Il Sistema di Analisi e Valutazione

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Seminario: "La nuova frontiera della sicurezza: i sistemi di gestione"
Advertisements

La Teoria della Direzione Amministrativa
I vantaggi della Formazione per gli Enti Locali
CENTRO RETE QUALITA' UMBRA
La conoscenza del contesto territoriale
Maggio 2001 – capitolo n° 7 – 1/35 Approfondimento di DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIALE TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI.
GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE
Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale per la Campania DIREZIONE GENERALE POLO QUALITÀ DI NAPOLI a.s. 2007/2008 Istituto Comprensivo.
Competenze e capacità tecniche
Palermo, 19 ottobre 2005 Progetto Governance Progetto Pilota Regione Siciliana Kick Off.
Scelte di Progettazione Organizzativa Cap. 9
Imprenditorialità e managerialità
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
Il modello delle competenze per la gestione del personale
Il contesto abitanti dipendenti dirigenti 164
EVOLUZIONE NELL’UTILIZZO DELLE CONOSCENZE Evidence-based Medicine Linee-guida TRASFERIMENTO DELLE CONOSCENZE NELLA PRATICA.
La gestione del personale
Economia delle aziende pubbliche
Organizzazione Aziendale e Formazione Continua
Programmazione e Controllo nelle Aziende Pubbliche
La progettazione organizzativa
1 Progettare e operare nella scuola dellautonomia Attività di formazione del personale del sistema scolastico Tratto da LA SCUOLA per lo Sviluppo Programma.
LA FORMA PROFESSIONALE
1 PROGRAMMARE SIGNIFICA COORDINARE LINTERVENTO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE AL FINE DI CONSEGUIRE GLI OBIETTIVI STABILITI NELLA FASE DI DEFINIZIONE.
PIANIFICARE, PROGRAMMARE E CONTROLLARE
Studio della politica turistica
Progetto Integrazione sociale e scolastica Livia Bovina, WS
rendicontazione delle Aziende Sanitarie
L’organizzazione scientifica del lavoro:
Teoria allargata della contingenza (Mintzberg) – 1 Le parti dell’organizzazione: 1. Nucleo operativo – addetti al sistema produttivo; 2. Vertice strategico.
Gli elementi di base della progettazione organizzativa
Corso di Sistemi organizzativi complessi
Progettare una ricerca: approcci e metodologie
La P.A. delineata dal D.lgs n. 150/2009
Dipartimento della Funzione Pubblica
Area: la gestione dei progetti complessi
Roma Giancarlo Galardi
Amministratore Delegato
Progetto Competenze In Rete PON Governance e Azioni di Sistema (FSE) Obiettivo 1 - Convergenza Asse E Capacita istituzionale - Obiettivo specifico.
Gli enti ed uffici del Sistema statistico nazionale uniformano la propria attività ai seguenti principi.
FONDAMENTI DI INFORMATICA III A2A2-1 CARATTERISTICHE E MODELLIZZAZIONE DEL LAVORO DUFFICIO Argomento 2 Approfondimento 2 CARATTERISTICHE E MODELLIZZAZIONE.
Il ruolo delle Risorse Umane
1 Dai principi all'effettiva misurazione e valutazione dei risultati Giornata della trasparenza – CCIAA Prato 19 luglio 2012.
1 Unità locali EQUAL RESTORE sintesi della ricerca.
Trasparenza e rendicontazione in sanità
GLI STRUMENTI PER LA DIAGNOSTICA Marco Mariani Università degli Studi di Bologna Roma, 23 giugno 2005.
Dipartimento di Economia Lezione n.3. Economia delle Aziende Pubbliche LAUTONOMIA NELLE VARIE CLASSI DI AZIENDE PUBBLICHE.
Obiettivo CReO Competitività Regionale e Occupazione FESR – Fondo Europeo Sviluppo Regionale VAS - VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Avvio delle.
La struttura organizzativa e informativa del controllo
Economia e Organizzazione Aziendale - CdL Comunicazione Digitale (11)
Verso un sistema europeo delle qualificazioni e dei crediti
METODI E CONTROLLI STATISTICI DI PROCESSO
Progettare per competenze
Cartografia delle posizioni - Comunicazione Settembre 2011 Direzione Sviluppo RU Gruppo Gestione dei talenti.
LE COMPONENTI DEL SISTEMA INFORMATIVO
1 ORGAMIZZAZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE UMANE. 2 PRESENTAZIONE DEL CORSO L’Organizzazione aziendale La gestione delle persone.
LA DIMENSIONE IMMATERIALE DEL CONTROLLO
FORMAZIONE AZIENDALE E ANALISI DEI BISOGNI FORMATIVI
Il modello dell’EFQM (European Foundation of Quality Management) leadership gestione del perso- nale strategia e politiche risorse sistemi operativi soddisfa-
FORMaZIONE nella P UBBLICA A MMINISTRAZIONE tappe evolutive di un sistema di governo del processo formativo 26 marzo 2014 Palazzo Isimbardi - Milano Area.
Policy making condiviso nelle organizzazioni pubbliche: il ruolo della funzione centrale Personale e Organizzazione.
L’Amministrazione Finanziaria
Organizzazione Aziendale
Qualità nei laboratori di ricerca e albo laboratori altamente specializzati Workshop, Genova 08 novembre 2002 G.B. Rossi: Qualità e miglioramento nei laboratori.
INDICATORI SOCIALI E VALUTATIVI
Forum P.A. – Roma, 13 Maggio 2004 Il Vademecum per l’eLearning nelle P.A., Rosamaria Barrese Il Vademecum per l’eLearning nelle Pubbliche Amministrazioni.
La valutazione della performance nelle aziende sanitarie
1 Il regolamento di organizzazione A cura del dott. Arturo Bianco.
La rete di servizi Perché parliamo di rete? Cos’è una “rete organizzativa”? Chi sono gli attori della rete? Come funziona una rete?
1 METODOLOGIA DEL SISTEMA DI DIREZIONE PER OBIETTIVI E DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEI DIRETTORI REGIONALI REGIONE PIEMONTE.
Transcript della presentazione:

Il Sistema di Analisi e Valutazione delle Posizioni Dirigenziali ed Organizzative Documento di Presentazione Draft

Obiettivo della Presentazione Illustrare il processo e le metodologie di analisi, descrizione e valutazione delle Posizioni dirigenziali ed Organizzative del Comune di Torino nell’attuale assetto ai fini dell’applicazione dei rispettivi CCNL

Introduzione Il Comune di Torino si è dotato, fin dal 1999, di un sistema di valutazione delle Posizioni Dirigenziali allo scopo di sviluppare un sistema retributivo coerente con il CCNL e idoneo a valorizzare le differenze oggettive di contenuto di lavoro e responsabilità sui risultati presenti nell’organizzazione del Comune. Oggi, il Comune di Torino intende effettuare un nuovo passo evolutivo nella direzione già intrapresa, dotandosi di un nuovo sistema di valutazione, congruente e correlato al precedente, in grado di consentire la confrontabilità dei valori di contenuto e retributivi interni anche con sistemi esterni di riferimento in un’ottica progressiva di avvicinamento a prassi retributive comparabili con quelle del mercato generale del lavoro. A tale scopo il nuovo sistema di valutazione sarà basato direttamente sul metodo Hay (che costituiva già la base metodologica di riferimento del metodo TO-Due). Il metodo Hay, difatti, costituisce il metodo di valutazione per punteggi più diffuso a livello nazionale ed internazionale, sia nel settore della PA (con i necessari adattamenti metodologici) sia in tutti i settori delle Aziende private. Al fine di garantire, inoltre, la massima coerenza nelle politiche di gestione delle risorse manageriali, il nuovo sistema di valutazione viene esteso anche alle Posizioni Organizzative. Il nuovo sistema richiederà, come il precedente, una gestione dinamica che aggiornerà secondo prassi definite le valutazioni in coerenza con l’evoluzione del sistema organizzativo.

Utilizzo del Metodo Hay per la Definizione della Prassi Retributiva Euro Y=60,5 x HP + 60.500       P=60,5 €/HP (Pendenza)               50.450 Euro   I=60.500 € (Intercetta) 406 HP Punti Hay

Curve Retributive del Mercato del Lavoro Euro Q3 Politica    AVG Mercato Generale/Selezionato    Mdn    Q1      D1 D9 (sopra si colloca il 10% delle organizz.) Q3 (sopra si colloca il 25% delle organizz.) AVG (media aritmetica retibuzioni min./max.) Mdn (sopra si colloca il 50% delle organizz.) Q1 (sopra si colloca il 75% delle organizz.) D1 (sopra si colloca il 90% delle organizz.)   Punti Hay Definizione della Politica Retributiva rispetto alle Prassi di mercato di riferimento (D1, Q1, ecc.)

