SONORIZZAZIONE DI UNA STORIA

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Transcript della presentazione:

SONORIZZAZIONE DI UNA STORIA DIDATTICA DELLA MUSICA SONORIZZAZIONE DI UNA STORIA Studenti del Liceo SocioPsicoPedagogico Insegnante: Alessandra Mantovani

L'IDEA DALLA QUALE PARTIRE...

Utilizzare gli strumentini ritmici e melodici, come oggetti intermediari per avvicinarsi – conoscere – rispettare l’altro, come modo per iniziare un percorso dove non si fa musica per la musica, ma dove la musica diventa a sua volta uno strumento per l’educazione alla pace, alla convivenza, allo sviluppo della propria creatività in relazione agli spazi creativi degli altri…  

Creare un ambiente accogliente scambiare opinioni; proporre soluzioni; Il cooperative learning e l'educazione musicale per imparare a... Creare un ambiente accogliente scambiare opinioni; proporre soluzioni; condividere idee.

Attività cooperativa: Uso della struttura Carousel per la formazione dei gruppi Setting   Banchi, uno accanto all’altro, lungo il perimetro delle pareti dell’aula. Sedie davanti ai banchi, in modo tale che si possano utilizzare per la seduta. Leggera curvatura negli angoli, per permettere l’eventuale cerchio. Al centro dell’aula, disposti a piccolo cerchio, 5 cartelline colorate (5 colori diversi), contenenti ognuna 2 brevi racconti o poesie (della durata non superiore a circa 2 minuti), e un foglio bianco. Accanto alle cartelline, ma distribuiti casualmente, 20 strumentini ritmici e melodici (metallofoni, glokenspiele, bastone della pioggia, maracas, pentolino sonoro, guiro, tamuri, xilofoni, triangoli, ecc…).

Attività cooperativa: Uso della struttura Carousel per la formazione dei gruppi L’insegnante chiede che 5 ragazzi, in modo del tutto volontario, si avvicinino al piccolo cerchio del materiale e scelgano ognuno una cartellina.   I 5 ragazzi devono poi: - leggere e scegliere uno dei 2 brani di lettura proposti; - scegliere e prelevare 4 strumentini fra quelli offerti; - disporsi in un angolo dell’aula con tutti i materiali; - iniziare la lettura a mezza voce del brano scelto (tale da farsi sentire dal gruppo classe, ma da non sovrapporsi agli altri 4 lettori che contemporaneamente… o con tempi diversi, inizieranno la stessa procedura)

I rimanenti 20 ragazzi iniziano a camminare per l’aula ascoltando (a tratti e quindi parzialmente), la lettura delle storie, cogliendone il senso, l’intonazione, il ritmo e l’enfasi… e osservando gli strumentini scelti dal compagno.   Ognuno di loro dovrà scegliere dove fermarsi, a quale gruppo appartenere. Ogni gruppo, in ogni caso, non dovrebbe essere formato da più di 5 componenti. Esempio della sistemazione degli studenti per Carousel

Compito del gruppo (task) Ogni gruppo dovrà SONORIZZARE la storia scelta, con possibilità di “allargare” il racconto, “accorciarlo”, “trasformarlo”, in base al percorso di scoperta dei suoni legati alle parole e al senso delle frasi, che si troveranno a condividere con gli altri.

Porsi in relazione con gli altri; Abilità coinvolte Porsi in relazione con gli altri; Dimostrare disponibilità e accoglienza; Attenzione; Ascolto; Rispettare le soluzioni altrui; Rispettare le regole.

Ruoli all'interno di ogni gruppo lettore della storia + consigliere trascrittore della partitura (che potrà essere in notazione classica –con pentagramma e note- oppure, in notazione creativa purché sia accompagnata da una legenda per l’interpretazione oggettiva dei segni individuati) primo musicista + coordinatore secondo musicista + timer - terzo musicista + espositore del lavoro alla classe

Considerazioni finali In una prima fase, della mia esperienza in Didattica della Musica, facevo cantare i ragazzi una canzone a loro scelta (al posto della sonorizzazione d’insieme). 5 ragazzi sceglievano un canto (ognuno uno diverso, quello che a loro piaceva di più), e gli altri dopo averli ascoltati un po’ tutti, camminando liberamente per l’aula, dovevano avvicinarsi al canto che più li coinvolgeva e formare così un nuovo gruppo. Era interessante puntare sul canto, sulla musica, invece di dover scegliere la persona, l’amico. Il problema era legato all’imbarazzo di doversi esibire di fronte agli altri... non tutti accettano di sottoporsi a questo tipo di performance, soprattutto a questa età! Così, ho sostituito al canto solistico gli strumentini musicali e, mi sembra, che i risultati siano migliori... magari il prossimo anno mi invento qualcosa di nuovo... sempre grazie alle idee e al prezioso “stare insieme” di ARIAC.