DIO, SE C’È, È NASCOSTO
DIO, SE C’È, È NASCOSTO «Perché, Signore? Le tue creature stanno davanti a te sperdute e angosciate, chiedendo aiuto; e a te, se esisti, basterebbe, per farle accorrere verso di te, mostrare un raggio dei tuoi occhi, l’orlo del tuo mantello. E tu non lo fai?» (Tehilard de Chardin)
«Che cosa c’è in luoghi quasi completamente vuoti di materia, e donde deriva che il sole e i pianeti gravitino gli uni verso gli altri, senza che vi sia tra loro nessuna materia densa? Donde viene che la natura non fa nulla invano, e da dove trae origine tutto quell’ordine e tutta quella bellezza che vediamo nel mondo? … È possibile che l’occhio sia stato costruito senza conoscenza d’ottica, e l’orecchio senza conoscenza di acustica? … Non risulta con evidenza dai fenomeni che esiste un Essere incorporeo, vivente, intelligente, onnipresente, il quale vede intimamente le cose stesse e le capisce interamente in virtù della loro presenza immediata in se stesso?» (Isaac Newton)
DIO, SE C’È, È NASCOSTO «Che l’uomo sia il prodotto di cause ignare del fine che stavano raggiungendo; che la sua origine, la sua crescita, le sue speranze e le sue paure, i suoi amori e ciò in cui crede, non siano altro che il risultato di una collocazione accidentale di atomi … tutte queste cose, sebbene ancora troppo dibattute, sono così pressoché certe che nessuna filosofia che le rifiuti può sperare di sopravvivere» (Bertrand Russell)
DIO, SE C’È, È NASCOSTO «Le prove filosofiche dell’esistenza di Dio sono tanto lontane dal modo di ragionare degli uomini e tanto complicate che colpiscono poco. E quand’anche servissero per alcuni, servirebbero solo nel momento in cui vedono la dimostrazione. Ma un’ora dopo temerebbero di essersi ingannati» (Blaise Pascal)
DIO, SE C’È, È NASCOSTO «Se la nostra religione si vantasse di avere una chiara visione di Dio e di possederla scopertamente e senza veli, sarebbe effettivamente un modo di combatterla il dire che non si vede niente, nel mondo, che ce la mostri con tale evidenza. Ma il cristianesimo dice al contrario che gli uomini sono nelle tenebre e nella forzata lontananza da Dio, che Egli si è nascosto alla loro conoscenza » (Blaise Pascal)
«Poiché Dio, se esiste, è nascosto, DIO, SE C’È, È NASCOSTO «Poiché Dio, se esiste, è nascosto, ogni religione che afferma che Dio non è nascosto non può essere vera » (Blaise Pascal)
DIO, SE C’È, È NASCOSTO «Davvero tu sei un Dio nascosto, Dio d’Israele» (Is 45,15) «Io abito nella caligine» (1 Re 8) «Tu non puoi vedere il mio volto, poiché nessun uomo può vedermi e restare vivo» (Es 33,20) «Padre Giusto, il mondo non ti ha conosciuto» (Gv 17,25) «Dio nessuno lo ha mai veduto, il Figlio Unigenito che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato» (Gv 1,18) «Nessuno conosce il Padre se non il figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo» (Mt 11,27)
DIO, SE C’È, È NASCOSTO «Dio che ha fatto il mondo e tutto ciò che contiene, che è signore del cielo e della terra … (ha stabilito che gli uomini lo cercassero) se mai arrivino a trovarlo andando come a tentoni, benché non sia lontano da ciascuno di noi» (cfr. At 17,24-27)
DIO, SE C’È, È NASCOSTO «Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto» (1 Cor 13,12)
DIO, SE C’È, È NASCOSTO «Se Gesù fosse un’apparizione di Dio, una teofania secondo il comune senso religioso, allora in Gesù il nascondimento di Dio sarebbe abrogato. Ma non è questo il caso. Dio non ‘appare’ in Gesù: egli si manifesta e insieme si nasconde nella consistenza della storia umana» (H.Cox)
PERCHÉ DIO È COSÌ DISCRETO?
PERCHÈ DIO È COSÌ DISCRETO? «Se non ci fosse oscurità, l’uomo non sentirebbe la propria miseria; se non ci fosse luce, sarebbe privo della speranza della salvezza» (Blaise Pascal)
PERCHÈ DIO È COSÌ DISCRETO? «La fede è una cosa così grande che è giusto che coloro che non vogliono prendersi la pena di cercarla ne siano privati» (Blaise Pascal)
PERCHÈ DIO È COSÌ DISCRETO? «Per i cristiani, Dio è necessariamente discreto. Ha posto un’apparenza di probabilità nei dubbi che rivestono la sua esistenza. Si è avvolto di ombre per rendere la fede più appassionata e, senza dubbio, anche per avere il diritto di perdonare il nostro rifiuto. Occorre che la soluzione contraria alla fede conservi una sua verosimiglianza per lasciare completa libertà di azione alla sua misericordia» (Jean Guitton)