LA PRESSIONE ARTERIOSA

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Transcript della presentazione:

LA PRESSIONE ARTERIOSA Definizione Come si misura L’IPERTENSIONE Come si manifesta Quali rischi comporta Come trattarla

Il flusso di sangue attraverso un vaso è determinato da due fattori: La differenza di pressione fra le due parti del vaso (gradiente pressorio) La difficoltà del sangue a passare nel condotto, definita resistenza

Il flusso sanguigno Q indica la quantità di sangue che passa in un certo punto dell’albero circolatorio in un certo istante. In genere si definisce il flusso in termini di ml o l/min. In un adulto a riposo il flusso totale equivale in media a 5 l/min: questa grandezza è definita GITTATA CARDIACA perché corrisponde alla quantità di sangue pompata dal cuore nell’unità di tempo.

L’emodinamica riguarda i fattori fisici che regolano il flusso sanguigno nel sistema circolatorio PA = GS * RV PA= pressione arteriosa GS=Gittata sistolica RV= resistenza vascolare

Pressione sistolica (massima) Pressione diastolica (minima) mmHg Pressione diastolica (minima)

Pressione sistolica (massima) Pressione sistolica (massima) AUMENTO DELLA PA SISTOLICA (MASSIMA) Pressione sistolica (massima) Pressione sistolica (massima)

AUMENTO DELLA PA DIASTOLICA (MINIMA) PA minima > 90 mmHg PA minima > 90 mmHg PA minima < 90 mmHg

UOMINI DONNE Pressione Età Età

Dove misurare la PA PA clinica PA a domicilio Monitoraggio Medico PA clinica PA a domicilio Monitoraggio PA nelle 24h Personale paramedico Paziente Familiare Metodo diretto Metodo indiretto

APPARECCHI A mercurio Aneroide Automatico da polso Automatico

APPARECCHI A mercurio Aneroide Automatico da polso Automatico L’apparecchio di riferimento è lo sfigmomanometro a mercurio Se si usa uno sfigmomanometro aneroide od automatico, controllare che l’apparecchio sia tarato (misurazione della PA con sfigmomanometro a mercurio e con quello aneroide od automatico nello stesso momento); se l'apparecchio è ben funzionante e/o tarato (misurazione uguale o con differenza minore di 5 mmHg allo sfigmomanometro a mercurio) eseguire il controllo ogni sei mesi.

Sì Sì Sì NO APPARECCHI A mercurio Aneroide Automatico (se controllato) Automatico Sì (se controllato) Automatico da polso NO

BRACCIALE: altezza e lunghezza normale (altezza 12-14 cm) per soggetti giovani-adulti-anziani più grande (altezza 20 cm) per soggetti obesi (e/o con circonferenza del braccio > 36 cm) più piccolo (altezza 6-8 cm) per bambini La lunghezza del bracciale deve essere tale da avvolgere completamente il braccio

MISURAZIONE DELLA PRESSIONE: CONDIZIONI DEL PAZIENTE Ambiente silenzioso con temperatura confortevole, almeno mezzora dopo aver eseguito esercizio fisico, astensione dal fumo e lontano dai pasti Rimanere seduti almeno 5 minuti prima della misurazione Il braccio deve essere all'altezza del cuore privo di indumenti fino all’ascella La PA deve essere misurata in posizione seduta. E’ consigliabile misurare la PA da sdraiati (dopo 5’) ed in piedi (subito e dopo 1’ e 3’) quando si ha il sospetto di ipotensione ortostatica (caduta eccessiva della PA in piedi) Misurare la PA, la prima volta, ad entrambe le braccia e quindi al braccio dove la PA è più alta; se uguale sempre allo stesso braccio

