Processo di budget e allocazione delle risorse a supporto dei Centri SM Dott. R. Delfino Assegnista di ricerca Dipartimento di Sanità Pubblica Università.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
IL COMITATO DI DIPARTIMENTO
Advertisements

I progetti individuali UN APPROCCIO BASATO SUI DIRITTI UMANI
BENVENUTI ALLA 1a CONFERENZA AZIENDALE ANNUALE IN E. a. S
Conferenza dei Servizi del Distretto 5 Civita Castellana 06/02/2006
Parma, 15 aprile 2009 Relatore : Giuseppina Rossi
9 Circoscrizioni 9 Distretti Sociali 1 U.O. Cittadini senza Territorio
Organizzazione dei servizi psichiatrici
Dott.ssa Daniela Ramaglioni1 Corso di formazione per Operatore Socio Sanitario Centro di Formazione e di Studi Sanitari «Padre Luigi Monti» Elementi di.
PRESENTAZIONE DELL'ATTO AZIENDALE
IL RICONOSCIMENTO DELLA “PATOLOGIA”
Il PUNTO di VALUTAZIONE FISIOTERAPICA
CERGAS-Bocconi and Past President AIES
LA RIABILITAZIONE COME PROCESSO DI INTEGRAZIONE
Enzo Dambruoso. Il Budget LEGGI SANITARIE Il Budget organizzativa amministrativa patrimoniale contabile gestionale tecnica imprenditoriale con caratteristiche.
Il ruolo dei DSM per la salute mentale negli istituti Penitenziari in Toscana Galileo Guidi Coordinatore della Commissione regionale per il governo clinico.
Piano Strategico pagina 1 PIANO STRATEGICO : PERCORSO E PRIME PROPOSTE Piacenza, 3 giugno 2008.
Buongiorno a tutti Forum PA 2005.
Le malattie rare il sistema delle regioni Presso il coordinamento della commissione salute è costituito il gruppo tecnico interregionale (funzionari e.
ASSISTENZA, DIDATTICA E RICERCA: TRE ANNI DI INTEGRAZIONE
Il percorso ospedale territorio del paz ortopedico traumatologico
LA GESTIONE INTEGRATA DI UTENTI CON BISOGNO RIABILITATIVO SEMPLICE ELEGGIBILI PER CONSULENZA A CURA DEL FISIOTERAPISTA DIPARTIMENTO CURE PRIMARIE -
Coordinatore della Segreteria Tecnica del Progetto Monitoraggio
SERVIZIO SANITARIO REGIONALE
ASSISTENZA DOMICILIARE AL MINORE CON PATOLOGIA CRONICA
Legge provinciale 23 luglio 2010, n. 16
Modello Assistenziale Pediatrico nel bambino con patologia cronica
Il MMG come garante dei passaggi tra domicilio, RSA ed ospedale
Programmazione sanitaria, Promozione della salute e Qualità
San Felice Circeo ottobre 2007 Incontri di aggiornamento tra pediatri di famiglia Le criticità del Distretto e proposte di intervento dott. Belardino.
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II
L’importanza dell’Idea e del Progetto “Lungodegenza ospedaliera in Struttura Residenziale” R.I.D. Elisabetta Guidi Inf. Coord. Silvia Nughini.
Il Controllo di gestione
Il Disease and Care Management
IL PUNTO DI VISTA DELLE SOCIETA’ SCIENTIFICHE (DI MEDICINA RESPIRATORIA): PARTNER PER UN APPROCCIO SISTEMICO ALLA ASSISTENZA DELLA BPCO (PDTA) Stefano.
Premessa Linee guida per orientare e supportare le performance nella maniera più efficiente ed efficace possibile L’integrazione tra servizi sociali e.
Medicina di Comunità Presentazione del Corso
Il riesame della direzione come strumento di integrazione fra la valutazione dei risultati di gestione e la valutazione dei risultati del sistema qualità.
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Medicina di Comunità Prof. Maria Angela Becchi Medicina gestionale di Comunità CdL in Medicina e Chirurgia 5° anno.
