CENSIMENTO
Definizione: FESTO p. 408 L: iure, lege, libertate republica communiter uti oportet; gloria atque honore, quomodo sibi quisque struxit “del diritto, della legge, della libertà, dello stato si deve godere tutti insieme; la gloria e l’onore ciascuno se li procuri da sé”
Uguaglianza di diritto Diseguaglianza sociale Il concetto è sancito nell’operazione del CENSUS Il termine deriva dal sanscrito ÇAMS CENS = evocare con la parola; far esistere nominando
FUNZIONI DEL CENSUS Militare Finanziario Politico
SVOLGIMENTO DEL CENSUS CHI LO SVOLGE QUANDO SI SVOLGE DOVE SI SVOLGE COME SI SVOLGE
CHI LO SVOLGE Fino al 459 a.C. le operazioni di censimento erano prerogativa dei consoli; tra 459 a.C. e 444 a.C periodo oscuro; 443 a.C. Tribuni militum censoria potestate (Liv. IV 8, 2: hic annus censurae initium fuit) 434 a.C.: lex Aemilia de censura minuenda 367 a.C.: assetto definitivo. 63 a.C.: ultima censura prima di Augusto.
CENSORI Collegialità perfetta Eletti nei comizi centuriati attraverso Auspicia maggiori; → lex de potestate censoria; - Durata in carica: 18 mesi; - Non hanno imperium, né coercitio, né ius agendi cum populo (se non per le operazioni di censimento) o cum patribus; - Non hanno littori - Compiti: - Censimento; - Regimen morum; - Lectio senatus (dal 312 a.C., dopo il plebiscitum Ovinium); - Gestione di alcune porzioni di ager publicus;
QUANDO SI SVOLGE Quinto quoque anno (ogni quattro anni) lex censui censendo (editto con data e criteri del censimento) Lustratio finale (solenni suovetaurilia)
DOVE SI SVOLGE Nel Campo Marzio fuori del pomerio denario di P. Fonteius P. f. Capito (circa. 54 a.C.) D/ P· FONTEIVS· CAPITO· III· VIR· CONCORDIA testa di Concordia velata R/, T· DIDI· — IMP· — VIL· PVB Villa Pubblica in Campo Marzio
COME SI SVOLGE prima del IV secolo a.C. Il cittadino si presenta ai funzionari ed elenca quanto di sua pertinenza (bona censui censendo): Nucleo familiare Tutto ciò che ricade nella categoria delle res mancipi (terreni, servitù prediali, schiavi, bestiame grosso) Mancipium (da manus e capere)=piena proprietà, diritto di acquistare o vendere
Non dichiara le res nec mancipi : Bestiame piccolo (animali da cortile) Suppellettili Denaro liquido
Dichiarazione dopo il IV secolo a.C.: Metallo non coniato (Festo p. 322 L) Beni di lusso (schiavi belli o colti; veicoli di prestigio, denaro liquido ecc.) Immobili (case urbane e rustiche) La superfice e il valore relativo erano calcolate in base al “numero delle tegole” Debiti
La dichiarazione non basta I censori provvedono a: Stimare il patrimonio (la stima può essere di molto superiore al valore dichiarato) Esaminare i costumi
Nota censoria Assume le forme di un vero e proprio processo con citazione, accusa, testimonianze e difesa; Si applica a comportamenti contrari al mos
- Durante il servizio militare Codardia Renitenza alla leva Disobbedienza - Nella condotta politica - Nella vita privata “I Romani estendendo l’autorità dei censori fin nella camera da letto fecero di questa magistratura il guardiano e il controllore di tutto ciò che avveniva nella casa” (Dionisio di Alicarnasso XX 13, 2)
Ignominia Celibato Eccessiva severità verso moglie, figli, schiavi Disobbedienza Spergiuro Lusso smodato Cattiva gestione del patrimonio Mestieri infamanti - gladiatura volontaria - attori e mimi - prostituzione
SANZIONI Cambio di tribù Cambio di centuria Iscrizione nella centuria degli aerarii (= contribuenti) “inter aerarios referre” “I censori colpivano i cittadini in questo modo: colui che era senatore lo espellevano dal senato; colui che era cavaliere, lo privavano del cavallo pubblico. Colui che era semplice plebeo lo iscrivevano sui registri dei Ceriti e lo facevano aerarius con la conseguenza che egli non era più iscritto nel registro della sua centuria. Egli rimaneva cittadino soltanto per pagare il suo tributo allo stato” (Pseudo -Asconio p. 103 Or.)
