L’eredità del 1848
I Simboli del Risorgimento il tricolore l’inno lo Statuto Albertino
Origini del tricolore 1794: Zamboni e Rolandis creano il primo tricolore, utilizzato poi dai reparti italiani che affiancavano Napoleone 7 gennaio 1797: "che si renda universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di tre colori verde, bianco e rosso"
1848 Il 23 marzo 1848 Carlo Alberto di Savoia dichiara guerra all'Austria. Lo stesso Re ordina che "Le truppe che entreranno sul suolo lombardo inalberino ed assumano la bandiera italiana bianca, rossa e verde, con in mezzo lo scudo di Savoia”
Primavera e del nostro paese, dal Cenisio all'Etna; A Reggio Emilia, il 7 Gennaio 1897, il primo Centenario del Tricolore viene celebrato in modo particolarmente solenne. E' Giosuè Carducci a pronunciare, dall'atrio del Palazzo Comunale, l'orazione ufficiale: "[…] nel santo vessillo i colori della nostra Primavera e del nostro paese, dal Cenisio all'Etna; Le nevi delle Alpi, l'aprile delle valli, le fiamme dei vulcani. E subito quei colori parlarono alle anime generose e gentili, con le ispirazioni e gli effetti delle virtù onde la patria sta e si augusta: il bianco, la fede serena alle idee che fanno divina l' anima nella costanza dei savi; il verde, la perpetua rifioritura della speranza a frutto di bene nella gioventù de' poeti; il rosso, la passione ed il sangue dei martiri e degli eroi […]".
Gli inni nazionali Gli inni, “musica politica”, nascono sul finire del Settecento. God save the King in Inghilterra La Marseillaise in Francia La Marcia reale in Italia
Il canto degli italiani Scritto nell’autunno del 1947 dal genovese Goffredo Mameli che dedicò il resto della sua breve vita alla causa italiana, combattendo prima a Milano, poi a Genova e a Roma tra il 1848 e il 1849
Il canto degli italiani Il compositore genovese Michele Novaro, amico di Mameli, musicò Il canto degli italiani
Fratelli d'Italia, l'Italia s'è desta, dell'elmo di Scipio s'è cinta la testa. Dov'è la Vittoria? Le porga la chioma, che schiava di Roma Iddio la creò. Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti allamorte, l'Italia chiamò. siam pronti alla morte. Scipio (Scipion l'Africano), il generale romano che nel 202 avanti Cristo sconfisse a Zama (attuale Algeria) il cartaginese Annibale. L'Italia è tornata a combattere. Le porga la chioma: La Vittoria sarà di Roma, cioè dell'Italia. Nell'antica Roma alle schiave venivano tagliati i capelli. Così la Vittoria dovrà porgere la sua chioma perché sia tagliata, perché la Vittoria è schiava di Roma che sarà appunto vincitrice. coorte: nell'esercito romano le legioni (cioè l'esercito), era diviso in molte coorti. Stringiamoci a coorte significa quindi restiamo uniti fra noi combattenti pronti a morire per il nostro ideale.
Raccolgaci: un congiuntivo esortativo che ci deve raccogliere, tenere insieme Siam pronti alla morte, l'Italia chiamò, sì! Noi fummo da secoli calpesti, derisi, perché non siam popoli, perché siam divisi. Raccolgaci un'unica bandiera, una speme: di fonderci insieme già l'ora suonò. Stringiamoci a Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte,
Uniamoci, uniamoci, l'unione e l'amore rivelano ai popoli le vie del Signore. Giuriamo far libero il suolo natio: uniti, per Dio, chi vincer ci può? Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, l'Italia chiamò, sì! Dall'Alpe a Sicilia, Dovunque è Legnano; Ogn'uom di Ferruccio Ha il core e la mano; I bimbi d'Italia Si chiaman Balilla; Il suon d'ogni squilla I Vespri suonò. per Dio: doppia interpretazione possibile. Per Dio è un francesismo e quindi significa "da Dio": se siamo uniti per volere di Dio, nessuno potrà mai vincerci. In italiano "per Dio" può essere anche una imprecazione, una esclamazione piuttosto forte. Dovunque è Legnano: ogni città italiana è Legnano, il luogo dove nel 1176 i comuni lombardi sconfissero l'Imperatore tedesco Federico Barbarossa Ferruccio: ogni uomo è come Francesco Ferrucci, l'uomo che nel 1530 difese Firenze dall'imperatore Carlo V. Balilla: è il soprannome del bambino che con il lancio di una pietra nel 1746 diede inizio alla rivolta di Genova contro gli Austro-piemontesi I Vespri: Nel 1282 i siciliani si ribellano ai francesi invasori una sera, all'ora del vespro. La rivolta si è poi chiamata la rivolta dei Vespri siciliani
Son giunchi che piegano Le spade vendute; Già l'Aquila d'Austria Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, l'Italia chiamò, sì! Son giunchi che piegano Le spade vendute; Già l'Aquila d'Austria Le penne ha perdute. Il sangue d'Italia E il sangue Polacco Bevé col Cosacco, Ma il cor le bruciò. l'Italia chiamò, sì! L Le spade vendute: i giunchi,apparentemente deboli dei patrioti, riescono a piegare le spade dei traditori. Il sangue polacco: L'Austria, alleata con la Russia (il cosacco), ha bevuto il sangue Polacco, ha diviso e smembrato la Polonia. Ma quel sangue bevuto avvelena il cuore degli oppressori
Statuto albertino (costituzione flessibile) Aspetti conservatori: Non riconosceva la sovranità popolare (concessione) Camera dei deputati eletta a suffragio estremamente limitato; Senato nominato dal re; Il re aveva grandi potere e il governo rispondeva a lui e non al parlamento. Aspetti innovativi Uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge; Abolizione dei privilegi fiscali; Libertà individuale; Limitata libertà di stampa Libertà religiosa
Due costituzioni a confronto Costituzione italiana Art. 8 Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Art.1 L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nella forma e nei limiti della Costituzione. Il potere legislativo appartiene al parlamento; quello esecutivo al governo e il potere giudiziario è autonomo in quanto organizzato dalla magistratura. Statuto Albertino Art.1 La religione Cattolica, Apostolica e Romana è la sola religione di Stato. Gli altri culti ora esistenti sono tollerati conformemente alle leggi. Art.2 Lo Stato è retto da un Governo Monarchico Rappresentativo. Il trono è ereditario secondo la legge salica. Art. 3 Il potere legislativo sarà esercitato dal Re e da due Camere. Art. 5 Al Re solo appartiene il potere esecutivo. Egli è capo supremo dello Stato. Art. 68 La giustizia emana dal Re ed è amministrata in suo nome dai Giudici che egli istituisce