PROGETTO DI LEGGE DISPOSIZIONI A SOSTEGNO DELL'ECONOMIA CIRCOLARE, DELLA RIDUZIONE DELLA PRODUZIONE DEI RIFIUTI URBANI, DEL RIUSO DEI BENI A FINE VITA, DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA E MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 19 AGOSTO 1996 N. 31 (DISCIPLINA DEL TRIBUTO SPECIALE PER IL DEPOSITO IN DISCARICA DEI RIFIUTI SOLIDI)
Perché una nuova legge sui rifiuti? Nel programma di legislatura la Regione ha deciso di approvare una nuova legge sui rifiuti costruita sulla base del confronto con i territori e le associazioni ambientaliste che aveva portato all’approvazione di uno schema di progetto di legge sottoscritto da 60 Consigli comunali.
Parole chiave della Legge Nuova visione nella gestione dei rifiuti Da economia lineare a economia circolare Strategia Europea Crescita occupazionale Prevenzione e riciclaggio Lotta allo spreco e centri del riuso Tariffa puntuale per una maggiore equità Industrializzazione del riciclaggio Nuovo concetto: riduzione dei rifiuti non inviati a riciclaggio come criterio di efficienza. E’ virtuoso chi manda meno rifiuti a smaltimento
Le finalità della nuova legge Una nuova visione nella gestione dei rifiuti per promuovere il riciclaggio e la prevenzione per consegnare alle generazioni future un territorio più pulito, sano e stabile dal punto di vista economico. transitare da un modello economico lineare basato sullo sfruttamento delle risorse naturali, senza alcuna prospettiva legata al riuso o a ripristino delle stesse, a una “economia circolare”, in cui non vi siano prodotti di scarto e in cui le materie vengono costantemente riutilizzate. Economia circolare significa “bloccare le risorse” sul territorio, a favore dell’occupazione, dello sviluppo economico e della sostenibilità locale. L’uso della discarica come forma residuale nella gestione dei rifiuti in coerenza con la gerarchia comunitaria.
Obiettivi della Legge: riduzione della produzione procapite dei rifiuti urbani dal 20% al 25%, rispetto alla produzione del 2011; raggiungimento di almeno il 73% di raccolta differenziata; riciclaggio di carta, metalli, plastica, legno, vetro e organico per almeno il 70%; minimizzazione del quantitativo di rifiuto urbano non inviato a riciclaggio con l'obiettivo di raggiungere un quantitativo procapite inferiore ai 150 chilogrammi per abitante Per la prima volta si chiarisce che: le materie raccolte in modo differenziato devono essere conferite in impianti che ne favoriscono la massima valorizzazione economica ed ambientale, in coerenza col principio di prossimità; che la scelta degli impianti finalizzati a tale valorizzazione deve essere fatta tramite gara; che i ricavi vanno a beneficio dei cittadini.
Emilia-Romagna in Europa Quantità pro capite di RU avviati a riciclaggio nell’UE (kg/ab anno) 2012 (fonte ISPRA). (Fonte: Report Rifiuti 2015) Trend in crescita della raccolta differenziata, dal 2001 al 2014: dal 25,3% al 58,2%.
Prevenzione e Tariffazione puntuale La prevenzione è la sfida del futuro e rappresenta uno dei temi su cui occorre investire nei prossimi anni promuovendo e incentivando, attraverso adeguati meccanismi economici individuati nel progetto di legge, interventi atti al contenimento della produzione alla fonte. La Legge fissa un obiettivo di riduzione della produzione di rifiuti pari al – 20 / - 25% rispetto al 2011. Un importante strumento per raggiungere gli obiettivi di riduzione della produzione di rifiuti e di riciclaggio è la tariffazione puntuale. Tariffa puntuale significa equità, in quanto si pagherà in relazione all’effettivo servizio erogato e non in base ai metri quadri o al numero dei componenti della famiglia, e responsabilizzazione dei cittadini attraverso l’applicazione del principio comunitario «chi inquina paga» cioè si paga solo per i rifiuti che si conferiscono.
La Tariffazione puntuale in Europa E’ ormai riconosciuto che la tariffazione puntuale rappresenta una strategia efficace per creare le migliori sinergie tra prevenzione e riciclaggio. (Fonte: Regione Liguria)
Incentivi all'efficienza e aiuti all’implementazione di sistemi gestionali virtuosi Il progetto di legge prevede la costituzione di un fondo a sostegno dei Comuni e quindi dei cittadini virtuosi, e a sostegno dei Comuni che intendono procedere alla trasformazione del servizio con modelli innovativi di raccolta al fine di incrementare i rifiuti da destinare a riciclaggio. Uno dei criteri di efficienza, in base al quale valutare i vari sistemi di gestione sarà la riduzione dei rifiuti non inviati a riciclaggio. Di fatto sono virtuosi i Comuni che inviano complessivamente meno rifiuti a smaltimento in relazione al dato medio regionale. Questo parametro viene assunto come riferimento per la ripartizione del fondo incentivante previsto nel progetto di legge tenendo conto degli abitanti equivalenti che ricomprendono oltre ai residenti anche i city users.
Verso la discarica zero La Legge disincentiva l’uso della discarica e l’incenerimento senza recupero di energia. Coerentemente sono quindi rivisti in aumento gli importi dell’ecotassa per lo smaltimento. La revisione sarà graduale con un primo step al 2016 ed uno successivo al 2020. Parte del tributo andrà a costituire il fondo a sostegno dei Comuni.
Informazioni e controllo Istituzione di un “Forum permanente per l’economia circolare” per promuovere la condivisione delle informazioni e delle conoscenze nel settore dei rifiuti. Il progetto di legge risponde inoltre ad una forte esigenza dei comuni: quella di avere i dati tecnici ed economici, per poter essere chiari e trasparenti coi cittadini. Il progetto di legge infine introduce la figura degli ispettori ambientali per potenziare i controlli sul corretto conferimento dei rifiuti urbani.
UN FUTURO + SOSTENIBILE La Legge consentirà: - Rifiuti - Uso di materie prime + Riuso + Raccolta differenziata + Industria del riciclaggio + Equità dei costi + Qualità ambientale + Protagonismo dei cittadini = UN FUTURO + SOSTENIBILE