La quinta via
Le cinque vie La quinta via si desume dal governo delle cose. Noi vediamo che alcune cose, le quali sono prive di conoscenza, cioè i corpi fisici, operano per un fine, come appare dal fatto che esse operano sempre o quasi sempre allo stesso modo per conseguire la perfezione: donde appare che non a caso, ma per una predisposizione raggiungono il loro fine. Ora, ciò che è privo d’intelligenza non tende al fine se non perché è diretto da un essere conoscitivo e intelligente, come la freccia dell’arciere. Vi è dunque un qualche essere intelligente, dal quale tutte le cose naturali sono ordinate a un fine: e quest’essere chiamiamo Dio.
La via dell’ordine e della finalità spunti... …dal filmato …tanto è il bene che mi aspetto, che ogni pena m’è diletto… …Dio scrive diritto anche sulle nostre pagine storte…
La via dell’ordine e della finalità spunti... “…C'è una legge vera nella vita impressa in ogni cosa, legge che muove gli astri del cielo in un concerto d'armonia; e in terra canta nei colori della natura, canta nella natura. Il giorno cede il passo alla notte per amore, la notte saluta il giorno per amore. Dal mare sale l'acqua al cielo per amore e l'acqua discende dal cielo al mare per amore. La pianta dà le foglie alla terra per amore, la terra ridona le foglie per amore. Un seme cade in terra e muore per amore, la vita germoglia dal solco della morte per amore Questa è la legge eterna legge di Dio, un Dio che per amore ha creato ogni cosa ed ha nascosto amore dietro apparenze di morte e di dolore…”
La via dell’ordine e della finalità La testimonianza dei dati esperienziali il darsi dell’ordine e della finalità il darsi del disordine e dell’irrazionalità
La via dell’ordine e della finalità Interrogativi teoretici esigenza di una finalità intrinseca agli esistenti? esigenza di ricorrere ad una causa divina? validità apodittica di una dimostrazione di Dio?
La via dell’ordine e della finalità Prospettive storiche circa l’esistenza della finalità nell’universo i fautori del finalismo i rappresentanti del finalismo riduttivo i fautori dell’antifinalismo rigido
La via dell’ordine e della finalità Prospettive storiche circa il valore dell’argomento teleologico Il caso come spiegazione dell’ordine La teoria della “legge naturale” La finalità immanente La critica di Kant Il “disordine dell’universo”
La via dell’ordine e della finalità Verso l’Assoluto: considerazioni preliminari raffronto con le altre vie la forza di seduzione soggettiva dell’argomento la prospettiva metafisica dell’argomentazione chiarificazioni terminologiche sull’ordine e la finalità La struttura dell’argomentazione
La via dell’ordine e della finalità Il darsi dell’ordine e della finalità Approfondimento metafisico preliminare l’ordine e la finalità dimensioni congenite dell’ente “omne agens agit propter finem” esigenza di un fine (consapevolezza e caso) Esigenza di un Dio, divino ordinatore e finalizzatore tutti gli agenti finiti rinviano ad un’intelligenza ordinatrice le realtà ordinate rinviano ad un’intelligenza ordinatrice impossibilità di un processo all’infinito nella serie di intelligenze ordinatrici ed ordinate esigenza di pervenire all’intelligenza ordinatrice di Dio
La via dell’ordine e della finalità L’inconsistenza del caso una duplice fattispecie di caso (assoluto, relativo) il caso e la probabilità il caso e l’indeterminazione La legge naturale e la finalità immanente la legge naturale la finalità immanente Il problema del disordine e del male una difficoltà che non inficia il valore dell’argomentazione assurdità della soluzione atea