Il futuro del territorio nel prossimo triennio. Giorgio Scivoletto
Integrazione dei sistemi di gestione
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Medicina di Comunità Prof. Maria Angela Becchi Dipartimento di Medicine e Specialità Mediche.
Palazzo Lombardia, Milano, 6-7 marzo 2014 LA CURA DELL’ICTUS ACUTO: MODELLI ORGANIZZATIVI A CONFRONTO IL PERCORSO ICTUS IN LOMBARDIA: DALLA PROGRAMMAZIONE.
A cura di Clara Curcetti Parma, 21 marzo 2007 Dalla delibera Regionale al progetto interaziendale: un’alleanza tra Regione ed Aziende Direzione Generale.
PROMOZIONE DEL SISTEMA INTEGRATO DI SERVIZI SOCIALI E SOCIOSANITARI
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Prof. Maria Angela Becchi Medicina di Comunità Medicina di Comunità I problemi del Paese CdL in Medicina e Chirurgia.
Medicina di Comunità Aspetti Culturali
Il sistema sanitario Insieme di istituzioni, attori e risorse umane /materiali che concorrono alla promozione, al recupero e al mantenimento della salute.
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Prof. Maria Angela Becchi Medicina di Comunità Medicina di Comunità Presentazione del Corso CdL in Medicina e Chirurgia.
L’associazione infermieristica: una risposta libero professionale alle richieste di assistenza dei cittadini Andrea Guandalini Presidente Collegio IPASVI.
Maurizio Nespoli Responsabile progetto NETCRIP U.O.C. Riabilitazione
Management dei percorsi riabilitativi in ambito S.M. esempi di BIM e PDTA S. Di Matteo GESTIONE E SOSTENIBILITÀ NELLA CURA DEL PAZIENTE CON SM.
Università degli Studi di Milano Polo Universitario Conferenza dei Servizi 5 febbraio 2005 “L’accoglienza al cittadino”
RINGRAZIAMENTI.
Il paziente con demenza nella
PER LO STUDIO E LA CURA DELLA FIBROSI CISTICA
Coordinamento politiche sociali 21/09/2105
DIREZIONE AZIENDALE DELLE PROFESSIONI SANITARIE - D.A.P.S.
comma 1, lett. b) Patto per la Salute
DIREZIONE SANITARIA AZIENDA OSPEDALIERA “LUIGI SACCO”
PROGETTAZIONE DEI PERCORSI (PDTA – PCA – PAI) STRUMENTI E METODI PER PROGETTARE, GESTIRE E MONITORARE UN PERCORSO 30 OTTOBRE 2014 Caterina E. Amoddeo Direttore.
Nuove strategie regionali di governo della cronicità e fragilità
Necessità assistenziali nel disease management del paziente con demenza Maria Del Pesce U.O. di Neurologia Senigallia ( AN) Gestire la cronicità in un’ottica.
Consorzio dei Servizi Sociali Ambito A/6 - Regione Campania 1 Costruire l'Integrazione Socio-Sanitaria Il Consorzio dei Servizi Sociali dell’Ambito A/6—Regione.
Innovazione tecnologica e gestionale In Sanità Elettronica Tonino Pedicini Direttore Generale Agenzia Regionale Sanità - Campania ICAR – NAPOLI.
Strategia per il riordino ospedaliero Bologna – 29 novembre 2013 Eugenio Di Ruscio.
Corso di Programmazione e Controllo di Gestione A.A. 2011/2012
AZIENDA OSPEDALIERA ORDINE MAURIZIANO DI TORINO Seminario Politecnico – A.O. Mauriziano
LABORATORIO PER I SISTEMI SANITARI E L’ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI PER LA SALUTE Sintesi delle attività nel triennio Parma, 07 giugno 2016.
1 PREVENZIONE DEL SUICIDIO DI PAZIENTE IN OSPEDALE Raccomandazione n. 4, Marzo 2008.
LA VESCICA IPERATTIVA: DAL MEDICO DI MEDICINA GENERALE ALLE STRUTTURE OSPEDALIERE RAZIONALE DEL CORSO Le disfunzioni vescicali - e la vescica iperattiva.
Transcript della presentazione:

Processo di budget e allocazione delle risorse a supporto dei Centri SM Dott. R. Delfino Assegnista di ricerca Dipartimento di Sanità Pubblica Università Federico II di Napoli Coordinatore Controllo di gestione A.O.U. Federico II

La sclerosi multipla (di seguito SM) è una malattia cronica infiammatoria, autoimmune, degenerativa e progressivamente invalidante 1,3 milioni di persone nel mondo, di cui in Europa e in Italia La maggior parte sono giovani adulti e prevalentemente di sesso femminile.

L’OMS ha definito la Sclerosi Multipla una delle malattie socialmente più costose Tra le malattie neurologiche incide più dell’ictus e della malattia di Alzheimer e questo perché colpisce la popolazione giovane-adulta, crea disabilità di vario grado e progressiva, perché la malattia dura in media 40 anni. La gestione a lungo termine del paziente affetto da SM, vede impegnato un team multidisciplinare: neurologo + diversi specialisti per la gestione delle problematiche associate (oculisti, fisiatri, urologi e psichiatri,…)

 In Italia il costo sociale annuo della malattia è di 1 miliardo e 600 milioni di euro.  euro circa è il costo medio annuo per ogni persona con Sclerosi Multipla. In particolare, il costo annuo è di:  di euro, per le persone all’esordio di malattia con una disabilità lieve;  di euro, per quelle con disabilità media in ragione delle cure effettuate con interferone;  di euro circa, per quelle con disabilità grave ma con ancora un certo grado di autonomia;  di circa euro, per coloro non più autosufficienti. I costi della Sclerosi Multipla (studio AISM)

costi diretti (ricoveri, visite, esami, riabilitazione, terapie, dunque, costi ospedalieri, controlli medici e ausili, spese farmacologiche) 35% costi indiretti (perdita di produttività e assenza dal lavoro, assistenza informale – care giver) 65% il 64% delle persone con SM ha modificato la propria attività lavorativa a causa della maggiore faticabilità e della difficoltà di movimento di questi il 46% ha dovuto cessarla, il 25% ridurla, il 10% cambiarla, mentre il 10% è stato prepensionato e l’1% licenziato. I costi della Sclerosi Multipla (studio AISM)

Regione Campania I Centri per la SM, attualmente, presenti in Aziende quali AO, AOU e ASL Centro Regionale per la diagnosi e cura della Sclerosi Multipla – Div. di Neurologia – A.O. Cardarelli Centro Sclerosi Multipla – A.O.R.N. Ospedale dei Colli Centro Sclerosi Multipla – Reparto di Neurologia – A.O. G. Rummo di Benevento Centro Provinciale Sclerosi Multipla A.O. S. Anna e S. Sebastiano – Caserta Centro Sclerosi Multipla – U.O. Neurologia – A.O. San Giuseppe Moscati di Avellino Centro Regionale per la Sclerosi Multipla – A.O.U. Federico II – Napoli Centro Sclerosi Multipla – Istituto di Sc. Neurologiche II Div. di Neurologia A.O.U. Federico II – Napoli Centro Regionale per la Sclerosi Multipla – I Clinica Neurologica, II Univ. degli Studi – Napoli Centro Regionale per la Sclerosi Multipla – II Clinica Neurologica, II Univ. degli Studi – Napoli Centro per la Sclerosi Mulptipla - Divisione Neurologica, A.O.U. San Giovanni di Dio – Salerno Centro Sclerosi Multipla – Ospedale San Paolo – Napoli Centro per la Sclerosi Multipla – ASL Salerno c/o U.O. di Neurologia, P.O Maria SS. Addolorata – Salerno Centro per la Sclerosi Multipla – ASL Caserta c/o Presidio Ospedaliero S. G. Moscati – Aversa (CE)

