Lettura e cervello mirta.vernice@unibo.it.

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Transcript della presentazione:

Lettura e cervello mirta.vernice@unibo.it

Dehaene 2009 “Se il cervello non ha avuto il tempo di evolvere sotto la pressione dei vincoli della scrittura, è allora la scrittura che è evoluta per tenere conto dei vincoli del nostro cervello.” la scrittura ha una storia più recente dell'evoluzione del cervello gli strumenti e i segni della scrittura si sono adattati alle precondizioni del cervello. 

Teoria del riciclaggio neurale Il nostro cervello converte aree originariamente deputate ad altro scopo (riconoscimento di volti) per svolgere un’attività ontogeneticamente più recente (riconoscimento di lettere-lettura-scrittura).

Che impatto ha la lettura sul cervello?

Visual word form area

Visual word form area Risponde alla percezione invariante di forme elementari che il cervello seleziona durante la sua crescita; Nelle persone non alfabetizzate responsabile del riconoscimento di volti e in parte oggetti.

Aree neuronali specializzate per funzioni specifiche e fasci di fibre nervose che li connettono gli stessi per qualsiasi ALFABETO Vincoli di struttura anatomica

Dehaene 2010 Periodo critico L’apprendimento della lettura dopo la pubertà comporta variazioni in aree analoghe nel cervello MA in misura diversa rispetto a quando avviene in età evolutiva.

Dehaene 2010 Imparare a leggere (non importa in quale lingua) ha un impatto sull’elaborazione neurale dello stimolo linguistico ORALE. Anche in questo caso apprendimento precoce vs. tardivo può dare esiti diversi.

Discussione ad interim Apprendimento lettura ha un impatto su aree deputate alla elaborazione/comprensione del linguaggio orale. Lettura attiva le stesse aree a prescindere dal codice alfabetico utilizzato (non importa la lingua, ma che la persona sia alfabetizzata). Esiste un periodo critico

Bilinguismo e lettura Il bilinguismo ha effetti importanti su alcune componenti chiave dell’alfabetizzazione. Ma necessario individuare il tipo di bilinguismo dello studente.

Kim e colleghi, 1997 Due gruppi Bilingui tardivi Bilingui precoci Nei bilingui precoci le aree coinvolte nella lettura di L1 e L2 sono sovrapposte; In quelli tardivi sono distinte.

Lettura in bambini immigrati Spagnolo-Inglese ed effetto su linguaggio

Risultati: età conta per il linguaggio BT USA BT SP L’età di esposizione alla lingua orale conta e ha un’influenza ancora a 8 anni

Età di prima esposizione a L2 , apprendimento della lettura, e performance in prove di natura linguistica/fonologica nella L2 sono relate.

Quindi Quando si valuta un bilingue a 8 anni sulle abilità di lettura si deve considerare l’età di prima esposizione alla lingua ORALE

Il tempo conta Attorno ai 10/11 anni le differenze tra monolingui e bilingui tendono a scomparire (Ollers & Eilers, 2001) Necessari circa 5-7 anni di esposizione all’italiano per buona competenza in italiano “tecnico” per le materie di studio

Bilinguismo e competenze morfologiche

Morfologia libera Test di produzione dei Clitici: produzione del pronome clitico.

Guarda, cosa sta facendo la bambina alla farfalla? -> La sta prendendo

Perché marcatore clinico? Bambino monolingue: 4 anni produce il clitico; Bambino bilingue: fino a 7-8 anni sostituisce nome al clitico (sta prendendo la farfalla); dagli 8 anni produce clitico. Bambino con disturbo specifico del linguaggio (SLI): omette clitico

Giulia, 6 anni, bilingue italo-norvegese

Vive in Norvegia dalla nascita; Parla italiano a casa col padre e coi nonni durante le vacanze; Riceve diagnosi di SLI in norvegese.

Ripetizione di frasi

Ripetizione di frasi

Il cane che i gatti spingono è blu. Prodotto come: Il cane che spinge i gatti è blu. Frase grammaticale ma non corretta.

Saned, 7 anni Nato in Italia Difficoltà fonologiche e di lettura; Nessun problema con i pronomi clitici.

Morfologia nominale

Ripetizione di non-parole