Analisi Spettroscopica applicata alla conservazione dei beni culturali
LA SPETTROSCOPIA IL METODO SPETTROSCOPICO SPETTRO ELETTROMAGNETICO TECNICHE DI IMAGING
IL METODO SPETTROSCOPICO La tecnica dell’indagine spettroscopica si basa sulla registrazione e sull’analisi dello spettro elettromagnetico riflesso dopo irraggiamento con radiazione. Tecniche come la diffrazione X, la fluorescenza, la spettroscopia infrarossa e Raman rendono possibile la caratterizzazione dei materiali, l’analisi dei substrati e dei pigmenti e lo studio dello stato di conservazione delle opere. Ogni sostanza ha un suo spettro caratteristico e l’analisi spettroscopica permette di individuare la sostanza o l’elemento chimico a partire dal suo spettro caratteristico. Immaginando di utilizzare luce laser per irradiare il campione, possiamo pensare che il tipo di pigmentazione irradiata emetta uno spettro caratteristico. Questo significa fare un’analisi qualitativa del campione.
SPETTRO ELETTROMAGNETICO E PORZIONE VISIBILE DELLO SPETTRO.
Tecniche di imaging: COSA PERMETTE DI OSSERVARE COME FUNZIONA TECNICHE DI INDAGINE COSA PERMETTE DI OSSERVARE COME FUNZIONA La luce infrarossa mette in evidenza i pentimenti, il disegno e ulteriori informazioni utili prima di un restauro. registrata da speciali sensori al silicio, permette di penetrare in profondità lo strato superficiale La radiazione ultravioletta permette di evidenziare i diversi materiali usati, identificare i pigmenti e mettere in risalto eventuali precedenti restauri e di riconoscere precocemente le alterazioni subite dallo strato pittorico senza richiedere neppure il minimo contatto con la superficie dipinta. Si basa sull'energia degli elettroni di legame quantizzata e le radiazioni in grado di effettuare transizioni energetiche di tali elettroni cadono nella regione del visibile e dell'ultravioletto. La tecnica che studia queste transizioni si chiama spettroscopia UV-vis. la fluorescenza del campione tecnica di indagine dell’opera pittorica permette di identificare i ritocchi aggiunti in epoche successive che potrebbero essere stati effettuati con materiali che hanno un diverso spettro di emissione. Funziona sempre tramite spettri di emissione La metodologia fisica permette di fare indagini non invasive e non distruttive dell’opera d’arte e questo a volte è di primaria importanza per l’analisi di capolavori dal valore inestimabile. Include la tecnica di spettroscopia Raman spettroscopia Raman L’analisi Raman di pigmenti permette ad esempio di distinguere tra pigmenti dello stesso colore, di determinare le differenze tra campioni identificando un possibile processo di preparazione o di identificazione delle materie prime usate e della loro possibile provenienza. Fra le tecniche non distruttive la spettroscopia Raman è di grande interesse perché permette un’analisi elementale molto precisa. I materiali infatti presentano uno spettro Raman caratteristico: lo spettro di un elemento è come un’impronta digitale, che permette di distinguere un materiale da un altro.