“ Una Legge per essere Liberi” Anno Scolastico 2014-2015 Progetto Legalità “ Una Legge per essere Liberi” Classe I corso C
Definizione e classificazione dei rifiuti “Rifiuto” è qualsiasi sostanza od oggetto che deve essere disfatta. Ci sono vari tipi di rifiuti: Rifiuti urbani; Rifiuti speciali (i minerali pesanti); Rifiuti non pericolosi; Rifiuti pericolosi. La distinzione tra i rifiuti urbani e i rifiuti speciali ha effetti: Sui regimi autorizzatori ed abilitativi in genere; Sugli obblighi di registrazione e comunicazione annuale; sull’individuazione del soggetto che ha il compito di provvedere al loro smaltimento.
Rifiuti urbani Sono rifiuti urbani: i rifiuti domestici provenienti da locali e luoghi adibiti a civile abitazione; i rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi rispetto ai rifiuti domestici; i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade; i rifiuti di qualunque natura o provenienza; i rifiuti vegetali; i rifiuti da esumazioni ed estumulazioni.
Rifiuti speciali Sono rifiuti speciali: i rifiuti da attività agricole e agro-industriali; i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione e di costruzione; i rifiuti da lavorazioni industriali, artigianali e commerciali; i rifiuti da attività di servizio; i rifiuti derivanti da attività di recupero e smaltimento di rifiuti; i rifiuti derivanti da attività sanitarie; i veicoli a motore; il combustibile derivato dai rifiuti.
Rifiuti pericolosi Di norma sono pericolosi i rifiuti non domestici. Valori Soglia per la classificazione dei rifiuti pericolosi: Punto di infiammabilità; Una o più sostanze classificate come molto tossiche; Una o più sostanze classificate come tossiche; Una o più sostanze classificate nocive; Una o più sostanze corrosive classificate come R35; Una o più sostanze corrosive classificate come R34; Una o più sostanze irritanti classificate come R41; Una o più sostanze irritanti classificate come R36, R37, R38; Una sostanza riconosciuta come cancerogena; Una sostanza riconosciuta come tossica per il ciclo produttivo; Una sostanza mutagena.
Rifiuti non pericolosi I rifiuti derivanti da prospezione ed estrazione da miniera si dicono “rifiuti non pericolosi” Eccone alcuni tipi: Rifiuti della silvicoltura; Feci animali, urine e letame; Rifiuti metallici; Scarti di sabbia e argilla; Scarti di ghiaia e pietrisco; Rifiuti da estrazione di minerali metalliferi; Scarti di tessuti animali; Scarti di tessuti vegetali; Rifiuti legati all’impiego di conservanti; Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti; Rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra; Polveri e residui affini.
Inquinamento casalingo urbano Effetti sull’ecosistema L’inquinamento del suolo può avere significative catastrofiche sugli ecosistemi. La presenza di alcune sostanze chimiche inquinanti , può dare origine a cambiamenti radicali del suolo. Questi cambiamenti possono manifestarsi nel metabolismo degli esseri viventi che popolano il terreno. Gli effetti si manifestano anche sui terreni adibiti all’agricoltura dove gli inquinanti modificano il metabolismo delle piante e causano la diminuzione del raccolto, che , produce un effetto secondario sulla conservazione del suolo.
INQUINAMENTO DELL’ACQUA Con il termine «inquinamento» si indica la contaminazione dell’acqua causata dall’immissione, da parte dell’ uomo , di sostanze quali prodotti chimici e scarichi industriali e urbani, che ne alternano la qualità compromettendone gli usi abituali. Non c’è vita senza acqua. Essa è indispensabile a tutti i generi di organismi viventi. L’acqua dolce non è sufficiente a tutti gli usi a cui è destinata : irrigazione , produzione industriale e esagerato consumo domestico . Globalmente il 73% delle risorse idriche è usata per l’irrigazione, il 22% per l’ industria , il 5% per gli usi domestici . Se la terra resta a secco alle porte del terzo millennio , la desertificazione minaccia un sesto della popolazione mondiale . La carta europea dell’acqua, all’art. 3 , afferma : « ALTERARE LE QUALITA’ DELL’ ACQUA SIGNIFICA NUOCERE ALLA VITA DELL’UOMO E DEGLI ALTRI ESSERI VIVENTI CHE DA ESSA DIPENDONO» .
