PER L’ISTRUZIONE SCOLASTICA SECONDARIA DI SECONDO GRADO ASL Sa 1 VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE CORSO DI FORMAZIONE IN BIOETICA PER L’ISTRUZIONE SCOLASTICA SECONDARIA DI SECONDO GRADO IV LEZIONE CENTRO DI CULTURA BIOETICA DIOCESI DI NOCERA-SARNO
Le basi anatomo-fisiologiche della sessualità e della procreazione umana
L’uomo è in potenza sempre fertile
La donna è fertile in rapporto al ciclo ovarico
Le fasi del ciclo mestruale Fase proliferativa Ovulazione Fase secretiva Mestruazione o gravidanza
Il muco cervicale Regola la fertilità: Permettendo o negando l’accesso degli spermatozoi in utero Blocca gli spermatozoi non idonei alla fecondazione Nel periodo fertile facilita il cammino degli spermatozoi e li mantiene vivi e mobili Nelle cripte cervicali gli spermatozoi possono sopravvivere fino a tre giorni
Libertà e responsabilità nel rapporto sessuale
L’uomo, essere sessuato La sessualità non è qualcosa che si ha, ma è ciò che si è La sessualità non si esaurisce nel dato biologico, ma è modo di essere della persona La diversità sessuale è segno della dimensione dialogica e relazionale dell’uomo Nell’incontro con l’altro sesso c’è il profondo appagamento di questa dimensione L’atto sessuale è mezzo potente ma non esaustivo della comunione tra due persone Non sono un uomo col sesso “aggiunto”. Nell’orizzonte del creato, solo un altro essere umano può riempire il desiderio di assoluto dell’uomo (= l’uomo, con la sua intelligenza, concettualizza il reale e va al di la di esso, trascendendolo – cfr. II lezione- . Egli passa incessantemente da una conoscenza all’altra, spinto com’è a conoscere sempre di più. Solo un altro essere umano, in quanto dotato della sua stessa naturale aspirazione, può appagarlo). L’uomo è continuo mendicante di amore. Il dono di sé, la gioia di stare insieme e di condividere, non passano necessariamente per l’atto sessuale
Una riflessione storica: la rivoluzione socio-culturale della II metà del secolo scorso: La cultura industriale e postindustriale e il cosiddetto “permissivismo borghese” Da un lato: La sessualità assurge a dimensione antropologica La sessualità perde l’equivalenza di genitalità Dall’altro: Sganciamento del comportamento sessuale da qualsiasi norma etica Liberizzazione del sesso come primo atto della liberazione totale dell’uomo Sessualità come consumo.
Le tappe storiche S.Freud: la sessualità, con i suoi dinamismi inconsci, determina e condiziona la persona Da Freud prende il via la concezione dell’autonomia del sesso (al sesso non si comanda) Le repressioni sessuali come causa di nevrosi. L’educazione tradizionale e la cultura dei doveri vista come repressione J.P.Sartre: esaltazione dell’esperienza sessuale come forma privilegiata di comunicazione Rapporto Kinsey (A.C.Kinsey – W.B.Pomeroy – C.E.Martin Sexual behaviour in the human male, Philadelphia 1948): ampia indagine sul comportamento sessuale della società americana, da cui si evince che la reazione erotica è legata a stimoli fisici e psichici, per cui “è senza senso chiamare in causa categorie come il bene e il male, il lecito e l’illecito, il normale e l’anormale” Per Freud non è la persona che si esprime nella dimensione della sessualità, ma è esattamente l’opposto. L’arte, la cultura, la religione, ecc. sono causati da dinamismi inconsci che si esprimono nella repressione/sublimazione. La stessa famiglia subisce questa dinamica ed è vista come intreccio di repressioni ed istinti. Freud, tuttavia, non può essere tacciato di libertinaggio né di licenziosità.
