s.negrellisociologia del lavoro / a. smith1 Sociologia del lavoro Saper fare e saper essere
s.negrellisociologia del lavoro / a. smith2 A. Smith E evidente che il lavoro non assistito di un individuo solitario è del tutto incapace di provvederlo di cibo, di vestiario e di alloggio come non solo richiede il lusso di un grande, ma si suppone richiedano, in una società civilizzata, gli appetiti naturali del contadino più modesto. (65)
s.negrellisociologia del lavoro / a. smith3 A. Smith Divisione del lavoro: Solo la divisione del lavoro, in base alla quale ogni individuo confina se stesso in un particolare ramo di attività, può spiegare la superiore prosperità che si verifica nelle società civilizzate e che, nonostante le ineguaglianze della proprietà, si estende fino al più infimo membro della comunità. (70) esempio: la fabbrica di spilli La ricchezza delle nazioni. Abbozzo 1763
s.negrellisociologia del lavoro / a. smith4 Ddl e ricchezza delle nazioni E limmensa moltiplicazione delle produzioni di tutte le differenti attività, conseguenza della divisione del lavoro che, nonostante le grandi diseguaglianze della proprietà, dà luogo, in tutte le società civilizzate, a questa universale prosperità che si estende fino ai più bassi strati della popolazione. (73)
s.negrellisociologia del lavoro / a. smith5 Ddl e progresso tecnologico Il prezzo del prodotto del lavoro diminuisce e il salario del lavoratore aumenta (74); E così che in una società opulenta e commerciale il lavoro diventa più caro e il prodotto più a buon mercato (75); una piccola quantità di lavoro (appropriatamente e giudiziosamente impiegato) procura grande abbondanza di beni necessari e utili per vivere.
s.negrellisociologia del lavoro / a. smith6 Ddl e benessere nazionale Lavoro applicato con grande abilità e giudizio, sostenuto dallaccordo e dalle forze unite di una società superiore, assistito da innumerevoli macchine: maggiore quantità di prodotto rispetto alla sua maggiore ricompensa; Più opulenta sarà la società, più il lavoro sarà caro e meno costoso il prodotto. (75) La concorrenza dei paesi poveri (minori profitti, minori salari) avrà effetto solo in presenza di alcuni rilevanti errori nella propria politica economica
s.negrellisociologia del lavoro / a. smith7 Perché la ddl aumenta la produzione Maggiore abilità di ogni lavoratore; Risparmio di tempo per passare da un tipo di lavoro a un altro; Macchine che aiutano il lavoratore a svolgere lattività di molti.
s.negrellisociologia del lavoro / a. smith8 Ddl e invenzioni Fu la divisione del lavoro che probabilmente causò linvenzione della maggior parte di quelle macchine per mezzo delle quali il lavoro è così facilitato e ridotto. Quando lintera forza della mente è rivolta a un solo particolare oggetto, come deve essere in conseguenza della divisione del lavoro, la mente è più adatta per scoprire i metodi per raggiungere tale obiettivo rispetto a quando la sua attenzione è dispersa tra una grande varietà di cose (es. aratro; seminatrice; mulino a mano, ecc.). (79)
s.negrellisociologia del lavoro / a. smith9 Ddl e conoscenza scientifica Saper fare e saper essere: Persone il cui mestiere non è il fare qualcosa, ma osservare ogni cosa, e che per tale ragione sono capaci di combinare assieme i poteri dei più opposti e distanti oggetti (81). Da artigiano artista a filosofo. Solo un vero filosofo poteva inventare il motore a vapore e la prima forma dellidea di produrre un così grande effetto da una energia della natura cui prima non si era mai pensato; La filosofia o speculazione, col progredire della società, diventa, come ogni altro mestiere, lunica occupazione di una particolare classe di cittadini.
s.negrellisociologia del lavoro / a. smith10 Le cause della ddl Effetto della particolare inclinazione della natura umana: la tendenza a barattare, permutare e scambiare una cosa con unaltra (82)
s.negrellisociologia del lavoro / a. smith11 Bisogno umano di cooperazione Lindividuo ottiene aiuto dagli altri se riuscirà a volgere a proprio favore la cura che quelli hanno del proprio interesse e a dimostrare che torna a loro vantaggio fare per lui ciò che richiede loro: dammi quello che voglio e tu avrai quello che vuoi. (84).
s.negrellisociologia del lavoro / a. smith12 Cooperazione interessata Non è dalla benevolenza del macellaio, del birraio e del fornaio che ci aspettiamo il pranzo, ma dalla loro considerazione del loro proprio interesse. Noi ci rivolgiamo non alla loro umanità, ma alla loro attenzione al loro proprio interesse e non parliamo mai loro delle nostre necessità, ma dei loro vantaggi.