Cavazzini Monica.

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Transcript della presentazione:

Cavazzini Monica

“differenziarsi sempre, anticipando le attese del consumatore” Fondata da Pietro Ferrero nel 1946 ad Alba (Cuneo) è una multinazionale italiana tra le prime al mondo nel settore dei prodotti dolciari con 20 stabilimenti più di 30.000 dipendenti 73 società operative “differenziarsi sempre, anticipando le attese del consumatore”

LINK 1: FERRERO - OLTAN FERRERO OLTAN Ferrero è la società holding del gruppo Ferrero, attivo su scala mondiale nella produzione e commercializzazione di dolciumi e frutta a guscio, in particolare nocciole Oltan è un gruppo di aziende attivo a livello mondiale nell'acquisto, trasformazione e commercializzazione di nocciole Ha sede a Trabzon in Turchia, regione in cui si esportano circa il 70% di nocciole nel mondo Oltan ha cinque stabilimenti di produzione che lavorano 80mila tonnellate di prodotto l'anno è il più grande esportatore turco di nocciole nel mondo

Nello stesso anno la Ferrero attua una potente strategia offensiva: Il 2014 segna una difficile annata per la produzione di nocciole, in quanto nel mese di marzo grandine e gelate danneggiano pesantemente i raccolti. Tutte le grandi imprese dolciarie che utilizzano le nocciole come materia prima, Mondelez-Cadbury, Mars Herschey, Lindt, sono preoccupate per l’aumento del prezzo delle stesse… …che sale fino al 60%. Nello stesso anno la Ferrero attua una potente strategia offensiva: acquista il Gruppo Oltan.

La Commissione Europea ha esaminato gli effetti dell’acquisizione sulla concorrenza nei seguenti mercati: a) acquisto e fornitura di nocciole b) produzione e vendita di prodotti di confetteria a base di cioccolato c) produzione e vendita di prodotti dolci da spalmare. Il risultato è stato il consenso all’acquisizione. Infatti, ai sensi del regolamento Ue sulle concentrazioni, il progetto di acquisizione di Oltan non poneva problemi di concorrenza. Secondo quanto deliberato dall'Esecutivo comunitario, sussisteva comunque un numero sufficiente di fornitori alternativi

primo acquirente al mondo di nocciole Oggi la Ferrero primo acquirente al mondo di nocciole con un consumo pari al 25% del totale è l’unica azienda dolciaria che non ha problemi di forniture di nocciole.

fosse per il suo business una CORE COMPETENCE. La Ferrero ha ritenuto che la produzione e commercializzazione di nocciole fosse per il suo business una CORE COMPETENCE. Diventare fornitori di sé stessi ha portato a Ferrero, il vantaggio di poter tenere sotto controllo i costi di gestione ed approfittare delle economie di scala delle gestioni precedenti. Ma anche di avere maggiore flessibilità e velocità di reazione ai cambiamenti.

LINK 2: NUTELLA, UN PRODOTTO GLOCAL Molti marchi globali cambiano da Stato a Stato. Questione di gusti ma anche di legislazioni diverse. La Nutella, ad esempio, è conosciuta in tutto il mondo. Ma forse non tutti sanno che la versione che finisce nei nostri barattoli è diversa da quella che arriva sugli scaffali americani.

Il Washington Post ha pubblicato un lungo articolo che mette a confronto un barattolo di Nutella acquistato in Canada con un importato dall’Italia L’autore è partito dalle differenze di gusto: più dolce quella fabbricata in Canada, più al sapore di nocciole e di consistenza più cremosa quella importata dall’Italia.

Un’altra considerazione, derivante da legislazioni diverse, è che nell’etichetta italiana si scrive chiaramente la percentuale di nocciole, latte scremato in polvere, cacao in polvere; in quella made in Canada non è evidenziato perché la legislazione non lo richiede. Nell’etichetta americana si specifica, però, che l’olio utilizzato è olio di palma, mentre in quella nostrana ci si limita a parlare genericamente di oli vegetali.

Secondo le ricerche, Nutella viene commercializzata in cinque differenti ricette. Ma la Nutella made in Italy è sempre risultata di qualità migliore grazie alla maggiore quantità di nocciole impiegate.

La Ferrero usa gli stessi ingredienti base in ogni paese, dando l’opportunità ai manager locali di : Modificare le caratteristiche del prodotto per soddisfare al meglio gli acquirenti locali Adeguare le attività di produzione, distribuzione e marketing in base alle necessità, per rispondere alle condizioni di mercato e competere con successo con i rivali locali. Ogni stabilimento viene localizzato in un punto strategico in modo da adattare il prodotto alle esigenze e ai gusti dei consumatori nel mondo.

Si racconta che Michele Ferrero girasse nei supermercati in incognito, interrogando la gente per sapere i gusti dei consumatori e inventare nuovi prodotti “GLOCAL” pensati per essere commercializzati globalmente ma adattati localmente. Ma per il comune di Alba, il termine glocal, si riferisce soprattutto ai benefit di cui hanno goduto i dipendenti Ferrero, come la rete di trasporti aziendali che nel corso del tempo ha garantito ai contadini delle Langhe di venire a lavorare in fabbrica, continuando a coltivare le vigne. Michele Ferrero ha tenacemente tutelato il legame con il territorio nel quale nacque e si sviluppò originariamente l’azienda. Fino a fare diventare Alba una factory town, con 30mila abitanti e un stabilimento che ne impiega 4.500. La relazione tra Alba e la Ferrero è un rapporto più complesso, del semplice territorio in cui un azienda nasce e si sviluppa, ma ha rappresentato un’occasione di emancipazione economica che ha dato valore al tessuto sociale. Tanto che ancora oggi qualcuno che parla degli addetti della Ferrero come di lavoratori-contadini.