Le tappe storiche Cambio di modello sociale (modello weberiano): il passaggio dalla società agricola a quella industriale genera trasformazioni culturali che includono il comportamento sessuale e la famiglia (rapporti coniugali, pre-coniugali ed extra-coniugali) Il libertalismo di Herbert Marcuse (1898 – 1979): liberazione dell’uomo dalla morale, dal lavoro dipendente, dal matrimonio e dalla eterosessualità (polimorfismo e libera scelta del sesso) Il movimento femminista e Simone De Beauvoir: rottura del legame sessualità-coniugalità-famiglia e rifiuto del ruolo domestico-familiare. Diritto e libertà della donna nel gestire la propria sessualità
Le tappe storiche Gli anni della contestazione. Pinkus e la liberalizzazione dei contraccettivi: contestazione della morale sessuale coniugale tradizionale contenimento delle nascite affermazione della libertà femminile Conferenze Internazionali dell’ONU (Cairo1994 –Pechino1995): le ideologie di Marcuse e della De Beauvoir sfociano nell’inserimento dei “diritti delle donne”, dei “diritti sessuali” e “dei diritti riproduttivi” nei “diritti umani”, con “possibilità di controllare e decidere liberamente la propria sessualità” Il presupposto ideologico è che la differenza dei ruoli maschile e femminile sia solo un fatto culturale, non naturale, per cui ogni individuo deve sentirsi libero di scegliere la propria natura ed il proprio orientamento sessuale
Le tappe storiche Il Neomalthusianesimo: l’inquinamento e le carenze energetiche e nutrizionali giustificano politiche di contenimento della natalità Il miglior contraccettivo è lo sviluppo economico! Gli sviluppi della medicina contraccettiva: Contraccezione (dalla pillola di Pinkus alla Ru486) Aborto (legge 194 del 1978) Sterilizzazione La cultura post-moderna: La donna divisa tra lavoro ed impegno familiare La famiglia cambia modello (figlio unico,single, omosex) Possibilità di una genitorialità extra-familiare Thomas Robert Malthus e il birth control. Paura che il boom del terzo mondo possa minacciare il benessere dell’Occidente? Limitazione delle nascite come contropartita degli aiuti economici. Cina: tasso di natalità del 21% nel 1980. Il governo ha imposto l’aborto del II figlio e la sterilizzazione, la distribuzione gratuita dei contraccettivi, l’inserimento della donna nel lavoro.
La procreazione è: un processo fisio-biologico: la fecondazione dell'ovulo da parte dello spermatozoo genera il concepimento di una nuova vita un processo psicologico: desiderio che la propria vita continui nel figlio relazione tra marito e moglie che vivono congiuntamente il compito di paternità e maternità responsabile un dono di sé per la crescita qualitativa di altri Responsabilità: spetta ai coniugi ogni decisione sulla procreazione, nella libertà, senza ingerenze (legislative)
Responsabilità è: rispondere a qualcuno di qualcosa, in libertà e consapevolezza la risposta coinvolge sempre tutto noi stessi (sentimenti, emozioni, motivazioni più profonde del nostro agire e della nostra interiorità) una realtà complessa che coinvolge sempre almeno due persone: chi domanda e chi è chiamato a rispondere Sono chiamato a rispondere all'altro con senso di verità riconoscendo i valori che l'altro mi propone. una responsabilità verso se stessi: io sono chiamato a rispondere a me stesso, alla verità più profonda di me stesso Quest'altro livello è ancora più esigente del precedente, perché‚ se a colui che mi domanda qualcosa io posso anche non rispondere, più difficile è negare a se stessi una risposta alle istanze più interiori e vere del nostro essere. Come si fa ad essere responsabili senza esserne interiormente motivati?
Distinguiamo: Procreazione: Procreazione responsabile: è l'aspetto naturale dell'incontro dei sessi, che biologicamente generano un essere vivente Procreazione responsabile: non si è padre e madre solo perché si mette al mondo una creatura pur seguendo l’istinto naturale, non ci si lascia condizionare da esso, ma si decide di generare un’altra persona, rispondendo consapevolmente all'altro (moglie-marito) e a se stessi ciò significa che un figlio non è frutto del capriccio di un momento si è chiamati a rispondere della vita del figlio, aiutandolo a essere e vivere in quanto persona che pensa, agisce e ama secondo le sue proprie capacita Vivere la paternità e maternità significa allora educare il figlio per quello che è, non per quello che voglio che sia Paternità e maternità significa ri-procreare, dare nuovamente e continuamente vita al figlio, non geneticamente e fisicamente, ma in tutta la sua realtà di persona in quanto essere che pensa, agisce, ama. Non basta mettere al mondo un figlio, occorre assumersi la responsabilità di assisterlo nella sua crescita.
