Compiliamo un Portfolio l’esperienza del I° C.D. di Varese

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Compiliamo un Portfolio l’esperienza del I° C.D. di Varese CISEM, 12 marzo 2004 Elena Vaj

La fase di progettazione Il Collegio dei docenti della scuola ha individuato i criteri generali per la compilazione del Portfolio, indicando come punti fondamentali: il preciso riferimento al POF la partecipazione attiva degli alunni nella compilazione il coinvolgimento dei genitori

Nel POF viene sottolineato come sia importante per gli alunni imparare ad assumersi con piacere la responsabilità della propria crescita, darsi degli obiettivi, valutare il percorso personale, riflettere sui propri apprendimenti registrando i progressi e gli aspetti problematici i docenti concordano sul fatto che il Portfolio possa essere uno degli strumenti per raggiungere questo obiettivo

A chi serve il Portfolio? La definizione dei criteri di compilazione I vincoli: il livello di prescrittività individuazione dei criteri e selezione dei materiali: organicità e significatività due sezioni, una valutativa e l’altra orientativa coinvolgimento dell’alunno e della famiglia I criteri: il livello di discrezionalità Struttura del documento Funzione, finalità, criteri specifici Scelta e organizzazione dei materiali Tempi

Condivisione dei criteri il Portfolio contiene “il tempo” dell’alunno documenta il percorso attraverso il quale la scuola contribuisce alla realizzazione del suo progetto di vita La scuola aiuta i bambini a diventare grandi e lo deve fare sollecitando in loro il desiderio di crescere e di maturare in modo consapevole, da “protagonisti”, attraverso un’adesione personale volontaria e deliberata. In che modo con una “raccolta di documenti” diventa la “sezione orientativa” del Portfolio? L’intreccio tra valutazione e orientamento

E’ compito della scuola creare un clima relazionale e di apprendimento positivo, capace di promuovere nel bambino l’iniziativa personale, le capacità di scelta motivata, di progettazione e di valutazione del percorso seguito E’ quindi importante che l’allievo riconosca il valore positivo delle cose che già sa fare (al suo ingresso nella scuola Primaria) possa esprimere le sue aspettative nei confronti del percorso che lo attende

il bambino sarà guidato a riflettere sui suoi apprendimenti e sulle sue aspettative nei confronti della scuola attraverso un percorso che, a partire dalle sue capacità, possa consentirgli di percepire i suoi progressi attraverso uno schema che gli consenta di leggere e interpretare le sue esperienze: cosa so fare dove voglio arrivare cosa faccio per riuscirci dove sono arrivato

Il Collegio concorda di strutturare il Portfolio come strumento che restituisca all’alunno un’immagine positiva di sé e del suo percorso scolastico in cui il bambino possa presentare se stesso e rileggere con piacere le sue esperienze Il POF fa da anello di congiunzione tra il Profilo e il Portfolio: gli aspetti del Pecup vengono declinati in tre orientamenti del POF e tradotti in “titoli” di altrettante parti del Portfolio.

PROFILO POF PORTFOLIO 1 Identità e autonomia:operare scelte personali ed assumersi responsabilità Orientamento: fare piani per il futuro e adeguare il proprio progetto di vita Sostegno al processo di crescita e di rinforzo del livello di autostima Orientamento: percorsi e occasioni per favorire la conoscenza di sé e l'autovalutazione Imparo a fare da solo: ho imparato a rappresentare il mio mondo Imparo ad essere: so di poter fare tante cose 2 Convivenza Civile: coesistere, condividere, essere corresponsabili Favorire relazioni significative con coetanei ed adulti Imparo a vivere insieme agli altri: sono stato bene insieme con i miei compagni e le mie maestre 3 Strumenti culturali per leggere e governare l’esperienza Apprendimento che rinforza il passaggio dai vissuti personali ai saperi culturali Imparo a conoscere: ho imparato e so fare tante cose

Il coinvolgimento dei genitori I genitori hanno costituito un gruppo di lavoro per studiare i documenti capire in che modo la partecipazione alla compilazione del portfolio può essere utile con quali modalità coinvolgere tutti gli altri genitori quali strumenti proporre. Con le insegnanti concordano di inserire una sezione in cui emerga l’immagine del bambino in ambiti extrascolastici, rispettando i criteri di selezione dei materiali indicati dal Collegio Cfr. le competenze del Pecup si raggiungono non solo nel sistema formale (scuola) ma anche in quello non formale e informale

I diversi piani della valutazione nella Riforma la valutazione interna autovalutazione di istituto, rispetto agli elementi di sistema: Efficacia della progettazione didattica rispetto a: - Standard di prestazione del servizio - Grado di soddisfazione e coinvolgimento delle famiglie e del territorio - Progetti speciali e di ampliamento dell’offerta formativa ……. Compete agli organi collegiali

I diversi piani della valutazione nella Riforma Valutazione periodica e annuale, degli apprendimenti e del comportamento degli studenti rilevata ai fini della certificazione delle competenze acquisite è compito dei docenti dei gruppi/classe o dei gruppi di classe/interclasse di livello, di compito ed elettivi Si compone di valutazione diagnostica, formativa, sommativa, autoconsapevolizzante o formante È documentata nel Portfolio delle competenze personali Recupera il peso, anche simbolico, della “condotta” come inscindibilità logica ed etica tra conoscenza e responsabilità personale

I diversi piani della valutazione nella Riforma la valutazione esterna realizzata dall’ I.N.VAL.S.I., con funzione di supporto alle politiche educative nazionali e alla valutazione interna della scuola: non ha lo scopo di esprimere giudizi valutativi sui singoli, siano essi allievi od operatori valutazione degli elementi strutturali di sistema valutazione dei livelli di padronanza da parte degli allievi delle conoscenze e abilità indicate negli Obiettivi Specifici di Apprendimento.

come si intrecciano i diversi piani della valutazione? il PECUP….il POF…il Portfolio…il PECUP… valutazione esterna ed interna degli apprendimenti accertamento delle conoscenze e delle abilità Dato primario Dato secondario e strumentale per la promozione di competenze

Qual è l’oggetto della valutazione? Valutazione esterna livelli e standard di apprendimento Valutazione interna conoscenze, abilità, competenze Quali le procedure e gli strumenti? Valutazione esterna paradigma quantitativo e docimologico Valutazione interna paradigma sintetico e qualitativo

Educazione personale NATURA CULTURA VITA Conoscenze Capacità Competenze Asse della formazione Asse dell’ istruzione Abilità Gruppo di lavoro Riforma – Università di Bergamo

Spunti per la riflessione Quali materiali inserire nel Portfolio? Come organizzarli? Come scegliere i tempi? La compilazione: quali soggetti, ruoli, responsabilità? Obiettivi formativi e documentazione delle competenze: quali correlazioni?

Piani di Studio Personalizzati e Unità di Apprendimento PSP - fase A: formulazione ipotesi di scenario articolato in oggetti di studio (unitari) a complessità crescente P E C U U.A. OGGETTO DI STUDIO UNITARIO U.A. OGGETTO DI STUDIO UNITARIO U.A: OGGETTO DI STUDIO UNITARIO U.A. OGGETTO DI STUDIO UNITARIO O S A DISCIPLINE c o n s e z a b i l t à U.A: AVVIO FORMAZIONE E OSSERVAZIONE ALLIEVI PSP - fase B: regolazione ipotesi di scenario in relazione alle caratteristiche dei singoli allievi U.A.: apprendimenti allievi U.A.: apprendimenti allievi U.A.: apprendimenti allievi Portfolio in entrata Portfolio in itinere Portfolio in itinere Portfolio in uscita