Compilazione delle liste Lista dei cittadini (maschi adulti compresi liberti, proletarii e capite censi) Vedove ed orfani (per motivi fiscali) Adsidui (lett. “Uomini seduti” provvisti di patrimonio e quindi atti al servizio militare) Qui arma ferre possunt (mobilitabili) Iuniores (17-45 anni) Seniores (45 in poi) Qui equo merere debet
RECOGNITIO EQUITUM I giovani più ricchi appartenenti alla I classe sono arruolati nella cavalleria Il cavallo è fornito dallo stato (equo publico) La ferma militare dura 10 anni Al termine della ferma si presentano ai censori per la recognitio equitum
Se passano l’esame il censore proclama: traduc equum = fai passare il cavallo, portati via il cavallo (mantieni lo status di cavaliere) Se non passano l’esame cessano di essere cavalieri e tornano nella I classe (tra i motivi di esclusione, oltre a quelli di carattere militare o politico, ci sono ad esempio l’obesità del cavaliere o la magrezza del cavallo)
LECTIO SENATUS Lex Ovinia de senatus lectione (318-312 a.C.) stabilì che “da ogni ordine i censori previo giuramento ammettessero in senato tutti i migliori curiatim” Festo p. 290 L «donec Ovinia tribunicia intervenit, qua sanctum est, ut censores ex omni ordine optimum quemque curiatim in senatum legerent»
Tavole di Heraclea Museo Archeologico Nazionale di Napoli rinvenute nel sito di Ucio (Montalbano Jonico) in Lucania nel territorio dell’antica Heraclea Tavole di bronzo opistografe Sec. IV a.C. – III a.C./ Sec. I a.C. La tavola più recente riporta la cd. lex Iulia municipalis, con provvedimenti a carattere generale sulla riorganizzazione amministrativa delle città tra cui disposizioni sui censimenti locali
Le cifre del « census» romano (508 a.c. - 14 d.C.)
Lustrum Varrone, La lingua latina, VI 86-87 Ora io riporterò dapprima alcuni passi tolti dal “Manuale dei Censori”: «Appena il censore, di notte, nel recinto sacro avrà preso gli auspici e dal cielo sarà venuto il responso, ordini al banditore di convocare il popolo, con queste parole: «Possa ciò portare bene, fortuna, felicità e salute al popolo romano - ai Quiriti - e allo Stato del popolo romano - dei Quiriti -, a me e al mio collega, alla nostra lealtà e alla nostra funzione di magistrati: tutti i Quiriti che sono sotto le armi come soldati, i cittadini privati, i rappresentanti di tutte le tribù, convoca qui da me in assemblea (inlicium), se c'è qualcuno che per sé o per un altro desidera che gli venga reso conto della tassazione fissata dal censore». Il banditore rivolge l’invito dapprima stando nel recinto sacro, poi lo ripete dall’alto delle mura. Appena si fa giorno, i censori, i segretari, i magistrati si ungono di mirra e profumi. Appena giunti i pretori, i tribuni della plebe e tutti quelli che sono stati invitati all'assemblea,i censori estraggono a sorte chi dei due deve dirigere la cerimonia di purificazione Dove è stato fatto il recinto sacro tiene poi l’assemblea il censore destinato a presiedere la cerimonia purificatoria.
Immagini del censimento Ara cd. di Domizio Enobarbo Roma, Museo della civiltà romana (ricostruzione)
La base presenta su tre lati un thiasos (corteo che celebra il culto di un dio) che partecipa alle nozze di Nettuno e Anfitrite Monaco, Gliptoteca
Il quarto lato illustra la celebrazione di un censimento romano Parigi, Louvre
Ricostruzione della base secondo Filippo Coarelli La base doveva sostenere le statue di Nettuno, Anfitrite, Achille
La figura togata al centro, a destra dell’altare, costituisce il punto focale �del rilievo storico. Si tratta del censore sacrificante, assistito da tre camilli (due dietro l'altare e uno alle spalle del magistrato). Dall'altro lato dell'altare si trova la figura in armatura del dio Marte, protettore del Campo Marzio, il luogo dove si svolge il lustrum, la cerimonia conclusiva del censimento. Alle spalle di Marte due suonatori
All'estrema destra del rilievo compaiono tre soldati (uno con cavallo), mentre altri due si trovano a sinistra dei suonatori: si tratta di una precisa allusione al popolo in armi e secondo alcuni studiosi raffigura le cinque classes del censo dell'esercito romano. i particolari iconografici (la toga corta e la tipologia delle armature dei soldati) inducono a datare l’ara in un'epoca di poco anteriore alla riforma mariana dell'esercito (107 a.C.)
Da civis a miles iurator All'estrema sinistra del rilievo si trovano uno iurator, che registra sulle tabulae censorie la dichiarazione di un cittadino e due togati; uno ha in mano un dittico, che contiene forse i dati da dichiarare; il secondo si rivolge a un terzo personaggio in piedi e gli posa una mano sul braccio. Questi, infine, indica il soldato, che si volge a guardare la scena. Da civis a miles iurator
Censimenti provinciali CIL III 6687 = ILS 2683 Syria (Beyrut / Berytus) Q(uintus) Aemilius Q(uinti) f(ilius) / Pal(atina) Secundus [in] / castris divi Aug(usti) [sub] / P(ublio) Sulpi[c]io Quirinio le[g(ato) Aug(usti)] / [Ca]esaris Syriae honori/bus decoratus pr[a]efect(us) / cohort(is) Aug(usti) I pr[a]efect(us) cohort(is) II classicae idem / iussu Quirini censum egi / Apamenae civitatis mil/lium homin(um) civium CXVII / idem missu Quirini adversus / Ituraeos in Libano monte / castellum eorum cepi et ante / militiem praefect(us) fabrum / delatus a duobus co(n)s(ulibus) ad ae/rarium et in colonia / quaestor aedil(is) II duumvir II / pontifexs(!) / ibi positi sunt Q(uintus) Aemilius Q(uinti) f(ilius) Pal(atina) / Secundus f(ilius) et Aemilia Chia lib(erta) / h(oc) m(onumentum) amplius h(eredem) n(on) s(equetur)