GESTIONE FINANZIARIA DELLE IMPRESE

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Secret of success.
Advertisements

[Nome della società] Piano commerciale.
Fare impresa: dall’idea ai fatti
La valutazione di affidabilità creditizia
Capitolo 4 L’analisi di settore (1)
PIANO DI MARKETING.
Il Business Plan Area Creazione e Sviluppo d’Impresa ARIES
Il processo di marketing e la sua pianificazione.
Lezione 10 L’ATTIVITA’ DI PRIVATE EQUITY E VENTURE CAPITAL ED IL MEZZANINO. (prima parte)
Luigi Puddu Torino - Ottobre 2010
Sessione 14 La comunicazione per il mercato Clienti e strategie operative.
Quanto vale la mia offerta agli occhi del cliente
Gruppo di lavoro Basilea 2
Obiettivo Business plan
1 Cenasca - Cisl Obiettivo Business plan dati e informazioni, che è opportuno raccogliere per poter prendere decisioni temi e problemi che è necessario.
KAEDRA S.r.l. 1 M A R K E T I N G I N T E R N A Z I O N A L E Strategie operative nellesperienza delle aziende vicentine Vicenza, 15 aprile 2008 I D E.
LEGA DELLE COOPERATIVE DI IMOLA EXPERIMENT 11
Gestione Operativa Conseguimento delle finalità tipiche, ordinarie dellorganizzazione Reddito operativo = indicatore economico globale dellattività dellorganizzazione.
Scienze Economiche Si occupano delle attività di produzione e consumo dei beni atti a soddisfare i bisogni delle persone.
ELEMENTI DI UN BUSINESS PLAN
IL BILANCIO La pianificazione di business nella nuova economia
La pianificazione di business nella nuova economiaLezione 4 - I finanziamenti1 I FINANZIAMENTI ALLE START UP.
COME IMPOSTARE LA BUSINESS IDEA
A. a. 2000/2001 FACOLTA DI ECONOMIA Corso libero di TECNOLOGIE INFORMATICHE PER LECONOMIA NETWORK BUSINESS.
IL CONTROLLO DI GESTIONE. A cosa serve? Il controllo di gestione è un insieme di strumenti e tecniche messi in atto dal management per gestire al meglio.
IL BUSINESS PLAN Prof. Valter Cantino
MARKETING PER LA NUOVA IMPRESA Come migliorare i risultati di vendita con gli strumenti del marketing.
Il business plan Che cosa è A che cosa serve
… quinte classi IGEA e MERCURIO
Dott. Salvatore Loprevite – Università degli Studi di Messina
Sezione 4 Processo di pianificazione: organizzazione di un indice
Che cosa è È un documento che esplicita l’idea imprenditoriale sia dal punto di vista strategico che economico-finanziario e deve consentire di valutare.
Il Business Plan: obiettivi e contenuti
IL PIANO DI MARKETING.
IL BUSINESS PLAN.
SCHEMA MODELLO DI BUSINESS PLAN
INNOPROIND LA VALUTAZIONE DELLA P.I Relatore Dr. Giorgio A. Karaghiosoff Consulente in P.I.
Business Plan della Società:
Business Plan.
IL PIANO INDUSTRIALE Lucidi di G. TOSCANO Università Cattaneo – LIUC
Economia delle Aziende, Pubbliche e Non Profit Le funzioni aziendali
Dall’ambiente imprenditoriale al settore dell’impresa
Caso Studente “Impresa Adottata” Linee guida per la preparazione del caso da discutere come prova d’esame Sono diventato Padre !! Sono diventata Madre!!
PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO
Lezioni di MANAGEMENT CONTROL per classi V RIM Prof. Deborah Oldoni IIS V. BENINI – Melegnano.
Avviamento al lavoro “Conoscere per operare” Sc. Politiche “Università La Sapienza”
Analisi di settore e comportamenti concorrenziali
Migliorare l’accesso al credito per le PMI. Valutazione del rischio di credito reale e/o percepito Banche Basilea2 Imprese Le imprese devono segnalare.
BNL per le Reti d’Impresa
Il Business Plan all’impresa ……. dall’idea …
Il Business Plan Dott. Luigi Cucurullo.
Corso di Marketing DIPARTIMENTO SCIENZE SOCIALI, POLITICHE E COGNITIVE
- SINTESI DEL PROGETTO -
PROJECT WORK - PRIMO MODULO – (Corso di Strutture e funzioni) Facoltà di Sociologia Corso di laurea in Scienza del Turismo - Economia Aziendale - Dott.
Il Business Plan La Business idea concerne
2^ prova scritta esame di stato
Lo scenario per nuove imprese e nuovi imprenditori.
LEZIONE PRELIMINARE 1 F.A.Q.. Perché economia e gestione delle imprese?
L’IFS in Lombardia Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia.
L’IFS in Lombardia Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Business Plan ASPETTI ECONOMICI.
LA GESTIONE STRATEGICA. MISSIONE La MISSIONE è il mezzo con cui l’impresa esplicita e comunica ai suoi interlocutori in che cosa vuole essere identificata.
1. 2 ARCER PARMA IL COMMERCIALISTA DELLE PICCOLE IMPRESE Parma, ottobre 2008 a cura di M. Limido I Sistemi Direzionali L’orientamento aziendalistico.
Laboratorio di Creazione d’Impresa L-A Strategia, Business, Settore.
Lezione n. Parole chiave: Corso di Laurea: Codice: Docente: A.A Mauro Sciarelli Obiettivi e struttura del Business Plan Funzioni, piani,
Nome Speaker Titolo aziendale. Agenda Breve descrizione della struttura della presentazione.
Economia e Organizzazione Aziendale A pag. 1 Prof.Federico Munari L’ambito competitivo e l’analisi di settore.
GLI STRUMENTI DELLA PIANIFICAZIONE STRATEGICA. Può essere definita come il processo manageriale volto a sviluppare e mantenere una corrispondenza efficace.
1 PIANIFICAZIONE STRATEGICA e QUALITÀ Duplice visione della Qualità Elemento perfettamente integrato con le strategie e gli obiettivi aziendali Strumento.
LE STRATEGIE COMPETITIVE
SCELTE STRATEGICHE DI MARKETING. MARKETING MIX L’insieme delle scelte riguardanti il prodotto, il tipo di confezione, il prezzo, la distribuzione, la.
Transcript della presentazione:

GESTIONE FINANZIARIA DELLE IMPRESE IL BUSINESS PLAN Lezione 12

DEFINIZIONE Un Business Plan è un documento di gestione che sintetizza gli obiettivi e il modello di business di un’attività d’impresa o di un’iniziativa imprenditoriale. Principali finalità: pianificazione e gestione aziendale (soggetti interni: proprietari e manager); comunicazione esterna (soggetti esterni: finanziatori e investitori istituzionali).

I DESTINATARI Aspirante imprenditore Management Personale e collaboratori Eventuali soci/partner Finanziatori Fornitori Clienti Enti istituzionali …

IL RUOLO Rappresentazione organica ed efficace della propria attività d’impresa Benchmark per confrontare i risultati raggiunti Documento informativo per gli shareholders Strumento per trasmettere la mission e la vision dell’imprenditore

IL BUSINESS PLAN PER GLI INVESTITORI Dalla lettura del Business Plan l’investitore deve acquisire: Fiducia nel management (capacità del management nel gestire il business e i suoi cambiamenti) Fiducia nel business (capacità dell’imprenditore di quantificare le previsioni) Fiducia nel modo in cui i capitali investiti verranno utilizzati (livello di dettaglio dei piani di investimento) Fiducia nella condivisione dei rischi (quale rischio soprattutto finanziario è disposto ad assumere l’imprenditore in caso di insuccesso) Fiducia nella motivazione dell’imprenditore (l’imprenditore riconosce esplicitamente il ruolo dell’investitore esterno riducendo il proprio peso decisionale)

PRINCIPI GENERALI Esistono alcuni “principi generali” che dovrebbero essere seguiti nella stesura del documento. COMPLETEZZA Un business plan completo dovrebbe comprendere i seguenti argomenti: Executive Summary La società I prodotti L’analisi del settore L’analisi del mercato La strategia di marketing la struttura del management Il piano di realizzazione I capitali necessari e le modalità di disinvestimento Le informazioni finanziarie

PRINCIPI GENERALI CHIAREZZA Il piano deve indicare con chiarezza i prodotti da sviluppare ed i mercati cui l’azienda si rivolge. ACCURATA ANALISI DEI TREND QUALITÀ DELLA PRESENTAZIONE Evitare gli slogan (scuola di pensiero “Fidatevi di noi”) Sintesi e pertinenza (lunghezza compresa tra 30 – 50 pagine) Stile professionale ed efficace organizzazione del testo UTILIZZO DI FONTI ESTERNE Utilizzare fonti esterne e indipendenti a sostegno di quanto si afferma, al fine di evitare piani “appariscenti” e conferire maggiore credibilità alle previsioni.