Determinazione del Posizionamento Retributivo Q3 Euro Mdn Politica Q1 Prassi D1 Distanza Prassi-Politica Differenziale retributivo Punti Hay Valutazione del posizionamento della Prassi rispetto alla Politica Retributiva Valutazione del differenziale retributivo (crescita della retribuzione al crescere delle responsabilità - Punti Hay)

Indice Il Metodo Hay

Metodologia di Valutazione delle Posizioni (Metodo Hay) CARATTERISTICHE: Adattato per il Settore Pubblico anche sulla base di prassi Hay internazionali, con introduzione, in particolare, di riferimenti ai concetti di Funzione Pubblica, Responsabilità di Procedimento e Autonomia Gestionale Standardizzato, ampiamente collaudato e confrontabile con altre realtà organizzative esterne, essendo stato applicato nei maggiori Comuni Italiani e nelle Local Authorities e altre Amministrazioni Pubbliche in Canada, Gran Bretagna, Francia, etc. Basato su fattori riferiti sia a categorie di complessità che di responsabilità Qualità della valutazione assicurata da definiti criteri e metodi di controllo

Principi - Analisi e Descrizione delle Posizioni L’Analisi delle Posizioni è il processo mediante il quale ogni posizione organizzativa viene analizzata e descritta in un documento strutturato per la comprensione dei relativi contenuti di lavoro. L’analisi prescinde dalle caratteristiche o prestazioni dei titolari Caratteristiche delle persone Livello di prestazione Profilo Organizzativo Caratteristiche del lavoro Rilevazione sistematica di tutti gli elementi oggettivi caratterizzanti il lavoro Collocazione organizzativa e collegamenti Dimensioni gestite Progetti/obiettivi …………………………….

Metodologia di Analisi delle Posizioni di Vertice Dimensioni Sociali e del Territorio Dimensioni Economiche Missione - Finalità Contesto Esterno Strategico Operativo Organizzativo Principali linee di evoluzione ed esigenze di sviluppo Politiche/programmi di intervento e gestionali Modello e Articolazione Organizzativa Progetti/obiettivi Processi/ procedimenti Dimensioni Organizzative Dimensioni Operative

Metodologia di Analisi delle Posizioni Contesto Esterno Contesto Strategico Contesto Organizzativo Contesto Operativo Missione Finalità POSIZIONI DI VERTICE (Vice Direttori e Direttori di Divisione membri del CODIR) Progetti/obiettivi Procedimenti Economiche Operative Organizzative Organigramma Rapporti esterni Dimensioni Quadro Organizzativo Operativo Missione Finalità POSIZIONI APICALI (altri Direttori e Dirigenti Coordinatori) Altri elementi di Contesto derivabili dalla Posizione superiore ALTRE POSIZIONI DIRIGENZIALI Missione Finalità Dimensioni Elementi derivabili dalla Posizione superiore

Principi del Metodo Hay di Valutazione delle Posizioni Competenza Una posizione richiede l’utilizzo di conoscenze ed esperienze........ .......per risolvere dei problemi e/o prendere decisioni........ Complessità Decisionale .......al fine di raggiungere scopi e risultati Finalità

Metodologia di Valutazione delle Posizioni (Metodo Hay) Preparazione Tecnica Una posizione richiede l’utilizzo di competenze........ Competenza Capacità nelle Relazioni Umane Punteggio Competenza Competenza Manageriale + Contesto del Pensiero Punteggio Complessità Decisionale Complessità Decisionale .......per risolvere dei problemi........ PUNTI TOTALI Difficoltà del Processo Mentale + Discrezionalità .......al fine di raggiungere scopi e risultati Finalità Punteggio Finalità Dimensione Influenzata Responsabilità Verifica del Profilo

Fattore Competenza E’ la somma totale di ogni conoscenza, capacità, comunque acquisita, necessaria per ricoprire adeguatamente una Posizione Conoscenza Ampiezza e/o profondità di conoscenze ed esperienze in campo tecnico, giuridico, amministrativo per studiare/impostare programmi e progetti relativi ai prodotti/servizi di competenza. Ampiezza della competenza necessaria per pianificare integrare e coordinare la realizzazione di prodotti/servizi o programmi/progetti, attraverso la gestione di processi/procedimenti e risorse. Necessaria per sviluppare e/o mantenere rapporti con interlocutori interni/esterni o per sviluppare e motivare le risorse umane Preparazione Tecnica Esperienza Eterogeneità dei processi/procedimenti Competenza Manageriale Orizzonte Temporale Impatto sul Contesto Socio/Economico Diversità Capacità nelle Relazioni Umane Valenza

Fattore Complessità Decisionale E’ l’autonomia ed originalità del pensiero richieste alla Posizione per analizzare, valutare i problemi e proporre o decidere le necessarie azioni risolutive. Poiché alla base di ogni processo mentale c’è la conoscenza di fatti, norme e tecniche, la Complessità Decisionale è in rapporto percentuale con la Competenza (CD = % CO) Rigidità Normativa Contesto del Pensiero Vincoli e limiti posti dal contesto di riferimento inteso come quadro degli indirizzi normativi e regolamentari Complessità/variabilità dei problemi tecnico/operativi e gestionali e relativa difficoltà di risoluzione. Livello Gestionale Innovazione Difficoltà del Processo Mentale Livello di Analisi