Le aziende con il D.Lgs. 286/99 hanno l’obbligo di istituire strumenti di governo interno. Alcuni strumenti di governo interno sono i sistemi di programmazione e controllo di gestione, che si articolano in quattro fasi principali (Anthony & Young ) programmazione formulazione del budget svolgimento e misurazione dell’attività reporting e valutazione

Pianificazione strategica E’ l’attività direzionale che con il supporto di adeguati sistemi informativi: 1)stabilisce gli obiettivi di fondo dell’azienda 2)individua gli obiettivi strategici più opportuni per consentire all’azienda di perdurare nel tempo soddisfacendo le esigenze dell’utenza 3)predisporre e reperire le risorse tecniche, umane e finanziarie necessarie

E’ l’attività direzionale che, sulla base degli indirizzi formulati tramite l’attività di pianificazione individua le concrete alternative di azione da realizzarsi nel breve periodo attribuendo e allocando risorse ai diversi livelli del governo aziendale definendo gli obiettivi, intesi in termini di risultati e performance aziendali Programmazione

E’ l’attività direzionale che sulla base di un continuo riscontro tra obiettivi e risultati concretamente ottenuti: assicura la realizzazione degli obiettivi aziendali monitora i risultati per facilitare: 1.la guida e il governo aziendale 2.l’attività di programmazione Controllo

I Definizione: II budget e uno “strumento di misurazione economico-finanziaria atto a rendere più razionale la gestione aziendale. (Bastia, 1989) DEFINIZIONE DI BUDGET (1)

II Definizione: Strumento di programmazione e controllo di gestione finalizzato all'articolazione di un sistema di obiettivi in relazione alla struttura organizzativa e ai livelli di responsabilità. (Anthony e Young, 1992) DEFINIZIONE DI BUDGET (2)

III Definizione: Il budget responsabilizza i dipartimenti/reparti sui risultati da conseguire e sulle risorse da impiegare, senza interferire nelle scelte di combinazione delle risorse e nello svolgimento dei processi tecnico- assistenziali che restano di esclusiva competenza dei dipartimenti/reparti (Rappini, 1998) DEFINIZIONE DI BUDGET (3)

invito proposte indicazioni del Comitato Budget negoziazione obiettivi

Logiche di negoziazione Bottom up o Top down?

Criticità 1.Tagli lineari regionali 2.Tagli lineari aziendali (Approccio Top Down) Budget inteso come tetto di spesa Budget calcolato sullo storico e non rispetto ad obiettivi/programmazione a monte Non piena consapevolezza delle ripercussioni sociali della malattia e dei relativi costi 3.Difficoltà del Centro Sm nello svolgimento attività routinarie (carenza risorse umane, difficoltà accesso farmaci, etc) 4.Difficoltà del farmacista nell’approvvigionamento farmaci e nella gestione magazzino 5.Inadeguatezza dei sistemi Informativi/informatici (difficoltà nel dimostrare l’attività svolta ed i risultati conseguiti)

Soluzioni: 1.Fornire strumenti alla direzione aziendale da spendere in sede regionale 2.Sottolineare l’importanza della presa in carico del paziente da parte del Centro SM finalizzata maggiore efficacia ma anche a recupero della mobilità passiva e recupero dei costi sociali 3.Dimostrare l’attività svolta attraverso registrazione tempestiva e completa di tutta l’attività! (apporto maggiore dei sistemi informativi/informatici) 4.Approccio Bottom Up per concertazione obiettivi alla luce di proposte concrete

Soluzioni: 1. Adozione di un percorso diagnostico terapeutico con la definizione a monte delle risorse assorbite durante l’anno 2. Ne consegue migliore programmazione nell’approvvigionamento farmaci e nella gestione del magazzino 3. Utilizzo di strumenti e di metodologie (ad es. HTA) per la valutazione delle innovazioni di prodotto (presidi, farmaci, etc.) e di processo (nuove metodiche) da portare in fase negoziale

La logica del Budget inteso come un opportunita’ per il centro SM!

GRAZIE PER L’ATTENZIONE