Principali inquinanti Alcuni dei principali inquinanti idrici sono : Le acque di scarico contenenti materiali organici che per decomporsi assorbono grandi quantità di ossigeno; I pesticidi e svariate sostanze chimiche organiche : il petrolio e i suoi derivati ; metalli ; Sali minerali; sabbie; detriti;
Inquinamento da metalli pesanti I metalli pesanti sono un gruppo di metalli tossici per l'uomo e gli animali. Piombo, mercurio, rame, zinco, cadmio, nichel e ferro sono alcuni dei metalli pesanti più comuni che presentano un pericolo per la catena alimentare.
Mercurio I metalli pesanti Il mercurio e' un metallo liquido a temperature ordinaria. E’ un metallo pesante e argenteo. E' un cattivo conduttore di calore se confrontato con altri metalli ma e' un buon conduttore di elettricità . Si unisce facilmente in leghe con molti metalli, come oro, argento e stagno. Queste leghe sono denominate amalgami. Mercurio Il mercurio è fortemente tossico; l'introduzione nell'organismo può avvenire sia per ingestione, sia per inalazione dei vapori, sia per semplice contatto (è in grado di attraversare la pelle). Per quanto riguarda il mercurio elementare (il metallo liquido), il rischio maggiore di intossicazione acuta è legato ai vapori, in quanto l'assorbimento cutaneo è trascurabile, così come anche quello intestinale. Discorso diverso invece per i sali di mercurio, facilmente accumulabili attraverso la catena alimentare. I metalli pesanti
Piombo I metalli pesanti È un metallo tenero, denso, duttile e malleabile. Di colore bianco azzurrognolo appena tagliato, esposto all'aria si colora di grigio scuro. Il piombo viene usato nell'edilizia, nella produzione di batterie per autotrazione e di proiettili per armi da fuoco e, allo stato liquido, come refrigerante nei reattori nucleari, a volte in lega eutettica con il bismuto. I metalli pesanti Il piombo è un metallo velenoso che può danneggiare il sistema nervoso, specialmente nei bambini, e causare malattie del cervello e del sangue. L'esposizione al piombo o ai suoi sali, soprattutto a quelli solubili, o all'ossido PbO2 può causare nefropatie e dolori addominali colici. Alcuni storici attribuiscono al piombo, usato per tubazioni per acqua potabile, o all’acetato di piombo, detto zucchero di piombo e usato per addolcire il vino, la causa della demenza che afflisse molti degli imperatori romani.
Cromo Cromo VI I metalli pesanti Il cromo è un metallo duro , lucido , di colore grigio acciaio ; può essere facilmente lucidato, fonde con difficoltà ed è molto resistente alla corrosione. Cromo VI I metalli pesanti Il cromo VI è un composto del cromo ed è costituito da potenti ossidanti che producono effetti tossici e cancerogeni. Infatti il cromo VI è considerato uno dei più importanti e pericolosi inquinanti ambientali perché è in grado di diffondersi in vaste aree . Questo cromo è uno dei metalli pesanti più utilizzato dalle industrie ed è usato in vari settori (metallurgico , chimico e tessile)
Dove è presente il Cromo VI? In natura il cromo VI è presente in alcuni minerali dai quali viene estratto: la cromite, la crocoite, e l’ uvarovite. I metalli pesanti Come si produce il Cromo VI? Grandi quantità di cromo esavalente, sotto forma di cromati, sono rilasciate nell'ambiente in seguito ad attività come la cromatura dei metalli, la conservazione del legno, la produzione di pigmenti.
