De Bianchi Andrea Borlina Massimo Terraneo Marco Morano Caterina

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
gennaio - Sblocco parziale di Leningrado dopo 17 mesi di assedio 2 febbraio - L'armata tedesca ( uomini), bloccata intorno a Stalingrado,
Advertisements

nella seconda guerra mondiale
Il mondo contemporaneo
RASEL SELIMAJ 3T. La situazione politica italiana era divenuta particolarmente favorevole, all'affermarsi del movimento fascista di Benito Mussolini.
Le Nazioni Unite hanno operazioni in corso in molti luoghi pericolosi. Lo Staff dellONU e` stato minacciato, intimidito, tenuto in ostaggio ed ucciso.
Con lintroduzione della Costituzione Europea lUnione è stata dotata di personalità giuridica internazionale, come quella degli Stati nazionali: ciò significa.
O.N.U.
Camillo Benso, conte di Cavour
La siccità nel Sahel Circa 10 milioni di persone nella regione del Sahel, nell'Africa centro-occidentale, rischiano di cadere nella morsa della fame mentre.
GUERRE IN SUDAN.
Israele Dal 1935 al 1939 la popolazione araba presente nel territorio, che successivamente sarebbe diventato israeliano, si oppose al massiccio movimento.
II° guerra mondiale Seconda parte.
La Grecia dopo la seconda guerra mondiale
Tra XX e XXI secolo 2.
I primi momenti di tensione risalgono allinizio del 2011 quando un cittadino siriano si da fuoco. Al Jazeera viene così definita il regno del silenzio.
PARTITI DI ISPIRAZIONE CATTOLICA
La Restaurazione.
Riprendendo il tema della 3°A, vi illustriamo in una breve presentazione un lavoro svolto dalla nostra classe sulla «Leggibilità e fruibilità degli.
IL CONFLITTO NEL SAHARA OCCIDENTALE
L Europa ed Io. Un mondo migliore? Con l Unione Europea.
La politica europea tra Otto e Novecento
La guerra in vietnam (è la foto simbolo della guerra del Vietnam scattata da Nick Ut rappresenta una bambina bruciata dal napalm)
LA RIVOLUZIONE RUSSA.
RESTAURAZIONE=dopo la sconfitta di Napoleone, i re vogliono tornare a prima della rivoluzione francese (antico regime) 1814: I paesi più forti (Austria,
CRI - marzo 2006 DISCUSSIONE 1.Quali sono gli scopi e i contenuti del Diritto Internazionale Umanitario? Quali i motivi per cui è necessario diffonderne.
Ad un secolo dal conflitto ricordiamo le voci di chi ha combattuto
LA CRISI DIPLOMATICA IN CRIMEA COSA STA SUCCEDENDO?
L’Europa ed io. Rendere il mondo un luogo migliore? L’Unione europea.
Bilancio della 2a guerra mondiale
Violenza di genere e conflitti armati: “danni collaterali”
Alessandria Il presidente Sadāt, presidente dal 1970, fu assassinato da un commando di integralisti islamici che provocò la morte.
Persone e gruppi diversi intendono opporsi alla decisione di alcuni stati Nato di scatenare un conflitto armato con azioni di tipo molto diverso tra loro.
Anni fa, prima dell’ Unione Europea, la libertà, l’ uguaglianza, la pace, anche se un po’ di meno, lo stato di diritto, la democrazia, la dignità e i.
Transizione e consolidamento democratico
L’EGITTO.
GLI ANNI ’70 IN ITALIA.
LIBANO.
LIBANO.
MIGRAZIONI p Fenomeno che interessa l’umanità da sempre
Dopo guerra molto dfficile per l’ Italia La rivoluzione russa fa crescere le speranze nelle classi operaie (Biennio Rosso ) Spaccature interne.
L’Italia nella seconda guerra mondiale
LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
4. Il ridimensionamento dell’Europa
La Guerra Fredda : Il Grande Risiko
La conquista del potere
LE MIGRAZIONI NEL MEDITERRANEO IL BUSINESS DELLE MIGRAZIONI Giuseppe Acconcia Il Manifesto, Università di Londra Bergamo, 25 Novembre 2015.
Sfide globali Unità 5 Guerre, disuguaglianze ed organismi internazionali chiamati a risolverle.
Con il termine «PRIMAVERE ARABE» si intende un movimento composto da tante proteste e agitazioni avvenute tra il 2010 e il 2011 Primavera araba __ Allontanamento.
Attualità e primavere arabe in Libia
PRIMAVERA ARABA Vittoria Cosi Bianca Maria Mozzanega Andrea Pierangeli Virginia Brayda Beatrice Baldoni Classe 2L, 09 Febbraio 2013.
RAPPORTI ECONOMICI TRA L’UNIONE EUROPEA E LA CINA.
Lorenzo Acciai - Classe III B Anno 2015/2016. Fenomeno antichissimo che ha caratterizzato: Crescita demografica Conflitti politici ed etnici Mutamenti.
ISRAELE E PALESTINA. 1 GUERRA MONDIALE: Il 2 novembre 1917 con la “dichiarazione balfour” la Gran Bretagna si impegna a creare uno stato ebraico in Palestina.
… Sappiamo che, in questo giorno importantissimo per la nostra nazione, l’Italia riuscì a mettere fine alle tante violenze subite nel corso della Seconda.
La questione palestinese
L’AMERICA DEL NORD Lavoro di: Andrea Mora, Federico Sellini, Filippo Lancetti, Matteo Fada.
Attentati di Parigi e Bruxelles Confermata Minaccia seria dei Jihadisti in Europa ? ALL’INDOMANI DEGLI ATTACCHI DI PARIGI LA STAMPA FRANCESE (E NON SOLO)
LA SECONDA GUERRA MONDIALE. Il patto d’Acciaio Nel maggio 1939 Hitler e Mussolini strinsero un nuovo patto d’alleanza con cui si impegnavano a entrare.
La seconda guerra mondiale. 1° settembre 1939: le truppe tedesche invadono la Polonia  escalation di violenza  combattimenti totali  moltiplicarsi.
La rivoluzione sovietica
Geografia delle Migrazioni
La crisi siriana.
Corea del nord Di: Alessandro Giandrone Goti Gamba Davide Zughe Michele Giovanni Tassini.
Cina La Cina, ufficialmente la Repubblica Popolare Cinese (RPC), anche nota come Cina popolare, è uno Stato sovrano situato nell'Asia orientale. È lo Stato.
Trasformazioni mondo coloniale. «Il fardello dell’uomo bianco» – Rudyard Kipling La Grande Guerra: la civiltà occidentale si autodistrugge Le nuove ideologie.
La II guerra mondiale Seconda parte. L’attacco tedesco Tre direzioni: Settentrione: Leningrado Centro: Smolensk e Mosca Mezzogiorno: Kiev e Ucraina Manovre.
La seconda guerra mondiale. 1° settembre 1939: le truppe tedesche invadono la Polonia  escalation di violenza  combattimenti totali  moltiplicarsi.
La Globalizzazione.
Transcript della presentazione:

De Bianchi Andrea Borlina Massimo Terraneo Marco Morano Caterina Guerra civile siriana De Bianchi Andrea Borlina Massimo Terraneo Marco Morano Caterina

Guerra civile siriana Studio dei conflitti Rinuncio dell’ONU alla missione La trappola USA-NATO

Introduzione La guerra civile siriana è un conflitto in corso nel paese che vede opposte le forze governative e quelle dei rivoltosi, riunite nel Consiglio nazionale siriano e che si inserisce nel contesto più ampio della Primavera Araba. Il conflitto è iniziato il 15 marzo 2011 con dimostrazioni pubbliche, si è sviluppato in rivolte su scala nazionale, per poi divenire guerra civile nel 2012. Le proteste, che hanno assunto connotati violenti sfociando in sanguinosi scontri tra polizia e manifestanti, avevano l'obiettivo di spingere il presidente siriano Bashar al- Assad ad attuare le riforme necessarie a dare un'impronta democratica allo stato.

Studio dei conflitti Dopo decenni di immutabilità degli equilibri la distribuzione della potenza mondiale si sta spostando verso l’Asia e questo processo è causato anche dalla crisi finanziaria europea. Per questo motivo l’Europa non è più il centro economico globale. Questi rapidi cambiamenti degli equilibri politici possono generare conflitti che vale la pena tenere attentamente monitorati. La maggior parte di questi conflitti ha luogo in Africa, Medio Oriente e Asia Sud- Occidentale, tra cui la Siria. Ad aumentare il numero di vittime hanno contribuito carestie ed epidemie; oltre a questi due motivi va citato quello della proliferazione delle armi di distruzione di massa (nucleari, chimiche, batteriologiche) che richiedono conoscenze elementari per essere utilizzate e costruite. Ci sono infine nuovi conflitti in cui si potrebbero utilizzare strumenti nuovi come la “tecnologia” e le “bombe umane suicide”.

