PIANIFICAZIONE DEI SISTEMI INFORMATIVI. Argomenti della lezione Requisiti Ciclo di pianificazione e controllo Requisiti Ciclo di pianificazione e controllo.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Università degli Studi di Napoli Federico II
Advertisements

Relatore: Alessandro Tullio
Moduli GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE GESTIONE DEI PROCESSI DOCUMENTALI
TROVARE LAVORO NELLAREA COMMERCIALE LE PROFESSIONI DEL MARKETING IN AZIENDA Torino 28 marzo 2012 Gianluigi Montresor.
E-Commerce 2 - Dott. E. G. Rapisarda - A.A La business idea Capitolo 5 La business idea.
Progetto Sostegno alle Politiche di Ricerca e Innovazione delle Regioni 12 luglio 2011 Roma Ministero dello Sviluppo Economico SESSIONE B Politiche di.
Economia e direzione delle imprese
UNIVERSITA’ CARLO CATTANEO UNIVERSITA’ CARLO CATTANEO
Economia aziendale Corso di laurea in informatica
Le diverse tipologie di finanziamento comunitario: i programmi a gestione diretta Rimini 5 dicembre 2006.
Certificazione RESP.URP 4 marzo 2004 Responsabili URP della Provincia di Lecce Lecce, 4 marzo 2004 Gli Strumenti di Comunicazione In collaborazione con.
AIF LA FORMAZIONE IN INPS VETRINA DELLE ECCELLENZE 2008
Sistemi informativi.
GESTIONE DEI SISTEMI INFORMATIVI IN AZIENDA
Provveditorato agli Studi di Palermo
1 Corso di Sistemi Informativi Anno Accademico Trasparenze MT03 La pianificazione dei S.I* C. Batini Adattata e integrata a partire da una metodologia.
Area: la gestione dei progetti complessi
PIANIFICARE I RISULTATI VOLUTI 1. Lorganizzazione definisce esplicitamente i risultati cui mira nellambito del processo di elaborazione delle proprie politiche.
IL BILANCIO SOCIALE. SCOPO DEL PROGETTO Valutare limpatto sociale dello stabilimento utilizzando appositi indicatori socio-economici.
L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELLA SCUOLA:PRESENTE E FUTURO Mario Fierli
Formazione a distanza (fad)
Eredità culturale e nuove tecnologie: La digitalizzazione del libro antico tra accesso e conservazione Padova, febbraio 2000 La biblioteca digitale:
Incontro con OO.SS. su attività D. Lgs. 626/94 * * * * * Poste Tutela Roma, 29 settembre 2003.
Il modello delle ISO 9000 per il miglioramento dei servizi Il caso Comune di Ravenna : Lapplicazione del modello delle ISO 9000 ai Lavori Pubblici Ravenna,
Obiettivo Business plan
Posizione di Telecom Italia sullAnno Indice Organizzazione del Progetto Anno 2000 Aree di Presidio Piano di Adeguamento Test di Interoperabilità
Principi e logiche di budgeting
Il budget degli investimenti, economico, finanziario e patrimoniale
COMUNICARE UN EVENTO L’immagine dell’evento La promozione
Stabilire un legame molto stretto tra
COMUNICAZIONE PUBBLICA Le figure professionali 3° lezione 3 ottobre 2008 Anno Accademico 2008/2009.
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA E INNOVAZIONE curriculum Infrastrutture CORSO DI PIANIFICAZIONE E POLITICHE PER LA CITTÀ, IL TERRITORIO E L'AMBIENTE.
Il S istema di G estione per la Q ualità Del Liceo Scientifico A.Landi ISO
ISTITUTO COMPRENSIVO “RONCALLI – GALILEI”- PISTOIA
Aprilia Multiservizi INTEGRATA DEL CAMBIAMENTO Il VIC E LA VALUTAZIONE.
MAPPA DEL PROCESSO BUDGET ACTUAL DECISIONI DATI DELLA PIANIFICAZIONE
Il processo di sviluppo del Sw: strategia make
PIANIFICAZIONE DEI SISTEMI INFORMATIVI. Argomenti della lezione I passi della pianificazione.
L’autovalutazione della scuola
Ar.System 5x soluzione base per il Project Management aziendale.
IL PIANO DI MARKETING.
Appendice lezione 1 Il modello delle 7S un approfondimento
Fasi di progetto di SI Impostazione strategica e di disegno concettuale Implementazione Utilizzo e monitoraggio.
IL SISTEMA DI GESTIONE QUALITA’
UNIVERSITA’ CARLO CATTANEO
SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO
1 FORUM P.A. La Qualità dei Beni e Servizi ICT Roma - maggio 2004M. Martini La qualità dei beni e dei servizi ICT per la definizione ed il governo dei.
Direzione Generale Comitato Formazione Direttore Dipartimento Comitato Dipartimento Operatori Dipartimento Comitato Dipartimento Comitato Formazione Direzione.
Il riesame della direzione come strumento di integrazione fra la valutazione dei risultati di gestione e la valutazione dei risultati del sistema qualità.
Integrazione dei sistemi di gestione
Organizzazione Aziendale
PIANIFICAZIONE DEI SISTEMI INFORMATIVI. Ciclo di pianificazione e controllo.
PIANIFICAZIONE DEI SISTEMI INFORMATIVI. Argomenti della lezione Introduzione alla pianificazione Obiettivi di un piano Introduzione alla pianificazione.
PIANIFICAZIONE SISTEMI INFORMATIVI.  Approcci alla pianificazione  Metodo dei fattori critici di successo  Requisiti tecnici  I passi della pianificazione.
Sistemi di Gestione per la Qualità
Governance dei Sistemi Sanitari Regionali La Formazione Continua nelle Aziende Sanitarie Roma, 1 dicembre 2006 Stefania Pappalardo.
Customer Relationship Management: un quadro di riferimento
GESTIONE ED ESERCIZIO DEI SISTEMI DI TRASPORTO
Master MATITCiclo di vita del Sistema Informativo1 CICLO DI VITA DEL SISTEMA INFORMATIVO.
TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE PER LE AZIENDE Materiale di supporto alla didattica.
ECONOMIA AZIENDALE E GESTIONE DELLE IMPRESE LEZIONE IV PRODUZIONE E QUALITÀ PRODUZIONE E QUALITÀ LUCIO DEL BIANCO ANNO ACCADEMICO
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE E FORMAZIONE CONTINUA C.d.L. in Scienze dell’Educazione degli Adulti e Formazione Continua Adulti e Formazione Continua 20 Aprile.
INNOVAZIONE E SVILUPPO DEL PRODOTTO Docente A.Federico Giua UNIVERSITA’ CARLO CATTANEO a.a / ° Capitolo CUSTOMER NEEDS.
L’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Introduzione al corso di TECNOLOGIA, INNOVAZIONE, QUALITÀ Prof. Alessandro Ruggieri Prof. Enrico Mosconi.
1. 2 ARCER PARMA IL COMMERCIALISTA DELLE PICCOLE IMPRESE Parma, ottobre 2008 a cura di M. Limido I Sistemi Direzionali L’orientamento aziendalistico.
Management e Certificazione della Qualità Prof. Alessandro Ruggieri.
Tecniche di Gestione della Qualità Prof. Alessandro Ruggieri Prof. Enrico Mosconi A.A
Servizi ENEA per l’EE Comparto industria Nino Di Franco Sigfrido Vignati ENEA UTEE-IND.
Lezione CG01 Il Sistema di Controllo di Gestione e il ciclo del controllo Economia ed Organizzazione aziendale 2 AA Prof. Cristina Ponsiglione.
Transcript della presentazione:

PIANIFICAZIONE DEI SISTEMI INFORMATIVI

Argomenti della lezione Requisiti Ciclo di pianificazione e controllo Requisiti Ciclo di pianificazione e controllo

Requisiti

 Metodo dei fattori critici di successo  Requisiti tecnici  Metodo dei fattori critici di successo  Requisiti tecnici Requisiti  Requisiti generali

Identificare i problemi aziendali nel presente modo di operare Fondi e limiti di finanziamento Scadenze Identificare i problemi aziendali nel presente modo di operare Fondi e limiti di finanziamento Scadenze Requisiti generali Chi sono i principali “azionisti” del sistema

Difficolta’ nell’identificazione dei requisiti

mancanza di punti di vista informazione superficiale informazione distorta mancanza di punti di vista informazione superficiale informazione distorta fare partecipare utenti chiave preparazione prima delle interviste; comprendere problemi piu’ punti di vista; preparazione; gli utenti devono conoscere lo scopo dell’intervista fare partecipare utenti chiave preparazione prima delle interviste; comprendere problemi piu’ punti di vista; preparazione; gli utenti devono conoscere lo scopo dell’intervista PROBLEMA AZIONI PREVENTIVA

Diverse misure associate a ciascun fattore Fonti di dati per ciascuna misura Diverse misure associate a ciascun fattore Fonti di dati per ciascuna misura Fattori critici di successo (CSF) CSF

–auto 1980 styling sistema vendite risparmio energetico –auto 1980 styling sistema vendite risparmio energetico CSF Esempi –auto 1990 qualita’ prodotto servizio al cliente sicurezza ecologia –auto 1990 qualita’ prodotto servizio al cliente sicurezza ecologia

CSF di sottosettore (es: produzione) CSF individuali CSF di sottosettore (es: produzione) CSF individuali CSF e livelli gerarchici CSF Corporate selezione dei CSF

–rete concessionari –sicurezza vetture –affidabilita’ prodotto –servizio postvendita –rete concessionari –sicurezza vetture –affidabilita’ prodotto –servizio postvendita CSF corporate –rapporti con la stampa

–costi del processo –qualita’ del prodotto –rispetto dell’ambiente –costi del processo –qualita’ del prodotto –rispetto dell’ambiente CSF di sottosettore Esempio: produzione