Come si è contaminati da Cromo VI? Per ingestione Per inalazione Tramite gli alimenti Tramite la respirazione Effetti sull’Uomo I metalli pesanti Prurito della pelle Lesioni all’ apparato respiratorio Danni ai reni Tumore ai polmoni
La diossina
Cos’è la diossina ? Diossina è il nome comune di una sostanza tossica, formata da cloro, carbonio, idrogeno e ossigeno. Insolubile in acqua, è resistente alle alte temperature e si decompone grazie alle radiazioni ultraviolette in un processo che può durare centinaia di anni. L’incenerimento dei rifiuti che contengono cloro (alcuni tipi di plastica o la carta sbiancata chimicamente) emette diossina. Per legge gli inceneritori devono usare speciali filtri. La diossina causa anche malformazioni ai reni e al palato nei feti può provocare anche cloracne, una malattia della pelle con pustole su tutto il corpo.
Come si produce ? La diossina Le diossine vengono prodotte quando un materiale organico è bruciato in presenza di cloro, sia esso cloruro inorganico, come il comune sale da cucina, sia presente in composti organici clorurati. Una volta immesse nell’ambiente le diossine, sono soggette a vari destini ambientali. Danno origine a processi di accumulo in specifici (suoli e sedimenti) e di bioaccumulo in specifici prodotti (latte e vegetali a foglia larga) ed organismi (fauna ittica ed erbivori) per divenire a loro volta “sorgenti secondarie”, ossia successive ed aggiuntive a quelle primarie. La diossina
Come si diffonde ? La diossina Le diossine vengono emesse in atmosfera da una o più sorgenti e possono essere trasportate per grandi distanze per poi depositarsi ed essere così ritrovate nell’acqua, nei suoli e nei sedimenti. Depositandosi sul suolo e sulle parti arboree dei pascoli e dei seminativi, le diossine si rendono disponibili per l’ingestione da parte degli animali da pascolo e da allevamento; possono inoltre essere trasportate dalle acque superficiali e raccolte nei sedimenti e raggiungere quindi la fauna ittica. La diossina
Come si diffonde ? La diossina Assorbimento e contrazione nei vegetali Ambiente terrestre Ambiente acquatico Assorbimento e contrazione nei vegetali La diossina
Nell‘… ambiente terrestre. L’ambiente terrestre può ricevere gli inquinanti ambientali attraverso differenti vie, di cui le più importanti sono: la deposizione atmosferica; lo spandimento di fanghi e compost; lo spandimento di sedimenti provenienti da esondazioni; l'erosione da aree contaminate nelle vicinanze.
Ambiente acquatico L’ambiente acquatico può ricevere le PCDD/F attraverso: la deposizione atmosferica; l'immissione di reflui industriali; il dilavamento di suoli contaminati
Assorbimento e contaminazione nei vegetali L’assorbimento dei composti organici da parte delle piante è controllato da vari fattori: proprietà chimico-fisiche del composto (solubilità in acqua, pressione di vapore, coefficiente di ripartizione ottanolo-acqua, peso molecolare); fattori ambientali (temperatura, contenuto di carbonio organico nei terreni, contenuto di acqua nel suolo); caratteristiche delle piante. I vegetali possono essere contaminati da sostanze inquinanti attraverso tre meccanismi: assorbimento radicale (trasferimento dell’inquinante dal suolo alla parte alta della pianta attraverso l’assorbimento da parte delle radici); volatilizzazione dal suolo; deposizione atmosferica (direttamente sulle foglie).
Dove si trova? La diossina è contenuta in moltissimi prodotti di uso comune, come oli isolanti, additivi antimuffa, vernici e impregnanti per il legno. Può diffondersi nell'ambiente anche in seguito a processi di combustione, da quelli che avvengono nei motori agli incendi, all'uso di stufe e caminetti. A causa della sua stabilità chimica, la diossina è molto persistente nell'ambiente. Si lega infatti facilmente al materiale organico presente nel terreno e sono necessari mesi, perfino anni, prima che venga degradata. Se ingerita dai mammiferi, si accumula nei grassi.
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