programmarsi con metodo un percorso di lavoro

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Transcript della presentazione:

programmarsi con metodo un percorso di lavoro Nove regole per Riuscire programmarsi con metodo un percorso di lavoro

Introduzione Raccogliamo da alcune «buone notti», alcune «regole» uscite dal cuore di don Bosco e suggerite dalla sua esperienza per trascorrere bene e con profitto i mesi di studio e l'apprendimento del mestiere.

Introduzione Regole semplici ma facilmente dimenticate.

LA PREMESSA FONDAMENTALE La prima preoccupazione di don Bosco, era di riportare la «Grazia di Dio» nell'anima di tutti. Cominciano così le sue «nove regole» per una buona riuscita:

LA PREMESSA FONDAMENTALE Cominciano cosi le sue «nove regole»… «Procuriamo di rimetterci in grazia di Dio se per disgrazia l'avessimo perduta... Guardate nell'anima vostra se è rimasta qualche cattiva traccia delle passate vacanze. Via tutto ciò che può nuocere e conserviamo ciò che abbiamo portato in noi di bene...» (MB 13,439). Per questo proponeva un «Triduo di Introduzione» al nuovo anno.

1. Il Timor di Dio Volete fare grande profitto? Temete il Signore, guardatevi bene dall'offenderlo, perché la ragione non entra in un'anima cattiva, né abiterà in un corpo schiavo del peccato. La sapienza degli uomini deriva da quella di Dio.

2. non perdere mai un briciolo di tempo Il tempo, miei cari figlioli, è prezioso. Non cercare mai pretesti per sfuggire al proprio dovere. Frenate la fantasia. Vedete quel giovane che sembra così attento sul suo libro? Credete che studi? No, ha la mente distante mille miglia. Vedete: egli sorride: gli sembra di essere a giocare e pensa alla vittoria che ha conseguito sul compagno.

2. non perdere mai un briciolo di tempo Quell'altro pensa alle castagne e al… L'altro ha quel progetto di comperare quel libro, di riuscire in quella marachella. Non parlo di quei giovani che pensano ad offendere Dio, perché spero che qui nell'Oratorio non ve ne siano. Studiamo adunque e non perdiamo il tempo.

3. Abituarsi a non passare da un argomento all'altro se prima non si ha bene imparato ciò che è antecedente. Ogni giorno studiare in modo che resti fissa nella mente la lezione. Ogni giorno io dico... perché se oggi trascurate d'imparare, domani per mettervi a posto dovrete raddoppiare la fatica.

3. Abituarsi a non passare da un argomento all'altro se prima non si ha bene imparato ciò che è antecedente. E per non usare questa diligenza che non pochi hanno molte lacune nella mente, e negli ultimi mesi dell'anno scolastico si ammazzano per studiare, col timore di essere bocciati.

4. Mangiare a tempo debito Ne uccide più la gola che la spada. Volete istruirvi? Non vivete per mangiare: mangiate per vivere. Merenda mantenetevi leggeri: non lasciatevi tirare dalla gola. Chi va in scuola o in studio con lo stomaco troppo pieno, ben presto resta con la testa grave, indisposto, svogliato, combatte inutilmente il sonno e fa nulla.

5. Frequentare i compagni diligenti Avvicinatevi ai compagni più istruiti e lasciate la compagnia di certi fannulloni. I discorsi inutili o frivoli giovano a nulla e non servono che a dissipare le menti e a raffreddare i cuori.

6. La ricreazione ordinata La ricreazione fatela, perché ricreandovi prenderete nuove forze per studiare meglio, quando verrà l'ora della scuola. Ma guardatevi poi dalla ricreazione, la testa è ancora in rivoluzione e non si riesce a studiare. Dunque anche nel divertimento siate regolati. Saltate, divertitevi, ma guardatevi dagli eccessi.

7. Quando incontrate delle difficoltà non dovete scoraggiarvi Imparare quello che non si sa, indica sforzo di mente, secondo le maggiori o minori capacità. Non fanno bene coloro che, incontrando una difficoltà, la saltano, dicendo: Questo non lo capisco; e passano ad altro. No, non bisogna passare oltre finché la difficoltà non sia vinta e superata. Ricordatevi che ciò che s'impara con fatica non si cancella mai più dalla mente. Dunque coraggio!

8. Prima di tutto occuparsi di cose riguardanti lo studio Non si acquista mai alcuna scienza sfiorando nello stesso tempo molti libri. Interrogato san Tommaso d'Aquino come avesse fatto per riuscire così dotto, rispose: «Col leggere un solo libro». Dandovi però questi consigli, non disconosco l'importanza di moderate e giudiziose letture; ma è necessario che teniate queste due regole:

8. Prima di tutto occuparsi di cose riguardanti lo studio …è necessario che teniate queste due regole: non si leggano altri libri finché non si siano compiuti i doveri di scuola; non si leggano prima di aver chiesto consiglio al proprio insegnante (o ad altri capaci di darlo), affinché non capiti di leggere libri inutili, oppure libri che oltre l'essere inutili siano scritti in lingua cattiva, ovvero libri che siano riprovevoli e che vi guastino la mente e il cuore.

9. Ricorrere sempre alla protezione di Maria Santissima E questo il mezzo principale. Maria è sede della sapienza; quindi avanti di studiare la lezione, prima di fare i compiti, non dimenticate mai di dire un'Ave alla Santa Vergine (cf MB 7,817ss).

Conclusione Don Bosco pone le regole per una buona riuscita tra due pilastri fondamentali: la Grazia e il Timor di Dio da una parte, la devozione alla Madonna dall'altra. La storia salesiana – ma non solo, ovviamente – ne conferma l'efficace verità.

Conclusione Lo sforzo umano, l'impegno, la costanza sono necessari e prezzo dovuto per il cammino culturale e professionale. Ma tale cammino risulta più spedito e sicuro se fatto in compagnia di Gesù e della Madre sua. Forse lo si dimentica. Riprendendo le fatiche, dopo il periodo estivo, potrà essere provvidenziale il consiglio di don Bosco.

Grazie Don Bosco