–immagine verso le altre funzioni aziendali –professionalita’ dei tecnici –certificazione processo –tecnologia del controllo –costo della certificazione –immagine verso le altre funzioni aziendali –professionalita’ dei tecnici –certificazione processo –tecnologia del controllo –costo della certificazione CSF individuale CSF di ruolo: responsabile certificazione qualita’

–indicatore: costo unitario –metrica: costi diretti/n. auto prodotte –fonte: SI overhead unitario –metrica: overhead/ n. auto prodotte –fonte: SI –indicatore: costo unitario –metrica: costi diretti/n. auto prodotte –fonte: SI overhead unitario –metrica: overhead/ n. auto prodotte –fonte: SI Per CSF in funzione “produzione” CSF costi

Per CSF in funzione “produzione” CSF qualità –indicatore: difetti riscontrati in produzione –metrica: n.tot. difetti/ n.auto prodotte –fonte: SI giudizio clienti –metrica: punteggio da 1 a 10 –fonte: interviste a campione –indicatore: difetti riscontrati in produzione –metrica: n.tot. difetti/ n.auto prodotte –fonte: SI giudizio clienti –metrica: punteggio da 1 a 10 –fonte: interviste a campione

Per CSF in funzione “produzione” CSF qualità –indicatore: confronto con la concorrenza –metrica: molto migliore, migliore uguale, inferiore –fonte: test e interviste –indicatore: confronto con la concorrenza –metrica: molto migliore, migliore uguale, inferiore –fonte: test e interviste

–architettura poli elaborativi (accentramento/distribuzione) –architettura dati (distribuzione dati sui poli elaborativi) –middleware –architettura poli elaborativi (accentramento/distribuzione) –architettura dati (distribuzione dati sui poli elaborativi) –middleware Requisiti tecnici –architettura di rete (architettura della rete interna e modalità di connessione con l’esterno)

Ciclo di pianificazione e controllo

Esercizio / azione Verifica Pianificazione Realizzazione PLAN DO ACT CHECK

ACT Esercizio / azione  Erogazione servizi  Attività operativa  Gestione risorse  Definizione  Obiettivi generali  Erogazione servizi  Attività operativa  Gestione risorse  Definizione  Obiettivi generali

PLAN Pianificazione  Rappresentazione processi  Problemi e cause  Obiettivi e direzioni di intervento  Rappresentazione processi  Problemi e cause  Obiettivi e direzioni di intervento

DO Realizzazione  Predisposizione piani operativi  Realizzazione progetti  Gestione e completamento dei progetti  Predisposizione piani operativi  Realizzazione progetti  Gestione e completamento dei progetti

Verifica  Misurazione di qualità  Verifica dei risultati  Misurazione di qualità  Verifica dei risultati CHECK

La pianificazione come prima fase del ciclo di pianificazione e controllo –Diagnosi, processi, informazioni e sistemi –Individuazione progetti –Stesura Piano Triennale –Diagnosi, processi, informazioni e sistemi –Individuazione progetti –Stesura Piano Triennale Fase di pianificazione

Fasi del ciclo –Studi di fattibilità –Pareri –Gare ed approvigionamento –Attività realizzative –Gestione e manutenzione sistemi –Studi di fattibilità –Pareri –Gare ed approvigionamento –Attività realizzative –Gestione e manutenzione sistemi Fase di attuazione

Fasi del ciclo –Monitoraggio e verifica progetti –Consuntivazione –Produzione indicatori –Monitoraggio e verifica progetti –Consuntivazione –Produzione indicatori Fasi di monitoraggio

–Vengono raccolte le esigenze delle diverse unità organizzative –La pianificazione ha lo scopo di integrarle,individuando le priorità –Vengono raccolte le esigenze delle diverse unità organizzative –La pianificazione ha lo scopo di integrarle,individuando le priorità Approccio bottom - up Approcci alla fase di pianificazione

–Si parte dagli obiettivi strategici –Un gruppo disegna lo schema generale del SI –Vengono generati i piani di sviluppo delle diverse unità organizzative –Si parte dagli obiettivi strategici –Un gruppo disegna lo schema generale del SI –Vengono generati i piani di sviluppo delle diverse unità organizzative Approccio top - down

Caratteristiche dei due approcci –Conservativo –Sacrifica innovazione –Scarsi rischi realizzativi –Punta al miglioramento dell’esistente –Conservativo –Sacrifica innovazione –Scarsi rischi realizzativi –Punta al miglioramento dell’esistente Bottom up

–Innovativo –Crea discontinuita’ –Causa tensioni e rischi organizzativi –Sacrifica l’esistente –Innovativo –Crea discontinuita’ –Causa tensioni e rischi organizzativi –Sacrifica l’esistente Caratteristiche dei due approcci Top down

Argomenti della lezione Requisiti Ciclo di pianificazione e controllo Requisiti Ciclo di pianificazione e controllo

Sul sito internet Nettuno – Dispense – Riferimenti bibliografici e link Sul sito internet Nettuno – Dispense – Riferimenti bibliografici e link BibliografiaBibliografia