COME SI MISURA LA PRESSIONE:metodo auscultatorio Avvolgere il bracciale intorno al braccio con PA più alta, in modo che aderisca bene (ma non stringa!) e sia circa 2 cm sopra la piega del gomito. Localizzare l'arteria radiale (al polso in corrispondenza “dell’origine" del pollice) e gonfiare rapidamente il manicotto fino a che non scompare il polso radiale. Sgonfiare alla velocità di 2-3 tacchette (e/o 2-3 mmHg) al secondo ed annotare il valore in corrispondenza del quale ricompare il polso radiale. Aspettare almeno 30 secondi (con il bracciale completamente sgonfio). Appoggiare con pressione costante (senza pigiare) il fonendoscopio in corrispondenza dell'arteria omerale (che deve essere localizzata con la palpazione come per la radiale alla piega del gomito, in genere dal lato interno). IL FONENDOSCOPIO NON DEVE MAI ESSERE INFILATO SOTTO IL BRACCIALE! Se il fonendoscopio è incorporato nel bracciale porre il punto corrispondente all'inserzione del fonendoscopio sul punto di repere dell'arteria omerale. Gonfiare rapidamente circa 30 mmHg sopra il valore precedentemente annotato (che corrisponde alla pressione arteriosa sistolica) e sgonfiare alla velocità di 2-3 mmHg al secondo. AI primo rumore che si ascolta corrisponde la pressione arteriosa sistolica (massima), mentre la diastolica (minima) corrisponde al momento della scomparsa dei rumori. Se non si è sicuri della misurazione (e/o i valori corrispondenti alla pressione arteriosa massima o minima) NON rigonfiare mentre il mercurio scende e poi rigonfiare, ma ripetere (dopo 1 min) l'intera operazione. Eseguire una prima misurazione della PA e ripetere una seconda misurazione dopo almeno tre minuti considerando come valida la media delle due misurazioni. Se la differenza fra le due misurazioni è maggiore di 5 mmHg rifare una terza misurazione e fare la media delle ultime due misurazioni.

MISURAZIONE DELLA PA A DOMICILIO: Utilizzare apparecchio automatico ben funzionante e tarato Eseguire una prima misurazione della PA e ripetere una seconda misurazione dopo tre minuti considerando come valida la media delle due misurazioni. Se la differenza fra le due misurazioni è maggiore di 5 mmHg rifare una terza misurazione e fare la media delle ultime due misurazioni. Misurare la PA al mattino, appena alzato, dopo aver urinato ed essere andati di corpo, prima di fare colazione Se si prendono farmaci, misurare la PA prima della loro assunzione al mattino e dopo 2-4 ore dalla loro assunzione Misurare la PA una volta la settimana Non misurare la PA in presenza di sintomi

COME SI SCOPRE CHE UNA PERSONA E’ IPERTESA? Misurando in modo corretto la pressione arteriosa

DEFINIZIONE DI IPERTENSIONE: PA maggiore o uguale a 140/90 mmHg da confermare in almeno due altre misurazioni nell’arco di 1 settimana (se PA > 180/110 mmHg) o di 1 mese (se PA > 140/90 mmHg e < 180/110 mmHg) Nei pazienti con diabete o malattie renali i valori di PA che identificano la presenza di ipertensione sono più bassi (130/80 mmHg)

DISTURBI DA IPERTENSIONE: L’aumento della pressione arteriosa di per sé non causa disturbi se non in presenza di: Ipertensione grave Rari casi di ipertensione secondaria Complicazioni cardiovascolari Concetto di “killer silenzioso”

DISTURBI CHE ERRONEAMENTE VENGONO ATTRIBUITI ALL’IPERTENSIONE: - Cefalea (mal di testa) - Ronzii auricolari (fischi, sibili) - Vertigini (giramento di testa) - Epistassi (sangue dal naso) - Emorragie congiuntivali (sangue nella parte bianca dell’occhio) - Sintomi della depressione, panico e ansietà: Difficoltà a dormire Stanchezza (specialmente al mattino) Tristezza Voglia di piangere Senso di angoscia e/o paura Senso di sbandamento e/o testa vuota Batticuore Difficoltà a stare in ambienti chiusi o in una piazza o supermercato pieno di gente Sintomi del paziente o più spesso della paziente che “sente la pressione”

EPISTASSI (sangue dal naso): La causa più spesso è “anatomica” e-o “locale” (varici locus Valsalvae) L’ipertensione aumenta il sanguinamento La PA è aumentata dalla reazione emotiva al sanguinamento Comunque non dire mai al paziente: “per fortuna che l’emorragia e-o il sangue è uscito dal naso invece che nel cervello”.

L’EMORRAGIA CONGIUNTIVALE NON È UN SEGNO DI DANNO VASCOLARE CAUSATO DALLA PRESSIONE ARTERIOSA

ANEURISMA AORTA ADDOMINALE INSUFFICIENZA ARTERIOSA ALLE GAMBE Malattie dovute alla ipertensione INFARTO ICTUS IPERTENSIONE SCOMPENSO ANEURISMA AORTA ADDOMINALE DIALISI INSUFFICIENZA ARTERIOSA ALLE GAMBE

Quando possono comparire queste malattie: Quando la pressione non è curata bene Quando ci sono altre cause importanti come: - la familiarità: genitori, fratelli e-o sorelle con malattie cardiovascolari in età<55aa se maschi ed età<65 aa se femmine - età>55 aa nei maschi e >65 aa nelle femmine - il fumo - il diabete - il colesterolo aumentato