"E una donna che stringeva il bambino al seno chiese (al maestro): Parlaci dei Figli’. Ed egli disse: I vostri figli non sono vostri. Sono i figli e le figlie del desiderio che la vita ha di se stessa. Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi, e, benché‚ vivano con voi, ciò non di meno non vi appartengono. Potete dar loro il vostro amore, ma non i vostri pensieri, perché‚ essi hanno i loro, di pensieri. Potete custodire i loro corpi ma non le loro anime, perché‚ le loro anime abitano la casa del futuro, che neppure in sogno potete visitare. Potrete cercare di essere simili a loro, ma non potrete farli simili a voi, perché‚ la vita procede e non si attarda mai sopra il passato. Voi siete gli archi da cui i figli come frecce vive sono scoccati avanti. L'Arciere vede il bersaglio sulla linea dell'infinito, e con la forza vi tende, perché‚ le frecce vadano rapide e lontane. E che il vostro tendervi nella mano dell'Arciere avvenga nella gioia; perché‚, come ama le frecce che volano, così ama l'arco che sta fermo”. Kahlil Gibran
L’IDENTITA’ DELL’EMBRIONE UMANO: UNA QUESTIONE DECISIVA ASL Sa 1 VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE CORSO DI FORMAZIONE IN BIOETICA PER L’ISTRUZIONE SCOLASTICA SECONDARIA DI SECONDO GRADO IV lezione CENTRO DI CULTURA BIOETICA DIOCESI DI NOCERA-SARNO L’IDENTITA’ DELL’EMBRIONE UMANO: UNA QUESTIONE DECISIVA
Chi o che cosa è l’embrione umano?
La fecondazione 1. I PROTAGONISTI Spermatozoo Oocita
L’adesione spermatozoica alla superficie ovocitaria
La fecondazione 2. Le tappe Attraversamento della zona radiata Riconoscimento specie-specifico e legame con la zona pellucida Reazione acrosomiale e fusione delle membrane
L’inizio dell’embrione Penetrazione della zona pellucida Singamia (punto di non ritorno) Nascita di una nuova cellula: da ovocita a zigote o embrione unicellulare) sistema unico con identità specifica ed orientamento verso uno sviluppo determinato Attivazione dell’oocita Avvicinamento dei due pronuclei (3-6h) Cariogamia (nuovo genoma) (15h)
Il nuovo genoma Contiene l’informazione essenziale e permanente per la graduale, autonoma realizzazione dello sviluppo morfogenetico Tutte le fasi della morfogenesi dipendono dall’espressione dei geni propri dell’embrione (interazione con ambiente cellulare ed extracellulare) Regola e dirige il processo di sviluppo grazie all’espressione coordinata e gerarchicamente ordinata di migliaia di geni (geni regolatori: di posizione, selezione, realizzatori) Determina l’appartenenza dello zigote alla specie umana e la sua singolarità individuale o identità
(Dal 2° al 5° giorno dalla fecondazione) La vita embrionale (Dal 2° al 5° giorno dalla fecondazione) Inizio segmentazione 8-32 cellule: Morula (2°- 4° giorno) 64-128 cellule: Blastocisti (5° giorno)
La vita embrionale
La vita embrionale Dalla blastocisti al disco embrionale 6°-7°giorno ---> inizio del processo dell’impianto; 14° giorno --> formazione della stria primitiva (si definisce il disegno generale del corpo, punto di inizio del modellamento dei differenti organi e tessuti) Dal disco embrionale al feto 4° settimana ---> organogenesi ed inizio circolazione 5° settimana ---> strutture primitive cuore, cervello, tratti polmonari gastroenterici ed urinari inizio differenziazione sessuale 6° settimana ---> primordi degli arti 7° settimana ---> forma del corpo completa 9° settimana ---> maturazione ed accrescimento organismico
L'embrione umano segno di “contraddizione” Da un lato: il fine dell’intervento di fecondazione in vitro, per dare un “figlio” ad una coppia un piccolo paziente, su cui fare diagnosi (pre-impianto) e attuare terapie, seppure sperimentali Dall’altro: oggetto disponibile, destinato alla distruzione in vista del bene di terzi: per permettere ad altri di nascere, di essere curati (cellule staminali), di acquisire dati sperimentali (progresso della scienza)
Lo statuto biologico dell’embrione umano
I dati della embriologia e della genetica: una sintesi L’interazione tra due sistemi cellulari differentemente e teleologicamente programmati (ovocita e spermatozoo) dà origine a: Un nuovo sistema, non somma dei due sottosistemi ma sistema combinato che opera come una nuova unità (one-cell embryo), intrinsecamente determinata a raggiungere la sua specifica forma terminale (unitotalità) Un nuovo genoma, che è centro biologico e struttura coordinante della nuova unità. Informazione essenziale e permanente per la graduale e autonoma realizzazione di un disegno-progetto ben definito
