Giuseppe Mongeri Ascoli Paravicini storico di formazione letteraria: glottologo (cfr. Napione) riassume la questione del dibattito milanese in un saggio per l’Istituto Lombardo di Scienze, Lettere e Arti nel 1878 Pretesto: novembre 1877 il Senato discute una legge : Conservazione dei monumenti, degli oggetti d’arte e d’archeologia. Si tratta della proposta di una prima legge organica finalizzata alla tutela. A tale scopo si sarebbero dovute istituire “speciali commissioni” con “poteri” e “mandati” per tutelare monumenti, oggetti d’arte e d’archeologia. Ministro Agostino De Pretis: 1876 - 1887; 1877 Michele Coppino legge sull'istruzione elementare obbligatoria e gratuita Sinistra; la legge non venne approvata. Commento di Mongeri alla legge: generica, non serve una legge, ma un dibattito per trovare le linee di tendenza che lo Stato, attraverso i suoi organismi, deve rendere attuali lo Stato deve farsi promotore del modo corretto di tutelare e di restaurare. Mongeri si chiede cosa sia il restauro è il primo a porsi la domanda: problema sarà presente sino al 1970 !!
Giuseppe Mongeri che cos’è il restauro? Parte da un’analisi storica degli interventi avvenuti dall’antichità sino al secolo XVIII. Osserva come sia mancato il senso storico (in modo particolare in . Ad es. nel secolo XVIII era una festa quando si ponevano maschere architettoniche sulle e del passato: mancava il senso delle cose d’arte antica, della storia, del passato, della cultura antica.
Giuseppe Mongeri Nel secolo XIX nasce il concetto di restauro accogliendo: 1) tutte le forme d’arte (dimensione sincronica) \ ARTE 2) l’arte di tutti i tempi (dimensione diacronica) / l’amore per l’arte, prima d’essere archeologia ( = studio scientifico) è POESIA = facoltà immaginativa che esprime capacità di comprensione ed espressione e non si avvale della logica (cfr. G.B. Vico, Ruskin) La poesia si eleva a grado di scienza positiva, scienza naturale schema logico - complessivo di riferimento: costituito da categorie, classi, causa /effetti METODO, GIUDIZIO
CONDIZIONE ORIGINARIA Giuseppe Mongeri METODO, GIUDIZIO La scienza, quando si pone il problema dell’apprezzamento del passato attraverso il documento, deve apprezzarlo nella CONDIZIONE ORIGINARIA / integro (cfr. Napione) Documento \ depurato da ciò che nel tempo si può essere depositato / modificato La scienza si sente mortificata di fronte all’ingiuria del tempo all’incuria degli uomini non tollera ci siano perdite irreparabili : - CUSTODIA OCULATA (= MANUTENZIONE) - CONSERVAZIONE RIPARATRICE (salvaguardia di un valore che può essere ottenuto anche attraverso una RIPARAZIONE) Il Restauro viene considerato come opera di necessità suprema quando son rese vane le premure della custodia il R. come fatto riparatorio (cfr. Boito, Didron : è meglio conservare che restaurare, ma...)
