Violenza «coniugale» e il ciclo della violenza LEXOP, 13 febbraio 2012 Raffaella Sette, Professore associato, Università di Bologna.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
A.C.A.R. onlus ASSOCIAZIONE CONTO ALLA ROVESCIA 15 – 16 – 17 Febbraio 2008, Laterina (AR) CONTO ALLA ROVESCIA: COMINICIAMO DA QUI… Dai colloqui con due.
Advertisements

I RISCHI DA UFFICIO: IL MOBBING
I TUMORI NEUROENDOCRINI: “UNA REALTA’ SOMMERSA”
DOLORE, MALATTIA, MORTE: SI PUÒ PARLARNE AI BAMBINI?
Dott.ssa Carmelina Calabrese
S.I.V. - Società Italiana di Vittimologia
Lo sguardo dell’altro Riflessioni sul lavoro di Home Visiting
Risultati dell’indagine “Gender-based Violence, Stalking and Fear of Crime” GAP LEXOP, 13 febbraio 2012 Roberta Bisi professore.
Gli esiti del maltrattamento sui bambini
Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti
I progetti di Prepos nella scuola PROGETTO SBULLONARE IL BULLISMO.
Dipartimento Nazionale Formazione 1 Il problema della comunicazione.
Assessorato alle Pari Opportunità Ordine degli Psicologi del Piemonte
L’ATTIVITA’ DIDATTICA
Comunicazione e intelligenza emotiva
Emozioni parassite..
PSICONCOLOGIA E CARCINOMA MAMMARIO
La relazione d’aiuto e la tecnica di colloquio di comprensione
LE NUOVE FRONTIERE DEL NURSING ONCOLOGICO
1 educare oggi : è ancora possibile? Per una autentica educazione.
La violenza alle donne che cos’è
A cura di Maria Vittoria Musella Riflessioni del 7 febbraio Roma 21 febbraio 2013.
Genova, 10 novembre Marianna Giordano
M. Giordano 1 Lattivazione della rete per la prevenzione ed il contrasto della violenza. Rete Tratta mento Regia Donne e bambini Rilevazi one Valutazi.
Realizzato da Fierro Erica, La Ferrara Alessandra e
MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA
MI ASPETTO RISPETTO Progetto di prevenzione della violenza di genere dalla preadolescenza all’età adulta Progetto cofinanziato da Regione Lombardia attraverso.
"vuoto di memoria" - errori di ritenzione e riproduzione quando siamo sotto stress - scarsa produttività quando abbiamo qualche problema - "aver la testa.
Fattori di rischio evolutivo in ambito emotivo
Istituto professionale L. Einaudi Lodi
Non più morti sul lavoro - 11 dicembre Intervento dott
Indicatori di rischio dei
Laboratorio area psicologica
GENITORI E FIGLI: AIUTARLI NELLE SCELTE Laboratorio per genitori febbraio-marzo 2012 in collaborazione con ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “Leonardo.
La tutela del minore e la rete integrata
Slides di sintesi del gruppo condotto da Krishnananda e Amana
I BAMBINI DI FRONTE ALLA VIOLENZA
PROGETTO UNARS- Daphne – Understanding Action and Resistance di giovani in contesti di violenza domestica.
Laboratorio Analisi e Sviluppo “BENESSERE in EMERGENZA”
PROGETTO PER LA PREVENZIONE DELLA VIOLENZA DI GENERE
La violenza assistita: conseguenze sulla salute dei minori
Maltrattamento e Abuso
GENITORI PREMATURI impreparati a gestire una situazione ignota
LIVELLO DI INTERESSE Emerge una grande maggioranza che si dichiara ABBASTANZA interessata Una ventina di studenti si dichiara MOLTO interessata (un quarto.
Studio di psicogia Liberamente - Dott.ssa Monica Vivona
L‘ ABUSO SESSUALE. L’abuso sessuale consiste nella imposizione ad un bambino,da parte di un adulto,di un qualsiasi rapporto corporeo e non, atto a stimolare.
LA DEPRESSIONE. E’ tradizionalmente considerata un’alterazione dell’umore, caratterizzata da sintomi quali tristezza, svogliatezza, astenia, pianto, caduta.
Conseguenze psicologiche della violenza sulle donne
TRATTAMENTO MULTIMODALE
PROGETTO RESPECT (questionario sugli stereotipi sessisti)
2^ SERATA 1 FEBBRAIO 2010 QUINTO DI TREVISO “La cabina di regia dell’educazione” RIEPILOGO LAVORO DI GRUPPO.
Teresa Grimaldi Capitello
La depressione nell’adolescenza
EDUCAZIONE EMOTIVA Strategie di intervento
prof.ssa Giovanna Mirra
INTRODUZIONE Il quinto liceo della scuola Maria Immacolata promuove il progetto “BOLLIAMO IL BULLO” rivolto alla scuola media e famiglie per porre l’attenzione.
“D isturbo dell’umore caratterizzato da un insieme di sintomi cognitivi, comportamentali, somatici e affettivi che,nel loro insieme, sono in grado di.
Nadia El Haouari 2^B Alessandro Fregnan Nadia El Haouari 3^ AFM.
ACCOGLIENZA DI BAMBINI VITTIME DI MALTRATTAMENTO
The project CarerSupport is co-funded by the European AAL JP and the following national authorities and R&D programmes from Italy, Norway, Romania and.
DIREZIONE GENERALE FAMIGLIA SOLIDARIETA’ SOCIALE E VOLONTARIATO “Gli interventi di gruppo con utenti e famiglie” Irene Ronchi Psicologa Ser.T. Cremona.
TIPOLOGIE DI VIOLENZA a cura di Rosangela Vendrame Centro d’Ascolto Demetra A.O.U. San Giovanni Battista - Torino.
I° Istituto d’Istruzione Superiore “L. DA VINCI – G. GALILEI” “DIRITTI A SCUOLA” – Progetto C Sportello di “ASCOLTO PSICOLOGICO” per gli studenti appartenenti.
TIPOLOGIE DI VIOLENZA a cura di Rosangela Vendrame Centro d’Ascolto Demetra A.O.U. San Giovanni Battista - Torino.
Conoscenza del quadro giuridico di riferimento; Fornire un intervento qualificato (corsi formativi); Fornire rassicurazione alla vittima; Valutazione oggettiva.
INSEGNANTI DI FRONTE AL MALTRATTAMENTO DEI MINORI Relazione sul corso regionale di sensibilizzazione Marzo 2013 Ins. Di Silvestre Serafina.
1. A SUO PARERE, QUAL E’ LA PROBLEMATICA PIÙ RICORRENTE TRA I RAGAZZI ALL’INTERNO DEL GRUPPO CLASSE?
Bullismo: no grazie! Lavori della I G a.s
Transcript della presentazione:

Violenza «coniugale» e il ciclo della violenza LEXOP, 13 febbraio 2012 Raffaella Sette, Professore associato, Università di Bologna

Definizione di violenza «coniugale» La violenza «coniugale» è caratterizzata da una serie di atti ripetitivi che seguono, generalmente, una curva ascendente. Può assumere diverse forme: aggressioni psicologiche, verbali, fisiche, sessuali; può manifestarsi anche con atti di dominazione sul piano economico. Non è causata da una perdita di controllo dell’aggressore, ma costituisce, al contrario, un mezzo scelto appositamente per dominare l’altra persona e per affermare il proprio potere su di lei. Può verificarsi, in ogni periodo della vita, nell’ambito di una relazione coniugale vera e propria o comunque di una relazione affettiva

Elementi che compongono la violenza «coniugale» Rapporto di dominazione Persistenza nel tempo Comportamenti violenti Conseguenze

Le forme della violenza «coniugale» Violenza psicologica Violenza verbale Violenza fisica Violenza sessuale Violenza sociale Violenza economica Violenza spirituale

Dinamica della violenza «coniugale» Il ciclo della violenza (processo dinamico) Le fasi del ciclo della violenza: Aumento della tensione Esplosione della violenza Giustificazione Remissione Non si tratta sempre di una escalation da una forma di violenza ad un’altra (per esempio, dalla violenza verbale a quella fisica), ma anche di una intensificazione della forma di violenza prescelta

La violenza assistita I bambini esposti alla violenza «coniugale» Essi non sono dei testimoni passivi, ma, al contrario, interpretano e valutano gli episodi di violenza e ne subiscono gli effetti Devono spesso vivere sentimenti di sconforto e di sgomento ed affrontare importanti dilemmi di lealtà

Conseguenze della violenza assistita Problemi affettivi e comportamentali simili a quelli dei bambini vittime di maltrattamenti fisici Sintomi della sindrome post-traumatica da stress Aggressività, iperattività e difficoltà di concentrazione Difficoltà di apprendimento, assenteismo e abbandono scolastico Fughe da casa Isolamento, vergogna, tristezza, senso di colpa, paura, depressione, idee suicidarie

Come intervenire in caso di violenza coniugale Come tutte le vittime, le vittime di violenza coniugale hanno bisogno di essere ascoltate, di informazioni, si sostegno, di comprensione e di accompagnamento Aspetti particolari dell’intervento nei casi di violenza coniugale: prevenzione e individuazione delle situazioni nascoste Adattare l’intervento alle realtà concrete di ciascuna vittima Proteggere le vittime

Relazione di aiuto in casi di violenza coniugale Stabilire un clima di fiducia Accogliere la vittima senza giudicarla e rassicurandola Rispettare i tempi della vittima Analizzare la relazione tra la vittima ed il partner violento Analizzare la dinamica familiare nel suo complesso Studiare la eventuale rete di sostegno della persona Identificare i problemi ed i bisogni della vittima e stabilirne la priorità Fissare degli obiettivi per l’aiuto e predisporre un piano di intervento

Risultati dell’indagine “Gender-based Violence, Stalking and Fear of Crime” GAP

N. studentesse N. università Germania 12.663 16 Polonia 4.759 7 Italia 3.064 4 Gran Bretagna 707 3 Spagna 323 Totale 21.516 34 Tab. 1

Grafico 1

Grafico 2

Grafico 3

Grafico 4

Grafico 5

Grafico 6

Grafico 7

Grafico 8

Grafico 9