Dott.ssa Elisabetta Muccioli TOXOPLASMA IN ETA’ PEDIATRICA Dott.ssa Elisabetta Muccioli
Dott.ssa Elisabetta Muccioli TOXOPLASMA GONDII Protozoo intracellulare obbligato che possiede come ospite definitivo il gatto e come ospiti intermedi diversi animali (mammiferi, uccelli, …) ed occasionalmente l’uomo L’infezione dell’uomo può essere acquisita o congenita Dott.ssa Elisabetta Muccioli
MADRE CON TOXOPLASMOSI Trasmissione per via transplacentare Trasmissione interumana attraverso la via oro-fecale di cibo contaminato da terriccio o feci di gatto Prevenzione : se non immune dieta scrupolosa con evitamento di carni crude, vegetali crudi solo se ben lavati a casa propria, no giardinaggio, no gatto Infezione primaria materna Infezione feto Severità I trimestre 14% + + + II trimestre 29% + + III trimestre 59% + Dott.ssa Elisabetta Muccioli
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TOXOPLASMOSI CONGENITA Passaggio transplacentare del parassita che si verifica a seguito dell’infezione primaria contratta dalla madre durante la gravidanza quanto più tardi nel corso della gestazione la madre si è infettata, tanto maggiori sono le probabilità di infezione fetale Clinica : Tanto più grave quanto più è precoce l’infezione materna Alla nascita: CUTE : macule, papule, vescicole OCCHI : microftalmia, cataratta, atrofia del nervo ottico Linfoadenomegalia generalizzata Epatosplenomegalia, Ittero Febbre Trombocitopenia, Anemia 70% dei casi è ASINTOMATICA con sequele neuro e visive Responsabile fino alla seconda infanzia della TRIADE caratteristica : IDROCEFALO OSTRUTTIVO, CORIORETINITE, CALCIFICAZIONI ENDOCRANICHE Dott.ssa Elisabetta Muccioli
TOXOPLASMOSI CONGENITA Diagnosi INFEZIONE MATERNA: sieroconversione test di avidità delle IgG : se inferiore a 15% è infezione acuta avvenuta inferiore a 3 mesi, se maggiore 30% è infezione in corso da più di 6 mesi PRENATALE DI INFEZIONE FETALE: quando le indagini sierologiche materne documentano un’infezione recente, ecografia ogni 15-30 giorni, amniocentesi con ricerca mediante PCR o DNA e/o funicolocentesi per la ricerca del parassita, IgA e IgM NEONATALE: esami sierologici indicano infezione se IgA e IgM presenti dopo la prima settimana di vita Persistenza IgG specifiche oltre i 12 mesi Incremento del titolo delle IgG nei primi 12 mesi Esame clinico, neurologico, oculistico Ecografia cerebrale Emocromo, bilirubinemia, gamma-GT, GPT SE infezione certa o molto sospetta : Liquor, TAC/RMN Dott.ssa Elisabetta Muccioli
TERAPIA TOXOPLASMOSI CONGENITA Follow-up Tutti i neonati infetti devono essere trattati anche se non presentano manifestazioni cliniche …in costruzione … Dott.ssa Elisabetta Muccioli
TOXOPLASMOSI ACQUISITA Trasmissione per via orale consumando carni crude o poco cotte contenenti cisti tessutali, verdure contaminate da feci di gatto, contatto diretto con gatti o loro escrementi Clinica in base all’immunocompetenza del soggetto IMMUNOCOMPETENTE: linfoadenite, talvolta febbre, astenia, rash maculare, raro epatite, meningite, polmonite, corioretinite IMMUNODEPRESSO: malattia grave, a carattere sistemico spesso fulminante o letale; 60% compromissione SNC con meningoencefalite, deficit neurologici focali, anomalie generalizzate Diagnosi : sierologia, eventuale coltura cellulare Dott.ssa Elisabetta Muccioli
TOXOPLASMOSI ACQUISITA Terapia nel pz IMMUNOCOMPETENTE: non necessaria terapia Nelle forme gravi, nel pz immunodepresso: PIRIMETAMINA SULFADIAZINA : potenzia l’azione di pirimetamina SPIRAMICINA : macrolide attivo anche su Toxoplasma gondii ACIDO FOLICO : per prevenire la depressione midollare dovuta a Pirimetamina+sulfadiazina Nelle forme oculari con coinvolgimento di macula, nervo ottico, tessuti papillomaculari, associare cortisonici per via sistemica fino a quando permangono i segni vitreali Dott.ssa Elisabetta Muccioli