CARATTERI E CAPACITA’ EMBRIONALI I dati della embriologia e della genetica: una sintesi CARATTERI E CAPACITA’ EMBRIONALI Identità genetica Autonomia biologica Capacità dialogica Induzione dell’assenza di rigetto nella madre Capacità di moltiplicarsi Capacità di differenziarsi
Le proprietà biologiche dello sviluppo embrionale Coordinazione Il susseguirsi di attività molecolari e e cellulari sotto la guida dell’informazione del genoma e di segnali che si originano dalla interazione entro l’embrione stesso e tra questo e il suo ambiente Continuità Il nuovo ciclo vitale iniziato alla fertilizzazione procede senza interruzione, se le condizioni richieste sono soddisfatte. I singoli eventi appaiono ovviamente successivi ma il processo è continuo, è sempre lo stesso individuo Gradualità Passaggio da forme e funzionalità più semplici a quelle più complesse, fino a raggiungere la forma finale, durante il quale l’embrione mantiene la sua propria identità e individualità
"Una volta che [il processo] è iniziato, non c'è frazione particolare del processo di sviluppo che sia più importante dell'altra: tutte sono parti di un processo continuo [...] Perciò, da un punto di vista biologico, non si può identificare un singolo stadio nello sviluppo dell'embrione al di là del quale l'embrione in vitro non dovrebbe essere mantenuto in vita. […]” (Rapporto Warnock, 1984, cap. XI)
Consiglio d'Europa •RACCOMANDAZIONE N. 1100/1989 PUNTO 7 «[...] l'embrione umano, pur sviluppandosi in fasi successive indicate con definizioni differenti (zigote, morula, blastula, embrione pre-impianto, embrione, feto) manifesta comunque una differenziazione progressiva del suo organismo, e tuttavia mantiene continuamente la propria identità biologica e genetica». • RACCOMANDAZIONE N. 1046/1986 PUNTO 5 «[...] fin dalla fecondazione dell'ovulo la vita umana si sviluppa in modo continuo, sicché non si possono fare distinzioni durante le prime fasi del suo sviluppo e si rivela quindi necessaria una definizione dello statuto biologico dell'embrione umano».
Lo statuto antropologico dell’embrione umano
PARLARE DEI MODELLI ETICI Chi è persona? Teoria funzionalistico-attualistica Rifiuto della persona come“sostanza”, considerata statica, e concezione dinamica dell’uomo, identificato col “continuo fare” della sua vita (egli sempre cambia perché continuamente “si fa”). Affermazione della libertà totale dell’uomo: nel libero esercizio delle sue azioni egli “crea se stesso” (le azioni non svelano la realtà dell’uomo ma la creano). •Caratteristiche biologiche (individualità – SNC – aspetto – dolore/piacere) •Caratteristiche psico-sociali Teorie monofattoriali (razionalità – relazionalità – riconoscimento sostitutivo - intenzione di procreare) Teorie multifattoriali (Es. Singer – Engelhardt) Teoria sostanzialista (personalismo ontologico) Pur essendo univoca l’etimologia del termine persona, ci sono divergenze se ci si chiede cosa sia la persona (=Soggetto di diritti). Teoria f.attualistica: è negata la trascendenza. Con il termine persona si fa riferimento ad una serie di proprietà e funzioni, per cui non si cerca di definire una realtà preesistente (l’uomo), ma si vuole stabilire se e quando l’uomo (o un altro essere vivente) rientri in questa definizione, al di là della natura ontologica. Rispecchia l’approccio utilitaristico o relativista che tende a sottolineare la relatività del valore della vita umana o alla società o alle condizioni del suo vivere, o alla qualità della sua vita. Spesso le due posizioni vengono identificate la prima come posizione cattolica, la seconda come posizione laica. Individualità: ricombinazione dei 2 patrimoni genetici a 21-22 ore dalla fecondazione; perdita della totipotenzialità al 14° g. (7°); annidamento completo al 14° g con distinzione tra embrione ed annessi (placenta, amnios, ecc.); differenziazione dei 3 foglietti embrionali al 14° g. (ecto-meso-endo derma); comparsa della stria primitiva. Attività unificante del SNC: come per la morte, così per l’inizio della vita “umana”. Morfologia umana solo dal 7° mese. Alcuni negano il concetto stesso di persona e giudicano gli esseri viventi in base alla capacità di provare dolore/piacere. Razionalità: si è persona in rapporto all’inizio o alla fine della capacità di razionalizzare. Relazionalità: idem per la capacità di relazionarsi. Inizio: coinciderebbe