Laboratorio didattica dell’area antropologica

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
CURRICULO E COMPETENZE
Advertisements

L’OSSERVAZIONE DELLE CONOSCENZE-ABILITA’ NEI BAMBINI DI 5 ANNI
Uscire da Babele Prof. Carlo Felice ricontrattare regole condivise 1.
Adempimento dell’obbligo d’istruzione (D.M. n°139 del 22/08/2007)
CURRICOLO D’ISTITUTO IPOTESI DI LAVORO ZELO BUON PERSICO.
Definiamo la proto- matematica:
Irc arte e quotidianitÀ
SEZIONI : sezione totale 78 bambini INSEGNANTI : De Pieri, Mazza, Martinis, Loppo, Scanferla, Ballarin. a.s. 2006/2007.
A scuola di sicurezza Giuliana Rocca ASL Bergamo
4^ - 5^ scuola primaria 1^-2^-3^scuola secondaria di primo grado
Istituto Comprensivo “G. Santini” Noventa Padovana - PD
INDICAZIONI PER ILCURRICOLO
L.440/1997 Punto 2 Direttiva n.180/1999 PROGETTO SPECIALE (L.440 /1997 Punto 2,Direttiva n.180/1999) EDUCAZIONE MOTORIA, FISICA E SPORTIVA (Programma PERSEUS)
Curricolo A cura di Carlo Felice. attivita' previsionale controllo mentale.
PON-FSE IT 05 1 PO007 – Competenze per lo sviluppo Annualita ̀ 2013/ tel. : 0963/ /41805.
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “VITTORINO DA FELTRE” TORINO
Progetto di Prima Alfabetizzazione
SCUOLA PRIMARIA “PISANO” CLASSI 4°A – 4°B A.S. 2006/07.
Scuola dell’Infanzia di Lanusei 2011/2012
Il concetto di competenza nella scuola dell’infanzia alla luce delle Nuove Indicazioni per il Curricolo Maila Pentucci.
Laboratorio Espressivo "Il teatro a scuola...Ascuola di teatro"
IL CURRICOLO VERTICALE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO
Per una cura del processo educativo
Tempi per l’informazione e la formazione
Obbligo formativo a 16 anni
LA PROTOMATEMATICA: FUNZIONE DEL DOCENTE, CAMPI D’ATTUAZIONE E INDAGINE SPECIFICA. Di Erika Tomasoni e Silvia Lattuada.
Finalità scuola dell’infanzia sviluppo idendità sviluppo autonomia sviluppo competenza sviluppo cittadinanza.
Competenze nel Biennio Unitario Una breve presentazione.
Maria Piscitelli Firenze, 3 dicembre 2010
SCUOLA DELL’INFANZIA DI ASSO A.S. 2010/2011
Obiettivi formativi per lo sviluppo delle competenze
Programma anno scolastico 2007/2008
UN CURRICOLO PER COMPETENZE
Obiettivi Tutte le disciplineItaliano-StoriaScienzeScienze motorie Educare alla conoscenza E all’accettazione di sé Atteggiamento di ascolto.
Incontro continuità S. dell’Infanzia/S. Primaria
"In viaggio...tra fantasia e realtà"
Gruppo del Progetto Coordinatore Referente Prof.ssa Sonia Spagnuolo Docenti Partecipanti Concetta Zecca Giuseppe Ruscelli Elisa Santagada Anna Caterina.
PERCORSO EDUCATIVO E DIDATTICO
PERCORSO DI FORMAZIONE E RICERCA IN RETE
UNITA’ DI LAVORO PER COMPETENZE “MI RACCONTO CON LE PAROLE”
LA SCUOLA DELL’INFANZIA
Elisabetta barone Perché valutare le competenze?.
Finalità generale della scuola: sviluppo armonico e integrale della persona all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale.
Per un curricolo plurilingue nella scuola dell’infanzia
Curricolo verticale per competenze
Anno scolastico 2013/2014 ISTITUTO COMPRENSIVO OZZANO/VIGNALE MONFERRATO Curricolo verticale d’istituto.
METODOLOGIA DELL'EDUCAZIONE MUSICALE
D.D. Bussoleno (To) VIAGGIO VERSO IL CURRICOLO Temevo il mio ritorno tanto quanto avevo temuto la mia partenza; entrambi appartenevano all’ignoto e all’imprevisto.
Università degli Studi di Macerata
Università degli Studi di Palermo Facoltà di Scienze della Formazione Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (Indirizzo Scuola dell’Infanzia)
ISTITUTO COMPRENSVO DI ALI’ TERME POF
Infanzia e Morale Temi teologici nell' IRC. LINEE PRINCIPALI  Cultura  Principi per la formazione globale della persona  Il Patrimonio storico.
Certificazione delle competenze disciplinari
PREMESSA “L’attività per gruppi consentirà ai bambini di sperimentare occasioni di impiego autonomo, ma soprattutto di accettare, rispettare e valorizzare.
LABORATORIO 2 Innovazione didattica e tecnologica (nuove tecnologie e loro impatto sulla didattica, specifici approfondimenti disciplinari e didattici).
Psicomotricità educativa e preventiva
SITUAZIONE “Frenesia da riforma”, Proliferazione documenti Cambia tutto ma …. CAMBIA BEN POCO Incertezza momento politico Scarsa motivazione docenti.
Istituto Comprensivo Statale Don Milani
La didattica ermeneutica esistenziale.
Istituto Comprensivo “PABLO NERUDA” Roma Indirizzo Musicale
V CIRCOLO DIDATTICO DI GIUGLIANO IN CAMPANIA (NA)
Didattica per competenze
ISTITUTO COMPRENSIVO “ A. NARBONE” A.S. 2011/2012 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA.
COMPETENZESCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIASCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 1 - COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA punti di attenzione per la continuità.
PROFILI FORMATIVI DELLE CLASSI CIRCOLO DIDATTICO DI GUSSAGO.
Progetto accoglienza Scuola dell’infanzia Chiusa Sclafani e Giuliana
La scuola dell’infanzia
1di 17Pag. La pietra del Furlo e la sua lavorazione Istituto Comprensivo “E. Mattei”, Acqualagna Scuola Secondaria di I grado.
«COME TENERE LA CLASSE» CORSO DI FORMAZIONE PROF.SSA DAPHNE BOLLINI A.S. 2015/2016.
LETTURA DI UNA FONTE ICONOGRAFICA ALUNNI CLASSI 1 A / 1 B SCUOLA PRIMARIA I.C. “ E. PATTI “ - TRECASTAGNI A.S 2015/16 INS.TE TUCCIO FRANCESCA.
Transcript della presentazione:

Laboratorio didattica dell’area antropologica Università degli studi di Macerata Prof. Antonio Grifoni

IDENTITA’ COMPETENZE AUTONOMIA

SVILUPPO DELL’IDENTITA’ conoscenza di sé

FINALITÀ Bambino come soggetto attivo

ALUNNO INTEGRAZIONE PARI ADULTI AMBIENTE CULTURA

DIMENSIONE ECOLOGICA PRESA IN CARICO GLOBALE PRIMO LIVELLO: INTEREZZA DELLA PERSONA E DELLE SUE FUNZIONI SECONDO LIVELLO: AI CONTESTI DI VITA DELLA PERSONA

John Dewey "L'esperienza ha il suo aspetto geografico, i suoi lati artistico e letterario, scientifico e storico. Tutti gli studi traggono origine dall'unica terra e dall'unica vita vissuta sopra di essa. Noi non abbiamo una serie di terre stratificate, una delle quali è matematica, un'altra fisica, un'altra storica e così via. Non saremmo in grado di vivere in nessuna di esse presa isolatamente. Noi viviamo in un mondo in cui tutte le parti sono legate tra loro. Tutti gli studi traggono origine dalle relazioni in un solo grande mondo comune. Quando il ragazzo vive in una relazione concreta e attiva con questo mondo comune, i suoi studi sono naturalmente unificati. Porre in relazione i vari studi non è più un problema. L'insegnante non deve ricorrere a ogni sorta di artifici per intessere una piccola nozione di aritmetica in una lezione di storia, e così via. Collegate la scuola con la vita e tutti gli studi sono necessariamente collegati fra loro.”

