Scuola Media, esame di licenza 2003/2004

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Scuola Media, esame di licenza 2003/2004 I risultati della raccolta dati on-line Milano, 2 marzo 2005

Premessa Ormai da parecchi anni i Presidenti delle Commissioni degli esami di licenza media sono invitati a stendere la relazione finale compilando una scheda predisposta dal Ministero, da inviare in copia al CSA di competenza e all’Ufficio scolastico regionale (precedentemente ai Provveditorati e alla Sovrintendenza scolastica regionale, rispettivamente).

Fino ad alcuni anni fa l’allora Ministero della Pubblica Istruzione provvedeva all’elaborazione dei dati, tramite la collaborazione delle Sovrintendenze scolastiche regionali. Dopo l’abolizione della Direzione generale della scuola media, il MPI ha invitato le Sovrintendenze e successivamente le Direzioni ad esaminare autonomamente i dati.

Un’analisi completa di tutte le schede pervenute alla Direzione scolastica regionale della Lombardia era stato fatta, al termine dell’anno scolastico 2000-2001, dall’isp. Luciana Fracassi, che aveva steso un’interessante relazione, corredata da numerosi dati. Questa relazione era stata inviata a tutti gli Uffici Scolastici Provinciali.

Anno scol. 2002-2003 Nell’autunno del 2003 a un gruppo di ispettori è stato affidato il compito di esaminare le schede redatte dai Presidenti e pervenute all’Ufficio scolastico regionale nell’estate 2003. Gli ispettori incaricati hanno deciso di esaminare le schede a campione, dato il numero rilevante di schede pervenute.

Il campione è stato scelto in modo che fossero rappresentate tutte le province della Lombardia, le diverse realtà territoriali, le scuole statali e le scuole paritarie. E’ stato esaminato oltre il 20% delle schede giunte in Direzione. In genere i dati raccolti erano in accordo con quanto emerso dall’analisi fatta nel 2001. I dati rilevati sono stati presentati nel corso di un seminario regionale tenutosi a Milano il 31 marzo 2004.

Anno scol. 2003-2004 Si è deciso di analizzare i dati di tutte le scuole della Lombardia. I Presidenti di Commissione sono stati invitati a inserire i dati on-line. E’ stata utilizzata la scheda predisposta dal Ministero con alcune modifiche. Sono state tolte alcune domande di scarso interesse; ne è stata inserita una relativa all’esito del colloquio.

La raccolta dati è stata fatta da un gruppo di lavoro operante presso il CSA di Brescia, lo stesso gruppo che gli scorsi anni aveva raccolto i dati relativi agli esami di Stato. Si ringraziano il Dott. Giuseppe Colosio, Dirigente del CSA di Brescia, per la disponibilità, e il Prof. Giulio Spagnoli, che ha seguito la raccolta dei dati e provveduto all’elaborazione degli stessi.

Si ringraziano i Presidenti di Commissione e le scuole per la collaborazione. Hanno risposto 832 istituzioni scolastiche, statali e paritarie, su 851, pari al 97,8%.

Vi è stato qualche problema in sede di compilazione. Non tutte le schede sono state compilate in modo esauriente e questo ha creato qualche problema in sede di elaborazione dati. E’ stato necessario effettuare dei controlli incrociati ed eliminare palesi errori di compilazione. Se l’esperienza venisse ripetuta sarebbe opportuno semplificare ulteriormente la scheda ed inserire dei vincoli per evitare errori di battitura.

Dati generali Gli alunni non ammessi all’esame risultano il 2,82% del totale degli iscritti, mentre molto ridotto è il numero dei non licenziati, lo 0,37% degli ammessi. Fra non ammessi e non licenziati, la percentuale di alunni che non conseguono la licenza media raggiunge il 3,2%. Il 14,5% degli alunni ripetenti non riesce a conseguire la licenza media.

Considerazioni sui risultati finali Va sottolineato l’elevato numero di licenziati (quasi il 40%) che consegue la stretta sufficienza. Fra questi alunni un buon numero probabilmente ha una preparazione di base carente (vedasi i successivi dati sui risultati delle singole prove). Il 14,5% degli alunni ripetenti non riesce a conseguire la licenza media. Dato da non sottovalutare perché probabilmente molti di questi alunni non si sono più iscritti e hanno abbandonato la scuola.

Prove scritte In circa un terzo delle scuole vengono proposte prove scritte di matematica differenti nelle varie classi. La cosa viene giustificata per lo più con le differenze di programma svolto. Nel 23% delle scuole vengono proposte prove diverse di lingua straniera, mentre per italiano si scende al 13%.

