L’AUTISTA SOCCORRITORE Cap. XIV L’Approccio Del Personale Sanitario All’Elisoccorso Ugo Cristina, “CV OSPITALETTO”
OBBIETTIVO Avere un minimo di nozioni che ci consentano di approcciarsi all’aeromobile limitando al minimo i rischi L’atterraggio di un elicottero in zona diversa da una piattaforma realizzata per tale scopo o, in misura ancora maggiore, in un area extra - aeroportuale, comporta moltissime incognite.
PRINCIPI DI BASE ATTERAGGIO SCELTA DELL’AREA AVVICINAMENTO PREPARAZIONE DECOLLO ALLONTANAMENTO
INDIVIDUAZIONE DELL’AREA Essere lontano da fili tesi, quali teleferiche o linee elettriche (segnalarle se nelle vicinanze) Non trovarsi in un avvallamento ma piuttosto in un luogo sopraelevato
INDIVIDUAZIONE DELL’AREA Essere pianeggianti e privi di ostacoli e consentire un buon angolo di avvicinamento Avere il fono solido (se polveroso, va bagnato con cura, se innevato, va battuto)
INDIVIDUAZIONE DELL’AREA Controllare che non vi siano oggetti che possano essere sollevati dal flusso d’aria del rotore IMPORTANTE: ogni nostro movimento deve essere visibile da chi si trova ai comandi dell’aeromobile.
COMUNICAZIONE Per segnalare l’area di atterraggio posizionare l’ambulanza in modo visibile con lampeggianti accesi
COMUNICAZIONE Per comunicare si può utilizzare anche l’apparato radio portatile o fisso dell’ambulanza Se necessario utilizzare il fumogeno in modo da favorire la localizzazione e dare la direzione del vento
SICUREZZA In caso il PZ sia trasportato all’elicottero con l’ambulanza, ci si deve fermare ad almeno 15 Mt. Indossare sempre gli occhiali protettivi durante le operazioni con l’elicottero
SICUREZZA NON - bisogna sostare o passare vicino al rotore di coda L’operatore deve essere visibile dal pilota o tecnico di volo, ci si avvicina solo al suo ordine