Rinuncio dell’ONU alla missione Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite decide di espellere Damasco dalla missione in Siria a causa delle numerose vittime (circa 23 mila), ritenendo che non ci sia soluzione pacifica alla guerra civile; malgrado ciò viene aperto un ufficio ONU nella città dove una ventina di consiglieri politici avrebbe il compito di mantenere contatti con le controparti. A metà aprile 2012 erano arrivati nel Paese 300 caschi blu con lo scopo di raggiungere “il cessate il fuoco”; dopo essere stati ripetutamente oggetto di attacchi, avevano comunque cessato le missioni sul campo sin dal mese di giugno, e sono stati rimandati indietro a causa di un attentato fallito nei pressi del loro albergo.

La trappola USA-NATO A poco più di un anno dall’inizio della crisi in Siria, la situazione politica, sociale ed economica resta molto grave. La rivolta cominciata a Daraa il 15 Marzo 2011 si è gradualmente sviluppata fino a diventare un vero scontro armato tra le forze del governo e una galassia di gruppi ribelli armati in diverse città siriane. La rivolta ha fatto si che la NATO potesse attuare un offensiva diplomatica, facendo capire ad Al-Assad la gravità della crisi costringendolo ad attuare nuove riforme politiche(la scarcerazione di centinaia di detenuti, libertà di informazione e nuova costituzione), e implicando nuove elezioni legislative che vengono considerate come un passo importante verso la democrazia per i siriani. I media americani e britannici hanno attuato una loro offensiva mediatica verso il regime siriano dando sostegno ai ribelli

Siria, bombe di regime sui palestinesi Almeno 25 morti in un campo profughi Primo attacco a una moschea. Abu Mazen: «Cessino subito i bombardamenti». Violenti scontri al confine con la Turchia. Per la prima volta in 21 mesi di conflitto, l'esercito siriano ha bombardato un campo di profughi palestinesi a Yarmouk, alla periferia di Damasco, colpendo una moschea e aprendo un nuovo scenario nella guerra scatenata per fermare l'avanzata dei ribelli sulla capitale. Almeno 25 le vittime dei raid aerei ai quali il presidente palestinese Abu Mazen ha reagito con una secca dichiarazione: «I bombardamenti sui campi profughi devono cessare subito». Corriere della Sera 16 dicembre 2012

I COMBATTIMENTI Violenti combattimenti tra governativi e ribelli continuano inoltre al confine con la Turchia: gli aerei siriani hanno colpito dall'alto la città di Azaz, a tre chilometri dalla frontiera. Centinaia i profughi in fuga, secondo fonti di Ankara, con una bomba che sarebbe caduta in territorio turco. I raid sul campo profughi sono stati lanciati in un'area che aveva come obiettivo la moschea di Abdel Qader Husseini, dove circa 600 sfollati avevano cercato rifugio dopo essere fuggiti da altri quartieri della capitale. In un video pubblicato dagli attivisti su «YouTube», sono visibili diversi corpi insanguinati all'ingresso della moschea. L'aviazione ha anche bombardato alcuni quartieri a sud di Damasco da dove il regime sta da giorni cercando di cacciare i ribelli. Corriere della Sera 16 dicembre 2012

IL RAID E L'ASSEDIO A Yarmouk, il più grande campo palestinese della Siria, da tempo considerato zona sicura per i rifugiati dove palestinesi e siriani delle alture occupate del Golan hanno vissuto per decenni. Il raid aereo è la conseguenza dell'avanzata dell'Esercito siriano libero verso la capitale. Proprio oggi i ribelli hanno detto di aver conquistato nei pressi di Aleppo una caserma per l'addestramento di reclute dell'esercito, dopo cinque giorni di intensi combattimenti con gli uomini del presidente Bashar al-Assad. Alla fine, 100 soldati sono stati presi prigionieri e altri 150 si sono uniti alle milizie ribelli. Corriere della Sera 16 dicembre 2012

LE REAZIONI Sul conflitto in Siria, è tornato a parlare domenica il leader del movimento sciita libanese Hezbollah. Secondo Sayed Hassan Nasrallah, «la situazione in Siria sta diventando sempre più complicata, ma chiunque pensa che l'opposizione armata sia in grado di risolvere la situazione sul terreno si sbaglia di grosso». Il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, nel condannare l'attacco aereo dell'esercito al campo profughi palestinese, ha invece detto che «la fine del regime di Assad» è vicina. Intanto, sul fronte diplomatico, l'Iran ha fatto sapere di aver preparato un piano per risolvere «pacificamente» la crisi siriana creando una «base favorevole alla transizione». Secondo l'agenzia semi-ufficiale iraniana Mehr, il primo punto del piano prevede l' «immediata cessazione» delle ostilità «sotto la supervisione di forze Onu»; il secondo riguarda la fornitura di aiuti umanitari e il terzo prevede la creazione di un «comitato di riconciliazione nazionale». Corriere della Sera 16 dicembre 2012