L’assedio di Vienna Cavalleria leggera: La cavalleria leggera utilizzava cavalli piccoli, veloci e agili; i cavalieri portavano un'armatura molto leggera.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
IL PROGETTO DEL SACRO ROMANO IMPERO
Advertisements

Da Diocleziano a Costantino
Carra Sebastiano II^A Molinari Jacopo II^B
Assolutismo francese.
NAPOLEONE NAPOLEONE BONAPARTE.
L'italia nel ventennio fascista
Davide Onnis , Marzia Raso & Annamaria Lorenzetto
GLI EGIZIANI.
Re dei Franchi e Imperatore del Sacro Romano Impero
L’ ESERCITO ROMANO L’ ESERCITO ROMANO ERA BEN ORGANIZZATO IN LEGIONI CHE COMPRENDEVANO ALTRE DIVISIONI : - LEGIONE = UOMINI -CORTI.
Carlo Magno diventa imperatore Del Sacro Romano Impero
STORIA DI UN IMPERATORE.
L'imperatore Traiano Le origini
NAPOLI Napoli sconvolgeva tutti, le sue dimensioni erano almeno tre volte quelle di Roma, era la più grande metropoli dEuropa dopo Parigi, situata in una.
Egitto A.Pojer 1A.
Lo scontro fra la Grecia e la Persia
L‘Impero ottomano.
Le tre guerre di successione.
Chi vince e chi perde sulla scena della storia, Scoperte geografiche che ebbero conseguenze storiche, politiche,economiche in Europa. Nuova Europa. LItalia.
LE CIVILTA’ PRECOLOMBIANE
LE CAUSE DELLA GRANDE GUERRA
Il ‘700: il secolo delle rivoluzioni
La battaglia di Lèpanto
Gli Assiri: un popolo guerriero
SCUOLA PRIMARIA “F. DE ANDRÈ” GLI ASSIRI CLASSE 4^C A. s
LA CADUTA DELL’ULTIMO IMPERATORE ROMANO D’OCCIDENTE
Napoleone Bonaparte.
Supporto didattico di Storia per gli alunni della classe I F – a cura del Prof Angelo Vita La società feudale.
Odisseo vuol dire 'l'odiato', come è spiegato nell'Odissea.
Carlo V Il sogno di una monarchia universale Carlo V è stato uno dei più grandi sovrani della storia moderna. Il suo impero era così vasto che si.
LE CROCIATE LE CROCIATE.
La nascita di Roma 753 a.c..
Guerre di indipendenza italiane
Roma si espande nel Mediterraneo
L'impero di Carlo Magno.
L’espansione dell’Europa e le crociate
Mentre L'impero Romano d'Occidente era decaduto, L'Impero d'Oriente era ricco e florido Cattedrale di Santa Sofia a Istambul (ex Costantinopoli e prima.
ANATOLIA E ITTITI p. 35 Ittiti:
LE GUERRE PERSIANE.
SPARTA p Aspetti geografici:
Cent’anni dalle trincee
Il ‘600 (XVII secolo).
La prima guerra mondiale
I Franchi , il Papato e Carlo Magno
Storia IL CRISTIANESIMO.
storia La crisi & e la decadenza imperiale
LE TRASFORMAZIONI DELLA SOCIETA’ ROMANA p
L'Europa del Cinquecento
Paolucci, Signorini, La storia in tasca © Zanichelli editore 2011
LA CRISI DELLA POLIS E L’IMPERO MACEDONE
MARTINA TEOT Classe 3aD LA POSTA DI GUERRA.
Capitolo 11 Economia e politica nell’Europa del Cinquecento
Alessandro Magno Re del popolo macedone.
FRANCIA E INGHILTERRA NELLA GUERRA DEI CENT’ANNI
Il fucile Fu l’arma più utilizzata durante tutta la Grande Guerra, nonostante le numerose innovazioni belliche. Mentre la gran parte delle armi più potenti.
Guerre italiane e Carlo V
L’Italia delle Signorie
Nel I millennio a.C. si affermarono 3 grandi civiltà:
LE CROCIATE LE CROCIATE.
GIUSTINIANO Famiglia Politica interna Politica estera
Un lungo secolo di imperialismo romano
La seconda guerra punica
La Conquista delle Americhe e le civiltà Precolombiane
Diocleziano 1. Le origini
Francesco Giuseppe d’Austria. Il centenario della morte Un’immagine giovanile del sovrano austriaco Francesco Giuseppe. Francesco Giuseppe (Vienna, 18.
Il periodo storico di Costantino
L'IMPERO ROMANO D'ORIENTE Teodorico Teodorico fece uccidere a tradimento il suo rivale Odoacre.
L’impero Romano fu fondato da Romolo e nel crollò nella parte occidentale con l’ultimo imperatore : Romolo Augusto nel 476.
ALESSANDRO MAGNO E L’ELLENISMO
Transcript della presentazione:

L’assedio di Vienna Cavalleria leggera: La cavalleria leggera utilizzava cavalli piccoli, veloci e agili; i cavalieri portavano un'armatura molto leggera oppure ne erano privi. Gli archi erano corti con gittata lunga, non avevano però la stessa potenza degli archi lunghi o delle balestre. L'armata ottomana, che arrivò a Vienna verso la fine di settembre, si era diminuita nell’avanzata verso l’Austria, lasciando così Solimano a corto di cammelli e di armi pesanti. Gran parte delle sue truppe arrivò a Vienna in un pessimo stato di salute, dopo aver affrontato la lunga marcia, e un terzo era parte della cavalleria leggera inadatti per operazioni d'assedio. Il sultano inviò degli emissari per negoziare la resa della città; Salm rimandò indietro tre musulmani ben vestiti senza una risposta. L'artiglieria di Solimano allora iniziò a martellare le mura della città, ma non riuscì a danneggiare in modo significativo le mura difensive austriache; ai suoi arcieri andò un po' meglio, rivelandosi per lo meno molesti Emissari: gli emissari sono tre prigionieri austriaci vestiti riccamente