apprendono qualsiasi cosa in modo totale, i bambini apprendono qualsiasi cosa in modo totale, utilizzano tutti i sensi che hanno a disposizione

consapevolezza di esistenza Conoscenza o consapevolezza di esistenza

Predisporre le occasioni per l'apprendimento significa pensare ai materiali, agli spazi, ai tempi, alle modalità di conduzione; ma significa anche interrogarsi su "perché" si pensa di fare in un certo modo e non altrimenti.

LA CONOSCENZA DEL MONDO Campi d'Esperienza IL SÉ E L'ALTRO (LE GRANDI DOMANDE, IL SENSO MORALE, IL VIVERE INSIEME); IL CORPO IN MOVIMENTO (IDENTITÀ, AUTONOMIA, SALUTE); LINGUAGGI, CREATIVITÀ, ESPRESSIONE GESTUALITÀ, ARTE, MUSICA, MULTIMEDIALITÀ); I DISCORSI E LE PAROLE COMUNICAZIONE, LINGUA, CULTURA); LA CONOSCENZA DEL MONDO ORDINE, MISURA, SPAZIO, TEMPO, NATURA).

LA CONOSCENZA DEL MONDO Il bambino impara ad osservare la realtà, l’ambiente naturale con i suoi fenomeni, le piante e gli animali. 
 Comprende lo scorrere del tempo e l’alternarsi delle stagioni. 
Opera e gioca classificando, raggruppando e contando. 
Conosce i numeri, le forme geometriche e lo spazio, 
sviluppando la sua curiosità.

Per la scuola dell’infanzia AMBITO ANTROPOLOGICO Per la scuola dell’infanzia TEMATICHE PORTANTI Scuola dell’infanzia Io vivo nel tempo (storia) Io vivo nello spazio (geografia) Io vivo con gli altri (studi sociali)

si orienta nel tempo della vita quotidiana colloca temporalmente eventi del passato formula ipotesi sul futuro è consapevole e sa esprimere adeguatamente esigenze emozioni è consapevole della sua storia personale e familiare delle differenze e sa averne rispetto racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie dialoga, discute, chiede spiegazioni e spiega usa il linguaggio per progettare le attività e per definirne le regole colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali coglie trasformazioni naturali

DIMENSIONE OPRATIVA (prassica) Unità BIO – PSICO - OPERANTE DIMENSIONE OPRATIVA (prassica) DIMENSIONE PSICOLOGICA DIMENSIONE CORPOREA (biologica)

rafforzamento dell'identità personale del bambino PSICODINAMICO INTELLETTUALE CORPOREO

identità personale del bambino Sviluppare/consolidare la percezione di una identità autonoma Riconoscersi globalmente (identità corporea) Riconoscere le varie parti del corpo Acquisire sicurezza nelle proprie capacità Sviluppare il senso di appartenenza al gruppo Conoscere le regole fondamentali da rispettare a scuola

identità personale del bambino diversamente abile

valorizzare la consapevolezza del loro corpo

Rafforzare la consapevolezza del proprio corpo Diagnosi funzionale Profilo dinamico funzionale Piano educativo individualizzato

Diagnosi funzionale Redatta dallo specialista dell’ASUR Fornisce una descrizione delle difficoltà e delle potenzialità

Profilo dinamico funzionale Individua i livelli di sviluppo che il bambino può raggiungere

Piano educativo individualizzato Si riferisce agli obiettivi educativi e riabilitativi Previsti dal profilo