Verso l’unificazione nazionale ( )

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Transcript della presentazione:

Verso l’unificazione nazionale (1849-1861) Solo il Regno di Sardegna poteva realizzare l’indipendenza perché disponeva di un potente apparato militare; era governato da una monarchia costituzionale libera dall’influenza austriaca; poteva garantire di realizzare il progetto d’indipendenza secondo i principi del liberismo moderato.

Il pensiero di Cavour Camillo Benso, conte di Cavour e primo ministro del Regno di Sardegna dal 1852, era consapevole che il Regno di Sardegna da solo non ce l’avrebbe fatta, MA era necessario un sistema di alleanze internazionali.

La Guerra di Crimea Scoppiata nel 1854 fra Russia e una coalizione formata da Turchia, Francia e Inghilterra Il Piemonte si schierò contro l’Impero russo e inviò un contingente di 18.000 bersaglieri (1/10 dei quali morì per epidemia), che partecipò all’assedio di Sebastopoli Questo servì a Cavour per poter partecipare alle trattative di pace e presentare alle potenze europee la questione dell’Indipendenza dell’Italia Napoleone III

La diplomazia cavouriana 1/2 Cavour iniziò da subito a trattare con Napoleone III (imperatore dei francesi e nipote di Napoleone) Ma un attentato del repubblicano Felice Orsini a Napoleone III stava facendo fallire le trattative

La diplomazia cavouriana 2/2 Orsini venne condannato a morte Cavour riuscì a girare a suo vantaggio la situazione: disse che questo attentato dimostrava come l’Italia fosse a rischio di rivolte democratiche e solo un intervento francese accanto al Piemonte avrebbe scongiurato il pericolo

Trattati di Plombières Si giunse a questo accordo segreto, un’alleanza difensiva, stipulato il 20 luglio 1858: La Francia avrebbe aiutato il Piemonte se fosse stato attaccato dall’Austria 1.1 In cambio la Francia avrebbe avuto Nizza e Savoia L’Italia, una volta indipendente, sarebbe stata divisa in tre Stati per non renderla troppo forte: Regno dell’Alta Italia, Regno dell’Italia centrale e Regno dell’Italia meridionale

La II guerra di Indipendenza Il problema era “convincere” l’Austria ad attaccare il Piemonte Troppo semplice per Cavour, che ordinò delle esercitazioni militari proprio sul confine con il Lombardo-Veneto, lungo il Ticino Il 23 aprile del 1859 l’Austria, innervosita, inviò un ultimatum al Piemonte, che rispose sdegnato Il 26 aprile 1859 l’Austria invadeva il Piemonte e la Francia entrava in guerra

Le battaglie Prima vittoria piemontese a Magenta (4 giugno) Presa Milano, doppia vittoria a Solferino e San Martino (24 giugno)

Fine della guerra Quest’ultima battaglia fu molto sanguinosa e in Francia cominciarono a sorgere proteste Senza avvisare il Piemonte, Napoleone III firmò un armistizio con l’Austria (Villafranca – 11 luglio 1859) La successiva Pace di Zurigo stabilì che: La Lombardia passava al Piemonte (tramite la Francia) il Veneto rimaneva all’Austria Vittorio Emanuele II accettò a malincuore, Cavour invece si dimise

Le trattative con la Francia Alla Francia andarono Nizza e la Savoia, ma Napoleone fu costretto ad accettare in cambio le annessioni al Piemonte della Toscana e dell’Emilia, della Romagna, di Parma e Modena Per le annessioni dei nuovi territori vennero fatti dei plebisciti che diedero risultati bulgari (+ del 90% di sì) L’Italia stava nascendo: nel marzo del 1860 il primo nucleo era formato da Piemonte, Liguria, Sardegna,Toscana, Emilia e Romagna

L’Italia nel marzo 1860 Nell’aprile del 1860 si riunì il nuovo parlamento allargato alle nuove regioni. Emerse forte la volontà di continuare l’opera di unificazione. Mancava ancora tutto il Sud d’Italia. Ma ora c’era bisogno di un intervento democratico…