Quando l'esercito ottomano si mise in posizione, il presidio austriaco fece i primi tentativi per arrestare lo scavo dal basso di trincee e buche per mine, in un caso riuscendo quasi a catturare Ibrahim Pascià il supremo comandante militare nelle campagne d'Arabia, di Siria e d'Anatolia. Gli Austriaci fecero esplodere diverse mine, ed il 6 ottobre inviarono 8.000 soldati per attaccare le operazioni di scavo ottomane, riuscendo a distruggere molte mine ma subendo gravi perdite. L'11 ottobre, con il fallimento della strategia di piazzare mine, le possibilità di una rapida vittoria ottomana si indebolirono col passare del tempo. Inoltre i Turchi stavano esaurendo il cibo per i loro cavalli e gli infortuni, le malattie iniziarono a diradare le loro file. Perfino l'élite dei Giannizzeri manifestò il proprio scontento riguardo allo stato della spedizione. In risposta a questi fattori Solimano non ebbe altra alternativa che pensare alla ritirata: egli tenne un consiglio di guerra il 12 ottobre in cui si decise di tentare un ultimo attacco, con ricompense extra per le truppe. Tuttavia, anche questo assalto venne respinto. La notte del 14 ottobre si udirono grida dall'accampamento turco: erano le grida dei prigionieri che venivano uccisi degli Ottomani prima di andarsene. Alcuni dei difensori che avevano previsto solo la resa interpretarono la loro liberazione come un miracolo. Il presidio: l'insieme delle truppe incaricate della difesa di una città L'Anatolia: denominata dai Romani e dai Greci Asia Minore, è una regione geografica dell'Asia sudoccidentale: si tratta di una grande penisola compresa nell'odiernaTurchia

Pesanti nevicate fuori stagione resero la ritirata turca un disastro: durante questa infatti vennero perse molte salmerie e pezzi di artiglieria. La flotta fluviale turca venne nuovamente attaccata a Bratislava, e si ritiene che siano morti più turchi che assalitori nelle piccole battaglie lungo il percorso di ritorno.

Solimano I il magnifico Solimano I, detto "il Magnifico”, ovvero il Legislatore, fu sultano dell'Impero ottomano dal 1520 alla sua morte. Portò l'Impero ottomano ai massimi fulgori. Solimano I era figlio di Selim I. A sette anni, Solimano fu mandato a studiare scienze, storia, letteratura, teologia, e tecniche militari nelle scuole del Palazzo di Istanbul e già da giovane iniziò e mantenne una stretta amicizia con Pargali Ibrahim Pascià, uno schiavo che sarebbe diventato uno dei suoi più seguiti consiglieri.  Le prime esperienze di governo di Solimano furono quelle di governatore di svariate province, le più importanti Bolu nell'Anatolia del nord e, nel 1509, la terra natale della madre, Caffa, in Crimea. Tre anni dopo si era trasferito a Magnesia, dove ancora si trovava quando salì al trono. Agli inizi del regno di Solimano, Costantinopoli contava 400.000 abitanti, e alla fine del XVI secolo erano quasi raddoppiati (700.000). In Europa occidentale nessuna città raggiungeva la stessa popolazione, Londra ne contava 120.000 e Parigi circa un terzo. La città era ingrandita da un afflusso ininterrotto di popolazioni che vi si insediavano sia volontariamente sia perché portate dai sultani che sceglievano nei territori di nuova conquista i migliori operai e artigiani per abbellire la propria capitale

Per imporre i propri diritti, Solimano dovette combattere contro un'infinita serie di avversari. La forza del suo sultanato era basata sulla funzione cruciale del corpo di fanteria dei Giannizzeri. Questi venivano reclutati forzatamente fra i giovani cristiani, obbligati nei primi secoli del sultanato al celibato, affratellati dalla tradizionale aderenza a una stessa confraternita religiosa che era la Bektashiyya. I Giannizzeri, considerati i più nobili dell'esercito ottomano, non potevano avere altra occupazione o fonte di reddito che non fossero quelle derivanti dal mestiere delle armi e la loro inattività in tempo di pace faceva aumentare i rischi di disordini. La necessità di tenere occupati i Giannizzeri può aiutare a comprendere il perché della frequenza delle campagne militari ottomane e anche la prima decade del regno di Solimano fu di conseguenza un periodo di intensa attività bellica. Protagonista per eccellenza della dinastia che, conquistando Costantinopoli, l'aveva resa per molti versi erede dell'impero bizantino, Solimano fu conquistatore di nuove terre, amministratore di immensi possedimenti, innovatore nel campo della giurisprudenza patrono delle arti e poeta lui stesso, Solimano meritò l'appellativo di Magnifico, attribuitogli dai grandi sovrani occidentali. BEKTASHIYYA: una confraternita islamica di derivazione sufi, fondata nel XIII secolo da Hajji Bektash Veli. SULTANO è il titolo sovrano impiegato da numerose dinastie arabe e non arabe che ressero territori più o meno ampi del Vicino e Medio Oriente islamico.