complesso di operazioni finalizzate all’integrità materiale ed al recupero del bene medesimo, alla protezione ed alla trasmissione dei suoi valori culturali. Nel caso di beni immobili situati nelle zone dichiarate a rischio sismico in base alla normativa vigente, il restauro comprende l’intervento di miglioramento strutturale.

FINE PRESENTAZIONE