Le architetture del fare Bruno Zamparelli. Siamo sicuri - anche quelli di noi che hanno la fortuna di lavorare in ospedali comunemente ritenuti efficienti.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Il percorso di crescita della MG
Advertisements

Enzo Dambruoso II CONFERENZA AZIENDALE Vitorchiano, 24 febbraio 2005.
Parma, 15 aprile 2009 Relatore : Giuseppina Rossi
Esperienze e proposte per la continuità assistenziale fra ospedale e territorio Bologna 11 maggio 2010.
REVEAL Corso RU&GV Modulo 1 Livello – Base
Forum Nazionale sulle Lesioni al Midollo Spinale Roma 4 aprile 2007.
Strumenti e metodologie per la valorizzazione dellinnovazione.
L’utilizzo della sorveglianza PASSI in Azienda USL e in Regione
Verso un modello di analisi e misurazione del Capitale Etico aziendale nelle organizzazioni sanitarie Bologna 9 giugno 2011 Ida Grossi Direttore Sanitario.
COSA SI DEVE INTENDERE CON IL TERMINE “GOVERNO CLINICO” G.Rosato
CENTRALITÀ DEL PAZIENTE IN UNOTTICA DI CONTINUITA ASSISTENZIALE TRA OSPEDALE E TERRITORIO Firenze, 1 Maggio 2008 Assemblea Area Management & Qualità XXXIX.
Il PUNTO di VALUTAZIONE FISIOTERAPICA
L’organizzazione aziendale
La specificità chirurgica: quale sindacato? Il punto di vista dei chirurghi.
Cos’è la Sociologia Una prospettiva: guardare qualcosa come se la vedessimo per la prima volta Il mondo sociale è definito nel tempo (prodotto sociale)
MILLEGPG uno strumento per migliorare e migliorarsi
“Percorsi di cura in riabilitazione:
LA COMUNICAZIONE TRA PROFESSIONISTI E TRA SERVIZI
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
UNITA’ DI CURE PRIMARIE: UN PROGETTO CON L’APPLICAZIONE DEL CHRONIC CARE MODEL PER MIGLIORARE LA QUALITA’ D’ASSISTENZA AI PAZIENTI AFFETTI DA MALATTIE.
OBIETTIVI DEL CORSO INFORMARE SULLE NUOVE NORMATIVE INFORMARE SULLE NUOVE NORMATIVE FORNIRE ELEMENTI PER FORNIRE ELEMENTI PER:.VALUTARE I CONTENUTI DELLE.
Codice Deontologico dellInfermiere 1999 punto 3.1 Linfermiere aggiorna le proprie conoscenze attraverso: 1.La Formazione Permanente 2.La Riflessione Critica.
L’ INFERMIERE IN SALUTE MENTALE
Piano Strategico pagina 1 PIANO STRATEGICO : PERCORSO E PRIME PROPOSTE Piacenza, 3 giugno 2008.
Il contributo infermieristico al governo clinico
Ruolo dei DG tra SSN e territori 1/14 FORUM P.A. Incontro dei Direttori Generali delle aziende sanitarie Roma, 12 maggio 2005 Il ruolo dei DG tra Servizio.
LEGGE BALDUZZI Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più livello di tutela della salute art1 COMMA 2 Le regioni definiscono.
SIMG PE Software della raccolta dati in MG Regione Abruzzo A cura di PIO PAVONE.
Le Società Medico-Scientifiche e il Rischio Clinico Pasquale Spinelli Vice Presidente FISM.
La sicurezza dei Pazienti Pasquale Spinelli Roma, 18 maggio 2007.
Supervisione e Gestione Sassuolo, 27 Novembre 2008.

