Direzione Generale Sanità Export Fed. Russa e Custom Union - Valutazione degli esiti e follow up dellispezione del maggio Analisi delle principali problematiche emerse nel corso dellispezione
Direzione Generale Sanità premessa Dal 14 al 25 Maggio 2012 il Servizio Federale per il Controllo Veterinario e Fitosanitario (Rosselkhoz- nadzor), ha condotto unispezione in Italia al fine di verificare il rispetto dei requisiti stabiliti per lespor- tazione verso lUnione Doganale (Custom Union – Fed Russa, Bielorussia, Kazakistan) di prodotti alimentari di O.A. Lispezione è stata condotta da due squadre di ispettori (fatta salva la prima visita condotta su uno stabilimento di macellazione dallintero gruppo)
Direzione Generale Sanità Gli stabilimenti controllati sono stati individuati dalle autorità della CU. Gli elenchi di volta in volta sottoposti alle stesse come proposte di programma sono stati ignorati. Non sono noti i criteri sulla cui base sono stati scelti gli stabilimenti appartenenti al settore delle carni fresche e trasformate, dei prodotti a base di latte e dei mangimi (petfood)
Direzione Generale Sanità Nel corso della visita sono stati sottoposti a controllo 12 stabilimenti - 2 macelli bovini, - 2 macelli suini, - 2 macelli di pollame, - 2 aziende per la produzione di prodotti a base di carne, - 1 azienda per la produzione di budella, - 1 azienda per la produzione di mangimi e additivi per mangimi animali, - 2 aziende per la produzione casearia
Direzione Generale Sanità Esiti dellispezione 5 stabilimenti confermati, pur in presenza di alcune carenze la cui risoluzione permetterà la ripresa delle certificazioni verso la C.U. 1 impianto, già sottoposto a restrizioni allesportazione, abilitato di nuovo dopo che saranno certificate dalle Autorità italiane le AC condotte 4 impianti temporaneamente sospesi dagli elenchi degli stabilimenti abilitati a esportare verso la CU A uno stabilimento negata lautorizzazione allinserimento nella lista degli impianti abilitati 1 stabilimento, se pur ispezionato, viene considerato cancel- lato dagli elenchi a seguito comunicazione autorità italiane
Direzione Generale Sanità Il rapporto finale riporta dei suggerimenti e raccomandazioni Il cui accoglimento dovrebbe facilitare la ripresa delle trattative tra lItalia e le Autorità della CU al fine, tra laltro, ci si augura, di permettere linserimento di nuovi stabilimenti nelle liste degli impianti approvati. Tali raccomandazioni e suggerimenti sono stati fatti propri dalle Autorità italiane che ne hanno tenuto conto nella stesura del piano di azione alla cui attuazione sono chiamati sia le AC, sia gli OSA
Direzione Generale Sanità I problemi rilevati dagli ispettori Sono riconducibili: Ad aspetti organizzativi generali, A requisiti specifici previsti dalla normativa della CU Ad aspetti comuni alla normativa comunitaria. N.B. la C.U. non riconosce lequivalenza della propria normativa e dei principi ivi contenuti con quanto previsto in materia dalla UE
Aspetti organizzativi generali Assenza di prove documentate dello svolgimento, da parte dellAC, di verifiche mirate al rispetto dei requisiti della C.U. e della Fed. Russa Le AC hanno una conoscenza insufficiente dei requisiti e delle norme della C.U. e della Fed. Russa. Mancanza/incompletezza di piani di campionamento e analisi per la ricerca di residui e di sostanze proibite nei prodotti, secondo i requisiti della C.U. e della Fed. Russa A queste carenze verrà data risposta mediante il piano di intervento predisposto a livello nazionale per lorganizzazione dei controlli e la formazione del personale addetto ai controlli ufficiali
Direzione Generale Sanità Requisiti specifici della C.U. Mancata esecuzione, nellambito dellispezione p.m., di tutti i tagli previsti dalla normativa della C.U. e della Fed. Russa Bollatura delle carni suine prima della disponibilità dei risultati dellesame per la ricerca delle trichine Mancato rispetto della T° dei locali di sezionamento (a caldo) Mancate presenza di termometri nelle celle e nei reparti produttivi Mancanza di tende di protezione allingresso delle celle
Direzione Generale Sanità Requisiti specifici della C.U. Mancato rispetto delle distanze minime delle merci da pavimenti e pareti nei magazzini e celle di stoccaggio Tracciabilità interna e identificazione dei semilavorati in ogni fase del processo (inclusi i SOA), con indicazione della data di produzione Irregolare gestione dei certificati veterinari di accompagnamento degli animali al macello (copie, certificati redatti con grafie diverse) Mancata verifica dellorigine di alcune materie prime introdotte negli stabilimenti di lavorazione/trasformazione
Direzione Generale Sanità Mancato controllo della temperatura del latte crudo durante il trasporto (?) Rigida separazione tra la zona dedicata al ricevimento delle materie prime (latte) e al lavaggio mezzi trasporto Il monitoraggio sistematico dei residui di inibenti allaccettazione del latte crudo non è rivolto a CAF, streptomicina, tetracicline Superamento del tempo massimo tra il momento della raccolta del latte e il primo trattamento Mancata registrazione di parametri di processo con valenza esclusivamente tecnologica
Direzione Generale Sanità Aspetti comuni alla normativa comunitaria Sono gli aspetti più critici in quanto segnalano, se effettivamente rilevati, il mancato rispetto di un requisito normativo comunitario. In alcuni casi il rilievo di queste carenze è stato probabilmente enfatizzato, sono però gli aspetti sui quali si deve garantire una risposta più ferma
Direzione Generale Sanità Presenza di prodotti conservati oltre il termine minimo di conservazione o data di scadenza Presenza di carni sotto sequestro con bollo sanitario Insufficiente ventilazione (presenza odori, condensa, muffe) Inefficace applicazione della procedura di lotta agli infestanti (Presenza di insetti volanti, tracce di roditori e volatili nei reparti di lavorazione e magazzinaggio) Mancata separazione attrezzature e utensili impiegati nella macellazione di animali della specie bovina di età superiore e inferiore a 72 mesi
Direzione Generale Sanità Percorsi non lineari con incroci tra materiali e personale afferenti ad aree di diverso livello igienico Contaminazione diretta di alimenti (per contatto diretto degli stessi e/o degli operatori in linea con superfici non igienizzate) magazzinaggio promiscuo di alimenti, materiali per pulizia, materiali ausiliari… mancata esibizione documentazione a supporto origine prodotti in ingresso applicazione di marchi di identificazione poco leggibili
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