Risultati prove scritte Alunni che non conseguono il giudizio di sufficienza nelle prove scritte: 9% per italiano, 26% per matematica, 17% per lingua straniera. Alunni che raggiungono la stretta sufficienza nelle prove scritte: 35% per italiano, 24% per matematica, il 31% per lingua straniera. Quasi il 50% degli alunni ha una preparazione di base molto limitata.

Una riflessione I dati sui risultati delle prove scritte di matematica non sono in accordo con i dati dell’indagine internazionale O.C.S.E.-P.I.S.A.. Nell’indagine P.I.S.A., fatta sui quindicenni, i nostri alunni conseguono buoni risultati in matematica.

Scelta delle tracce Per italiano il 54% degli alunni sceglie l’esposizione di esperienze reali o di costruzioni di fantasia. Per lingua straniera il 59% dei candidati sceglie la tipologia “risposta a domande”. Per italiano non sarebbe opportuno introdurre nuove tipologie di prove, analogamente a quanto fatto negli istituti secondari di 2° grado?

Considerazioni Numero ridotto di alunni che non riescono a raggiungere la sufficienza nel colloquio. Probabilmente le sottocommissioni, durante la prova orale, cercano di mettere a loro agio i candidati più in difficoltà. Complessivamente però il numero di alunni che non va al di là della stretta sufficienza supera il 40%.

Colloqui: modalità Nel 75% delle scuole le lingue straniere vengono usate sempre o frequentemente. E’ un dato significativo che indica che negli istituti secondari di 1° grado si presta attenzione all’insegnamento delle lingue straniere. Argomenti a scelta o domande concordate: per il 59% delle scuole la risposta è sempre o frequentemente.

Riferimenti a lavori pluridisciplinari dello studente: per il 60% delle scuole la risposta è sempre o frequentemente. Analisi delle prove scritte: per il 59% delle scuole la risposta è sempre o frequentemente. Il 22% dei Presidenti afferma che l’analisi delle prove scritte non viene mai fatta o viene fatta solo raramente.

Colloquio condotto come somma di domande prevalentemente disciplinari: nel 31% delle scuole questa modalità è utilizzata sempre o frequentemente, nel 25% è utilizzata con frequenza media. Si ha l’impressione che nella maggioranza dei casi il colloquio non abbia un carattere pluridisciplinare.

Elaborazione del giudizio finale in sede di scrutinio Si tiene conto di: risultati delle prove scritte, nell’80% dei casi sempre, nel 13% frequentemente; andamento del colloquio, nell’80% dei casi sempre, nel 13% frequentemente; esperienza scolastica triennale, nel 61% dei casi sempre, nel 27% frequentemente; giudizio di ammissione agli esami, nel 67% dei casi sempre, nel 25% frequentemente.

Qualche considerazione Non si comprende come si possa affermare che i risultati delle prove scritte influenzino così tanto il giudizio finale; se così fosse il numero di non licenziati sarebbe molto superiore. Minore difformità vi è invece fra il risultato del colloquio e il giudizio finale.

Solo 13 Presidenti affermano che non si tiene mai conto o si tiene conto solo raramente del giudizio di ammissione agli esami. Questi dati sono in accordo con i successivi: nell’80% dei casi i giudizi di ammissione risultano sostanzialmente confermati. Due considerazioni: opportuno tener conto del percorso pregresso dell’alunno, rischio che il giudizio di ammissione abbia una parte troppo preponderante.

Considerazioni finali Il numero di alunni che consegue la licenza media con il giudizio di stretta sufficienza è elevato. Una percentuale significativa non riesce a raggiungere la sufficienza nelle prove scritte, soprattutto di matematica e lingua straniera.

La percentuale di candidati che nelle singole prove non riesce ad andare oltre il giudizio di sufficiente supera sempre il 40% e, per le prove scritte di matematica e lingua straniera, sfiora il 50%. Molto preoccupante è il dato relativo ai ripetenti che non riescono a conseguire la licenza (14,5%). I dati raccolti sono per lo più in linea con quelli rilevati negli scorsi anni.

Cosa fare? Riflettere se le tracce delle prove scritte sono adeguate alla preparazione degli alunni e se è necessario un percorso specifico per affrontarle. Cercare di individuare strategie per motivare e coinvolgere maggiormente gli alunni. Programmare percorsi personalizzati e flessibili.

Un ringraziamento alla Prof Un ringraziamento alla Prof. Luciana Fracassi, ispettore tecnico a riposo, per il contributo dato all’esame e alla discussione dei dati. Grazie anche alla Prof. Gabriella Lusignani, dell’ITIS “Cardano” di Pavia, per la collaborazione alla stesura dei grafici.

Fine della presentazione Grazie per l’attenzione!