COSA BISOGNA FARE: - Modificazioni dello stile di vita Mangiare con poco sale Mangiare poco se si è grassi Mangiare pochi grassi Esercizio fisico Non fumare - Farmaci che riducono la pressione

SOGGETTI A RISCHIO DI SVILUPPARE IPERTENSIONE ARTERIOSA Familiarità per ipertensione arteriosa Valori di PA “alti-normali” (130-139/80-89 mmHg) Obesità Ipertensione in gravidanza o da contraccettivi (pillola) Postmenopausa

Come prendere i farmaci per la pressione: - I farmaci devono essere presi al mattino appena alzati con l’eccezione di quelli che possono ridurre la pressione in piedi, che vanno presi alla sera - Se un farmaco riduce la pressione ed è ben tollerato, continuare con questo farmaco, aggiungendone eventualmente altri per ottenere una buona riduzione della pressione - Non dimenticare di prendere i farmaci - avvisare il medico se compaiono disturbi e chiedere al medico se questi disturbi sono dovuti ai farmaci

SVILUPPO IPERTENSIONE Dieta Alcool Calorie Sale Potassio Fibre Etc. Valori PA alti normali o preipertensione Aumento del peso corporeo SVILUPPO IPERTENSIONE Familiarità Età Sedentarietà SOGGETTI PARTICOLARMENTE A RISCHIO DI SVILUPPARE IPERTENSIONE: - Familiarità di ipertensione - Valori di PA alti-normali o di preipertensione - Sovrappeso e soprattutto obesità - Donne con ipertensione in gravidanza o ipertensione sotto OCT

Whelton DK et al, NHBPEP, JAMA 2002 JNC 7 Report, JAMA 2003

Prevallenza di ipertensione (%HT) in 44452 uomini americani, età 40-75 anni, in rapporto all’età nel Health Professionals’ Follow-up Study %HT METS-ora/settimana M. Tanasescu et al, JAMA 2002

T. Hayashi et al; Ann. Intern. Med. 1999 Rischio relativo di Ipertensione (RR) in rapporto all’attività fisica (cammino) in 5017 uomini giapponesi (di 35-60 anni), in un follow-up di 6-16 anni nello studio Osaka Health Survey) Walk to work 0-10 minutes: 11-20 minutes:  21 minutes: walk to work as a continuous variable ( per 10 minutes) Multivariate RR (95% CI) 1.00 (reference) 0.88 (0.75-1.04) 0.71 (0.52-0.97) 0.88 (0.79-0.98) Adjusted for age, BMI, alcohol consumption, leisure time physical activity, smoking status, fasting plasma glucose levels, systolic and diastolic baseline BP T. Hayashi et al; Ann. Intern. Med. 1999

Ipertensione e dieta mediterranea in Grecia: lo studio Attica % on Mediterranean diet 100 P=0.02 64 35 50 NT HT The consumption of a mediterranean diet was associated with a 26% lower relative risk of being hypertensive (after adjusting for age, sex, smoking habit, hypercholesterolemia, diabetes mellitus, BMI and physical status) Panagiotakos DB et al, J Hypertens 2003

Come valutare l’effetto della terapia: - Valori della PA dopo almeno un mese di cura - Decidere di aumentare la dose del farmaco o di associare farmaci con un simile intervallo di tempo - Un occasionale rilievo di valori di PA aumentati, nell’ambito di valori in genere normali e soprattutto se riscontrati in presenza di sintomi non dovuti all'ipertensione, non devono essere motivo di “spavento” Rimisurare la PA in modo corretto in almeno due altre occasioni a distanza di giorni e consultare il medico se la PA rimane alta.

Quali valori di PA devono essere raggiunti con la terapia: - PA sistolica < 140 mmHg o almeno sotto 150 mmHg - PA diastolica < 90 mmHg Nei pazienti con diabete o malattie dei reni: PA<130/80 mmHg

Ogni quanto tempo misurare la pressione: - Dal medico ogni 15 giorni e poi se la pressione è “buona” ogni mese - A casa 1 volta alla settimana al mattino, prima di prendere i farmaci e da 2 a 4 ore dopo l’assunzione dei farmaci

Quando consultare con urgenza il medico: - Dolore sul petto - Difficoltà a respirare - Difficoltà a muovere braccio o gamba od entrambe, bocca storta, formicolii alla metà del corpo, perdita improvvisa della vista - Mal di testa violento con sonnolenza o collo rigido, soprattutto se non si è mai avuto mal di testa - Dolore ai muscoli delle gambe nel camminare

DEFINIZIONE DI IPERTENSIONE: - Pressione arteriosa > 140/90 mmHg in pazienti senza: - Diabete (PA> 130/80 mmHg) - Malattie dei reni