Carla ACCARDI Trapani 1924.
Carla Accardi Trapani 1924 Dopo la maturità classica segue i corsi all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Firenze, insieme ad Antonio Sanfilippo, che sposerà nel 1949. Nel 1946 si stabilisce a Roma, e l’anno successivo partecipa alla fondazione del gruppo Forma. Nel 1950 tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Numero di Firenze, alla quale segue quella presso la libreria-galleria Age d’Or. Michel Tapié importante critico dell’arte informale, segue con interesse il lavoro dell’artista e, tra il 1954 e il 1959, la invita a partecipare alle mostre da lui organizzate in Italia e all’estero. Negli anni sessanta, recupera il segno-colore, già adottato nei primi anni cinquanta, introducendo nuovi colori nelle sue composizioni. Negli stessi anni, mentre espone regolarmente le nuove opere in personali e collettive, partecipa a numerose retrospettive del gruppo Forma e dell’avanguardia italiana degli anni cinquanta. Negli anni ottanta l’artista avvia una nuova ricerca basata sull’utilizzo della tela grezza. Nell’ultimo decennio la sua attività espositiva si intensifica: partecipa alla Biennale di Venezia del 1988 e alle principali rassegne storiche dell’arte italiana del XX secolo in Italia e all’estero.
intervista D.– Nelle sue biografie si legge che per lei è stato importante conoscere le forme d’arte primitive esposte nel Musée de l’Homme… ACCARDI – Ah, ma questa è una cosa vecchia: non me la ricordavo nemmeno, quasi (ride). Certo, alcune cose mi hanno fatto impressione. Sono state una grande novità. È vero, agli inizi la mia arte astratta era molto minimale, però nei miei temi effettivamente c’era un collegamento con certi segni etnici. D.- Quindi la struttura compositiva delle sue opere era pensata, progettata, oppure era il risultato d’un procedimento libero, o addirittura “automatico”? ACCARDI – Io ho fatto anche parecchi disegni, tempere, gouache, che in certo senso anticipavano i quadri. E poi c’era sempre una leggera progettazione precedente all’esecuzione.
Il gruppo FORMA 1 “La forma è mezzo e fine; il quadro deve poter servire anche come complemento decorativo di una parete nuda, la scultura anche come arredamento di una stanza; il fine dell'opera d'arte è l'utilità, la bellezza armoniosa, la non pesantezza;” Dal Manifesto del Gruppo Forma 1
Integrazione lunga 1958 tempera alla caseina su tela cm. 64x232 galleria d’arte moderna e contemporanea Roma
casein on canvas 70 x 100 cm. Year 1960 - Scissione nera casein on canvas 70 x 100 cm. Year 1960 -
"Blu concentrico" 1960 Caseina su tela, 176 x 203 cm Fondazione Solomon R. Guggenheim, Venezia
Negativo n°8
rosso
Assedio rosso - "Frammenti" 1955 Tempera alla caseina su tela
Diversi grigi Carla Accardi, "Diversi Grigi" (1954) Diversi grigi Carla Accardi, "Diversi Grigi" (1954). Dipinto, smalto e caseina su tela
Materico su grigio 1954 olio e smalto su tela (tecnica mista) cm53,5x62,5
L’ immagine di una mostra
Esercizio 1: Scrivi con una penna le lettere dell’alfabeto Scrivi il tuo nome o il nome di un tuo compagno Ripeti tante volte le lettere sovrapponendole in modo da ottenere una textures molto molto fitta
Esercizio 2: Su fondo nero con un pennarello acrilico ripeti sovrapponendole le lettere le lettere sovrapposte sono le lettere della parola
Esercizio 3: come nella prima opera integrazione lunga , dipingi con un pennello a punta un tracciato curvilineo intrecciato molto fitto variando l’ampiezza delle curve, schiacciando diversamente il pennello otterrai ingrossamenti della linea Variante :Con i pennarelli prima disegna il tracciato poi puoi ispessire alcune parti
Esercizio 4: Dipingi una composizione con i colori tempera o acrilici utilizzando l’ “Alfabeto dell’Artista” cercando di dare ordine alla composizione lavorando su linee guida orizzontali e verticali
Esercizio 5 Pennarelli un foglio di cm 10x15 Disegna alcune forme libere e chiuse come nel dipinto a fianco Disegna all’intero una forma geometrica quadrato triangolo cerchio Differenzia il colore delle forme se sono all’interno o all’esterno della forma Contorna le forme con un pennarello differenziando anche in questo caso con colori diversi l’interno o l’esterno della forma Procedi nello stesso modo per lo sfondo
Esercizio 6 una pubblicità con una scritta assai curiosa Allungando le finali e inserendo dei punti tra le lettere si ha l’impressione di una scritta in caratteri arabi Con lo stesso sistema puoi provare a scrivere il tuo nome