La SICUREZZA nel SERVIZIO in AMBULANZA

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
DISINFEZIONE E STERILIZZAZIONE
Advertisements

La trasmissione delle infezioni.
EPIDEMIOLOGIA GENERALE DELLE MALATTIE INFETTIVE
INFEZIONE OSPEDALIERA
Misericordia di Roma Appio - Tuscolano
…..., l’Assessore regionale alla Sanità e Servizi Sociali, con propria nota del 26/3/1998, prot. n /1997, ha istituito presso il Servizio Igiene.
Il rischio nel laboratorio chimico
Le infezioni delle vie urinarie
MODULO 1 UNITA’ 1.2 IGIENE PROFESSIONALE.
Le malattie infettive Corso di Igiene Lezione 11 marzo 2008.
Norme per la manipolazione
Metodologia della prevenzione
Medicina del Lavoro Università degli Studi di Sassari
Rischio biologico Medicina del Lavoro Università degli Studi di Sassari.
Dispositivi di protezione Individuale DPI
I RISCHI PROFESSIONALI DELL’INFERMIERE
Procedure tecniche e operative
1. Luoghi di lavoro Argomento da discutereCosa si può fare? I laboratori, uffici e gli edifici che ospitano i luoghi di lavoro Le vie di circolazione (per.
Laboratorio di chimica organica: MATERIALE DI LABORATORIO
Rischio chimico I.P. Stefano German Dr. Inf. Pietro Valenta.
TRASMISSIONE DELLE MALATTIE
COPYRIGHT 2013.
TECNICHE DI STERILIZZAZIONE E DISINFEZIONE
Dispositivi di Protezione Individuale DPI
1 Sicurezza in laboratorio Chi sa cosa sta facendo vive bene e a lungo, …. talvolta ;-)
Il Rischio Influenza in Ospedale
Epidemiologia delle malattie infettive
IGIENE DELLE MANI.
Il cambiamento dell’quadro nosologico in Italia e nell’occidente La persistenza delle malattie infettive nei paesi in via di sviluppo Il ritorno delle.
Il rischio biologico I.P. Stefano German Dr. Inf. Pietro Valenta.
Presentazione rivolta agli operatori del volontariato sociale
Classificazione R per ordine numerico
Classificazione S per ordine numerico
Sicurezza in laboratorio
EPIDEMIOLOGIA DELLE MALATTIE INFETTIVE
SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE Dispositivi di Protezione
INFEZIONI OCCUPAZIONALI
SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE Dispositivi di Protezione
Laboratorio Analisi e Sviluppo “FORMAZIONE SOCCORRITORI”
RISCHIO ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI
POLMONITI Le polmoniti sono infezioni del parenchima polmonare Community-acquired pneumonia (CAP) è una polmonite acuta che si sviluppa in un soggetto.
ACCESSO AL LABORATORIO
Occhio ai nuovi simboli di pericolo per i prodotti chimici
Un volontario informato: igiene e prevenzione della malattia
MALATTIE INFETTIVE Modulo 1 Lezione G Croce Rossa Italiana
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PARMA
La propria sicurezza prima di tutto Di FIGINI Valter
DISINFEZIONE E DISINFESTAZIONE DEFINIZIONI
Il laboratorio di MICROBIOLOGIA
Gestione di un caso in Pronto Soccorso
Il laboratorio di CHIMICA
SICUREZZA DEI VOLONTARI ADDETTI AL MAGAZZINO
Il ricovero in malattie infettive. Trasporto della persona assistita al reparto di ricovero da domicilio da altro ospedale da Pronto Soccorso Accesso.
SARS Modalità di trasmissione e principi di protezione
Norme di comportamento in laboratorio
CORSO SULLA PROTEZIONE DAGLI AGENTI CHIMICI a cura del
Martignoni Mario Infermiere Esperto in Prevenzione Infezione
Martedì 20 ottobre 2015 Malattie infettive trasmissibili, precauzioni e assistenza.
gestione dei prodotti fitosanitari in azienda e loro utilizzo
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
VIRUS A H1 N1: MISURE PREVENTIVE. COMPITI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE  COLLABORARE  COLLABORARE con il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica.
EPIDEMIOLOGIA GENERALE DELLE MALATTIE INFETTIVE ContaminazioneInfezione Malattia conclamata Fattori relativi al microrganismo Carica infettante Virulenza.
RISCHIO CHIMICO.
Scenario peggiore previsto nelle settimane di picco (fine novembre- 20 dicembre?) Numero persone coinvolte in Regione ER persone sintomatiche: dal 4,5.
PREVENZIONE E CONTROLLO DELLE MALATTIE INFETTIVE.
PREVENZIONE E CONTROLLO DELLE MALATTIE INFETTIVE
Igiene ambientale e personale Punti essenziali per la Sicurezza Alimentare nelle sagre e nelle feste campestri.
RISCHIO BIOLOGICO. Il RISCHIO BIOLOGICO rappresenta la possibilità di A MMALARSI in conseguenza.
Sicurezza nei laboratori di
PRINCIPI DI IGIENE Per Igiene, si intende il complesso delle norme riguardanti la pulizia e la cura della persona e degli ambienti. L’igiene nel suo significato.
Transcript della presentazione:

La SICUREZZA nel SERVIZIO in AMBULANZA Corso PSTI La SICUREZZA nel SERVIZIO in AMBULANZA Istruttore Monitore di Primo Soccorso V.d.S. MANOCCHI Andrea

La SICUREZZA nel SERVIZIO in AMBULANZA Corso PSTI La SICUREZZA nel SERVIZIO in AMBULANZA OBIETTIVI LA SICUREZZA NEL SERVIZIO IN AMBULANZA, EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE DISINFEZIONE D.P.I.

LA SICUREZZA NEL SERVIZIO IN AMBULANZA Corso PSTI LA SICUREZZA NEL SERVIZIO IN AMBULANZA NEL SERVIZIO IN AMBULANZA, PAZIENTI SOCCORSI E SOCCORRITORI SONO SOGGETTI ESPOSTI A RISCHI: AMBIENTALI BIOLOGICI CHIMICI FISICI

LA SICUREZZA NEL SERVIZIO IN AMBULANZA Corso PSTI LA SICUREZZA NEL SERVIZIO IN AMBULANZA AMBIENTALI (scenario ostile, pericoloso, clima)

LA SICUREZZA NEL SERVIZIO IN AMBULANZA Corso PSTI LA SICUREZZA NEL SERVIZIO IN AMBULANZA … e rischi AMBIENTALI EVOLUTIVI (statici e dinamici) Alluvioni, terremoti, incendi, … Eplosioni, elettrocuzioni, folgorazioni Contaminazione da agenti radioattivi

LA SICUREZZA NEL SERVIZIO IN AMBULANZA Corso PSTI LA SICUREZZA NEL SERVIZIO IN AMBULANZA BIOLOGICI (presenza di agenti contaminanti)

LA SICUREZZA NEL SERVIZIO IN AMBULANZA Corso PSTI LA SICUREZZA NEL SERVIZIO IN AMBULANZA Tutti i pazienti devono essere considerati potenzialmente affetti da patologia trasmissibile (salvo indicazioni precise sul loro stato clinico)

LA SICUREZZA NEL SERVIZIO IN AMBULANZA Corso PSTI LA SICUREZZA NEL SERVIZIO IN AMBULANZA CHIMICI (uso di sostanze o presidi sanitari)

RISCHIO CHIMICO Corso PSTI Sull’etichetta di ogni medicinale devono essere presenti, in caratteri leggibili ed indelebili tra le altre informazioni anche: Simboli e indicazioni di pericolo (stampa in nero su fondo giallo-arancione) Le frasi di rischio (frasi R) I consigli di prudenza (frasi S)