LINK 3: MOTIVARE IL PERSONALE Ferrero è l'azienda in cui gli italiani vorrebbero lavorare. A dirlo è il premio Randstad Award, vinto dall’azienda nel 2015. Ferrero risulta essere l'azienda italiana più attrattiva come datore di lavoro da parte dei potenziali dipendenti, con il 79,36% delle preferenze.

non l’uomo per la fabbrica. “Prodotti unici, attenzione costante alla qualità, stabilità finanziaria, responsabilità sociale, ambiente di lavoro stimolante sono i fattori di eccellenza di Ferrero. Il nostro è un linguaggio universale scaturito dai nostri valori e dalle persone Ferrero, riassunti in una filosofia condivisa, che ha portato a questo importante riconoscimento, ricevuto con orgoglio e accompagnato da un sempre maggiore senso di responsabilità.” -Giovanni Ferrero- Una concezione del lavoro che mette al centro gli aspetti sociali prima del profitto. La fabbrica per l’uomo, non l’uomo per la fabbrica.

Nel 2012, mentre le aziende italiane risentono pesantemente della crisi economica, Ferrero cresce e premia la produttività dei propri dipendenti. Un premio di risultato di 1.700 euro per 6 mila dipendenti. Il premio è differenziato per stabilimento (ai dipendenti di Pozzuolo vengono pagati 1.783 euro mentre a quelli delle aree e depositi 1.559) e viene conteggiato in base a due parametri: - il risultato economico dell’azienda che concorre a determinare il 30% del premio - il risultato gestionale legato all’andamento produttivo di ogni impianto (che pesa per il 70%).

Dalle parole dei dipendenti si evince un senso di appartenenza e di riconoscenza all’azienda Ferrero, che ha dato lavoro agli abitanti di Alba e che li ha messi nella condizione di operare nel migliore dei modi. Sostenuti e protetti come da un padre di famiglia. Alcuni commenti dei dipendenti: «Sembra una stupidaggine ma l’autobus è stato decisivo. Quanti genitori dei nostri paesi avrebbero mandato con tranquillità la loro figlia a lavorare a Torino negli anni Sessanta? Avrebbe dovuto prendere la bicicletta, raggiungere la stazione, salire su un treno, arrivare a lavorare e la sera rifare la strada al contrario. Con tutti i pericoli del caso. Con la rete dei trasporti aziendali, la Ferrero risolveva il problema e consentiva anche alle ragazze di andare a lavorare». «Il sistema di trasporti Ferrero, consente alle famiglie di continuare a vivere in campagna lavorando nella fabbrica e coltivando i campi. Questo ha salvato molte vigne».

«Le ondate della contestazione degli anni Settanta si sono fatte sentire anche da noi ad Alba. Si sono fatti scioperi e se ne fanno ancora. Ma mai nessuno ha cercato di far andare in malora l’azienda. È troppo importante per tutti». Tanto importante che nel 1994, quando l’alluvione del Tanaro si portò via mezza fabbrica, spazzando nel fango decine di migliaia sorpresine di ovetti Kinder, i dipendenti lavorarono gratis spalando il fango e rimettendo in sesto la fabbrica. «Quella mattina Pietro Ferrero salì su un carro e disse: “Abbiamo deciso di ripartire e possiamo farcela”. Dopo un mese tornammo a produrre». Alla morte di Michele Ferrero, un ex dipendente dello stabilimento, ha detto: “E’ stato come un padre per tutti noi, non possiamo che dirgli un grande grazie”.

Nel 1964 Victor Vroom pubblica il libro “Expectancy model”, nel quale propone di misurare la motivazione sul lavoro, attraverso l'analisi degli obiettivi che le persone intendono conseguire

Secondo Vroom la motivazione è frutto del prodotto tra aspettativa, valenza e strumentalità. Infatti, se un lavoratore ritiene che lo sforzo richiestogli sarà correlato a un premio, allora egli attribuirà un elevato valore al lavorare bene. Per favorire, quindi, la motivazione del personale occorre definire con precisione il rapporto di lavoro, l'obiettivo da conseguire e la retribuzione. Il gruppo Ferrero presenta un’organizzazione del lavoro in linea con gli studi dello psicologo americano. Pur essendo studi risalenti al 1964, rappresentano tutt’oggi una modernità ancora inesplorata in Italia. E Ferrero è stato uno dei pionieri dell’ organizzazione del lavoro.

Orari flessibili in base alle esigenze produttive nell’ottica di migliorare il bilanciamento tra tempo lavorativo e tempo “sociale”, a favore dei dipendenti. Facile accesso al part-time, specie dopo la maternità Alle famiglie dei dipendenti vengono riservati servizi pediatrici, soggiorni estivi per i figli e sussidi per l’università. Piani pensionistici per tutti i dipendenti Un sistema retributivo a parte è riservato a quei lavoratori che intraprendono incarichi nei paesi esteri, permettendo al lavoratore e alla sua famiglia di trasferirsi e integrarsi nel nuovo stato.