Zarepta di Sidone Onlus
ROTARY CLUB MILANO SAN SIRO
Migliorare l'organizzazione per migliorare i servizi. Come mantenere vivo nel tempo il progetto di continuità assistenziale e di coordinamento tra le equipe.
Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori
Le reti italiane degli Ospedali
Programmazione sanitaria, Promozione della salute e Qualità
RIFONDARE LA MEDICINA GENERALE UN ATTO DI LUNGIMIRANZA POLITICA UN ATTO DI LUNGIMIRANZA POLITICA O UN NUOVO SPAZIO DI CONTRATTAZIONE SINDACALE? O UN NUOVO.
Conferenza dei Servizi – 5 Febbraio 2005
LE RAGIONI DEL PROGETTO CERMET-ANMDO
Epi Info per il Governo Clinico
Strumenti operativi Si tratta di strumenti la cui finalità è quella di migliorare l’organizzazione dell’assistenza e, di conseguenza, favorire l’erogazione.
Il ruolo delle professioni per il rischio clinico Politecnico di Milano, 21 giugno 2012 Adolfo Bertani Presidente Cineas 1 «Risk Management in ospedale,
Convegno “Governance sanitaria, modelli unici regionali
Il Disease and Care Management
Ipotesi articolazione di carriera. UOC Unità Complessa Struttura Semplice Incarico Profess. Totale UOC (8,55%) (17,10%) UOC6.738.
Percorso Diagnostico-Terapeutico (PDT)
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Medicina di Comunità Prof. Maria Angela Becchi Dipartimento di Medicine e Specialità Mediche.
Parma 6 Aprile 2009 “LE SFIDE DELLA DOMICILIARITA’” DELLA DOMICILIARITA’” Case Manager e Continuità Assistenziale Angela Gambara Resp. Governo Clinico-Assistenziale.
L ’Unità di terapia semi-intensiva in Lombardia: proposta di rete G. Bosio, W. Casali, A. Pietra.
Bilancio Sociale di Mandato Giovedì 24 Giugno 2010 Sala Baglivi, Complesso Monumentale S. Spirito in Saxia Borgo S. Spirito, 2 - Roma.
La scheda modulare degli accessi nell’ADI
INNOVAZIONE COME INTEGRAZIONE: INTERVENTI SOCIALI, SANITARI, POLITICHE ABITATIVE, POLITICHE OCCUPAZIONALI, DIMENSIONE RELAZIONALE PROFESSIONALITA' CAPACE.
Dott. Giorgio Martiny Direttore Generale ASL4 Chiavarese Regione Liguria ForumPa 2004 Roma, 12/05/2004.
ECONOMIA DEL TERRITORIO anno accademico
1 qualità e appropriatezza Mario Ronchetti Formarsi alla logica e agli strumenti del governo clinico Forum P.A. 9 maggio 2005 – Roma.
DONNE IN NEUROSCIENZE NELLA MEDICINA DI GENERE.
I profili professionali ISFOL nel campo delle Relazioni Pubbliche.
DIREZIONE SANITARIA AZIENDA OSPEDALIERA “LUIGI SACCO”
PROGETTAZIONE DEI PERCORSI (PDTA – PCA – PAI) STRUMENTI E METODI PER PROGETTARE, GESTIRE E MONITORARE UN PERCORSO 30 OTTOBRE 2014 Caterina E. Amoddeo Direttore.
Sintesi lavori della Sessione 5 Le politiche e i servizi per l’accoglienza Un decennio di contrasto alla istituzionalizzazione di bambini e adolescenti.
La malattia di Alzheimer
LE POLITICHE DELL’UNIONE EUROPEA
DOSSIER FORMATIVO INDIVIDUALE PERCHE’ FARE UNO SFORZO IN PIU’? COME POSSO SAPERE GLI OBIETTIVI FORMATIVI di UN TRIENNIO? 1dott.ssa Lina Bianconi.
DISEASE MANAGEMENT uno strumento per migliorare in Pneumologia A.M. Moretti Direttore di Struttura Complessa di Pneumologia Ospedale San Paolo, Bari.
Dott. Amedeo Amadeo Quali competenze deve avere un Direttore generale di azienda sanitaria? In verità non si sa o non si capisce bene.
Innovazione e Sperimentazione a trecentosessanta gradi: Gestionale Organizzativa Tecnologica Dott. Amedeo Amadeo 09 Aprile 2008Università di Bergamo.
Comunicato confronto tra i candidati Alla fine di marzo del 2010 si svolgeranno le elezioni amministrative per eleggere il Sindaco e il Consiglio comunale.
1 PREVENZIONE DEL SUICIDIO DI PAZIENTE IN OSPEDALE Raccomandazione n. 4, Marzo 2008.
Transcript della presentazione:

Le architetture del fare Bruno Zamparelli

Siamo sicuri - anche quelli di noi che hanno la fortuna di lavorare in ospedali comunemente ritenuti efficienti - di operare in una struttura sistematicamente e complessivamente organizzata ?

τέκτων = inventare, creare, plasmare, costruire ρχειν + τέκτων = ρχιτέκτων Erodoto ( Storie III, 60, 4) colui che deve dare norma razionale alla costruzione di qualcosa ρχειν = principiare, comandare, guidare

Cosa hai fatto oggi, caro ? Ma fammi capire qualcosa in più. In cosa consiste il tuo lavoro? Mi faccia una relazione sull attività svolta in questo anno di lavoro !

lagenda degli appuntamenti non può rappresentare la fotografia della nostra attività lavorativa, né tantomeno rappresentare il nostro programma di lavoro Programmare Architettare Governare Progettare

Le regole del metodo cartesiano -non lavorare da solo ad un grande progetto ma coinvolgere il maggior numero di competenti e collaboratori -dividere il problema in tante parti minori per analizzarle singolarmente, progettare soluzioni e condurre infine il tutto ad unità -risolvere prima i problemi semplici per poi arrivare a quelli complessi Il metodo Sherlock Holmes Six Thinking Hats

NON POSSIAMO COSTRUIRE UN SISTEMA CHE SERVA A FAR LAVORARE NOI STESSI DOBBIAMO LAVORARE PER COSTRUIRE UN SISTEMA CHE FACCIA LAVORARE TUTTI PER NOI E CON NOI PS. NON SI TRATTA DI CREARE UN SISTEMA VIRTUOSO CHE CI CONSENTA DI LAVORARE POCO E SENZA RESPONSABILITA MA DI REALIZZARE UNA RETE DI COMPETENZE E DI RESPONSABILITA CHE FACCIA FIORIRE LECCELLENZA.

