FEDERICO II
FEDERICO II Nacque nel 1194 a Jesi Morì nel 1250 a Fiorentino di Puglia Egli fu: Re di Sicilia (1198-1250) Duca di Svevia (1212-1216) Re di Germania (1212-1220) Imperatore dei Romani ( dal 1211)
Nascita e Incoronazione Federico II nacque a Jesi nel 1194 da Enrico IV e Costanza d’Altavilla. Il ragazzo venne incoronato a soli 4 anni e alla morte del padre, seguita da quella della madre, venne messo sotto tutela del papa. Il 26 Dicembre 1208 Federico compì il quattordicesimo anno di età e uscì dalla tutela papale. Secondo una tradizione, Federico II nacque in una tenda
Ascesa al potere Nel 1212 egli venne eletto Duca di Svevia dai principi tedeschi e Re di Germania nel Duomo di Magonza. Nel 1213 Federico II promise, con la famosa Bolla d’oro, di mantenere la separazione fra Regno di Sicilia e quello di Germania ( promessa mai mantenuta da Ottone IV ) Dopo la battaglia di Bouvines, egli rimase l’unico erede al trono. Due città però non si sottomisero: Colonia e Aquisgrana Nel 1215 Federico II riesce ad impossessarsi anche di queste ultime e diventa Imperatore dei Romani Dipinto che rappresenta la battaglia di Bouvines. Scontro decisivo vinto da Filippo Augusto di Francia ai danni di Ottone IV
Problemi Durante l’esercizio del suo potere, Federico II, si trovò ad affrontare problemi sia in Germania che in Italia. In Germani infatti egli dovette evitare di far riesplodere la guerra civile fra Guelfi e Ghibellini e contenere le spinte e le pretese dei principi tedeschi. In Italia invece dovette affrontare i comuni al Nord, i baroni al Sud e regolare i rapporti con Innocenzo III Per far fronte a tutto ciò egli fece delle concessioni ai principi tedeschi per potersi concentrare sul resto dell’Italia, partendo dal Sud.
L’attività nel Regno di Sicilia Arrivato a Melfi, Federico II, pernottò nel castello costruito dai suoi ascendenti normanni e durante il tempo libero si dedicò alla caccia con il falcone, favorita dalle zone boschive della zona Nel castello, con l’aiuto del notaio Pier delle Vigne, emanò nel 1231 la Costituzione di Melfi, codice legislativo del Regno di Sicilia basato sul diritto romano e normanno. Con questo codice egli intendeva limitare il potere delle famiglie ricche e nobili, facendolo tornare nelle mani dell’imperatore Castello occupato da Federico II durante la sua presenza in Sicilia
Crociata e scomunica Federico II concentrò il suo potere principalmente in Sicilia eludendo le richieste del papa. Per dilazionare ulteriormente il suo impegno, egli stipulò un trattato con il papa ( Dieta di San Germano ). Con questo accordo il sovrano prometteva di bandire una crociata entro l’estate del 1227. Prima di intraprenderla però, Federico II, cercò di unificare il Regno di Sicilia con il resto dell’impero. Questo peggiorò il rapporto fra il sovrano e il papa. Come promesso egli partì per la quinta crociata, ma non si diede molto da fare per aiutare i crociati. Di fatti voleva mantenere buoni rapporti con l’alleato sovrano d’Egitto. Sotto minaccia di scomunica da parte del nuovo papa Gregorio IX, cercò di mantenere le promesse fatte, e partì per la sesta crociata. Ammalatosi di peste durante il viaggio, si ritirò per rimettersi in sesto. Questo atto venne visto come pretesto, e il papà ordinò la scomunica. Ma nonostante questa partì per la crociata e tornò vittorioso grazie all’aiuto di Al-Malik Al Kamil.
Declino e fine Il papa Innocenzo IV, non d’accordo con le idee di Federico II, decise di indire un concilio per confermare la scomunica nei suoi confronti. Spostatosi in Francia riuscì ad ottenere questo concilio ed in seguito la conferma di scomunica. Federico II fu colpito moralmente da questo atto che ne appannò il prestigio. Egli subì una pesante sconfitta nella battaglia di Parma ma riuscì a rifugiarsi nell’alleata Cremona. Federico II continuò a spostarsi e durante un soggiorno in Puglia morì colpito da un attacco di dissenteria e problemi intestinali Sarcofago di Federico II a Palermo