Il sociale nelle politiche regionali di sviluppo e coesione Emanuele Villa Palermo, 18 gennaio 2013 Emanuele Villa Palermo, 18 gennaio 2013 Il welfare siciliano tra crisi economica e innovazione
Presentazione 1.Perché è importante analizzare le politiche sociali allinterno delle politiche regionali di sviluppo e coesione 2.Il sociale nella programmazione : non è più solo territorio del Fondo Sociale Europeo. Lesempio degli Obiettivi di Servizio 3.Nuove opportunità e prospettive di sviluppo delle politiche di welfare: il Piano di azione coesione e la programmazione Esserci da protagonisti: istruzioni per luso Presentazione 1.Perché è importante analizzare le politiche sociali allinterno delle politiche regionali di sviluppo e coesione 2.Il sociale nella programmazione : non è più solo territorio del Fondo Sociale Europeo. Lesempio degli Obiettivi di Servizio 3.Nuove opportunità e prospettive di sviluppo delle politiche di welfare: il Piano di azione coesione e la programmazione Esserci da protagonisti: istruzioni per luso Il sociale nelle politiche regionali di sviluppo e coesione
1. Limportanza delle politiche sociali nelle politiche regionali di sviluppo e coesione Il sociale nelle politiche regionali di sviluppo e coesione
Cosa sono e a che servono le politiche regionali di sviluppo per la coesione Progressivo spostamento della spesa dalle politiche ordinarie a quelle aggiuntive Le politiche sociali trovano cittadinanza nelle programmazioni delle politiche regionali di sviluppo Cosa sono e a che servono le politiche regionali di sviluppo per la coesione Progressivo spostamento della spesa dalle politiche ordinarie a quelle aggiuntive Le politiche sociali trovano cittadinanza nelle programmazioni delle politiche regionali di sviluppo Il sociale nelle politiche regionali di sviluppo e coesione
Fonti finanziarie della politica regionale di sviluppo Politica regionale di sviluppo Politica regionale di sviluppo Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) Fonti comunitarie (Fondi strutturali) Fonti comunitarie (Fondi strutturali) Fonti nazionali Fondo Sociale Europeo (FSE) Fondo Sociale Europeo (FSE) Fondo Europeo per lo sviluppo regionale (FESR) Fondo Europeo per lo sviluppo regionale (FESR) Fondo Europeo Agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) Programmi Operativi Regionali (POR) oggi Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) oggi Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) Programmi Operativi nazionali (PON) Programmi Operativi Interregionali (POIN) Piano di Sviluppo Rurale (PSR) Piano Strategico Nazionale per lo Sviluppo Rurale Livello nazionale Livello regionale Livello interregionale
2. Il sociale nella programmazione Il sociale nelle politiche regionali di sviluppo e coesione
Le priorità del Quadro Strategico Nazionale Lapproccio integrato dellAsse VI del PO FESR Sicilia Sviluppo urbano sostenibile Il meccanismo degli Obiettivi di Servizio Le priorità del Quadro Strategico Nazionale Lapproccio integrato dellAsse VI del PO FESR Sicilia Sviluppo urbano sostenibile Il meccanismo degli Obiettivi di Servizio Il sociale nelle politiche regionali di sviluppo e coesione
Indicatori Obiettivi di servizio
3. Nuove opportunità e prospettive di sviluppo delle politiche di welfare: il Piano di azione coesione e la programmazione Il sociale nelle politiche regionali di sviluppo e coesione
Piano di azione coesione Il Piano di azione coesione: come nasce e come si sviluppa Alcune azioni significative: I servizi di cura per bambini ed anziani Le azioni per i giovani Giovani per il sociale e Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici Il Piano straordinario per il lavoro in Sicilia: Opportunità giovani Piano di azione coesione Il Piano di azione coesione: come nasce e come si sviluppa Alcune azioni significative: I servizi di cura per bambini ed anziani Le azioni per i giovani Giovani per il sociale e Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici Il Piano straordinario per il lavoro in Sicilia: Opportunità giovani Il sociale nelle politiche regionali di sviluppo e coesione
