CARDIOPATIE E GRAVIDANZA
CARDIOPATIE E GRAVIDANZA Molto presto nel corso della gravidanza si verifica un aumento: della gittata cardiaca, della frequenza cardiaca della massa sanguigna. In media, la gittata cardiaca a riposo aumenta dal 30 al 40 %, raggiunge il massimo verso 20- 24 settimane di gravidanza, resta stabile per 8 settimane per diminuire leggermente fino al termine.
CARDIOPATIE E GRAVIDANZA Tenuto conto dell'importanza delle modifiche emodinamiche imposte all'organismo materno durante la gravidanza, è facile immaginarne le conseguenze su un cuore debole, incapace di assicurare l'aumento di lavoro contemporaneo alla gestazione. Complicazione gravidica maggiore delle cardiopatia, l'insufficienza cardiaca, compare nel 10-40 % dei casi.
CARDIOPATIE E GRAVIDANZA La gestione di una gravidanza nella donna cardiopatica impone di prendere in considerazione il rischio materno e il rischio fetale, dato che la gravidanza è considerata ad alto rischio e giustifica quindi la stretta collaborazione tra cardiologi, ostetrici e anestesisti/riani-matori
CARDIOPATIE E GRAVIDANZA Generalmente, una cardiopatia ben tollerata al di fuori della gravidanza lo sarà anche durante la gravidanza e assicura quindi una buona prognosi materna e fetale. Tuttavia, una complicazione cardiaca è sempre da temere e dipenderà essenzialmente dal tipo di cardiopatia.
CARDIOPATIE E GRAVIDANZA Esame iniziale Tiene conto dei seguenti elementi. Classificazione della New York Heart Association (NYHA): stadio I: nessuna alterazione funzionale, - attività normale, prognosi buona; stadio II: dispnea da sforzo, attività poco modificata, cardiopa ben compensata; stadio III: dispnea da decubito, attività ristretta, cardiopatia scompensata, stadio IV: attività nulla, rischio di complicazione acuta, gravidanza inaccettabile.
CARDIOPATIE E GRAVIDANZA FARMACI CARDIOVASCOLARI DURANTE LA GRAVIDANZA Anticoagulanti L'eparina è il trattamento approvato da tutti perchè non oltrepassa la barriera fetopiacentare, comprese le eparine a basso peso molecolare.
CARDIOPATIE E GRAVIDANZA FARMACI CARDIOVASCOLARI DURANTE LA GRAVIDANZA Digitalici Sono usati per il loro effetto inotropo positivo e nel trattamento antiaritimie. Attraversano la placenta ma non sono noti per avere effetti teratogeni. Gli antiaritmici sono usati correntemente nella donna cardiopatica durante la gravidanza. Il medico dispone di diverse classi di antiaritmici, Antianginosi i derivati nitrati sono probabilmente i più usati. Sono potenti agenti vasodilatatori e non pongono problemi durante la gravidanza. Anche gli antagonisti calcici e i beta-bloccanti
CARDIOPATIE E GRAVIDANZA FARMACI CARDIOVASCOLARI DURANTE LA GRAVIDANZA Diuretici I tiazidi sono i più usati durante la gravidanza senza che si sia osservato alcun aumento nell'incidenza delle malformazioni. Alcune trombopenie neonatali invece sono state osservate in pazienti trattate al terzo trimestre, il che ne giustifica secondo alcuni l'uso limitato. Gli spironolattoni invece comportano il rischio teorico di femminilizzazione in un feto maschile
CARDIOPATIE E GRAVIDANZA FARMACI CARDIOVASCOLARI DURANTE LA GRAVIDANZA Antiipertensivi Di norma gli antipertensivi centrali sono la classe terapeutica più usata (in particolare la clonidina e il metildopa) per la loro efficacia e la loro buona tolleranza materna e fetale. Si possono usare i vasodilatatori diretti (idralazina), ma la loro tolleranza è minima (tachicardia materna e possibilità di tromhopenie neonatali) e vengono quindi prescritti solo nelle ipertensioni gravi.
CARDIOPATIE E GRAVIDANZA FARMACI CARDIOVASCOLARI DURANTE LA GRAVIDANZA Antiipertensivi I diuretici andranno evitati perchè aggravano l'ipovolemia materna. Gli inibitori dell'enzirna di conversione sono con- troindicati per la loro fetotossicità (anurie neonatali irre- versibili). I betabloccanti saranno prescritti di seconda intenzione, per la loro altissima efficacia e, quindi, per la necessità di sorvegliare molto attentamente i valori della pressione.
CARDIOPATIE E GRAVIDANZA FARMACI CARDIOVASCOLARI DURANTE LA GRAVIDANZA Antiipertensivi I betabloccanti Inoltre essi oltrepassano la barriera fetoplacentare e, anche se non si è ritrovato alcun effetto teratogeno, la loro prescrizione vicino al termine pùò provocare, nel bambino, ambasce respiratorie, apnea, bradicardie e ipoglicemia. Il propranololo e gli altri betabloccanti sono farmaci ben tollerati
CARDIOPATIE E GRAVIDANZA Monitoraggio materno Da quando la gravidanza è nota, le antivitamine K devono essere interrotte, a causa del loro rischio teratogeno ad inizio gravidanza, e sostituite da terapia con eparina a basso peso. Tali antivitamine sono anche controindicate al terzo trimestre per rischi emorragici. Si raccomandano misure igienico-dietetiche, in particolare la riduzione dell'attività fisica. Le visite cardiologiche e ostetriche si faranno alternativamente ogni mese.
CARDIOPATIE E GRAVIDANZA Dopo il parto Possibili complicazioni: richiedono un rnonitoraggio potenziato a causa di complicazioni ancora possibili e talvolta temibili. Endocardite batterica L'antibioticoterapia profilattica rischia di selezionare germi altamente patogeni e va prevenuta con un'antibioticoterapia sistematica ad ampio spettro sufficientemente prolungata dopo prelievi batteriologici. Rischio tromboembolico Va sempre fatta profilassi anticoagulante con eparina a basso dosaggio
CARDIOPATIE E GRAVIDANZA Dopo il parto Allattamento materno Teoricamente è possibile se la cardiopatia è stata perfettamente tollerata durante tutta la gravidanza e il parto. Tuttavia, il dispendio energetico che esso genera e le possibili complicazioni infettive rendono la sua indicazione poco auspicabile. La bromocritina (Parlodel) blocca efficacemente la montata lattea. I pochi incidenti di ipotensione ortostatica non costituiscono una controindicazione al suo impiego.