EXECUTIVE SUMMARY È la sezione più importante del Business Plan, perchè è il primo elemento esaminato dagli investitori che, in base al suo contenuto, decideranno se procedere. È consigliabile redigere questa sezione per ultima, quando ogni capitolo sarà stato attentamente completato ed analizzato in tutte le sue parti. Dal punto di vista contenutistico dovrebbe riportare le informazioni di maggiore rilievo sull’azienda ed i vantaggi offerti all’investitore (progetto imprenditoriale, rischi e opportunità, obiettivi strategici, …).

LA SOCIETÀ Questa sezione è dedicata ad una descrizione approfondita della società, dei suoi obiettivi di breve e lungo termine, dei punti di forza e di debolezza e dei fattori di successo. In quale settore opera l’azienda: lo scenario competitivo Quali sono gli obiettivi della società: “key performance indicators” Quali sono i fattori critici di successo: il vantaggio competitivo Quali sono i successi già conseguiti: capitalizzare o avviare nuove linee di business? Quali sono state le difficoltà e i punti di debolezza: il controllo delle minacce Altre informazioni generali: forma giuridica della società e data di costituzione, eventuali cambiamenti passati, investitori ed amministratori, organigramma

I PRODOTTI/SERVIZI Questa sezione è dedicata alla descrizione/illustrazione approfondita dei prodotti/servizi attuali e futuri. Informazioni rilevanti: PRODOTTI ATTUALI Copertura brevettuale ed eventuali marchi registrati Come si distinguono dalla concorrenza e vantaggi competitivi Potenziali obsolescenze o possibili perdite di quote di mercato Prezzi di vendita, costi e margini di profitto di ogni linea produttiva Composizione del portafoglio clienti La catena del valore dell’offerta Trends di vendita e di marginalità del portafoglio prodotti suddiviso per aree omogenee

I PRODOTTI/SERVIZI Informazioni rilevanti: PRODOTTI FUTURI Time to market Innovazioni di linee di prodotti già esistenti (innovazioni incrementali) o innovazioni radicali Previsioni per il cambiamento del mix di vendita e della redditività globale Posizionamento strategico e catena del valore post innovazione

L’ANALISI DEL SETTORE Il fine di questa sessione è quello di spiegare il motivo per cui i prodotti/servizi daranno alla società un vantaggio competitivo sostenibile nel mercato. VALUTAZIONE DELLA CONCORRENZA (fattori critici): Dimensioni, fase di sviluppo e natura competitiva del settore Barriere all’entrata e allo sviluppo del settore Influenza dei cambiamenti macroeconomici Posizione finanziaria e profittabilità del settore Ruolo dell’innovazione e del cambiamento tecnologico nel settore Influenza dei fattori regolamentari e politici Principali clienti/fornitori/prodotti sostitutivi

L’ANALISI DEL MERCATO L’analisi di mercato costituisce il momento in cui vengono evidenziate le reali opportunità per la società di raggiungere gli obiettivi prefissati. 2 LIVELLI DI DETTAGLIO PROFILO “MACROECONOMICO”: definire la dimensione globale del mercato in cui il prodotto/servizio viene/verrà venduto, sia entro i confini nazionali che all’estero (sono informazioni che presuppongono una profonda conoscenza dei settori e dei loro andamenti);

L’ANALISI DEL MERCATO PROFILO MICROECONOMICO: definire le previsioni su chi acquisterà (segmentazione del mercato), dove acquisterà, quanto sarà disposto a pagare, dove prenderà le decisioni d’acquisto e di quale assistenza post vendita necessiterà (le risposte a queste domande individueranno gli appropriati canali distributivi e le mirate strategie promozionali nella strategia di marketing); descrizione dei soggetti e delle forze che compongono l’arena competitiva, secondo il classico modello di concorrenza allargata di Porter. Fonti: siti internet, opuscoli, bilanci, colloqui responsabili marketing, pubblicazioni, clienti