1.Servizi di Cura: Lattuazione di queste operazioni (del valore di 740 milioni di euro) è affidata a un Programma nazionale che sarà articolato in Piani di intervento per ciascuna Regione, e al cui interno saranno previste le azioni da realizzare a favore della prima infanzia (NIDI) e degli anziani non autosufficienti (ADI). La prima fase (2013) fornirà sostegno alla domanda e allofferta nei servizi di cura attraverso interventi di più rapida attivazione. Da giugno a novembre sono state effettuate missioni esplorative in tutte le Regioni Convergenza per lindividuazione e la valorizzazione di progetti. Nella seconda fase (metà 2013–2015) lobiettivo è di sciogliere nodi strutturali del settore, per migliorare la qualità del servizio e portarlo dove oggi è assente, anche con la collaborazione del privato sociale. 2.Piano Giovani Sicurezza e Legalità: Allazione di contrasto alla dispersione scolastica avviata dal MIUR con la Circolare del luglio 2012 contribuisce anche il programma del Ministero degli Interni che, con il Protocollo di Intesa stipulato il 18 maggio 2012 con il Ministro per la Coesione Territoriale e il Ministero dellIstruzione, ha concentrato gli interventi di diffusione della cultura della legalità tra i giovani e le iniziative contro gli abbandoni scolastici nelle stesse aree individuate dal MIUR. I termini di partecipazione allAvviso previsti dalla Circolare sono scaduti il 15 ottobre 2012 e sono pervenute 360 istanze di partecipazione. La selezione delle candidature è attualmente in fase di conclusione. 3.Giovani del non profit per lo sviluppo del Mezzogiorno: Lazione è stata istruita fino alla definizione delle bozze dei due avvisi pubblici Giovani per il sociale e Giovani per la valorizzazione di beni pubblici, i cui contenuti sono stati discussi, con i rappresentanti delle associazioni del no profit. Gli Avvisi sono stati pubblicati sulla GU del 7/11/2012 e i termini di presentazione delle domande sono fissati al 31/1/2013 e al 7/2/2013. I progetti finanziati potranno avviarsi nei primi mesi del Servizi di Cura: Lattuazione di queste operazioni (del valore di 740 milioni di euro) è affidata a un Programma nazionale che sarà articolato in Piani di intervento per ciascuna Regione, e al cui interno saranno previste le azioni da realizzare a favore della prima infanzia (NIDI) e degli anziani non autosufficienti (ADI). La prima fase (2013) fornirà sostegno alla domanda e allofferta nei servizi di cura attraverso interventi di più rapida attivazione. Da giugno a novembre sono state effettuate missioni esplorative in tutte le Regioni Convergenza per lindividuazione e la valorizzazione di progetti. Nella seconda fase (metà 2013–2015) lobiettivo è di sciogliere nodi strutturali del settore, per migliorare la qualità del servizio e portarlo dove oggi è assente, anche con la collaborazione del privato sociale. 2.Piano Giovani Sicurezza e Legalità: Allazione di contrasto alla dispersione scolastica avviata dal MIUR con la Circolare del luglio 2012 contribuisce anche il programma del Ministero degli Interni che, con il Protocollo di Intesa stipulato il 18 maggio 2012 con il Ministro per la Coesione Territoriale e il Ministero dellIstruzione, ha concentrato gli interventi di diffusione della cultura della legalità tra i giovani e le iniziative contro gli abbandoni scolastici nelle stesse aree individuate dal MIUR. I termini di partecipazione allAvviso previsti dalla Circolare sono scaduti il 15 ottobre 2012 e sono pervenute 360 istanze di partecipazione. La selezione delle candidature è attualmente in fase di conclusione. 3.Giovani del non profit per lo sviluppo del Mezzogiorno: Lazione è stata istruita fino alla definizione delle bozze dei due avvisi pubblici Giovani per il sociale e Giovani per la valorizzazione di beni pubblici, i cui contenuti sono stati discussi, con i rappresentanti delle associazioni del no profit. Gli Avvisi sono stati pubblicati sulla GU del 7/11/2012 e i termini di presentazione delle domande sono fissati al 31/1/2013 e al 7/2/2013. I progetti finanziati potranno avviarsi nei primi mesi del Il Piano azione e coesione: gli interventi di inclusione sociale
