L’HANDICAP VISIVO.

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L’HANDICAP VISIVO

OCCHIO (anatomia)

A B C D E F G H I L M N O P Q R S T U V Z 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 La vista e' una elaborazione del nostro cervello nei confronti della luce. Attraverso l'occhio la luce viene elaborata e inviata al cervello perche' possa essere decodificata in… A B C D E F G H I L M N O P Q R S T U V Z 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0

Le cellule sensibili alla luce sono di due tipi: I coni: - 6 milioni - prevalentemente al centro della retina - specializzati per visione diurna: adattam. alla luce colori dettagli fini. I bastoncelli: - 100 milioni - prevalentemente alla periferia della retina - specializzati per visione notturna: + sensibili alla luce saturaz. + rapida se aumenta La macula - visione centrale - al centro fovea acutezza visiva x percezione dettagli + piccoli (lettura) grazie a concentrazione coni e assenza di vasi Le parti più esterne della retina: - più bastoncelli - visione laterale o periferica: tutto ciò che si trova attorno al punto fissato

Ha la conservazione\permanenza visiva dell’oggetto Distingue semplici simboli visivi simili EVOLUZIONE DELLA VISIONE Possiede la visione binoculare con la profondità visiva Possiede la convergenza visiva Ha la conservazione\permanenza visiva dell’oggetto Segue lo spostamento di persone o cose Identifica i dettagli di un insieme Vede i colori Percepisce contrasti e contorni Possiede un buon movimento oculare esplorativo Ha la visione centrale Percepisce bianco e nero Ha la visione periferica Possiede il riflesso pupillare alla luce

VISUS: acuità visiva Riduzione: ampliopia - Misuraz VISUS: acuità visiva Riduzione: ampliopia - Misuraz. standard: capacità di leggere le prime 10 righe di un ottotipo alla distanza di 5 metri; - Per b. poco collaborativi: risposte comportamentali (preferential looking) o elettrofisiologiche (segnale elettrico dall’area occipitale). CAMPO VISIVO: ampiezza scena visibile quando sguardo fisso su un punto nello spazio Riduzione: emianopsia, scotomi Sistemi FOCALE: ricognizione forma, grandezza, localizzaz. (scrittura e lettura) PERIFERICO: rilevazione movimento (orientam spazio)

FUNZIONALE (no percezioni utili per adattamento) TOTALE (completa) Cecità LEGALE (sotto il minimo) IPOVISIONE REALE (nessuna percezione di alcun tipo) Cecità FUNZIONALE (no percezioni utili per adattamento)

SVILUPPO DEL BAMBINO IPOVEDENTE Aree - blind-specific (direttam SVILUPPO DEL BAMBINO IPOVEDENTE Aree - blind-specific (direttam. colpite): coordinazione visuomotoria  no totale compensabilità - blind-non specific (influenza indiretta): controllo posturale; sv. socio-emotivo e linguistico  riabilitazione compensa Prima: svantaggio nelle rappresentaz. spaziali perché udito e tatto sequenziali mentre sistema visivo simultaneo MA in realtà 2 sistemi visivi distinti: focale e periferico (connesso a movimenti di occhio e testa) Processo esplorativo visivo anche lui sequenzialità seppur assai breve

SVILUPPO MOTORIO Ritardo: motricità volontaria; deambulaz. e prens SVILUPPO MOTORIO Ritardo: motricità volontaria; deambulaz. e prens. (spazio) Mani cieche: autostimolazione (fosfeni) Effetti: - diretti: coordinazione movimenti; controllo postura (compensazione visiva) - indiretti: realtà vuota; minore elicitaz. esplorativa minori elicitaz. sociali (madre feedback) insicurezza esplorativa ritardo costruzione del reale Educaz.: stimolaz. attività esplorativa e sicurezza con stra- tegie specifiche: 1. Verbalizzazione esperienze; 2. Stabilire partenza e arrivo; 3. Ambiente protetto; 4. Motivazione all’esplorazione.

! Sviluppo cognitivo epoca comparsa: CUT OFF 0-3 anni NO perdita definitiva anche se recupero funzionale (dirottamento cellule cerebrali preposte) SI’ recupero anche a grande distanza nel tempo: “solo” sforzo reintegraz. gerarchia sensoriale ! Entità e tipo: ipovisione/cecità totale; acuità/campo Intelligenza sensomotoria: mancanza principale afferenza x esplorazione ( conoscenza ogg. e spazio) ritardo non solo motorio ma anche in tutte attività cognitive dipendenti da apprendimenti che partono da manipolazione; mentre no problem per operazioni logiche da comunicazione verbale