Ragionare per paradigmi

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Ragionare per paradigmi

Concezioni dell’antropologia l'antropologia è una disciplina in cui la teoria è molto importante, e in cui contemporaneamente essa e strettamente legata alla pratica Particolarmente rilevanti sono: il modo in cui si definisce la disciplina nelle diverse tradizioni nazionali la relazione tra teoria ed etnografia la distinzione tra approcci sincronici e diacronici il modo in cui gli antropologi e gli storici hanno considerato la storia della disciplina Per comprendere la teoria antropologica, infatti, è importante sapere qualcosa sulla storia della disciplina

Paradigmi scientifici e prospettive teoriche In molti settori accademici è comune distinguere tra una «teoria» e una «prospettiva teorica» Con prospettiva teorica si intende di solito una teoria generale, ciò che a volte si chiama un quadro di riferimento teorico o un modo generale di guardare il mondo. Secondo Kuhn i paradigmi sono grandi teorie che contengono al loro interno teorie più piccole. Quando queste ultime non riescono più a dare un senso al mondo avviene una crisi. Tale crisi, almeno nelle scienze naturali (e, anche se non allo stesso grado, nelle scienze sociali), ha come risultato o il rigetto del paradigma o la sua incorporazione, in quanto caso speciale, in un altro più nuovo e più ampio.

Paradigmi antropologici Anche l'antropologia attraversa nel tempo «rivoluzioni» o «cambi di paradigma», benché la natura di questi possa essere differente da quelli delle scienze naturali Nell' antropologia e utile ragionare in termini sia di un insieme di prospettive teoriche in competizione all'interno di ogni quadro di riferimento, sia di una gerarchia di livelli teorici

Prospettive diacroniche, sincroniche e interattive Evoluzionismo diffusionismo Prospettive sincroniche Relativismo funzionalismo strutturalismo interpretativismo Prospettiva interattive Prospettive che integrano aspetti sia sincronici sia diacronici. Chi vi aderisce rifiuta la natura statica della maggior parte delle analisi sincroniche, ma anche i semplicistici assunti storici dell' evoluzionismo classico e del diffusionismo. I fautori degli approcci interattivi comprendono coloro che studiano: i processi sociali di tipo ciclico le relazioni di causa ed effetto tra cultura e ambiente.

I diversi paradigmi nella storia del pensiero antropologico Si potrebbe dire che dopo un esordio, nella seconda parte del diciannovesimo secolo, che ha visto prevalere decisamente prospettive diacroniche, l'attenzione si spostò maggiormente su specifiche società. Gli antropologi cominciarono a studiare molto a fondo le società e a confrontare il modo in cui ognuna affrontava problemi come l' educazione dei figli, il mantenimento di legami tra parenti, e i rapporti con i membri di altri gruppi parentali enfatizzando lo studio delle società prese singolarmente, considerando la funzione, la struttura o il significato di costumi specifici. Gli approcci interattivi si sono concentrati sui meccanismi grazie ai quali gli individui cercano di avere la meglio su altri individui, o semplicemente sul modo in cui gli individui definiscono la situazione sociale.

Teoria ed etnografia In antropologia si distingue spesso tra etnografia e teoria ma, in realtà, teoria ed etnografia si fondono inevitabilmente, perché è impossibile occuparsi di etnografia senza una qualche idea di ciò che e importante e di ciò che non lo è, così come la teoria senza etnografia non ha assolutamente senso, poiché la comprensione delle differenze culturali è uno degli scopi più importanti della ricerca antropologica. Barnard ci ricorda che nella teoria ci sono quattro elementi fondamentali da considerare: le domande gli assunti i metodi i dati

Domande Le domande possono essere di vario tipo: cosiddette fondamentali: «Cosa stiamo cercando di scoprire?», e «Perché questa conoscenza è utile?», oppure legate alla comprensioni dei processi: «Come cambiano le società?», «Come funzionano le istituzioni sociali?», «Come gli uomini affrontano e classificano ciò che vedono intorno a loro?»

Assunti Gli assunti includono concezioni inerenti: a ciò che è comune agli uomini alla diversità culturale all’esistenza o meno di valori condivisi in tutte le culture Alcuni assunti sono comuni a tutti gli antropologi, altri no Questo significa che, pur avendo qualcosa in comune, gli antropologi possono avere opinioni significativamente diverse su come considerare il loro oggetto di studio

Metodi I metodi si sono sviluppati nel corso del tempo e sono parte di ogni studio sul campo. Tuttavia essi non includono solo quest'ultimo, bensì, con la stessa importanza, la comparazione Dati I dati sono ovviamente una componente metodologica, ma il modo in cui vengono utilizzati, o persino compresi, sarà differente a seconda della prospettiva teorica In altre parole, non solo le teorie dipendono dai dati, ma i dati stessi dipendono dalle domande a cui si sta cercando di rispondere

Antropologia e approccio comparativo Oltre a questi quattro elementi ci sono altri due aspetti della ricerca in antropologia sociale che sono peculiari. Essi sono caratteristici del metodo antropologico, non importa quale possa essere l'inclinazione teorica dell'antropologo. Tali aspetti hanno la funzione di definire un approccio antropologico, in opposizione a quello caratteristico di altre scienze sociali, in particolare la sociologia I due aspetti sono: osservare la società nel suo complesso, per vedere come ogni suo elemento si adatti ad altri elementi e assuma significato in relazione a questi esaminare ogni società in relazione ad altre, per trovare somiglianze e differenze e renderne conto. Osservare la società nel suo complesso comporta il tentativo di comprendere in che modo le cose sono collegate, come la politica si concili con la parentela o l' economia, o come specifiche istituzioni economiche si adattino ad altre Esaminare ogni società in relazione ad altre implica un tentativo di trovare somiglianze e differenze, e di spiegarle. Qui c' è bisogno di un quadro di riferimento più ampio di quello che un ricercatore può utilizzare nel suo studio di un singolo villaggio o gruppo etnico, ma ci sono ancora diverse possibilità

Un tale quadro di riferimento può comprendere: la comparazione tra casi isolati (per esempio, i trobriandesi della Melanesia confrontati con i nuer dell'Africa orientale) comparazioni all'interno di una regione (per esempio, i trobriandesi nel contesto dell' etnografia della Melanesia) o un tipo più universale di comparazione (prendendo in esame società di tutte le parti del mondo) Moltissimi antropologi sociali, in effetti, si imbattono prima o poi in tutti e tre i tipi di comparazione, anche se, come teorici dell' antropologia, possono avere opinioni diverse su quale sia in generale la forma più utile di comparazione E quindi possibile descrivere l'antropologia culturale o sociale come una disciplina dotata di un programma metodologico ampiamente condiviso, non importa a quali domande specifiche gli antropologi cerchino di dare risposta Teoria ed etnografia sono i pilastri gemelli di questo programma, e praticamente tutta la ricerca antropologica comprende o esplicite comparazioni o un chiaro tentativo di affrontare le difficoltà che la comparazione comporta

Si può sostenere che la natura comparativa della nostra disciplina tenda a renderci più consapevoli delle nostre premesse teoriche di quanto non accada in altri campi meno comparativi come la sociologia. Per questo motivo, forse, uno speciale interesse per la teoria, piuttosto che per la metodologia, ha finito con l'essere dominante in antropologia. Ogni antropologo è in parte un teorico, proprio come ogni antropologo è in parte un ricercatore sul terreno. Nelle altre scienze sociali la «teoria sociale» è a volte considerata come un'entità distinta e abbastanza astratta, spesso separata dalle questioni di tutti i giorni.