La programmazione Innovazioni di metodo: esplicitazione e misurazione risultati attesi chiarezza delle azioni rispetto dei tempi mobilitazione del partenariato più trasparenza nelle informazioni centralità della valutazione di impatto presidio nazionale più forte La programmazione Innovazioni di metodo: esplicitazione e misurazione risultati attesi chiarezza delle azioni rispetto dei tempi mobilitazione del partenariato più trasparenza nelle informazioni centralità della valutazione di impatto presidio nazionale più forte Il sociale nelle politiche regionali di sviluppo e coesione
Programmazione Aree tematiche prioritarie: 1.Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione (Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione) 2.Agenda digitale (migliorare l'accesso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, nonché l'impiego e la qualità delle medesime 3.Competitività dei sistemi produttivi (Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, il settore agricolo e il settore della pesca e dellacquacoltura) 4.Energia sostenibile e qualità della vita (sostenere la transizione verso uneconomia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori) 5.Clima e rischi ambientali (Promuovere l'adattamento al cambiamento climatico, prevenzione e la gestione dei rischi) 6.Tutela dellambiente e valorizzazione delle risorse culturali e ambientali (Tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse) 7.Mobilità sostenibile di persone e merci (Promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete) 8.Occupazione (Promuovere l'occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori) 9.Inclusione sociale e lotta alla povertà (Promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà) 10.Istruzione e formazione (Investire nelle competenze, nell'istruzione e nell'apprendimento permanente) 11. Capacità istituzionale e amministrativa (Rafforzare la capacità istituzionale e promuovere un'amministrazione pubblica efficiente)
4. Esserci da protagonisti: Istruzioni per luso 4. Esserci da protagonisti: Istruzioni per luso Il sociale nelle politiche regionali di sviluppo e coesione
Istruzioni per luso 1.Informarsi e chiedere informazione 2.Partecipare ai tavoli in maniera attiva: gli assenti hanno sempre torto 3.Non aspettare la pubblicazione dei bandi per progettare: prepararsi in tempo 4.Analizzare con precisione i bandi (requisiti e criteri) 5.Curare con grande attenzione lanalisi dei fabbisogni 6.Centralità sugli indicatori, valori target, risultati 7.Costruire reti e/o inserirsi nelle reti esistenti 8.Definizione chiara tra gli associati di chi fa che cosa 9.Sostenibilità del progetto oltre la durata del finanziamento 10.Rafforzare le competenze interne per le attività di rendicontazione e controllo della spesa Istruzioni per luso 1.Informarsi e chiedere informazione 2.Partecipare ai tavoli in maniera attiva: gli assenti hanno sempre torto 3.Non aspettare la pubblicazione dei bandi per progettare: prepararsi in tempo 4.Analizzare con precisione i bandi (requisiti e criteri) 5.Curare con grande attenzione lanalisi dei fabbisogni 6.Centralità sugli indicatori, valori target, risultati 7.Costruire reti e/o inserirsi nelle reti esistenti 8.Definizione chiara tra gli associati di chi fa che cosa 9.Sostenibilità del progetto oltre la durata del finanziamento 10.Rafforzare le competenze interne per le attività di rendicontazione e controllo della spesa
Riferimenti e approfondimenti
Principali riferimenti Sito internet Sito internet Sito internet Il Rapporto 2011 sulla coesione del DPS Il Rapporto Barca – Unagenda per la riforma della politica di coesione Il Piano di azione coesione e relativi aggiornamenti CE, Position Paper Ministro per la Coesione Territoriale, Metodi e obiettivi per un uso efficace dei fondi comunitari Principali riferimenti Sito internet Sito internet Sito internet Il Rapporto 2011 sulla coesione del DPS Il Rapporto Barca – Unagenda per la riforma della politica di coesione Il Piano di azione coesione e relativi aggiornamenti CE, Position Paper Ministro per la Coesione Territoriale, Metodi e obiettivi per un uso efficace dei fondi comunitari