LA CLINICAL GOVERNANCE E UNA STRATEGIA MEDIANTE LA QUALE LE ORGANIZZAZIONI SANITARIE SI RENDONO RESPONSABILI DEL MIGLIORAMENTO CONTINUO DELLA QUALITA DEI SERVIZI E DEL RAGGIUNGIMENTO /MANTENIMENTO DI ELEVATI STANDARD ASSISTENZIALI FAVORENDO LA CREAZIONE DI UN AMBIENTE FAVOREVOLE ALLA ALL ESPRESSIONE DELL ECCELLENZA PROFESSIONALE

COSTRUIRE LARCHITETTURA AZIENDALE DELLA SICUREZZA E DEL RISCHIO CLINICO LA RETE DEL RISCHIO CLINICO LA COMUNICAZIONE LAVORARE IN EQUIPE LATTENZIONE ALLA DOCUMENTAZIONE SANITARIA IL CONSENSO INFORMATO LE INFEZIONI OSPEDALIERE LAUDIT CIVICO LA RETE DELLA SICUREZZA IL CONTENZIOSO GIUDIZIARIO SICUREZZA ANTINCENDI APP. ELETTROMEDICALI LUOGHI DI LAVORO RISCHIO BIOLOGICO RISCHIO CHIMICO RISCHIO RADIAZIONI RIFIUTI INFORMAZIONE E FORMAZIONE SORVEGLIANZA SANITARIA LA SEGNALAZIONE DEGLI ERRORI LE PROCEDURE

Le politiche del farmaco I dispositivi medici Le apparecchiature elettromedicali Le linee guida I percorsi diagnostico – terapeutici Le procedure I mezzi di prevenzione CLINICI FARMACISTI BIO INGEGNERI ECONOMISTI EPIDEMIOLOGI FARMACOLOGI BIOETICISTI NURSING RICERCATORI Gli strumenti di supporto COSTRUIRE LARCHITETTURA AZIENDALE DELL INNOVAZIONE TECNOLOGICA

LACCOGLIENZA IL VITTO LA PULIZIA IL TRASPORTO IL SERVIZIO RELIGIOSO L HOSPITALIST E LA PRESA IN CARICO IL SERVIZIO SOCIALE IL VOLONTARIATO LE SEGNALAZIONI I PERCORSI

Costruire larchitettura del sistema informativo Inter operabilità Flessibilità sicurezza

Il manifesto di Aquapetra

Dobbiamo immaginare per il futuro un diverso approccio culturale all organizzazione delle strutture sanitarie che siamo chiamati a dirigere Dobbiamo immaginare un diverso modello gestionale che tenda al Miglioramento Continuo della Qualità in Sanità, rivisitando i percorsi assistenziali ed organizzativi affinché i dirigenti e tutte le professioni socio-sanitarie, a tutti i livelli, tendano alla costante crescita della professionalità, espressa non solo a livello individuale ma finalmente, come qualità di sistema Dobbiamo lavorare per creare il clima adatto necessario per gestire un reale cambiamento che faccia sentire tutti partecipi della tensione organizzativa utile a produrlo

In questa nuova logica organizzativa immaginiamo come naturale mediatore un direttore sanitario e più in generale un manager sanitario al quale chiediamo -di uscire da logiche ottuse di burocrazia, -di essere capace di dettare le regole del funzionamento della sanità di oggi già immaginando quella del domani, -di guardare con attenzione ed interesse a tutto quello che di nuovo si affaccia allorizzonte, -di approcciare con entusiasmo e sana passione i nuovi strumenti di gestione in sanità avendo, poi, lautorevolezza per implementarne e diffonderne luso nella propria area di competenza -di far fiorire allinterno della struttura il germe della creatività

È la capacità Di creare azioni pratiche, reali, produttive Di ragionare ma anche di sognare Di analizzare un problema con la logica comune ma anche col pensiero alternativo Di guardare il malato con occhi diversi chiedendosi se non possa esserci un approccio diverso alla sua malattia che sia migliore e sostenibile sul piano economico Di usare le proprie competenze accendendole con il fuoco della passione, anzi dellardore

La creatività ( le 3 T)