“Caso (?)” Galilei Galileo Galilei ( Pisa 1564 – Arcetri 1642)
Concilio Vaticano II “Ci sia concesso di deplorare certi atteggiamenti mentali, che talvolta non mancarono nemmeno tra i cristiani, derivati dal non avere sufficientemente percepito la legittima autonomia della scienza…”.
DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II PER LA COMMEMORAZIONE DELLA NASCITA DI ALBERT EINSTEIN 10 novembre 1979 “io auspico che teologi, scienziati e storici, animati da uno spirito di sincera collaborazione, approfondiscano l’esame del caso Galileo e, nel leale riconoscimento dei torti, da qualunque parte provengano, rimuovano le diffidenze che quel caso tuttora frappone, nella mente di molti…”
Contesto storico Controriforma Guerre di religione Guerra dei “30 anni” Nuovo assetto dell’Europa
Primo Processo (1616) Il cardinale Bellarmino invita il Galilei a non insegnare le due tesi principali sull'eliocentrismo. In tale occasione la teoria eliocentrica copernicana viene condannata dal Santo Uffizio che la considera falsa ma non eretica È possibile di fare riferimento ad essa come modello matematico, fino a dimostrazione effettiva.
1632: Galileo pubblica “Il Dialogo sopra i Massimi Sistemi” Non rispetta il “consiglio” di Bellarmino Considera la sua una teoria assoluta e non “ex suppositione”
La condanna Riconoscere che la visione eliocentrica non era sufficientemente confermata. L'abiura consistette nel rinnegare la validità scientifica della teoria copernicana e in quella circostanza non si chiese a Galileo di non ricercare.