con l’impianto in utero (dialogo madre-figlio); perdita: cessazione attività cerebrale (es. nello stato vegetativo persistente, con conservata attività del tronco cerebrale). Riconoscimento sostitutivo: persona in rapporto al comportamento: il comportamento materno svelerebbe l’esistenza di un nuovo essere umano. Intenzione di procreare: riconoscimento da parte dei genitori. Non è persona l’embrione non voluto o concepito dopo violenza sessuale. PARLARE DEI MODELLI ETICI Singer: autocontrollo + rapporto interpersonale + comunicazione + curiosità + senso del tempo. Senso del dolore come criterio di intervento sull’uomo come sull’animale. Per Engelhardt, filosofo contrattualista, la morale origina dalla stipulazione di un contratto cui può accedere solo il soggetto adulto, autonomo, capace di intendere e di volere. Solo questi è persona, e lo diventa solo dopo anni dalla nascita, così come può non esserlo più qualche tempo prima di morire. In questa ottica feti, fanciulli, ritardati mentali, soggetti in coma, ecc. non sono persone e non possono godere di diritti. Per il filosofo utilitarista Singer la funzione qualificante è la sensibilità. Tutti gli esseri viventi senzienti hanno il diritto di non soffrire inutilmente; l’uomo, in quanto essere razionale e autocosciente, ha diritto ad un riguardo maggiore perché soggetto a maggior sofferenza; quando tuttavia la coscienza è assente, come negli embrioni, nei soggetti in coma, ecc., non si parla più di persona ed essi hanno meno diritti degli animali senzienti (possono essere, quindi, oggetto di qualsiasi sperimentazione). Feti, neonati, bambini, anziani, cerebrolesi, dementi, malati terminali, ecc. sono definiti esseri umani marginali e godono degli stessi diritti degli animali senzienti. CONTRATTUALISMO DI ENGELHARDT (percezione della comunità morale + elaborazione, con altri, degli orientamenti comunitari), che non propone il criterio costo/beneficio, ma il criterio del consenso: l’utilità sociale è in ragione del consenso sociale. E’ proposto un contratto sociale alla maniera del Rousseau, con un’etica pubblica che dev’essere concordata fra le parti in causa (es. medico-paziente). Le conseguenze sono: . 1) Relativismo ed utilitarismo. 2) Distinzione degli esseri umani in tre categorie: persone, capaci di scegliere; non ancora persone (embrioni, feti, bambini) perché non ancora capaci di scegliere; non più persone (es. ammalati mentali gravi- Alzeimer), non più capaci di scegliere. Sulle idee di questo autore è stata fondata da molti l’odierna etica laica. IL PERSONALISMO ONTOLOGICO rifiuta: il giudizio sull’uomo in base a ciò che appare e non su ciò che è; visione dell’uomo come somma di atti; la discriminazione degli esseri umani in base sulla base di capacità o funzioni che non possono esaurire tutte le dimensioni e caratteristiche umane.
La visione funzionalistico-attualistica In base ad alcune caratteristiche biologiche: L’INDIVIDUALITA’ (non divisum in se, sed divisum a quolibet alio) 1. La teoria della CARIOGAMIA 2. La t. della GEMELLAZIONE 3. La t. dell’IMPIANTO 4. La FORMAZIONE DELLA STRIA PRIMITIVA La PRESENZA DELL’ATTIVITA’ CEREBRALE (parallelismo con la morte cerebrale)
CARATTERISTICHE BIOLOGICHE Teoria della cariogamia: poiché per la ricombinazione del patrimonio genetico paterno e materno sono necessarie almeno 21 ore dalla fecondazione, in questo arco di tempo non si è ancora di fronte ad un individuo umano. Totipotenza cellulare: la presenza di cellule totipotenti (capaci di dare origine ad un nuovo individuo quando fossero separate dall’embrione) nelle prime fasi dello sviluppo embrionale, porta a negare l’individualità dell’embrione precoce che viene considerato come un aggregato di “individui in potenza” e lo zigote come una cellula indeterminata.
CARATTERISTICHE BIOLOGICHE Teoria della gemellanza monozigotica: l’embrione non può essere considerato un individuo umano perché è possibile che si verifichi la gemellazione monozigote (l’embrione precoce avrebbe quindi la capacità di diventare due individui) Formazione della stria primitiva (pre-embrione): fino al 14° g. dalla fecondazione avverrebbe una semplice preparazione dei sistemi protettivi e nutritivi (derivati dal trofoblasto) per le necessità dell’embrione QUINDI non ci sarebbe presenza di un individuo/embrione ma di un pre-embrione. Con la comparsa della stria primitiva nel disco embrionale si può parlare di sviluppo embrionale.