CORROSIVO MOLTO TOSSICO ESPLOSIVO NOCIVO Corso PSTI RISCHIO CHIMICO CORROSIVO MOLTO TOSSICO ESPLOSIVO NOCIVO

RISCHIO CHIMICO Frasi di rischio (R) Corso PSTI R1 Esplosivo allo stato secco. R2 Rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti d'ignizione. R3 Elevato rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti d'ignizione. R4 Forma composti metallici esplosivi molto sensibili. R5 Pericolo di esplosione per riscaldamento. R6 Esplosivo a contatto o senza contatto con l'aria. R7 Può provocare un incendio. R8 Può provocare l'accensione di materie combustibili. R9 Esplosivo in miscela con materie combustibili. R10 Infiammabile. R11 Facilmente infiammabile.

Consigli di prudenza (S) Corso PSTI RISCHIO CHIMICO Consigli di prudenza (S) S 1 Conservare sotto chiave. S 2 Conservare fuori della portata dei bambini. S 3 Conservare in luogo fresco. S 4 Conservare lontano da locali di abitazione. S 5 Conservare sotto (liquido appropriato da indicarsi da parte del fabbricante). S 6 Conservare sotto (gas inerte da indicarsi da parte del fabbricante). S 7 Conservare il recipiente ben chiuso. S 8 Conservare al riparo dall'umidità. S 9 Conservare il recipiente in luogo ben ventilato.

LA SICUREZZA NEL SERVIZIO IN AMBULANZA Corso PSTI LA SICUREZZA NEL SERVIZIO IN AMBULANZA FISICI (dinamica del soccorso)

LA SICUREZZA NEL SERVIZIO IN AMBULANZA Corso PSTI LA SICUREZZA NEL SERVIZIO IN AMBULANZA SEMPRE: USO DEI SISTEMI DI RITENUTA (Cinghie, cinture di sicurezza,…) MINOR RISCHIO, MASSIMA PRUDENZA

LA SICUREZZA NEL SERVIZIO IN AMBULANZA Corso PSTI LA SICUREZZA NEL SERVIZIO IN AMBULANZA ABBIAMO VISTO CHE: PAZIENTI SOCCORSI E SOCCORRITORI SONO SOGGETTI ESPOSTI A RISCHI: AMBIENTALI BIOLOGICI CHIMICI FISICI

MOVIMENTAZIONE PAZIENTI Corso PSTI MOVIMENTAZIONE PAZIENTI Per effettuare il sollevamento piegarsi sulle gambe senza utilizzare la schiena. Il peso deve rimanere il piu’ possibile vicino al corpo per ripartire il carico sugli arti inferiori.

MOVIMENTAZIONE PAZIENTI Corso PSTI MOVIMENTAZIONE PAZIENTI

MOVIMENTAZIONE PAZIENTI Corso PSTI MOVIMENTAZIONE PAZIENTI

MOVIMENTAZIONE PAZIENTI Corso PSTI MOVIMENTAZIONE PAZIENTI

EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE Corso PSTI EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE

EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE Corso PSTI EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE AGENTE AMBIENTE OSPITE GLLI ELEMENTI NECESSARI PER LA TRASMISSIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE SONO:

EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE Corso PSTI EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE L’AMBIENTE permette all’ospite e all’agente di incontrarsi e può favorire la trasmissione della malattia. L’OSPITE È la persona o l’animale che “ospita” l’agente e può trasmetterlo. L’AGENTE È il microrganismo, cioè la vera causa della malattia.

EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE Corso PSTI EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE Fattori di “AUTODEPURAZIONE” sono: essiccamento  il microrganismo muore diluizione  diminuzione della carica batterica sedimentazione  minore quantità di germi sospesi nell’aria raggi ultravioletti (componenti dei raggi solari)  ottimi battericidi antagonismo biologico  scarsa sopravvivenza di alcuni microrganismi rispetto ad altri

EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE Corso PSTI EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE La trasmissione può avvenire: Direttamente senza intermediari (Baci, rapporti sessuali,…). Indirettamente mediante veicoli (componenti inanimate). mediante vettori (componenti animate).

EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE Corso PSTI EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE Q U A L I V E T T O R I ? ? ?

EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE Corso PSTI EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE Vie di ingresso: VIA CUTANEA L’ingresso può avvenire attraverso lesioni, punture di insetti, morsi o graffi. La cute, se integra, rappresenta una valida barriera all’ingresso dei microrganismi. VIA MUCOSA Le mucose delle vie respiratorie, apparato digerente, apparato genito-urinario, congiuntiva, ecc. poiché sono particolarmente vulnerabili. VIA PLACENTARE Dall’organismo materno a quello fetale attraverso la placenta.

EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE Corso PSTI EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE Vie di eliminazione: VIA CUTANEA i germi vengono eliminati attraverso le lesioni cutanee presenti durante le malattie esantematiche (es. varicella), o da lesioni che fistolizzano all’esterno (es. pus). VIA PLACENTARE Attraverso questa via di eliminazione, la madre affetta da una malattia infettiva la trasmette all’embrione (es. rosolia, toxoplasmosi, ecc.)

EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE Corso PSTI EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE Vie di eliminazione: VIA RESPIRATORIA i microrganismi sono eliminati sotto forma di goccioline attraverso la respirazione, la tosse , gli starnuti, ecc. (influenza, raffreddore, pertosse, TB polmonare, meningite, ecc.) VIA INTESTINALE Con le feci (vibrione del colera, virus della poliomielite, virus dell’epatite A, ecc.)

EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE Corso PSTI EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE Vie di eliminazione: VIA GENITO-URINARIA attraverso le urine, anche se non rappresenta un evento molto frequente (es. TB renale). Le secrezioni degli organi genitali possono dar luogo a malattie a trasmissione sessuale (es. sifilide, AIDS, Epatite C, ecc.)

EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE Corso PSTI EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE L’INFEZIONE rappresenta il risultato dell’ingresso e della diffusione nell’organismo di un agente patogeno.

E’ bene che ogni soccorritore che opera in ambulanza sia Corso PSTI EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE RACCOMANDAZIONI: E’ bene che ogni soccorritore che opera in ambulanza sia Vaccinato contro la EPATITE B ed abbia regolari i richiami contro il tetano.

TRASPORTO PAZIENTI INFETTI Corso PSTI TRASPORTO PAZIENTI INFETTI Indossare guanti e maschera facciale filtrata FFP3SL Fare indossare al paziente la mascherina chirurgica, se tollerata. Regolare l’impianto di areazione in espulsione in modo da non consentire il riciclo dell’aria. Disinfezione ambulanza a servizio terminato, prima della operatività.

TRASPORTO PAZIENTI TRATTATI CON SOSTANZE RADIOATTIVE Corso PSTI TRASPORTO PAZIENTI TRATTATI CON SOSTANZE RADIOATTIVE Farsi consegnare dalla struttura di partenza la scheda informativa relativa al radiofarmaco somministrato. Se autosufficienti, vanno trasportati da soli e, a scopo cautelativo, posizionati nel punto posteriore all’autista. Se non autosufficienti (che urinano, vomitano o defecano nel viaggio): raccogliere qualsiasi rifiuto organico negli appositi contenitori; informare la struttura sanitaria di arrivo; consegnare i contenitori organici ai sanitari.

LA DISINFEZIONE DELL’AMBULANZA Corso PSTI LA DISINFEZIONE DELL’AMBULANZA

LA DISINFEZIONE DELL’AMBULANZA Corso PSTI LA DISINFEZIONE DELL’AMBULANZA DEFINIZIONI: DISINFEZIONE Procedure volte a diminuire i microrganismi presenti sulla superficie di un oggetto o nell’ambiente. ANTISEPSI Procedure volte a diminuire i microrganismi presenti su un tessuto vivente (es. cute).

