ottobre 1932: il progetto del fascismo universale Comitati di Azione per l’Universalità di Roma (CAUR) Internazionale fascista
Il fascismo universale rappresenta il prodotto di tutta una serie di aspirazioni al mutamento sociale e alla rivolta contro le istituzioni che invade l'Europa tra gli anni '20 e gli anni '30. In tal senso il fascismo italiano tra i suoi ideali annoverava proprio la necessità di un profondo rinnovamento morale, la costruzione dell'uomo nuovo e del nuovo ordine sociale, offriva così un terreno favorevole a quanti - nella civiltà europea - ravvisavano ormai i segni profondi di una irreversibile crisi economica, politica e sociale Mussolini, 27 ottobre 1930: Oggi io affermo che il fascismo, in quanto idea, dottrina e realizzazione, è universale. Italiano nei suoi particolari istituti, esso è universale nello spirito. Mussolini, 26 ottobre 1932: Fra 10 anni l'Europa sarà fascista o sarà fascistizzata. Il secolo ventesimo sarà il secolo del fascismo.
Fioritura di vari movimenti filofascisti o parafascisti in tutta Europa: Spagna: - Juntas de ofensiva national-sindacalista (Jons): Jimenez Caballero, Ledesma Ramos - Falange espanola: Jose Antonio Primo de Rivera Austria: Heimwehr (combattenti), 1931 con Dolfuss nasce il regime filofascista
Francia: - Croix du Feu (La Roque) - Francismo (Bucard) - Faisceau (Valois) - Parti Populaire francais, PPI (Doriot)
Inghilterra: - New Party, 1930 Oswald Mosley (poi British union of fascism) Irlanda: - Camicie azzurre, O' Daffy Norvegia: - Partito nazionale-socialista, Quisilg
Ungheria: - Croci Frecciate, Szalasi Romania: - Legione dell'Arcangelo Michele, Conelio Codreanu (poi Guardia di Ferro) Jugoslavia: - Movimento nazionale patriottico, Kosola Lettonia, Lituania, Estonia, Polonia, Slovacchia, Danimarca, Olanda, Belgio (Rexisti di Degrelle)
Definire il ruolo egemone del fascismo italiano nella missione civilizzatrice della civiltà europea. 1932, imporre 3 direttrici fondamentali attraverso le quali coinvolgere i movimenti fascisti europei, garantendo tuttavia indipendenza e integrità: 1) realizzazione di un forte stato gerarchico 2) creazione di un nuovo sistema sociale basato sul corporativismo 3) tendenza delle forze giovani d'Europa verso una rivoluzione generale e morale: nazionalismo politico.
Questo punto prevedeva quindi il netto rifiuto del razzismo biologico, inteso come la superiorità di una razza sulle altre. Ma prevedeva l'armonizzazione dei rapporti tra le razze, pur in un quadro di netto rifiuto della presunta superiorità biologica di una razza su altre. [discorso di Mussolini a Brindisi, 1931] Ottobre 1929: movimenti filofascisti in 23 Paesi Ottobre 1934: movimenti filofascisti in 39 Paesi
La lenta rincorsa del nazionalsocialismo e l'affiancamento progressivo di movimenti filotedeschi in ogni Paese europeo. Rapida affermazione delle dottrine razzistiche nazionalsocialisti sulle destre radicali europee. Il ruolo irrisolto del principio della razza. Per il Nazionalsocialismo il principio della razza e quello della nazione erano intimamente connessi (era il momento di identificazione nazionale e culturale) Al principio della razza era indissolubilmente legato il tema dell'antisemitismo. La questione ebraica era centrale nelle destre radicali nordiche e orientali ed esse rifiutarono di accantonarla.