Fattore Finalità E’ la responsabilità di un’azione e delle sue conseguenze e misura pertanto l’effetto di una Posizione sui risultati finali dell’organizzazione Livello Grado di indirizzo e controllo a cui si è soggetti in relazione al livello organizzativo di appartenenza (in coerenza con quanto previsto nel Regolamento di Ordinamento degli Uffici e dei Servizi). Valore in Euro, su base annuale, delle voci di bilancio (spese correnti e in conto capitale, entrate) maggiormente influenzate dalla Posizione. Grado di responsabilità sulla dimensione economica (remota, contributoria, diretta/condivisa, diretta primaria). Discrezionalità Delega Dimensione Influenzata Risultato Responsabilità Responsabilità Dimensione Economica (milioni)

La Metrica Hay PRINCIPI (Weber e Wundt) Nel comparare oggetti non percepiamo una differenza assoluta, ma il rapporto in termini di grandezza degli oggetti comparati. La differenza non è indipendente dagli oggetti stessi, ma è relativa alla loro grandezza ed è una percentuale costante di uno di essi. La frazione costante che indica una differenza di percezione deve essere individuata sperimentalmente. Nel comparare job tale frazione costante è stata identificata, con il metodo Hay, pari ad 1/7 (circa il 15%). METRICA HAY 43 50 57 66 76 87 100 115 132 152 175 200 230 264 304 350 400 460 528 608 700 800 920 1056 1216 1400 .....................................

Driver di Valutazione Competenza Complessità Decisionale Finalità FATTORI DRIVER ELEMENTI Preparazione Tecnica Esperienza Servizi/Prodotti Sistemi/Tecnologie Competenza Complessità Decisionale Finalità Funzioni/Processi/Procedimenti Assets/Risorse Competenza Manageriale Processi, Strutture e Dimensioni gestite Capacità nelle Relazioni Umane Rapporti interni ed esterni Tipologia rapporti con Fornitori/Autorità e Cittadini Personale coordinato e compiti di gestione Vincoli normativi ed organizzativi Contesto del Pensiero Piani/Politiche Normative e Regolamenti Progetti/Obiettivi Grado di Innovazione/ variabilità problemi Difficoltà del Processo Mentale Discrezionalità Correlata alla Complessità Decisionale Livello Organizzativo Autonomia Propositiva Entrate Spese Correnti Spese in Conto Capitale Dimensione Influenzata Dimensione Economica Responsabilità Livello di condivisione/contribuzione su finalità specifiche Diretta/Indiretta

Regole Applicative del Metodo Hay Le differenze di step nella metrica Hay vanno interpretate come segue, in termini d percezione: Differenze di 1 step rappresentano differenze minime percepibili di contenuto del lavoro (nell’ambito di un determinato fattore). Differenze di 2 step rappresentano differenze chiaramente percepibili (tipiche ad esempio di quelle esistenti tra posizioni “capo/collaboratore”). Differenze di 3 o più step sono differenze normalmente colmabili, nell’ambito di percorsi di carriera, solo attraverso due o più promozioni intermedie in un arco temporale almeno decennale. Il metodo Hay definisce, inoltre, una serie di regole interpretative metriche e di composizione percentuale del punteggio tra i tre fattori, correlate: al livello di appartenenza (strategico, gestionale, di supervisione operativa e di esecuzione) alla natura del lavoro e dei suoi obiettivi (“line operativa”, “tecnostruttura”, “staff/supporto”, “studio e ricerca”), a parametri statisticamente determinati di natura oggettiva (classi dimensionali) o derivanti da principi organizzativi universalmente condivisi (ad es.: distanze capo/collaboratore). Tali regole consentono di raggiungere elevati livelli di congruenza interna ed esterna delle valutazioni prodotte.

Modalità di Applicazione del Metodo Hay nel Comune di Torino La valutazione delle Posizioni Dirigenziali ed Organizzative è stata effettuata secondo un approccio differenziato, articolato nelle seguenti fasi: Valutazione “puntuale” su un campione sufficientemente esteso di Posizioni Dirigenziali (80), previa intervista ai titolari e descrizione Estensione della valutazione per comparazione/correlazione sulla restante popolazione di Posizioni, in particolare utilizzando il precedente impianto di valutazione definito con il metodo TO-Due, nonché le regole applicative del metodo Hay Tale approccio ha consentito di minimizzare costi e tempi di sviluppo del sistema e di garantire la congruenza con il precedente sistema di classificazione.