LA DISINFEZIONE DELL’AMBULANZA Corso PSTI LA DISINFEZIONE DELL’AMBULANZA La disinfezione si ottiene attraverso l’uso di sostanze chimiche i DISINFETTANTI e gli ANTISETTICI

LA DISINFEZIONE DELL’AMBULANZA Corso PSTI LA DISINFEZIONE DELL’AMBULANZA DEFINIZIONI: DISINFETTANTE sostanza ad azione germicida, destinata ad essere utilizzata su materiali o oggetti. ANTISETTICO sostanza ad azione germicida, a bassa tossicità e non irritante, indicata per l’applicazione su tessuti viventi.

SANIFICAZIONE e DISINFEZIONE Corso PSTI SANIFICAZIONE e DISINFEZIONE DEFINIZIONI Sanificazione o pulizia si avvale dell’uso di detergenti e mezzi meccanici (es. spazzole) per ridurre il numero di batteri. Sanitizzazione o disinfezione si avvale dell’uso di disinfettanti, al fine di eliminare o stabilizzare il numero di batteri.

SANIFICAZIONE e DISINFEZIONE Corso PSTI SANIFICAZIONE e DISINFEZIONE TECNICA DI SANITIZZAZIONE AMBULANZA Effettuare il lavaggio sociale delle mani. Indossare i DPI (guanti in nitrile, maschera facciale, occhialini con protezione laterale, camice monouso). Aprire tutte le porte ed i finestrini dell’ambulanza (per almeno 20 min.) Rimuovere tutti i presidi e sanificarli con disinfettante e panno carta. Disinfettare maniglie, sedili e parti esposte a frequenti contatti. Svuotare e sanificare i cestini. Disinfettare con panno carta le pareti del mezzo. Sanificare e disinfettare il pavimento con una scopa a frange. Raccogliere e gettare i rifiuti in contenitore per rifiuti sanit. pericolosi.

SANIFICAZIONE e DISINFEZIONE Corso PSTI SANIFICAZIONE e DISINFEZIONE TECNICA DI SANITIZZAZIONE AMBULANZA 10) Lasciare asciugare quanto lavato. 11) Togliere i DPI (guanti in nitrile, maschera facciale, occhialini con protezione laterale, camice monouso). 12) Effettuare lavaggio antisettico delle mani. 13) Riposizionare tutti i presidi e gli arredi. 14) Riordinare il materiale utilizzato. Provvedere alla sanitizzazione almeno 1 volta a settimana (salvo trasporto infettivi)

SANIFICAZIONE e DISINFEZIONE Corso PSTI SANIFICAZIONE e DISINFEZIONE TECNICA DI SANITIZZAZIONE AMBULANZA Il materiale non monouso deve essere accuratamente lavato, disinfettato ed asciugato per ridurre al minimo la moltiplicazione batterica

USO DEI D.P.I. Corso PSTI GUANTI MANICOTTI MASCHERE FACCIALI CAMICI OCCHIALI, VISIERE , SCHERMI PROTETTIVI CASCHI

Guanti sterili Guanti non sterili USO DEI D.P.I. Corso PSTI Manovre assistenziali da eseguirsi in asepsi (medicazioni, trattamento ustioni e gravi ferite, posizionamento cateteri vescicali, …) Guanti non sterili Manovre assistenziali da NON eseguirsi in asepsi ma che comportano la presenza di materiale organico potenzialmente infetto (prelievo, uso padelle/pappagalli…)

Guanti in nitrile (i piu’ utilizzati…) Corso PSTI USO DEI D.P.I. Guanti in nitrile (i piu’ utilizzati…) Mono utilizzo Conservazione della sensibilità tattile Resistenza alla trazione Resistenza alla infiammabilità Assenza di microporosità Scarse o assenti potenzialità allergiche Minima lubrificazione Assenza di odori sgradevoli Taglie varie misure. INDOSSATI SEMPRE

