Secondo unantica esperienza, quando veniva mostrato per la prima volta un film agli indigeni della foresta africana, essi non guardavano affatto la scena rappresentata (la piazza centrale del loro villaggio), ma solo la gallina che attraversava la piazza in un angolo dello schermo. Si può dire: è la gallina che li guardava. Può darsi che, come la gallina africana, lo schermo non cessi di guardarci. Roland Barthes
La realtà è oggi costituita da una molteplicità e da una varietà simultanea di immagini. Ciò che queste trasmettono diventa sempre più secondario rispetto ai meccanismi dello scambio. Non si esclude la possibilità dei significati, ma si assiste alla preponderanza dei circuiti e delle funzioni dellimmagine sulle informazioni. Linformazione coincide, spesso, col sistema di senso che supporta le immagini.
Per passare dal reale alla sua immagine non è affatto necessario scomporlo in unità e costituire queste unità in segni che differiscono sostanzialmente dalloggetto che essi offrono in lettura; tra questoggetto e la sua immagine, non è affatto necessario disporre un collegamento, cioè un codice.tra questoggetto e la sua immagine, non è affatto necessario disporre un collegamento, cioè un codice. Limmagine è un messaggio. messaggio Qualunque siano lorigine e la destinazione del messaggio, limmagine non è solo un prodotto o una via, ma anche un oggetto fornito di unautonomia strutturale. unautonomia strutturale Lo statuto particolare dellimmagine è, dunque, un messaggio senza codice; il messaggio dellimmagine è un messaggio continuo.
Oggi assistiamo ad un rovesciamento storico importante: limmagine viene verbalizzata nel momento stesso in cui è percepita.storico percepita. Possiamo intenderci in proposito, alle spalle del linguaggio articolato:grazie allimmagine, anzi, grazie a ciò che nellimmagine è puramente immagine, facciamo a meno della parola senza cessare di capirci. Proferire qualcosa non significa necessariamente: io parlo, tranne che nei sistemi deliberatamente riflessivi come la letteratura.
Al di là di alcuni perimetri in cui il valore semantico e non seriale del fare repertori visivi viene riportato, limmagine continua a farsi guardare. Siamo noi a guardare limmagine o è limmagine a guardare noi?