LA DOMANDA DEL LAVORO NELLA SOCIET À DEI SERVIZI Sociologia del Lavoro e delle Organizzazioni 15.04.2015.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Lezioni di Sociologia del lavoro
Advertisements

Corso di Sociologia del Lavoro e delle Relazioni Industriali
LE IMPRESE DELLARTIGIANATO ARTISTICO E TRADIZIONALE IN TOSCANA Osservatorio regionale toscano sullArtigianato Roma, 14 febbraio 2002 Regione Toscana -
Corso di Sociologia del Lavoro e delle Relazioni Industriali
Il “miracolo economico” ( )
Giampaolo Galli Chief Economist Confindustria. PARMA 2001 AZIONI PER LA COMPETITIVITA I. RISORSE UMANE E WELFARE Sistema formativo Società dellinformazione.
L’istruzione, la crisi ed il mercato del lavoro giovanile
DPEF Roma 5 luglio QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE.
Lavoro. Due significati 1) Indica lattività stessa, tutti i compiti che svolgiamo per sopravvivere (a parte le attività di cura e le attività di svago)
Economia informale.
Mercato del lavoro.
Mercato del lavoro.
Risorse umane dell’azienda
La fase di sviluppo intensivo ( ) 1.La crisi della fase estensiva di sviluppo 2.I caratteri strutturali della fase di sviluppo intensivo.
LO SVILUPPO ECONOMICO ITALIANO DAL DOPOGUERA AD OGGI
Tendenze della diseguaglianza economica in Italia e nella UE15 Michele Raitano Sapienza Universit à di Roma.
Verso un conto del capitale umano Cos’è il capitale umano
Rappresentazione e risonanze delloccupazione giovanile Prof. Renato Fontana Roma, 12 Aprile 2010.
1 Occupazione e competenze Occupazione e competenze a medio termine Scenari per le professioni in Italia Roma, 27 giugno 2012 seminario di monitoraggio.
1 RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO E ALTA FORMAZIONE I PUNTI DI FORZA 1. Presenza capillare delle università e degli enti pubblici di ricerca 2.
Leconomia lucana nel 2002 e le prospettive per il 2003 Centro Studi Unioncamere Basilicata Matera, 5 maggio 2003.
Il mercato del lavoro in provincia di Cremona C. Lucifora Università Cattolica di Milano.
La giornata dellEconomia Centro Studi Unioncamere Roma, 13 dicembre 2004 Temi e contenuti del Rapporto - tipo sulleconomia locale.
PERCHE I MESTIERI DELLA FABBRICA? Un possibile orizzonte di senso per le scelte formative dei ragazzi PERCHE I MESTIERI DELLA FABBRICA? Un possibile orizzonte.
Lindustria Italiana Una breve sintesi Corso di Economia Applicata Facoltà di Economia Università di Torino Davide Vannoni.
ragazzi – scuole - società
Famiglia e stratificazione sociale. Livelli di analisi del sistema
Composizione grafica dott. Simone Cicconi CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo Lezione n. 18 I SEMESTRE A.A
IRES settembre 2004 Distribuzione del reddito e produttività Il calo della produttività, il declino dellItalia, la questione retributiva.
GLI OBBIETTIVI FONDAMENTALI: Potenziare le imprese (specialmente le PMI); Investire nella conoscenza e nellinnovazione (Internet e ricerca); Laumento.
Industrializzazione diffusa e piccola impresa ( )
TITOLO VIII TCE Occupazione (inserito dal Trattato di Amsterdam 1997) Art. 125 Gli Stati membri e la Comunità si adoperano per sviluppare una strategia.
Il mercato del lavoro in provincia di Parma andamento e prospettive - 3 luglio 2001 OML Osservatorio sul Mercato del Lavoro Servizio Formazione Professionale.
I target per lItalia allinterno della Strategia 2020 e la situazione attuale rispetto a Occupazione, Povertà, Istruzione Egidio Riva Università Cattolica.
Centro Congressi Ville Ponti, 12/05/2006 Il quadro strutturale delleconomia della provincia di Varese.
APPUNTI DELLE LEZIONI Lezione 03 Il lungo termine è una guida fallace per gli affari correnti: nel lungo termine saremo tutti morti. J. M. Keynes 1.
Lavoro e stratificazione sociale