I GUANTI vanno tolti prima di toccare materiale non contaminato Corso PSTI USO DEI D.P.I. I GUANTI vanno sostituiti nel corso di manovre differenti sullo stesso paziente (es. igiene-medicazione) I GUANTI vanno tolti prima di toccare materiale non contaminato

MASCHERINA CHIRURGICA MASCHERE FACCIALI FILTRANTI USO DEI D.P.I. Corso PSTI USO DEI D.P.I. MASCHERINA CHIRURGICA MASCHERE FACCIALI FILTRANTI

Le MASCHERE FACCIALI FILTTRANTI si utilizzano: Corso PSTI USO DEI D.P.I. Le MASCHERE FACCIALI FILTTRANTI si utilizzano: Assistenza al paziente con TBC. Assistenza al paziente con altra malattia a trasmissione aerea. Durante l’esecuzione o assistenza di broncoscopie. In tutti gli altri casi, di minore gravità vanno bene le mascherine chirurgiche.

CLASSIFICAZIONE DELLE MASCHERE FACCIALI FILTRANTI Corso PSTI USO DEI D.P.I. CLASSIFICAZIONE DELLE MASCHERE FACCIALI FILTRANTI Classe FFP1S adatta per manovre a medio-basso rischio (filtrazione 80%). Classe FFP2S adatto per manovre di assistenza al paziente con TBC o altra patologia a trasmissione aerea (filtrazione 94%). Classe FFP3S adatta a manovre atte a far espettorare, tossire e nelle manovre di broncoscopia su paziente con certa o sospetta TBC o patologie aerotrasmesse (filtrazione 98%).

PROTEZIONE RESPIRATORIA Corso PSTI USO DEI D.P.I. PROTEZIONE RESPIRATORIA TBC POLMONARE= indossare il maschera facciale FFP3 MENINGITE = indossare maschera facciale FFP3 SARS = indossare DPI kit in dotazione. MORBILLO, VARICELLA= non necessaria per il personale immune; il personale non immune deve indossare maschera facciale FFP3

MANICOTTI e CAMICI PROTETTIVI Corso PSTI USO DEI D.P.I. MANICOTTI e CAMICI PROTETTIVI Indossati durante l’esecuzione di manovre assistenziali a rischio di possibili spandimenti di materiale organico su divisa e/o sulla cute scoperta. Possono essere: Sterili o non sterili (TNT o cotone) Monouso (TNT) o autoclavabili (cotone).

OCCHIALI, VISIERE, SCHERMI PROTETTIVI Corso PSTI USO DEI D.P.I. OCCHIALI, VISIERE, SCHERMI PROTETTIVI

CASCO ANTINFORTUNISTICO Corso PSTI USO DEI D.P.I. CASCO ANTINFORTUNISTICO

Corso PSTI USO DEI D.P.I. Guanti Manicotti Mascherina Occhiali Schermi facciali Camice protettivo Da utilizzare durante procedure che generano schizzi o spruzzi di materiale biologico

Corso PSTI D O M A N D E ?

PAZIENTI SOCCORSI E SOCCORRITORI SONO SOGGETTI ESPOSTI A RISCHI: Corso PSTI RIASSUMENDO… ABBIAMO VISTO CHE: PAZIENTI SOCCORSI E SOCCORRITORI SONO SOGGETTI ESPOSTI A RISCHI: AMBIENTALI BIOLOGICI CHIMICI FISICI

RIASSUMENDO… Corso PSTI GUANTI MANICOTTI MASCHERE FACCIALI CAMICI OCCHIALI, VISIERE , SCHERMI PROTETTIVI CASCHI

G R A Z I E PER L’ATTENZIONE Corso PSTI La SICUREZZA nel SERVIZIO in AMBULANZA G R A Z I E PER L’ATTENZIONE