Emogas: Nursing Gennaro Tuccillo Il paziente critico – Avellino 7-8 giugno 2013
PREPARAZIONE DEL PAZIENTE Se possibile, informare il paziente della procedura e, in caso di prelievo con siringa, avvisarlo che potrebbe essere doloroso. Un malato ben informato, di solito, è meno apprensivo e più collaborante.
PREPARAZIONE DEL PAZIENTE Il paziente deve trovarsi in uno stato stazionario di ventilazione da almeno 15-20 minuti per evitare un'interpretazione ambigua dei valori. Un'eventuale iperventilazione del malato dovuta all'ansia influenza il Ph ed i gas ematici.
PRELIEVO Solitamente viene utilizzata l’arteria radiale che ha un’ottima circolazione collaterale assicurata dall’arteria ulnare. Sedi alternative sono l’arteria brachiale e l’arteria femorale. Nell'1,6% dei pazienti le arterie ulnari hanno dei deficit circolatori dunque, va eseguito il test di Allen.
PRELIEVO: test di Allen Il paziente chiude con forza la mano per far defluire il sangue dal pugno. Si esercita una pressione sul polso per arrestare il flusso delle arterie ulnare e radiale. Quando la mano diventa bianca si rilascia la pressione sull'arteria ulnare. Se la mano ritorna rossa in pochi secondi la perfusione attraverso l'arteria ulnare è a pieno canale e non è pericoloso eseguire il prelievo dalla radiale.
PRELIEVO Inserire l'ago a 45°rispetto alla cute (nella femorale l'inserimento deve essere perpendicolare all'arteria) con il becco di flauto dell’ago verso l’alto. Trovata l'arteria la siringa si riempie rapidamente. Evitare che l'ago attraversi l'arteria. NON ASPIRARE IL CAMPIONE per rischio di lesioni vascolari interne.
CONTAMINAZIONE CON SANGUE VENOSO Se durante il prelievo vengono miscelati sangue arterioso e venoso i valori dei parametri misurati non corrispondono ai valori arteriosi (la pO2 risulta inferiore e la pCO2 maggiore). Devono essere utilizzate siringhe a riempimento automatico.
DIFFERENZA VALORI DI RIFERIMENTO ARTERIA VENA pH 7.36 - 7.44 7.32 - 7.40 PCO2 38 - 42 43 -47 mmHg HCO3 23 - 25 25 - 27 mEq/L PO2 e Saturazione sono variabili
PRESENZA DI BOLLE D’ARIA Le bolle d’aria influenzano in modo notevole i valori della pO2 già dopo 30” quindi è necessario mantenere i campioni in condizioni anaerobiche ed eventuali bolle devono essere subito eliminate.
EMOLISI Può essere provocata da un errato trattamento del campione a seguito di: Passaggio del campione attraverso un ago con diametro troppo piccolo o un raccordo del catetere. Congelamento del campione. Agitazione troppo energica.
SCARSA MISCELAZIONE: COAGULI La presenza di coaguli non solo produce valori errati, ma può intasare l’analizzatore. Si deve pertanto prestare particolare attenzione all’omogeneità del campione, anche se spesso le dimensioni dei coaguli sono molto piccole (micro-coaguli).
SCARSA MISCELAZIONE: COAGULI Il campione va miscelato capovolgendolo verticalmente e facendolo ruotare nel palmo delle mani per disciogliere l'eparina contenuta nella siringa. Esistono siringhe con una sfera di metallo all’interno per facilitare la miscelazione.
CONSERVAZIONE Durante la conservazione del campione la pompa Na/K riduce progressivamente la propria attività e il potassio passa all’esterno delle cellule. Se l’esame non può essere eseguito subito, il campione può essere conservato in acqua e ghiaccio per non più di 30 minuti
EFFETTI DEL METABOLISMO Il tempo ottimale per l’esecuzione dell’EGA è comunque entro 5-10 minuti dal prelievo: pO2 diminuisce (utilizzato) pCO2 aumenta (prodotta) pH varia per la produzione di CO2 e per la glicolisi Ca++ aumenta perché le variazioni di pH influenzano il legame tra Ca++ e proteine Glucosio diminuisce (metabolizzato) Lattato aumenta (glicolisi)
SCARSA MISCELAZIONE PRE-ANALISI: SEDIMENTAZIONE All'interno della siringa il sangue inizia a separarsi in plasma e cellule ematiche. Se i campioni non vengono miscelati correttamente prima di essere analizzati la misura dell’Hb risulta falsata.
Ma cos’è l’EGA?
L’EGA rappresenta l’esame “principe” dell’urgenza, poiché è un’ottima finestra su: VENTILAZIONE ALVEOLARE SCAMBIO GASSOSO PH ed EQUILIBRIO ACIDO-BASE In particolare l’equilibrio acido-base è una “spia” di importanti funzioni come lo STATO DI IDRATAZIONE (pz disidratati presentano alcalosi metabolica), LA CIRCOLAZIONE (pz in stato di shock presentano acidosi metabolica)
VALORI NORMALI (arterioso, livello del mare, FiO2: 0.21) pH 7.40 ± 0.05 PaCO2 40 ± 4 mmHg PaO2 109 – (0.43 x età) mmHg HCO3- 24 ± 2 mEq/L SaO2 93 – 98%
ACIDOSI RESPIRATORIA IL PAZIENTE NON RIESCE A IMMETTERE ARIA NEI POLMONI AUMENTA LA CO2 E SI RIDUCE LA O2 ARTERIOSA
METABOLICA MA SE TROVO UNA ACIDOSI CON PaCO2 BASSO ??? SE NON E’ UNA ACIDOSI RESPIRATORIA E’ UNA ACIDOSI……… METABOLICA LA CAUSA E’ UNA PERDITA DI BICARBONATI
ALCALOSI RESPIRATORIA IL PAZIENTE IMMETTE TROPPA ARIA NEI POLMONI IPERVENTILA RIDUCE LA CO2
METABOLICA MA SE TROVO UNA ALCALOSI CON PaCO2 ALTO ??? SE NON E’ UNA ALCALOSI RESPIRATORIA E’ UNA ALCALOSI……… METABOLICA LA CAUSA E’ UN ECCESSO DI BICARBONATI
Il compenso atteso
RIASSUMENDO SE HO UNA ACIDOSI CON PaCO2 ALTA E’ RESPIRATORIA ALTRIMENTI E’ METABOLICA. SE HO UNA ALCALOSI CON PaCO2 BASSA E’ RESPIRATORIA ALTRIMENTI E’ METABOLICA.
CONCLUSIONI “Il prelievo del campione di sangue, nonché il relativo trasferimento e trattamento sono fattori essenziali per ottenere accuratezza nelle analisi cliniche di laboratorio e, in ultima analisi, garantire qualità nella cura del paziente”. “Nell’analisi dei gas ematici e del pH spesso, per il paziente, è molto peggio avere un risultato errato che non averne affatto”. (U.S. National Committee for Laboratory Standards)
Grazie per la cortese attenzione!