LA STRATEGIA DI MARKETING È la sezione dedicata all’approfondimento dei metodi di distribuzione dei prodotti/servizi e alle strategie necessarie a tal fine (definizione del marketing mix). Approccio della società al marketing: Qual è il mercato target (per segmento) Il servizio offerto dalla concorrenza (inadeguato o inesistente) Le basi della credibilità nel mercato Le condizioni di pagamento Le garanzie sui prodotti/servizi e il servizio assistenza Quale immagine si cercherà di trasmettere Ammontare degli investimenti in pubblicità e pubbliche relazioni e tipologia dei canali Canali distributivi e modalità di vendita (es. E-commerce)

LA STRUTTURA DEL MANAGEMENT La presenza di un solido management è assolutamente fondamentale agli occhi del potenziale investitore. Informazioni chiave: Breve presentazione dei componenti strategici del management e della proprietà, comprendente titoli di studio, specializzazioni, esperienza (è importante indicare sinteticamente i successi conseguiti - cd. Track record) Responsabilità funzionali e futuri cambiamenti previsti Funzioni ancora da assegnare Politica gestionale Composizione del CDA (chi detiene la maggioranza e quindi il controllo effettivo) Organigramma

IL PIANO OPERATIVO Lo sviluppo del piano operativo consiste nell’elencazione delle azioni e delle attività, suddivise per funzione aziendale, necessarie per raggiungere gli obiettivi della società (è necessario includere la tempistica di ogni attività pianificata). Ricerca & Sviluppo Strutture richieste (in leasing o acquistate) Fabbisogno di risorse umane Produzione in outsourcing Investimenti necessari Processi e controllo qualità

LE MODALITÀ DI DISINVESTIMENTO I CAPITALI NECESSARI E LE MODALITÀ DI DISINVESTIMENTO La sezione è dedicata a definire l’importo totale dei fondi necessari al piano di sviluppo (l’importo richiesto all’investitore e l’importo richiesto agli istituti di credito) e il timing di utilizzo dei capitali richiesti. DEFINIRE LA STRUTTURA FINANZIARIA: (il rapporto tra capitale di rischio e capitale di debito) Per il finanziamento sotto forma di capitale di rischio: Quale percentuale della società si intende cedere e quali sono il tasso di rendimento implicito e la strategia di uscita (cd. exit way) proposti per gli investitori. Per il finanziamento sotto forma di debito: Qual è il tasso d’interesse proposto alla società e i tempi di rimborso.

LE MODALITÀ DI DISINVESTIMENTO I CAPITALI NECESSARI E LE MODALITÀ DI DISINVESTIMENTO In questa sezione, inoltre, è opportuno fornire un’indicazione preliminare di quali potrebbero essere le modalità di dismissione della quota acquisita da parte dell’investitore. EXIT WAY Quotazione Riacquisto della quota da parte della proprietà (per le minoranze) Vendita ad un altro investitore finanziario per continuare il percorso di crescita Vendita ad un soggetto industriale

LE INFORMAZIONI FINANZIARIE L’analisi finanziaria trasforma l’intero progetto in termini monetari, rendendo evidenti gli effettivi fabbisogni previsti dall’implementazione dell’iniziativa e permette, allo stesso tempo, di fare previsioni future sull’utile generato dall’idea imprenditoriale. L’analisi dovrà contenere: Un piano degli investimenti Il dettaglio delle fonti di copertura Le previsioni di vendita Uno stato patrimoniale e un conto economico previsionale L’analisi del cash flow e del break-even L’analisi dei principali indici di bilancio L’analisi dei principali indicatori di convenienza finanziaria dei progetti (VAN, TIR, PBP)

LE INFORMAZIONI FINANZIARIE È consigliabile presentare proiezioni quinquennali: mensili per il primo e il secondo anno (budget), e, se possibile, semestrali per i successivi 3 anni. È indispensabile inserire le informazioni finanziarie storiche, i bilanci degli ultimi 3 anni, completi di note integrative e relazioni sulla gestione, nonchè le relazioni della società di revisione. OBIETTIVI: Dimostrare la fattibilità finanziaria della strategia Fornire un indicatore fondamentale dell’ammontare dei finanziamenti esterni necessari per la realizzazione della strategia