INTERVENTO di RESTAURO Giuseppe Mongeri INTERVENTO di RESTAURO E’ la scienza e l’arte del restauratore è la scienza dell’antico che determina : modi \ di restauro metodi / L’archeologo chiede al restauratore: 1) CONSERVAZIONE INTEGRALE di QUANTO E’ PERVENUTO (custodia oculata) 2) LAVORO di RESTAURO SOLO NELLE PARTI GUASTE E MANCANTI 3) NON SOSTITUIRE LE PARTI ORIGINALI 4) RESTITUIRE L’ASPETTO DELL’OPERA QUALE SAREBBE STATA SE FOSSE GIUNTA INCOLUME ATTRAVERSO GLI ANNI: - togliere le trasformazioni - mantenere ciò che il tempo naturalmente avrebbe prodotto patina (cfr. Napione) “E’ in definitiva una trasfusione di sangue che viene chiesta e non un membro artificiale” ( Ruskin)
Giuseppe Mongeri Si chiede di: I) rendere l’opera ricomposta fin dove è possibile nei suoi elementi originari II) poter vedere l’opera nel suo aspetto nelle sue manifestazioni particolari III) godere dello spirito della scienza (come in medicina si gode della guarigione) Questa teoria del restauro si fisserà sino al 1937-38!! Il punto problematico è: qual è il giusto limite? (problema di tutte le carte)
Giuseppe Mongeri COSA DEVE FARE IL RESTAURATORE ? A: in . B: in scultura C: in pittura
Giuseppe Mongeri A: in . Premesso che l'architettura è opera dell'architetto e il muratore è solo esecutore, l’opera ca è un composto di elementi svariatissimi: di scienza / arte; di stile / metodologie costruttive l’operatore deve porvi mano con mente estetica che risponda al caso r.tore: mente dell’archeologo: per usare mezzi scientifici senso dell’arte: per restituire un’unitarietà dell’immagine che renda sensato l’oggetto (da Viollet a Brandi !) monumento: 1: archeologico (conservato solo per la coscienza) 2 : in uso (anche Boito ed in seguito Giovannoni catalogheranno i diversi tipi d’intervento) 1: deve essere conservato così come si trova, senza nessuna aggiunta: restauro statico con interventi nascosti (piuttosto di un’intrusione è meglio un R. ipotetico (ricostruzione ipotetica) 2a: restauro piccolo: manutenzione (può essere pericoloso il continuo intervento cfr. Paolo Marconi, Baldini 2b: restauro grande
Giuseppe Mongeri monumento in uso: il R è il punto 4: “RESTITUIRE L’ASPETTO DELL’OPERA QUALE SAREBBE STATA SE FOSSE GIUNTA INCOLUME ATTRAVERSO GLI ANNI”: - togliere le trasformazioni - mantenere ciò che il tempo naturalmente avrebbe prodotto patina Ma quanta integrazione ? Mongeri non lo dice
Giuseppe Mongeri AMPUTAZIONI: riprende la posizione di Vitet e di Viollet: il restauratore ha un compito di studio e di abnegazione, penetrare nei criteri dell’to antico nei monumenti congeneri” (si ricordi che in quegli anni l’to opera con gli strumenti della cultura storicista: se può imitare quando progetta, tanto più lo può fare nel restauro ove cerca “l’uniformità”!) Vitet: “ Passer inapercue ” Vitet: “ Passer inapercue”; Viollet: restauro stilistico (stile assoluto)
Giuseppe Mongeri SUPERFETAZIONI: contrasto fra: T: scienza: tutto conservato * (scienza storica) A: arte: unità di stile (cfr. Brandi) S:*ma la scienza è essa stessa unità e armonia, non può accettare ciò che è disorganico (la storia come progresso) la scienza, che cerca la verità, non può che aderire al ritrovamento dell’unità formale: il restauratore sotto la spinta della scienza storica rinuncia al restauro di completamento quando non è scienza, procede in maniera spedita quando si è sicuri RESTAURO ANALOGICO
Giuseppe Mongeri B: in scultura differenza fra : : dipende dall’organizzazione dello spazio e delle scelte geometriche della forma delle superfici e delle loro correlazioni scultura: tutta la materia è connotata della mano dell’artista vieta il rifacimento delle parti in scultura perché ciascuna è espressione dell’artista, le aggiunte debbono essere totalmente riconoscibili, le aggiunte debbono essere fatte solo quando siano totalmente riconoscibili
Giusppe Mongeri C: in pittura deve essere vietata l’integrazione da parte del Ministero no: all’integrazione delle forme si: all’integrazione delle cornici, degli elementi geometrici, degli elementi naturali di sfondo
Giuseppe Mongeri \ scultura - rispetto della patina che testimonia il tempo pittura / permette di percepire l’antichità: il rispetto va a ciò che è storicamente antico, l’antichità del documento prevale sugli altri elementi, ciò che è artisticamente connotato, ciò che trasmette un valore o una conoscenza di valore estetico, che non è mai la materia in quanto tale. “La materialità dell’., come documento positivo, non è concetto che appare (mentre esiste per gli altri documenti materiali. Es.: pergamena, libro)” (A. Bellini)
Giuseppe Mongeri Boito: fa un passo avanti quando sostiene che il r.tore deve rispettare la stratificazione storica Il problema della superfetazione distinguerà il R analogico dal R. filologico (rispetto della stratificazione storica) E’ documento vero solo se ci fa comprendere il disegno razionale e progressivo della storia. Come la natura si fa scienza quando viene indagata, così la poesia si fa scienza quando viene indagata Come la natura non si riduce a formula, ma le formule sono i risultati del suo studio, così la poesia rimane arte e scientifico è il suo studio