1. Provincia di Savona. Settore Politiche del Lavoro e Sociali. Osservatorio del Mercato del Lavoro. Il mondo del lavoro al femminile.
Lezioni di Sociologia del lavoro
Conoscere l’impresa I CAMBIAMENTI STRUTTURALI DELL’ECONOMIA BRESCIANA E GLI IMPATTI SUL MONDO DEL LAVORO E DELLA FORMAZIONE Intervento Dott. Gianfranco.
NEGRELLI Capitoli 5 e 6.
Presentazione Principali aggregati e relativi indicatori Forze di lavoro e tasso di attività Occupati e tasso di occupazione Disoccupati e tasso di disoccupazione.
L’economia italiana La struttura dell’economia italiana
Oltre l’emergenza educativa: capitale umano, talento e meritocrazia.
SCENARIO MERCATO DEL LAVORO Competizione internazionale (attori con costi del lavoro ridotti) Lavoro nero e sommerso (3/4 milioni di persone) Disoccupazione:
Che cosa significa ottica di genere Perché ottica di genere
La città industriale I° fase: motore a vapore II° fase: energia elettrica III° fase: Stato e grande impresa.
Corsi di laurea magistrale in Sociologia Progettazione e gestione delle politiche sociali e sanitarie (PROGEST) Turismo, territorio e sviluppo locale Insegnamento:
LAVORO: ANALISI, SBOCCHI, PROSPETTIVE Marco Pascolini IRES-FVG.
1 L’economia italiana Le molte dimensioni del benessere.
Schema della presentazione Ipotesi della ricerca Cenni alle trasformazioni recenti del lavoro in Italia Rapporto tra le trasformazioni della mascolinità.
Tav. 1. Andamento del Pil pro capite del Molise dal 1951 al 2012; valori assoluti (scala a sinistra) e livelli del Mezzogiorno e del Molise rispetto al.
IL MERCATO DEL LAVORO.
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE E SOCIALI LAVORO E LAVORI FORMAZIONE, MERCATO DEL LAVORO, LAVORO DI CURA E POLITICHE.
Ufficio Studi La congiuntura dell’industria manifatturiera in Toscana Industria manifatturiera e sviluppo regionale: appunti di lavoro Luciano Pallini.
Servizio Informazione e Promozione Economica Mantova: Economia e Lavoro a cura di Marina Martignano Servizio Informazione e Promozione Economica Camera.
Rapporto sull’economia della provincia di Chieti A cura dell’U.O. Studi e Statistica – Marketing territoriale della CCIAA di Chieti 2004.
EFFETTI LOCALI DELLA CRISI GLOBALE Rapporto SVIMEZ 2011 di Luca Bianchi (SVIMEZ) Napoli, 26 ottobre 2011.
Valentina Joffre Università degli Studi di Napoli Federico II Dipartimento di Scienze Sociali Napoli, 21 maggio 2013 Corso di Sociologia del Lavoro Università.
Principali risultati per la provincia di Terni Le previsioni occupazionali e i fabbisogni professionali per il 2007 Sistema Informativo Excelsior.
1 Rigidità salariale, istituzioni e disoccupazione.
MERCATO DEL LAVORO: DEFINIZIONI Forze di lavoro o popolazione attiva Sono rappresentate da tutti coloro che esercitano in proprio (o alle dipendenze)un’attività.
9 TIPI E CAUSE DELLA DISOCCUPAZIONE L’argomento: come funziona il mercato aggregato del lavoro Oggi parleremo di: come si diventa disoccupati come si diventa.
Donne e lavoro in vda Intervento Consigliera Parità Regionale 8 marzo 2006.
Prospettiva di genere:integrare la dimensione di pari opportunità tra donne e uomini nei progetti che beneficiano di finanziamenti europei. La metodologia.
Gli anni Novanta 1993 La recessione il Trattato di Maastricht Il libro bianco le direttive: Nuove strategie istruzione e formazione tutta la vita Maggiore.
Crisi fordista e nuova sociologia economica Prof. Emmanuele Pavolini.
DISTRETTI INDUSTRIALI ITALIANI -1 MODELLO DI SVILUPPO RICONOSCIUTO A LIVELLO INTERNAZIONALE.
Alcune trasformazioni del mercato del lavoro. Processi di terziarizzazione.
LA SOCIETA’ DI META’ SECOLO E IL MODERNO LAVORO INDUSTRIALE LA MODERNITA ’ IMPONE UNA DIVISIONE NETTA TRA LAVORO E FAMIGLIA SEPARAZIONE TRA LA LOGICA DELLA.
Transcript della presentazione:

LA DOMANDA DEL LAVORO NELLA SOCIET À DEI SERVIZI Sociologia del Lavoro e delle Organizzazioni

DIVERSI PERCORSI DELLA TERZIARIZZAZIONE  Perché crescono i servizi? Varie ipotesi…  Servizi alle imprese e specializzazione organizzativa  Servizi per le persone: privati o collettivi  I tre modelli della terziarizzazione: a)forte carico fiscale e servizi pubblici largamente diffusi (Svezia) b)carico fiscale medio alto e più trasferimenti monetari alle famiglie che servizi sociali (paesi europei) c)basso carico fiscale e servizi finali affidati al settore privato (Stati Uniti e Giappone

DIVERSI PERCORSI DELLA TERZIARIZZAZIONE  Da cosa dipendono i processi di terziarizzazione?  natura del welfare state  relazioni industriali  modelli di famiglia e stili di vita prevalenti  Ogni mutamento economico o tecnologico è profondamente «radicato» nelle strutture delle relazioni sociali.

E IL CASO ITALIANO DOVE SI COLLOCA?  Trasferimenti monetari alle famiglie, diffusa autoproduzione dei servizi personali e assistenza nella famiglia allargata  Eccesso di impiego pubblico?  Dalla scarsa occupazione nei servizi intermedi (alta tecnologia e occupazione più qualificata) ad una crescita negli anni ‘90 e 2000  Crescita di turismo, servizi domestici, servizi sociali e personali  Le differenze territoriali (settore pubblico)

TERZIARIZZAZIONE E LIVELLO DELL’OCCUPAZIONE  Maggiore terziarizzazione = più elevato tasso di occupazione  Italia: tasso di occupazione inferiore per le fasce deboli (giovani, donne, adulti con più di 55 anni). Perché la distanza con gli altri paesi è un po’ minore…?  Tasso di occupazioni e differenze territoriali  La grave situazione del Mezzogiorno: deficit occupazionale e arretratezza storica dell’occupazione nell’industria manifatturiera

COME SI PUÒ AUMENTARE L’OCCUPAZIONE?  Considerare il tasso di occupazione (e non quello di disoccupazione): un cambio di paradigma, il tasso di disoccupazione non è abbastanza rappresentativo  L’ambizioso obiettivo dell’Unione Europea: nel 2020 tasso di occupazione al 75% (più obiettivi circa il livello di istruzione, investimenti in ricerca e riduzione della povertà)  L’occupazione femminile, come obiettivo simbolico e relazionale, fa i conti con l’orientamento culturale  L’occupazione degli adulti con più di 55 anni e la rilevanza del tasso di istruzione

COME SI PUÒ AUMENTARE L’OCCUPAZIONE?  La proposta dell’UE: far crescere il settore dei servizi  La crescita dei servizi sociali e personali è legata alla disponibilità di reddito da parte delle famiglie, al costo dei servizi e ai vincoli di tempo  Attivare il circuito virtuoso dell’occupazione  Modello americano e modello europeo  Il rischio di una società polarizzata

DALLA CLASSE OPERAIA «CENTRALE» AL LAVORO MANUALE NON OPERAIO  L’innovazione tecnologica e la distinzione tra operai e impiegati  L’industrializzazione in Italia e il declino dell’operaio  L’operaio dei servizi: una nuova figura nel mercato del lavoro  Analogie e differenze tra operai di ieri e operai di oggi  Chi sono gli operai dei servizi? > Giovani, donne di mezza età, immigrati

LA QUALIFICAZIONE DEL LAVORO IN UNA PROSPETTIVA COMPARATA  La divisione internazionale del lavoro  Struttura dell’occupazione per livelli professionali (tab. 1.6)  Grandi differenze tra i paesi europei nella composizione dell’occupazione per livello professionale come frutto della diversa struttura produttiva per settore economico  Il peso delle professioni intellettuali e tecniche (tab. 1.7)  Il recupero dell’Italia sulla qualità professionale dell’occupazione nella seconda metà degli anni ’90 (Fig )

LA QUALIFICAZIONE DEL LAVORO E IL CASO DELL’ITALIA  Terziarizzazione e nuova occupazione  Maggiore partecipazione dei giovani e delle donne  Professioni precarie, soprattutto all’inizio  Migliore qualità dell’occupazione: crescita e battuta d’arresto  Occupazione civile per livelli professionali in Italia: variazioni dal 1995 al 2003 (tab. 1.11)

NUOVE PROFESSIONI E NUOVE COMPETENZE  L’impatto dell’informatica  La richiesta di competenze gestionali e sociali  L’importanza dei saperi impliciti: competenze cognitive, relazionali e affettive (che non sia acquisiscono attraverso un apprendimento formale)  Le aree professionali più importanti di quelle merceologiche o della tecnologia a.Fabbricazione, trattamento dei dati, gestione e amministrazione, ricerca e sviluppo, finanza, ingegneria e manutenzione, vendita, alta direzione b.Fenomeno che riguarda le fasce più qualificate e innovative c.Indebolimento delle gerarchie aziendali