CARATTERISTICHE BIOLOGICHE Formazione sistema nervoso centrale: nessun embrione umano può ritenersi un individuo umano fino alla formazione del sistema nervoso centrale perché esso è il centro critico di unità del soggetto umano, è condizione per l’esercizio della razionalità e per la percezione del piacere/dolore. Così come si fa riferimento alla morte cerebrale totale per diagnosticare la morte di un individuo allo stesso modo si può individuare l’inizio dell’esistenza umana con la formazione del sistema nervoso centrale
La visione funzionalistico-attualistica In base ad alcune caratteristiche psico-sociali: TEORIE MONOFATTORIALI: La razionalità Il comportamento e la relazione costitutivi Il riconoscimento della immagine umana L’intenzione di procreare TEORIE MULTIFATTORIALI: P. SINGER (1989): autocontrollo, senso del passato, senso del futuro, relazionalità, comunicazione e curiosità G. DENNET(1988): razionalità, coscienza, autocoscienza, reciprocità, comunicazione verbale H.T. ENGELHARDT (1991): appartenenza alla comunità morale e capacità di elaborare un giudizio morale (persone, non ancora persone, non più persone)
Funzionalismo: non sovrapponibilità fra esseri umani e persone umane
La visione funzionalistico-attualista della persona Persona: Concetto astratto definito da un elenco di proprietà e funzioni non necessariamente dell'essere umano Conseguenze: la persona non si identifica sempre con l'essere umano è persona quell'essere umano, e non, che manifesti caratteri e capacità arbitrariamente fissate, prescindendo dalla sua natura ontologica L’interpretazione funzionalistico-attualistica riduce la persona alle sue funzioni e non fa differenza tra essenza e attività
La visione sostanzialista o del personalismo ontologico OGNI INDIVIDUO UMANO E’ PERSONA (Come un individuo umano non sarebbe persona?) OGNI PERSONA UMANA HA NATURA UMANA: senza negare la rilevanza della soggettività e della coscienza viene posto a fondamento della stessa soggettività un’esistenza ed un’essenza costituita nell’unità corpo-spirito
Lo statuto antropologico Sostanzialismo: sovrapponibilità fra esseri umani e persone umane = persone
Lo statuto etico dell’embrione umano
Dallo statuto antropologico allo statuto etico COME VA TRATTATA LA PERSONA? Chi è persona va sempre tutelata e protetta (viceversa, chi non è persona può anche non essere tutelata e protetta allo stesso livello) Diverse modalità e tipologie di rispetto: Diritti “prima facie” Tutela: Graduale Tuzioristica: difesa della vita fisica e dell’integrità genetica fin dal concepimento, promozione della salute
Diritti umani e bioetica Diritti di I generazione (diritti civili: vita, libertà), nati per difendere il cittadino dai poteri dallo Stato Diritti di II generazione (diritti sociali: salute, lavoro, istruzione, informazione, ecc.), che invece richiedono l’incremento degli interventi statali Diritti di III generazione (solidarietà, sviluppo, pace internazionale, ambiente protetto, comunicazione, ecc.) Diritti di IV generazione ( diritti delle generazioni future, diritto ad un patrimonio genetico non manipolato, ecc.) Il Decalogo per primo esprime in forma negativa (non uccidere, non rubare..= diritto alla via, alla proprietà…) i diritti umani. L’insieme di tutti i diritti sociali è ciò che nella Costituzione americana è detto “diritto alla ricerca della felicità”, non in senso edonistico, egoistico o consumistico, ma come migliore qualità di vita per sé e per gli altri. Mentre i diritti di I generazione riguardano la singola persona, quelli delle altre generazioni sono comprensibili solo in un contesto sociale.
Dallo statuto biologico allo statuto giuridico “[…] Tuttavia si è convenuto che questa era un’area nella quale doveva essere presa qualche precisa decisione, al fine di acquietare la preoccupazione del pubblico […] Nonostante la nostra divisione su questo punto, la maggioranza di noi raccomanda che la legislazione dovrebbe concedere che la ricerca possa essere condotta su qualsiasi embrione ottenuto mediante fecondazione in vitro, qualunque ne sia la provenienza, fino al termine del 14^ giorno” (Rapporto Warnock, 1984, cap. XI)